ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
N/P:
Nome del Paese/città
N/Z:
Nome dello Zio
Capitolo
XVII
-
(t/n).
Quando apri gli occhi, la prima cosa che vedi è il viso di
Greg, che non
indossa più la maschera.
Realizzi di avere le mani ancora salde intorno ai comandi e ti decidi a
lasciarli andare.
- Dove siamo? -, domandi, lievemente confusa.
Quella serie di eventi ti ha destabilizzata e hai bisogno di qualche
secondo
per fare mente locale e ricordare ciò che è
accaduto.
- Siamo diretti su Thandra*.
È il
primo pianeta pacifico che ho localizzato nelle vicinanze, dopo aver
fatto il
salto nell’iperspazio.-, ti spiega Greg.
Cerchi di assimilare le informazioni.
Un rumore di sottofondo richiama la tua attenzione.
- Brontolo! -, esclami gioiosa, assicurandoti che il droide stia bene e
non
abbia riportato graffi.
- Sta bene. -, ti rassicura l’Assaltatore.
Ti metti in piedi e controlli la cabina principale: - Se tu sei qui,
chi guida?
- Tranquilla, ho inserito il pilota automatico.
Pian piano metabolizzi ciò che è successo: Hux ti
ha torturata, le tue mani
hanno preso fuoco, Greg e Brontolo ti hanno salvata.
Kylo ha tentato di raggiungervi, ma sembra non ci sia riuscito.
Probabilmente il suo era un tentativo di riportarti alla Base, ma se
sapesse cosa
ti hanno fatto, forse ci penserebbe due volte prima di riconsegnarti al
Primo
Ordine.
O forse no, forse non si farebbe scrupoli a portarti indietro e a
lasciarti
torturare ancora.
Scuoti il capo, non vuoi pensarci, dedichi la tua attenzione al ragazzo
che ti
ha salvato.
- Hai tolto la maschera.
Greg abbozza un sorriso: - Non mi serve più ora.
Così inizia a sfilare la tuta davanti ai tuoi occhi, il che
ti lascia di
stucco, ma fortunatamente sotto indossa un paio di pantaloni e una
t-shirt,
entrambi neri.
- E neanche questi. -, afferma, lanciando i pezzi della sua tuta da
Stormtrooper in un angolo.
Ti sorride e tu ricambi, capisci che aveva bisogno di farlo.
- Molto meglio. -, commenti.
Lui si passa una mano fra i capelli arruffati, un po’
impacciato.
- Cosa vuol dire fare un salto nell'iperspazio?
Greg ti fa cenno di seguirlo al posto di comando e lo fai.
Vi accomodate sui sedili, poi lui ti indica un pulsante.
- Quello serve per spingere lo shuttle oltre la velocità
luce. -, spiega, -
questo vuol dire che riusciamo ad entrare in un’altra
dimensione e a
raggiungere punti piuttosto distanti nella galassia nel giro di qualche
istante.
L’informazione ti lascia sbigottita.
- Adesso capisco perché mi sento sbalzare fuori dal mio
corpo.
Greg sorride.
- Devi solo farci l’abitudine.
Annuisci, mentre BB-9 alle vostre spalle inizia a emettere dei suoni.
- Si lo so, siamo quasi arrivati.
Osservi l’esterno e, nel mezzo del nulla, inizia a delinearsi
un pianeta
prettamente rosa.
- Perché siamo venuti qui e non sulla Terra? -, domandi.
Ti aspettavi ti avrebbe portato lì.
Greg riprende il comando dello shuttle, il suo sguardo sembra
rattristarsi.
- Ci sono distanze che il salto nell’iperspazio non
può raggiungere, eravamo
troppo lontani dalla Terra -, risponde e senti che il suo tono di voce
è
diverso - faremo rifornimento su questo pianeta, è
più sicuro, poi ti riporterò
sulla Terra.
Annuisci, prima di capire che lui non ha intenzione di restare.
- E dopo avermi riportata sulla Terra dove andrai?
- Immagino sul mio pianeta natio.
