Salve
a tutti..Siamo
tornati…(io e i miei puntini compulsivi).
Sono
felice di
comunicarvi che comincio un nuovo capitolo della nostra saga
preferita…
Per
chi ha letto il
primo Bentornati, per chi invece è nuovo Benvenuti!
Cominciamo
quindi con
lo scempio del secondo capitolo della saga della Rowling:
Harry
Potter e
la camera dei segreti
Capitolo
1
Harry si
stiracchiò nel suo nuovo letto.
Il sole entrava
dalla finestra della stanza di Ron,
infuocando le pareti ricoperte di poster di una squadra di Quidditch in
divisa
arancione.
Era ormai una
settimana che Ron e i suoi fratelli lo
avevano salvato dalla prigionia in casa Dursley, scatenata
dall’arrivo di
qualcosa di assolutamente imprevisto: l’elfo domestico Dobby.
La piccola
creatura aveva avvertito Harry di non andare ad
Hogwarts quell’anno, e di fronte al suo rifiuto aveva
praticamente fatto
esplodere un dolce di panna e violette di zucchero nella cucina dei
suoi odiati
parenti.
Se non fosse
stato per Ron e i gemelli, che erano venuti a
prenderlo nientemeno che con un’auto volante, sarebbe morto
di fame rinchiuso
in camera sua.
Alla tana Harry
si trovava benissimo; la casa era piena di
stranezze , e la sensazione di stare simpatico a tutti lo confortava.
Una cosa sola lo
preoccupava: non aveva notizie di Greanne
dalla fine della scuola…Arrossì.
-Buongiorno.-
bofonchiò Ron svegliandosi in quel momento e
distraendolo dai suoi pensieri.
-Buongiorno.- lo
salutò Harry allegramente.
Si alzarono e,
ancora in pigiama, scesero a fare colazione
insieme al resto della famiglia.
La signora
Weasley aspettò che si sedessero e poi porse
loro le lettere giunte da Hogwarts.
Ci fu un momento
di silenzio mentre tutti leggevano la
posta.
Fred
fischiò.
-Accidenti,
quest’anno non ce la caveremo con poco..la
serie completa dei libri di Allock..sicuramente il nuovo insegnante
diDifesa
Contro le Arti Oscure è una strega.- sghignazzò
finché non incrociò lo sguardo
della madre.- Ehm…mi passi la marmellata Ginny?
Grazie…-
Hemione aveva
fatto sapere loro, via gufo, che sarebbe
stata a Londra il mercoledì seguente perciò si
sarebbero incontrati lì.
Quel giorno si
alzarono presto e, dopo una colazione
veloce, si radunarono davanti al camino.
Harry
guardò Ron perplesso…come sarebbero arrivati a
Londra?
Mamma Weasley
gli porse un vaso contenente una polverina
grigia dall’aspetto anonimo.
-Prima tu
caro..- gli sorrise.
Harry la
guardò spaesato.
-Harry non ha
mai viaggiato con la polvere volante
mamma…scusa amico, me ne sono dimenticato.- intervenne Ron.
-Oh…questo
è un problema…-
-Ma
no…Harry guarderà prima noi, non è
difficile.-
Ron prese una
manciata di polvere e la lanciò nel camino.
Una vampata di fiamme verdi si alzò all’istante, e
Ron si affrettò ad entrarvi
gridando:
- Diagon
Alley-… e scomparve.
Fu seguito da
Fred e George mentre gli altri spiegavano ad
Harry come comportarsi.
Quando venne il
suo turno Harry afferrò nervoso la sua
manciata di polvere e la gettò nel camino, seguendola subito
dopo.
Le fiamme
naturalmente non lo bruciarono, ma appena aprì la
bocca la fuliggine lo fece tossire e venne così meno alla
prima regola per chi
viaggia con la polvere volante: parlare molto chiaramente.
Il ragazzo si
sentì risucchiare in un vortice di fiamme
verdi, e gli parve che il mondo non dovesse più fermarsi.
Stava
cominciando a chiedersi quando avrebbe vomitato che
venne catapultato fuori da un camino, cadendo di faccia e rompendo gli
occhiali.
-Fantastico.-
borbottò.
Si
alzò da terra guardandosi intorno in quello che sembrava
il negozio di anticaglie più squallido che avesse mai visto.
Su cuscini di
velluto riposavano collane dalle fogge
strane, mentre dalle teche teschi e animali impagliati occhieggiavano
maligni
tra le bottiglie di liquidi dall’aspetto malevolo.
Harry
pensò fosse meglio uscire il più presto
possibile; ma
aveva fatto appena due passi quando intravide Draco Malfoy e Greanne al
di là
del vetro…seguiti da quello che doveva essere Lucius Malfoy.
