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Autore: samara89    12/08/2009    3 recensioni
Rieccomi...vale l'intro del primo...e ribadisco l'invito a leggerlo :-)
Genere: Romantico, Parodia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti..Siamo tornati…(io e i miei puntini compulsivi).

Sono felice di comunicarvi che comincio un nuovo capitolo della nostra saga preferita…

Per chi ha letto il primo Bentornati, per chi invece è nuovo Benvenuti!

Cominciamo quindi con lo scempio del secondo capitolo della saga della Rowling:

Harry Potter e la camera dei segreti

Capitolo 1

 

Harry si stiracchiò nel suo nuovo letto.

Il sole entrava dalla finestra della stanza di Ron, infuocando le pareti ricoperte di poster di una squadra di Quidditch in divisa arancione.

Era ormai una settimana che Ron e i suoi fratelli lo avevano salvato dalla prigionia in casa Dursley, scatenata dall’arrivo di qualcosa di assolutamente imprevisto: l’elfo domestico Dobby.

La piccola creatura aveva avvertito Harry di non andare ad Hogwarts quell’anno, e di fronte al suo rifiuto aveva praticamente fatto esplodere un dolce di panna e violette di zucchero nella cucina dei suoi odiati parenti.

Se non fosse stato per Ron e i gemelli, che erano venuti a prenderlo nientemeno che con un’auto volante, sarebbe morto di fame rinchiuso in camera sua.

Alla tana Harry si trovava benissimo; la casa era piena di stranezze , e la sensazione di stare simpatico a tutti lo confortava.

Una cosa sola lo preoccupava: non aveva notizie di Greanne dalla fine della scuola…Arrossì.

-Buongiorno.- bofonchiò Ron svegliandosi in quel momento e distraendolo dai suoi pensieri.

-Buongiorno.- lo salutò Harry allegramente.

Si alzarono e, ancora in pigiama, scesero a fare colazione insieme al resto della famiglia.

La signora Weasley aspettò che si sedessero e poi porse loro le lettere giunte da Hogwarts.

Ci fu un momento di silenzio mentre tutti leggevano la posta.

Fred fischiò.

-Accidenti, quest’anno non ce la caveremo con poco..la serie completa dei libri di Allock..sicuramente il nuovo insegnante diDifesa Contro le Arti Oscure è una strega.- sghignazzò finché non incrociò lo sguardo della madre.- Ehm…mi passi la marmellata Ginny? Grazie…-

Hemione aveva fatto sapere loro, via gufo, che sarebbe stata a Londra il mercoledì seguente perciò si sarebbero incontrati lì.

 

Quel giorno si alzarono presto e, dopo una colazione veloce, si radunarono davanti al camino.

Harry guardò Ron perplesso…come sarebbero arrivati a Londra?

Mamma Weasley gli porse un vaso contenente una polverina grigia dall’aspetto anonimo.

-Prima tu caro..- gli sorrise.

Harry la guardò spaesato.

-Harry non ha mai viaggiato con la polvere volante mamma…scusa amico, me ne sono dimenticato.- intervenne Ron.

-Oh…questo è un problema…-

-Ma no…Harry guarderà prima noi, non è difficile.-

Ron prese una manciata di polvere e la lanciò nel camino. Una vampata di fiamme verdi si alzò all’istante, e Ron si affrettò ad entrarvi gridando:

- Diagon Alley-… e scomparve.

Fu seguito da Fred e George mentre gli altri spiegavano ad Harry come comportarsi.

Quando venne il suo turno Harry afferrò nervoso la sua manciata di polvere e la gettò nel camino, seguendola subito dopo.

Le fiamme naturalmente non lo bruciarono, ma appena aprì la bocca la fuliggine lo fece tossire e venne così meno alla prima regola per chi viaggia con la polvere volante: parlare molto chiaramente.

Il ragazzo si sentì risucchiare in un vortice di fiamme verdi, e gli parve che il mondo non dovesse più fermarsi.

Stava cominciando a chiedersi quando avrebbe vomitato che venne catapultato fuori da un camino, cadendo di faccia e rompendo gli occhiali.

-Fantastico.- borbottò.

Si alzò da terra guardandosi intorno in quello che sembrava il negozio di anticaglie più squallido che avesse mai visto.

Su cuscini di velluto riposavano collane dalle fogge strane, mentre dalle teche teschi e animali impagliati occhieggiavano maligni tra le bottiglie di liquidi dall’aspetto malevolo.