La cosa ti rammarica, sei genuinamente affezionata al ragazzo. -
Perché non
rimani sulla Terra? Sai, è un bel pianeta.
Greg si sforza di sorridere: - Non è il mio posto quello,
è il tuo.
Vorresti dirgli che oramai può scegliere da sé il
posto dove stare, ma non vuoi
costringerlo a prendere decisioni contro la sua volontà.
- Capisco. -, dichiari, mentre raggiungete Thandra.
***
La
stanza rossa sembra diversa, Kylo ha
sempre trovato affascinante quel colore, ora, tuttavia, gli
è quasi
insopportabile.
- Sembri… assente -, Snoke richiama
l’attenzione del ragazzo, che fa del suo meglio per non
lasciar trapelare i
suoi sentimenti.
- Attendo solo suoi ordini, Leader Supremo.
-, annuncia Kylo, tenendo il capo chino.
- Vuoi saperne di più sulle capacità
della ragazza.
Kylo non ha saputo tenere questo pensiero per
sé, ma meglio che Snoke veda questo e non altro.
Il Sith abbandona il suo trono e si avvicina
al suo allievo.
- Come ben sai, ho avvertito qualcosa
in quella terrestre. E,
considerati i tuoi fallimenti nel frugare nella sua mente, ho chiesto
al
generale Hux di metterla alla prova.
Snoke è ormai a qualche metro di distanza,
tiene le mani incrociate dietro la schiena, e Kylo può
percepire il disappunto
del suo Maestro, per esser dovuto ricorrere ad Hux per scoprire di
più su di
te.
- Effettivamente torturarla si è rivelata una
saggia decisione: il corpo della ragazza ha reagito, ha sprigionato
un’energia
sconosciuta, ma molto simile a quella Forza.
Kylo solleva lo sguardo, visibilmente
sorpreso.
- Quindi la ragazza potrebbe essere un… Jedi?
Snoke scuote il capo, perplesso.
- Ne’ il Lato Oscuro, ne’ il Lato Chiaro
della Forza operano in lei. Eppure riesco ad avvertirla. E credo che il
suo potere sia più
grande di ciò che
sospettiamo. -, conclude Snoke, tornando a sedere sul suo trono.
- Dobbiamo riportarla qui. Immagino che
potrebbe rivelarsi utile al Primo Ordine, se comprendiamo come sfruttarla.
Kylo può solo annuire, accettando l’incarico
di Snoke.
Si domanda come mai perfino il Leader Supremo
non riesca a comprenderti.
- Suppongo voglia essere tu stesso a trovare
la terrestre, avendo una sorta di legame con lei.
- Come desidera, Maestro. -, risponde il
ragazzo, sapendo di non poter manifestare quanto voglia ottenere quel
compito.
Dopo
un cenno col capo di Snoke, Kylo si
congeda e si avvia fuori dalla stanza, ma la voce del Leader Supremo
risuona
nella sua testa.
- Non deludermi nuovamente, Kylo Ren.
Il suolo sotto i vostri piedi è di un tenue
rosa, ti sembra di camminare su strati di neve, tuttavia non restano
impronte
sul terreno. Alberi alti come grattacieli, anch’essi dalle
folte chiome rosate,
circondano l’ambiente.
Appena
scesa dall’astronave, hai avuto la
sensazione di calpestare zucchero filato solido, e dirlo ad alta voce
lo ha
reso ancor meno sensato, Greg non ha la più pallida idea di
cosa sia lo zucchero
filato e tanto meno BB-9.
Segui Greg in silenzio, con Brontolo che
rotola al tuo fianco, e ti chiedi cosa diranno i tuoi zii quando ti
rivedranno.
Non vedi l’ora di poter riabbracciare loro e
la tua migliore amica (n/a).
- Spero di sì
Per qualche motivo quella risposta non ti
rassicura, tuttavia proseguite lungo il percorso.
La domanda di Greg ti spiazza.
- Certo.
Credevi fosse ovvio.