Harry si
girò di scatto e si infilò in un armadietto li
vicino socchiudendo l’anta.
I tre entrarono
ed un campanello malconcio appeso sulla
porta trillò malignamente.
-Arrivo,
arrivo…- giunse una voce da quello che pareva il
retrobottega.
Ne
uscì un signore curvo che, appena vide chi erano i suoi
clienti si inchinò deferente.
-Signor Malfoy,
quale onore…e ci sono anche il signorino e
la signorina...che piacere…-
Harry dalla sua
postazione vide Greanne sorridere ironica.
Indossava una
mantellina nera stretta la collo da un
laccetto, che le copriva le spalle lasciate nude da un top nero legato
al
collo…la gonna nera le arrivava al ginocchio e gli stivali
al polpaccio.
Harry
pensò che se fosse stata una fiaba lei sarebbe stata
una cappuccetto rosso perfetta...sebbene con un sorriso strafottente
sul volto
e l’aria decisamente più pericolosa del lupo
cattivo.
Harry
notò in quel momento che gli avambracci erano coperti
da bende nere che le partivano dal polso e le arrivavano al gomito,
ognuna
ornata da delicati rilievi neri e chiusi da una piccola spilla con una
gemma
verde.
Draco si
spostò verso di lei, entrando nel suo campo
visivo.
Portava un
semplice cappotto grigio scuro sopra a dei
pantaloni neri.
Una spilla con
un intricato disegno serpeggiante argenteo e
una pietra verde gli chiudeva il bavero appena sopra lo sterno, come a
voler
richiamare gli ornamenti della sorella.
La voce del
signor Malfoy interruppe la sua osservazione.
-Certo…ma
oggi, sfortunatamente per lei…sono qui per vendere,
signor Sinister.- disse beffardo.
Harry scosse il
capo, ecco da chi aveva preso Draco…sia
fisicamente che caratterialmente.
Il sorriso del
signor Sinister si incrinò appena.
-Bene…bene.
Dunque immagino che abbia una lista…e, se non
sono indiscreto naturalmente- aggiunse con un piccolo inchino-
perché lei
dovrebbe vendere la sua invidiabile collezione di…-
-Il ministero
potrebbe trovare la mia “collezione”
diciamo…sospetta.
Stanno setacciando le case di tutti ormai…benché
il nome dei Malfoy incuta
ancora un certo rispetto prima o poi sarà il nostro
turno…-lo interruppe il
biondo mago.
Draco intanto
aveva preso ad analizzare gli oggetti esposti
con un’aria disinteressata…Harry si accorse con un
senso di panico che presto
sarebbe arrivato al suo nascondiglio e
allora…preferì non immaginare cosa
sarebbe successo.
I due uomini
iniziarono a contrattare sul prezzo di alcune
sostanze, mentre Greanne passeggiava per il negozio sulla scia del
fratello.
Ad un tratto si
bloccò e guardò dritta verso l’armadio
dove
Harry era nascosto, perplessa.
Tornò
a guardare davanti a se scuotendo la testa
corrucciata…si sentiva osservata.
Andò
lentamente verso l’armadio proprio mentre suo fratello
afferrava la maniglia per aprirlo.
Harry trattenne
il respiro sudando freddo.
-Draco…Greanne…andiamo
via, ho finito.- li richiamò il
padre arrotolando una pergamena e infilandola in una tasca interna del
mantello.
Draco lo
raggiunse subito, mentre Greanne rimase a
squadrare sospettosa l’armadio.
Allungo una mano
verso la maniglia.
-Greanne…-
la richiamò più forte suo padre.
Lei
sobbalzò come se si fosse svegliata.
-Si..- Si
girò raggiungendo il padre che le teneva aperta
la porta del negozio.
I tre sparirono
in strada.
Il signor
Sinister continuò a sorridere finché non si
furono allontanati.
Allora il suo
viso si contrasse in una smorfia.
-Tzè…se
è vero quello che si dice non mi hai venduto
nemmeno la metà di quello che hai nascosto nel tuo bel
castello, signor
Malfoy.- disse con disprezzo.
Harry lo
sentì poi tornare nel retrobottega borbottando
parole oscure.
Uscì
alla chetichella dall’armadio guardando fisso la porta
che portava al retrobottega…dei tonfi gli indicarono che il
proprietario del negozio
era impegnato a spostare delle scatole.
Sfrecciò
in strada mettendo quanta più strada poteva fra se
stesso e il negozio, ma ancora non aveva idea di come arrivare a Diagon
Alley.
Un’insegna
di legno scuro gli disse che si trovava a
Notturn Alley.
-Ciao
carino…ti sei perso per caso?- Harry si girò di
scatto e vide una vecchia signora allungare una mano grifagna verso di
lui.