Harry pensò fosse meglio uscire il più presto possibile; ma aveva fatto appena due passi quando intravide Draco Malfoy e Greanne al di là del vetro…seguiti da quello che doveva essere Lucius Malfoy.

Harry si girò di scatto e si infilò in un armadietto li vicino socchiudendo l’anta.

I tre entrarono ed un campanello malconcio appeso sulla porta trillò malignamente.

-Arrivo, arrivo…- giunse una voce da quello che pareva il retrobottega.

Ne uscì un signore curvo che, appena vide chi erano i suoi clienti si inchinò deferente.

-Signor Malfoy, quale onore…e ci sono anche il signorino e la signorina...che piacere…-

Harry dalla sua postazione vide Greanne sorridere ironica.

Indossava una mantellina nera stretta la collo da un laccetto, che le copriva le spalle lasciate nude da un top nero legato al collo…la gonna nera le arrivava al ginocchio e gli stivali al polpaccio.

Harry pensò che se fosse stata una fiaba lei sarebbe stata una cappuccetto rosso perfetta...sebbene con un sorriso strafottente sul volto e l’aria decisamente più pericolosa del lupo cattivo.

Harry notò in quel momento che gli avambracci erano coperti da bende nere che le partivano dal polso e le arrivavano al gomito, ognuna ornata da delicati rilievi neri e chiusi da una piccola spilla con una gemma verde.

Draco si spostò verso di lei, entrando nel suo campo visivo.

Portava un semplice cappotto grigio scuro sopra a dei pantaloni neri.

Una spilla con un intricato disegno serpeggiante argenteo e una pietra verde gli chiudeva il bavero appena sopra lo sterno, come a voler richiamare gli ornamenti della sorella.

La voce del signor Malfoy interruppe la sua osservazione.

-Certo…ma oggi, sfortunatamente per lei…sono qui per vendere, signor Sinister.- disse beffardo.

Harry scosse il capo, ecco da chi aveva preso Draco…sia fisicamente che caratterialmente.

Il sorriso del signor Sinister si incrinò appena.

-Bene…bene. Dunque immagino che abbia una lista…e, se non sono indiscreto naturalmente- aggiunse con un piccolo inchino- perché lei dovrebbe vendere la sua invidiabile collezione di…-

-Il ministero potrebbe trovare la mia “collezione” diciamo…sospetta. Stanno setacciando le case di tutti ormai…benché il nome dei Malfoy incuta ancora un certo rispetto prima o poi sarà il nostro turno…-lo interruppe il biondo mago.

Draco intanto aveva preso ad analizzare gli oggetti esposti con un’aria disinteressata…Harry si accorse con un senso di panico che presto sarebbe arrivato al suo nascondiglio e allora…preferì non immaginare cosa sarebbe successo.

I due uomini iniziarono a contrattare sul prezzo di alcune sostanze, mentre Greanne passeggiava per il negozio sulla scia del fratello.

Ad un tratto si bloccò e guardò dritta verso l’armadio dove Harry era nascosto, perplessa.

Tornò a guardare davanti a se scuotendo la testa corrucciata…si sentiva osservata.

Andò lentamente verso l’armadio proprio mentre suo fratello afferrava la maniglia per aprirlo.

Harry trattenne il respiro sudando freddo.

-Draco…Greanne…andiamo via, ho finito.- li richiamò il padre arrotolando una pergamena e infilandola in una tasca interna del mantello.

Draco lo raggiunse subito, mentre Greanne rimase a squadrare sospettosa l’armadio.

Allungo una mano verso la maniglia.

-Greanne…- la richiamò più forte suo padre.

Lei sobbalzò come se si fosse svegliata.

-Si..- Si girò raggiungendo il padre che le teneva aperta la porta del negozio.

I tre sparirono in strada.

Il signor Sinister continuò a sorridere finché non si furono allontanati.

Allora il suo viso si contrasse in una smorfia.

-Tzè…se è vero quello che si dice non mi hai venduto nemmeno la metà di quello che hai nascosto nel tuo bel castello, signor Malfoy.- disse con disprezzo.

Harry lo sentì poi tornare nel retrobottega borbottando parole oscure.

Uscì alla chetichella dall’armadio guardando fisso la porta che portava al retrobottega…dei tonfi gli indicarono che il proprietario del negozio era impegnato a spostare delle scatole.

Sfrecciò in strada mettendo quanta più strada poteva fra se stesso e il negozio, ma ancora non aveva idea di come arrivare a Diagon Alley.

Un’insegna di legno scuro gli disse che si trovava a Notturn Alley.

