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Autore: JennyPotter99    14/06/2020    1 recensioni
SEQUEL DI "THE AVENGERS"
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Steve bussò alla porta di Sam Wilson, l’uomo conosciuto mentre faceva jogging.
-Mi dispiace disturbarti, mi chiedevo se potessi ospitarci per un pò.- gli disse Steve.
-Tutti quelli che conosciamo ci vogliono morti.- continuò Mia.
-Non tutti.- disse Sam, facendoli entrare. –Ripulitevi e riposatevi un pò.-
Mia si fece una doccia e Steve si rinfrescò il viso.
-Non posso credere che l’HYDRA si sia infiltrata nello S.H.I.E.L.D. così a fondo.- commentò Mia. –E mi dispiace anche che tu sia morto per niente.-
Steve ridacchiò. –Non fa niente, dopotutto sono ancora qui.- disse Steve, prendendole poi la mano.
-Come hai fatto a capire che potevi fidarti di me?- chiese lei.
-L’ho capito poco fa. Per un attimo, ho avuto paura di perderti.- spiegò Steve. –Ho sentito che non potevo fare senza di te.-
-Ma Steve..tu sei Ca..-
-Lo so cosa sono, ho comunque avuto paura.-
Mia fece un leggero sorriso e lo baciò dolcemente sulle labbra, quando sentirono Sam schiarirsi la voce.
-La colazione è pronta.- gli disse.
Tutti e tre si misero a tavolo per mangiare.
-Chi può avervi mandato quel missile?- chiese Sam.
Steve ci pensò su. –Pierce: ha il potere e le capacità per farlo.-
-Dovremmo fermarlo, ma abbiamo bisogno d’aiuto.- continuò Mia.
-Posso darvi una mano.- intervenne Sam.
-Non posso chiedertelo Sam, potrebbe essere pericoloso.- ribatté Steve.
-Ho anche io i miei segreti, Capitano.-
Sam gli consegnò un fascicolo di se stesso quando lavorava in marina: con se aveva uno zaino contenenti delle ali metalliche.
-Fantastico, ma dobbiamo farci dire da qualcuno cos’è questo progetto Insight e chi paga per tutte quelle astronavi.- intervenne Mia.
-Jasper Sitwell, ecco perché ce lo hanno fatto salvare.- esclamò Steve.
-Bene, troviamolo e facciamoci dire tutte le informazioni. Ma sappi che ci sarà anche lui..-
-Mia..-
-Ci sarà il Soldato d’Inverno e proprio perché si chiama così, mi occuperò io di lui.-
-Mia..-
-Cosa?-
Steve posò gli occhi sulla sua tazza, facendole notare che era completamente ghiacciata.
Mia sobbalzò all’indietro: ancora una volta aveva fatto qualcosa senza volerlo.
-Sicura di stare bene?- le chiese Steve, per sicurezza.
-Si, tutto bene, vogliamo andare?-
 
Avevano localizzato Jasper Sitwell, anche lui dell’HYDRA,  fuori da un hotel ed erano riusciti ad avere il suo numero di telefono per contattarlo e parlargli in assoluta discrezione.
-Pronto?-
-Tutta quella recita per niente.- rispose Sam.
-Chi parla?- chiese l’altro, accigliato.
-Il bel fusto con gli occhiali da sole alle tue ore dieci.-
Sitwell si guardò intorno e vide Sam ad un tavolino di un chiosco.
-Esatto, obiettivo centrato. Adesso ti porterò da dei miei amici e ci parlerai del progetto Insight.- continuò Sam.
-Cosa ti fa credere che riuscirai a convincermi?-
-Beh, quella cravatta che hai sembra molto costosa e non voglio rovinarla.- continuò Sam, facendo notare che Jasper era stato preso di mira e rischiava di essere ucciso.
Per spaventarlo, Mia e Steve condussero Sitwell su un tetto di un edificio.
-Cos’è il progetto Insight?- gli chiese il soldato.
-Il futuro, Rogers. Zola ci ha mostrato tutto.- rispose, con un sorrisetto soddisfatto mentre veniva spinto sulla ringhiera. –Non mi butterai giù, non è da te.-
-Hai ragione, non è da me, ma è da lei.- esclamò Steve, riferendosi a Mia.
La donna gli diede un calcio in pieno petto e l’uomo volò giù dal palazzo.
Ovviamente non potevano ucciderlo, così Sam lo afferrò volando grazie alle sue ali e lo riportò sul tetto.
-Va bene, va bene! Zola ha progettato un algoritmo su tre Helicarrer che individuerà chiunque in futuro potrebbe fermare l’HYDRA.- spiegò Sitwell, spaventato. –Migliaia di persone.-
 
Steve e Mia sapevano che gli Helicarrer erano situati alla base dello S.H.I.E.L.D. e dovevano fare qualcosa per fermare il lancio.
Ma mentre si muovevano in auto, sentirono qualcuno saltare sul parabrezza.
Ruppe il vetro e la macchina sbandò.
Steve usò lo scudo per rompere un portellone e far uscire tutti, notando poi che l’aggressore era il Soldato D’inverno.
Aveva con se fucili e altri soldati.
Steve, Mia e Sam si divisero per far sparpagliare i soldati e ucciderli meglio, mentre il Soldato inseguiva la Dea in corsa.
La donna gli lanciò ghiaccioli appuntiti come fossero proiettili, ma non gli fecero nulla.
-Scappate! Andate via!- urlava ai civili.
Quando tutte le persone fuggirono, Mia lanciò una macchina addosso all’uomo, ma il suo braccio di ferro era più forte di quanto pensasse.
Le afferrò il collo e per difendersi, lei gli diede un calcio sul viso, facendogli saltare via la maschera che gli ricopriva dal naso in giù.
Lo riconobbe subito, si trattava di Bucky, il migliore amico di Steve.
In fretta e in furia gli congelò le gambe per ottenere tempo e avvisare Steve che dovevano andarsene subito di lì, non voleva che scoprisse che l’aggressore di Fury era un uomo a cui teneva.
Steve si stava proteggendo dagli spari con lo scudo e condusse Mia dietro un autobus.
-Steve, dobbiamo andarcene, subito!- esclamò.
 
   
 
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