- Voglio dire, ormai il Primo Ordine ha
conquistato il vostro pianeta. -, continua a dire il giovane ragazzo,
lanciandoti un’occhiata furtiva – sei scappata
dalla tua prigionia, per poi tornare
su un pianeta dove sarai una schiava?
- Non sarò una vera schiava -, rimbecchi –
dovrò sottostare alle regole del Primo Ordine, è
vero, ma potrò riabbracciare i
miei cari!
Ti penti immediatamente di averlo detto, sai
che Greg non ha più nessun familiare ad aspettarlo.
- E cosa farai quando prenderanno con la
forza tuo figlio e lo costringeranno a diventare un Assaltatore?
BB-9 vi osserva, probabilmente incuriosito.
Sai che quell’argomento tocca particolarmente
Greg, l’ha vissuto in prima persona, e comprendi
perché sia così furioso, ma
non hai intenzione di abbandonare i tuoi zii.
- Io…
Qualcosa fa capolino dietro un tronco, poi si
nasconde nuovamente.
- Va tutto bene, sta’ calmo Brontolo.
- Non vogliamo farti del male. -, dice Greg,
sollevando le mani.
Restate fermi e in silenzio, finché la
creatura sbuca dietro il tronco e si muove, incerta, verso di voi.
Resti di stucco mentre la osservi:
sembrerebbe il corpo di un bruco, ma dotato di gambe e braccia, la sua
pelle
sembra essere morbida come il suolo sotto i vostri piedi, tuttavia
è color
lilla.
Quando vi raggiunge, comprendi che vi supera
di parecchi centimetri, i suoi occhi sono grandi, ma vi è
qualcosa di dolce in
essi.
- Uomini in bianco? -, domanda con una voce
appena udibile.
Ne’ tu, ne’ Greg capite cosa intenda dire.
- Veniamo in pace. -, ribadisce il ragazzo,
ma non appena apre bocca, la creatura indietreggia velocemente.
Decidi di intervenire.
- Mi chiamo (t/n), e lui è Greg. Qual è il
tuo nome?
Non sei certa che possa capirti, ma si
avvicina nuovamente a voi.
Indica il ragazzo al tuo fianco: - Greg e -,
punta il dito contro di te – (t/n).
Gli sorridi.
- Si è il nostro nome.
- Io Miso. Voi no uomini in bianco?
Finalmente intuisci cosa intenda dire.
- No, non siamo uomini in bianco.
Greg ti guarda interrogativo.
- Crede siamo Stormtroopen -, annunci a bassa
voce.
Scuoti il capo e indichi il droide.
- Lui è Brontolo. Siamo amici.
Miso pare sorridere: - Sfera amica di Greg e
(t/n), sfera amica di Miso.
Brontolo emette un verso stizzito e perfino
tu, che non conosci la lingua dei droidi, capisci che non gli
è piaciuto essere
appellato “sfera”.
- Miso non ha uccelli di metallo.
- No, non mi serve un’altra astronave, mi
serve del carburante! Carburante per uccello di metallo.
Greg sembra esasperato, mentre prova a comunicare.
- Oh! – esclama l’altro – Greg segue
Miso.
Miso dona carburante.
Tu e il ragazzo vi scambiate un’occhiata,
valutando se sia una buona idea, e soprattutto se
quell’abitante di Thandra
abbia capito di cosa avete bisogno.
Ma d’altronde non avete molta scelta.
Così decidete di seguire Miso.
THANDRA:
Questo pianeta non esiste
nell’universo di Star Wars ma è una mia
invenzione, così come i suoi abitanti.
ANGOLO
AUTRICE
Quando l’ho iniziata non avevo idea di cosa
sarebbe successo esattamente, mi sono lasciata guidare dalle mie
sensazioni,
capitolo dopo capitolo, e sapere, dalle vostre recensioni, di non
avervi deluso
è una grande soddisfazione, e mi auguro che
continuerà ad essere così.
Dunque, spero di ricevere presto vostri commenti,
un abbraccio,
Nephy-