-Ciao carino…ti sei perso per caso?- Harry si girò di scatto e vide una vecchia signora allungare una mano grifagna verso di lui.

-No…no..io…- balbettò.

-Harry- Hagrid apparve dietro di lui.-che cosa fai da ste parti? Questo è un brutto posto.-

Poggiò una mano sulla spalla del ragazzo e lo pilotò attraverso i vicoli fino a raggiungere le strade quietamente illuminate di Diagon Alley.

-Grazie Hagrid…mi ero perso.- disse allora il bruno.

-Per fortuna che ero lì…ma tu sei qui da solo?- chiese il suo gigantesco amico.

-No..sono venuto a fare compere con i Weasley..Eccoli lì.- aggiunse indicandoli mentre quelli entravano al Ghirigoro.

Stavano per entrare dietro di loro quando una voce  li raggiunse.

-Ehi Harry…- Hermione corse verso di loro, seguita più lentamente dai suoi genitori che si guardavano intorno spaesati.

-Hermione…che bello vederti!- disse Harry sorridendo.

Lei lo raggiunse.

-Cosa hai fatto agli occhiali?- chiese perplessa.

Harry si stinse nelle spalle.

La ragazza scosse la testa e sfoderò la bacchetta.

-Oculus Reparo.- disse con voce chiara.

Gli occhiali di Harry si ricomposero magicamente.

-Grazie.-

-Prego, ora raggiungiamo gli altri.-

Mamma Weasley era ormai sulla soglia del panico quando il gruppo entrò nel Ghirigoro per riunirsi agli altri.

Placcò Harry in un abbraccio degno del Tranello del Diavolo, e ringraziò Hagrid mentre spolverava il ragazzo con una spazzola presa dalla sua capiente borsa.

Harry notò che c’erano molti maghi e streghe in fila davanti a loro. Si guardò          intorno e notò un cartello appoggiato ad una pila di libri che diceva a squillanti lettere d’oro su sfondo viola:

                                   Oggi, dalle 12.30 alle 14.30

                                       GILDEROY ALLOCK

                            Firmerà copie della sua autobiografia

                                            Magicamente io

 

-Hermione?- Harry si girò verso di lei svincolando dall’abbraccio della signora Weasley.- Ma Allock non è quello che ha scritto i nostri libri di testo?-

Lei si girò verso l’insegna…le diede un’occhiata distratta e…i suoi occhi si illuminarono.

-Gilderoy Allock qui?! Potremmo conoscerlo…- disse entusiasta.

Ron ed Harry la guardarono.

-Voglio dire…- aggiunse lei ricomponendosi.- Ha scritto la maggior parte dei nostri libri di testo…e poi è un così grande mago…- arrossì.

Ron si girò disgustato mentre Harry scuoteva la testa con un mezzo sorriso.

Intanto erano avanzati lungo la fila e cominciavano a intravedere una chioma bionda, con un cappello a punta da mago appoggiato disinvoltamente in cima.

La signora Weasley si aggiustò i capelli con le mani, mentre Fred e George dietro di lei fingevano di vomitare.

-Spostati.- un fotografo bassino rifilò a Ron una gomitata nelle costole per farsi spazio.- Questa è per la Gazzetta del Profeta.-

-Hei…-lo rimbeccò Ron.- Maleducato!-

Allock alzò la testa…vide Harry…e scattò in piedi.

-Harry Potter! Quale piacere, vieni ragazzo…vieni. Io e te insieme siamo da prima pagina.- Trascinò Harry dietro la scrivania e gli strinse la mano sorridendo al fotografo.

-Bene Bene…Oggi è un giorno davvero speciale, perché il giovane Harry è venuto qui per comprare la mia autobiografia ma non sapeva che avrebbe avuto ben altro, perché lui e i suoi compagni avranno il piacere di avermi come insegnante…di Difesa Contro le Arti Oscure…-

Un applauso accolse questa rivelazione.

Durante il monologo del mago Harry era strisciato piano piano indietro ed era sparito nella folla dirigendosi verso l’uscita.

-Bene Bene…Harry Potter…a quanto pare non puoi entrare nemmeno in una libreria senza fare scalpore…- disse un’inconfondibile voce strascicata dietro le sue spalle.

Harry si girò.

Draco era appoggiato alla balaustra della scala che portava al piano di sopra del negozio.

Al suo fianco Greanne era seduta su una pila di libri dalle copertine in pelle grossi quanto un tavolo, dondolando distrattamente i piedi.

-Buongiorno Harry.- disse sorridendo.

Harry li salutò guardingo con un cenno del capo.

