Film > Captain America
Segui la storia  |       
Autore: JennyPotter99    13/06/2020    1 recensioni
SEQUEL DI "THE AVENGERS"
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dopo aver ringraziato Natasha per le informazioni, Steve e Mia si diressero in un centro commerciale e poi in un Apple Store per cercare di localizzare la provenienza della pennetta.
Ovviamente non dovevano essere scoperti e Steve aveva indossato persino degli occhiali: una volta inserita la pennetta, avevano 9 minuti di tempo prima che essa si collegasse ai computer dello S.H.I.E.L.D.
Ad un certo punto, un addetto del negozio venne verso di loro e sembrava che li avesse riconosciuti.
-Serve aiuto?- domandò egli.
-Oh no, non si preoccupi, io e il mio fidanzato stiamo cercando una destinazione per la luna di miele!- esclamò Mia, cercando di fare un sorriso convincente.
-Oh, congratulazioni! E che cosa avete scelto?-
Steve lesse sullo schermo che la pennetta proveniva dal New Jersey. –New Jersey.- rispose.
-Beh, se avete bisogno, sapete dove trovarmi.-
Steve cercò di sembrare convincente nel suo ruolo, ma il sorriso scomparve quando lesse la città in questione.
-La conosci? Ci sei stato?- domandò Mia.
-Si.-
Mentre uscivano dal negozio, sulle scale mobili, entrambi notarono che Rumlow e altri agenti li avevano raggiunti.
Stavano venendo verso di loro.
-Baciami.- disse improvvisamente Mia.
-Cosa?-
-Ho imparato che scambi di affetto in pubblico mettono in imbarazzo la gente.- spiegò Mia.
Prima che Runlow li notasse, i due presero a baciarsi in modo appassionato e quasi il Capitano non arrossì.
 
Steve riuscì a rubare una macchina e i due si diressero subito lì.
-Dove ha imparato Capitan America come rubare un’auto?- chiese Mia, con un sorrisetto divertito.
-Nel 1941 rubavo i carri armati.-
Mia scoppiò a ridere. –E…ieri sera, quello era il tuo primo bacio dal 1941?-
 –So di essere fuori allenamento.-
-Non ho detto questo, tu sei perfetto in tutto, l’ho sempre pensato.- commentò Mia, che ripensando a se, al fatto di essere imperfetta, si incupì.
-Che c’è?- domandò lui, vedendo che il suo umore era calato.
-E’ successa una cosa sulla nave, quella sera: ho congelato una cosa senza volerlo.- rispose Mia, pensierosa. –Ho servito lo S.H.I.E.L.D. per tre anni e tutto questo mi ha scombussolato. E’ come se i miei poteri non fossero pronti a questa…questa tempesta.-
-Forse non sei pronta, ma ci sono io qui con te.- le disse Steve, stringendole la mano.
Verso sera, giunsero in quello che sembrava un accampamento militare: per questo Steve lo conosceva, era lì che era stato addestrato.
Il soldato condusse la Dea in un edificio sospetto: infatti, quando accesero la luce, notarono che si trattava di una base antica dello S.H.I.E.L.D.
Sul muro c’era il suo simbolo, l’aquila con le ali spiegate e alcuni quadri degli agenti che avevano creato l’organizzazione, tra cui il padre di Tony Stark.
Curiosando qua e là, Steve trovò una stanza dove vi era una fila di computer e una fessura per U.S.B.
-E’ un attrezzatura antica, è impossibile che la pennetta sia venuta da qui.- commentò Mia, premendo il tasto di accensione.
I monitor si accesero e si udì una voce con accento tedesco parlare.
-Rogers Steve, nato a Brooklyn nel 1918. O’Neil Mia, nata a Johtuneim in data imprecisa.- disse essa.
-Lo conosco, è Zola, uno scienziato tedesco e braccio destro di Teschio Rosso. E’ morto anni fa.- continuò Steve.
-Primo errore, io sono svizzero. Secondo errore, io non sono mai stato più vivo di così, guardatevi intorno.- ribatté Zola. –Quando il regno di Teschio Rosso cadde, lo S.H.I.E.L.D. mi reclutò e così L’HYDRA cresceva sempre di più all’interno dell’organizzazione.-
-Impossibile, lo S.H.I.E.L.D. vi avrebbe scoperti.- commentò Mia.
-Lo S.H.I.E.L.D. era d’accordo: con il passare degli anni ci sarebbero state inspiegabili morti e complotti.- continuò Zola, mostrando le immagini di Award Stark e di Nick Fury.
Improvvisamente, si udì il suono di pale in movimento: c’era un aereo sopra di loro.
-Che cosa è il progetto Insight?!- chiese Steve.
-Purtroppo non avremmo il tempo di parlarne, un missile è diretto verso di voi.- rispose Zola. –Non l’ha ancora capito Capitano? Siamo entrambi fuori tempo.-
Mia afferrò Steve in fretta in furia ed in un secondo creò intorno a loro una spessa lastra di ghiaccio che gli fece come scudo.
Il missile colpì l’edificio, facendo esplodere tutto, ma fortunatamente Steve era illeso e Mia sembrava svenuta.
Il soldato si fece strada tra le macerie con la donna in braccio e la portò fuori, scuotendola per svegliarla.
In quei secondi che Mia non dava segno di vita, Steve si spaventò a morte.
La Dea  tossì un pò di polvere, ma si riprese quasi subito.
Non sapendo dove andare, Steve decise di fare una visita ad un amico.
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Captain America / Vai alla pagina dell'autore: JennyPotter99