-No…no..io…-
balbettò.
-Harry- Hagrid
apparve dietro di lui.-che cosa fai da ste
parti? Questo è un brutto posto.-
Poggiò
una mano sulla spalla del ragazzo e lo pilotò
attraverso i vicoli fino a raggiungere le strade quietamente illuminate
di
Diagon Alley.
-Grazie
Hagrid…mi ero perso.- disse allora il bruno.
-Per fortuna che
ero lì…ma tu sei qui da solo?- chiese il
suo gigantesco amico.
-No..sono venuto
a fare compere con i Weasley..Eccoli lì.-
aggiunse indicandoli mentre quelli entravano al Ghirigoro.
Stavano per
entrare dietro di loro quando una voce
li raggiunse.
-Ehi
Harry…- Hermione corse verso di loro, seguita più
lentamente dai suoi genitori che si guardavano intorno spaesati.
-Hermione…che
bello vederti!- disse Harry sorridendo.
Lei lo raggiunse.
-Cosa hai fatto
agli occhiali?- chiese perplessa.
Harry si stinse
nelle spalle.
La ragazza
scosse la testa e sfoderò la bacchetta.
-Oculus Reparo.-
disse con voce chiara.
Gli occhiali di
Harry si ricomposero magicamente.
-Grazie.-
-Prego, ora
raggiungiamo gli altri.-
Mamma Weasley
era ormai sulla soglia del panico quando il
gruppo entrò nel Ghirigoro per riunirsi agli altri.
Placcò
Harry in un abbraccio degno del Tranello del
Diavolo, e ringraziò Hagrid mentre spolverava il ragazzo con
una spazzola presa
dalla sua capiente borsa.
Harry
notò che c’erano molti maghi e streghe in fila
davanti a loro. Si guardò intorno
e notò un cartello appoggiato ad una pila di libri che
diceva a squillanti
lettere d’oro su sfondo viola:
Oggi, dalle
12.30 alle 14.30
GILDEROY
ALLOCK
Firmerà copie della
sua autobiografia
Magicamente
io
-Hermione?-
Harry si girò verso di lei svincolando
dall’abbraccio della signora Weasley.- Ma Allock non
è quello che ha scritto i
nostri libri di testo?-
Lei si
girò verso l’insegna…le diede
un’occhiata distratta
e…i suoi occhi si illuminarono.
-Gilderoy Allock
qui?! Potremmo conoscerlo…- disse
entusiasta.
Ron ed Harry la
guardarono.
-Voglio
dire…- aggiunse lei ricomponendosi.- Ha scritto la
maggior parte dei nostri libri di testo…e poi è
un così grande mago…- arrossì.
Ron si
girò disgustato mentre Harry scuoteva la testa con
un mezzo sorriso.
Intanto erano
avanzati lungo la fila e cominciavano a
intravedere una chioma bionda, con un cappello a punta da mago
appoggiato
disinvoltamente in cima.
La signora
Weasley si aggiustò i capelli con le mani,
mentre Fred e George dietro di lei fingevano di vomitare.
-Spostati.- un
fotografo bassino rifilò a Ron una gomitata
nelle costole per farsi spazio.- Questa è per la Gazzetta
del Profeta.-
-Hei…-lo
rimbeccò Ron.- Maleducato!-
Allock
alzò la testa…vide Harry…e
scattò in piedi.
-Harry Potter!
Quale piacere, vieni ragazzo…vieni. Io e te
insieme siamo da prima pagina.- Trascinò Harry dietro la
scrivania e gli
strinse la mano sorridendo al fotografo.
-Bene
Bene…Oggi è un giorno davvero speciale,
perché il
giovane Harry è venuto qui per comprare la mia autobiografia
ma non sapeva che
avrebbe avuto ben altro, perché lui e i suoi compagni
avranno il piacere di
avermi come insegnante…di Difesa Contro le Arti
Oscure…-
Un applauso
accolse questa rivelazione.
Durante il
monologo del mago Harry era strisciato piano
piano indietro ed era sparito nella folla dirigendosi verso
l’uscita.
-Bene
Bene…Harry Potter…a quanto pare non puoi entrare
nemmeno in una libreria senza fare scalpore…- disse
un’inconfondibile voce
strascicata dietro le sue spalle.
Harry si
girò.
Draco era
appoggiato alla balaustra della scala che portava
al piano di sopra del negozio.
Al suo fianco
Greanne era seduta su una pila di libri dalle
copertine in pelle grossi quanto un tavolo, dondolando distrattamente i
piedi.
-Buongiorno
Harry.- disse sorridendo.
Harry li
salutò guardingo con un cenno del capo.