Con quei due non si poteva mai sapere…se Greanne era di cattivo umore sarebbe stata davvero cattiva, mentre Draco per lui era totalmente incomprensibile.

Si avvicinarono entrambi.

-Deve essere davvero appagante..- il sorriso di Draco era inquietante.

Appoggiò una mano sulla spalla di Harry, che indietreggiò guardingo.

Draco allontanò la mano guardandolo con una strana espressione.

Greanne stava affianco a loro, nel mezzo, e spostava lo sguardo da uno all’altro.

La tensione venne rotta dall’arrivo di Ginny, che si trascinava dietro il suo calderone pieno di libri usati.

-Ciao Greanne.- disse.

La bruna le sorrise.

-Ciao Ginny, passata una bella estate?-

-Non mi lamento…Sicuramente meglio della tua- guardò Draco con un’espressione di disgusto sul viso infantile.

Lui le rivolse un’occhiata ugualmente schifata.

-Le tue compagnie si fanno sempre più discutibili-disse rivolto ad Harry.-…cos’è, è la tua fidanzata?-chiese con malignità.

La rossa arrossì e abbasso lo sguardo.

-Dovresti imparare a farti i fatti tuoi Malfoy.- disse Ron che era arrivato giusto in tempo per sentire le ultime battute.

-E tu dovresti compranti un vestito nuovo Weasley…-

-Sta zitto Malfoy..-

-Il tuo vocabolario non è un gran che a quanto sento..finisci sempre per ripeterti.-

Ron stava per rimbeccarlo quando Greanne si spazienti…molto male…per entrambi.

-Adesso basta.- sibilò- Siete peggio dei bambini…- li guardò malevola.

Entrambi abbassarono lo sguardo.

-Ben detto- fece Ginny guadagnandosi un’occhiataccia dai due che però ebbero il buon senso di non ribattere…se non altro perché entrambi avevano uno sviluppato senso di sopravvivenza.

-Greanne,Draco…non dovreste socializzare con certe persone…- la voce del signor Malfoy giunse chiara da dietro Harry, che si voltò alzando lo sguardo per guardarlo negli occhi.

Non aveva ancora completato il movimento che si sentì tirare per il collo da qualcosa di duro e freddo...realizzò un attimo dopo che si trattava del manico del bastone da passeggio di Malfoy.

-Permetti?- chiese con un sorriso ironico.- Vedo…la tua cicatrice è leggenda…come il mago che tè la procurata tra l’altro.- disse studiando la sua cicatrice spostandogli i capelli con un dito guantato.

Harry svincolò, consapevole di avere gli occhi di tutti puntati su di se.

-Voldemort era un assassino.- disse con fermezza senza guardarsi intorno.

-Devi essere molto coraggioso se pronunci il suo nome…o molto stupido.-

-Ragazzi perché non  usciamo? Qui fa un caldo tremendo…- il signor Weasley arrivò sulla scena seguito dai gemelli.

-Arthur Weasley…che piacere. Vedo che gli straordinari che le fanno fare per ispezionare le nostre case non le fruttano molto.- disse frugando nel calderone di Ginny.

-Lucius…Immagino che la mia futura ispezione a sorpresa non le creerà problemi giusto? Mi rincrescerebbe molto…- rispose ironico il signor Weasley.

I gemelli dietro di lui ridacchiarono.

-Tzs… Andiamo.- Lucius Malfoy si girò facendo un cenno ai due figli.

-Ops…è davvero arrabbiato…ci vediamo a scuola- sussurrò Greanne strizzando l’occhio a Harry e affrettandosi a seguire il padre e il fratello verso la porta del negozio.

-Ben gli stà.- disse il signor Weasley alla moglie che aveva seguito la scena da lontano.

-Devi stare attento Arthur…Malfoy è un tipo pericoloso.-

-Non preoccuparti Molly…Martedì ispezionerò il suo castello e gli farò vedere io.- disse lui usciendo dal Ghirigoro.

Un’ombra più scura si stacco dall’ombra gettata da uno scaffale poco lontano da loro.

Greanne uscì in fretta dal negozio guardinga.

 

Fine primo capitolo.

 

Ciao Ciau!

Prima che qualcuno mi chieda come sia possibile che Greanne sia ancora nel negozio ve lo dico subito…esigenze di copione.

Potrebbe esservi rientrata con una scusa, o non esservi uscita con una scusa…    infondo dubito che Lucius faccia tante storie con lei.

Per il resto fatemi sapere se vi è piaciuto…Grazie e un bacio! Kiss.

  
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