Con quei due non
si poteva mai sapere…se Greanne era di
cattivo umore sarebbe stata davvero cattiva, mentre Draco per lui era
totalmente incomprensibile.
Si avvicinarono
entrambi.
-Deve essere
davvero appagante..- il sorriso di Draco era
inquietante.
Appoggiò
una mano sulla spalla di Harry, che indietreggiò guardingo.
Draco
allontanò la mano guardandolo con una strana
espressione.
Greanne stava
affianco a loro, nel mezzo, e spostava lo
sguardo da uno all’altro.
La tensione
venne rotta dall’arrivo di Ginny, che si trascinava
dietro il suo calderone pieno di libri usati.
-Ciao Greanne.-
disse.
La bruna le
sorrise.
-Ciao Ginny,
passata una bella estate?-
-Non mi
lamento…Sicuramente meglio della tua- guardò
Draco
con un’espressione di disgusto sul viso infantile.
Lui le rivolse
un’occhiata ugualmente schifata.
-Le tue
compagnie si fanno sempre più discutibili-disse
rivolto ad Harry.-…cos’è, è
la tua fidanzata?-chiese con malignità.
La rossa
arrossì e abbasso lo sguardo.
-Dovresti
imparare a farti i fatti tuoi Malfoy.- disse Ron
che era arrivato giusto in tempo per sentire le ultime battute.
-E tu dovresti
compranti un vestito nuovo Weasley…-
-Sta zitto
Malfoy..-
-Il tuo
vocabolario non è un gran che a quanto
sento..finisci sempre per ripeterti.-
Ron stava per
rimbeccarlo quando Greanne si spazienti…molto
male…per entrambi.
-Adesso basta.-
sibilò- Siete peggio dei bambini…- li
guardò malevola.
Entrambi
abbassarono lo sguardo.
-Ben detto- fece
Ginny guadagnandosi un’occhiataccia dai
due che però ebbero il buon senso di non
ribattere…se non altro perché entrambi
avevano uno sviluppato senso di sopravvivenza.
-Greanne,Draco…non
dovreste socializzare con certe
persone…- la voce del signor Malfoy giunse chiara da dietro
Harry, che si voltò
alzando lo sguardo per guardarlo negli occhi.
Non aveva ancora
completato il movimento che si sentì
tirare per il collo da qualcosa di duro e freddo...realizzò
un attimo dopo che
si trattava del manico del bastone da passeggio di Malfoy.
-Permetti?-
chiese con un sorriso ironico.- Vedo…la tua
cicatrice è leggenda…come il mago che
tè la procurata tra l’altro.- disse
studiando la sua cicatrice spostandogli i capelli con un dito guantato.
Harry
svincolò, consapevole di avere gli occhi di tutti
puntati su di se.
-Voldemort era
un assassino.- disse con fermezza senza
guardarsi intorno.
-Devi essere
molto coraggioso se pronunci il suo nome…o
molto stupido.-
-Ragazzi
perché non
usciamo? Qui fa un caldo tremendo…- il signor
Weasley arrivò sulla scena
seguito dai gemelli.
-Arthur
Weasley…che piacere. Vedo che gli straordinari che
le fanno fare per ispezionare le nostre case non le fruttano molto.-
disse
frugando nel calderone di Ginny.
-Lucius…Immagino
che la mia futura ispezione a sorpresa non
le creerà problemi giusto? Mi rincrescerebbe
molto…- rispose ironico il signor
Weasley.
I gemelli dietro
di lui ridacchiarono.
-Tzs…
Andiamo.- Lucius Malfoy si girò facendo un cenno ai
due figli.
-Ops…è
davvero arrabbiato…ci vediamo a scuola- sussurrò
Greanne strizzando l’occhio a Harry e affrettandosi a seguire
il padre e il
fratello verso la porta del negozio.
-Ben gli
stà.- disse il signor Weasley alla moglie che
aveva seguito la scena da lontano.
-Devi stare
attento Arthur…Malfoy è un tipo pericoloso.-
-Non
preoccuparti Molly…Martedì ispezionerò
il suo castello
e gli farò vedere io.- disse lui usciendo dal Ghirigoro.
Un’ombra
più scura si stacco dall’ombra gettata da uno
scaffale poco lontano da loro.
Greanne
uscì in fretta dal negozio guardinga.
Fine
primo
capitolo.
Ciao
Ciau!
Prima
che qualcuno mi
chieda come sia possibile che Greanne sia ancora nel negozio ve lo dico
subito…esigenze
di copione.
Potrebbe
esservi
rientrata con una scusa, o non esservi uscita con una scusa… infondo
dubito che Lucius faccia tante
storie con lei.
Per
il resto fatemi
sapere se vi è piaciuto…Grazie e un bacio! Kiss.