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Autore: amilcara95    14/06/2020    1 recensioni
Questa storia è una riscrittura degli eventi, dal secondo film in avanti, che si regge su una importante modifica: Nicole Noone è rimasta sempre al fianco di Flynn Carsen.
Seguite le avventure di Flynn e Nicole mentre saranno impegnati a salvare il mondo dalle più svariate minacce, due volte prima di venerdì, a scoprire i misteri della Biblioteca e a rivelare i segreti della famiglia Carsen.
Se la mia storia vi ha incuriositi almeno un po' siete i benvenuti; per un' introduzione più approfondita c'è il primo capitolo, la storia vera e propria inizia dal secondo ( considerato come il primo dell' elenco).
Storia in più archi narrativi:
- Capitoli 1-8: Ritorno alle Miniere di Re Salomone ( riveduto e corretto, ora è coerente con quanto scritto un anno dopo).
- Capitoli 9-14: La Maledizione del Calice di Giuda.
- Capitoli 15-34: The Librarians, prima stagione.
- Capitoli 35-54: The Librarians, seconda stagione.
- Capitoli 55-74: The Librarians, terza stagione.
- Capitoli 75-?: The Librarians, quarta stagione (dovrò capire se basarla sulla canonica quarta stagione o sullo spin-off annunciato il 18/05/2023).
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flynn Carsen, Nicole Noone
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Librarian and The Guardian '
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” E la riunione del male”

Cinquantanovesimo capitolo 


In una grotta ghiacciata del Kebnekaise, la cima più alta della Svezia, si sentì chiaramente una voce che esclamava divertita ad intervalli regolari:” Halla!”
Per poi concludere una frase:” Halla is grotta!”
Era stata Cassandra che aveva fatto quelle esclamazioni divertita mentre in compagnia di Jacob si addentrava nella grotta ghiacciata.
Il fidanzato le aveva chiesto curioso e con una certa dose di divertimento:” Ma cosa stai dicendo Cassie?”
La rossa disse con una risata e con un tono di voce elevato per testare l’eco:” Alleno il mio svedese. Halla is grotta significa salve, caverna ghiacciata!”
Mentre si toglieva delle corde dalla schiena Stone in quanto esperto di lingue volle precisare un paio di cose:” Dovresti impratichirti ancora un po’: la pronuncia corretta è: hej isgrotta. Poi perché sei così felice? Ero convinto odiassi il freddo.”
La Bibliotecaria disse non abbandonando mai il suo tono allegro:” Beh, perchè questa è una normalissima missione di routine per recuperare un artefatto, quindi non essendo pericolosa mi posso rilassare un po’ e godermi la tua compagnia visto che siamo solo noi due questa volta!”
A quel punto anche Stone si aprì in un sorriso per poi avvicinarsi alla rossa, baciarla e dire soddisfatto:” Allora è una fortuna che Flynn e Nicole siano andati in missione per conto loro per cercare indizi su Charlene e su come fermare Apopi.”
I due si avviarono verso le profondità della caverna, non accorgendosi che nella caverna era presente una terza figura, che aveva anche staccato una stalattite di ghiaccio da usare come arma.
Mentre i due Bibliotecari camminavano si erano divisi i compiti: Cassandra reggeva una torcia e illuminava il percorso mentre Jacob stava facendo il punto della situazione:” Questa data e questa posizione erano nell’Agenda del Bibliotecario da quasi seicento anni. Dobbiamo prendere un cristallo cresciuto in questo ghiacciaio; dovrebbe essere intriso di magia... è uno dei primissimi ghiacciai formati.”
I due erano arrivati in un’ampia zona in cui tutto era ghiacciato, uno spesso strato di ghiaccio infatti copriva non solo il terreno ma anche le pareti e le rocce lì presenti; Cassandra disse con un mezzo sorriso:” Effettivamente qui mi sembra tutto bello surgelato.”
Appoggiando a terra la torcia la Bibliotecaria si mise a frugare nella sua tracolla mentre spiegava soddisfatta:” Ho ricalibrato questi binocoli per far sì che percepiscano l’energia magica residua di qualunque cosa che non rientra nello spettro luminoso che l’occhio umano riesce a percepire. Quindi dovrebbero aiutarci a capire quale di questi è il blocco di ghiaccio magico che dobbiamo portarci a casa.”
Jacob annuì mentre anche lui iniziava a guardarsi attorno incuriosito; non trovando nulla Cassandra chiese curiosa:” Non trovo ancora nulla... comunque come hai detto che si chiamava? Il cristallo di Angrboda.”
Jake disse imbarazzato mentre con la schiena si appoggiava al blocco di ghiaccio dietro di lui:” Ehm... credo di sì... Ho ricopiato il nome esatto dall’agenda ma essendo scritto in una pessima calligrafia ho un po’ improvvisato.”
Voltandosi preso dal discorso notò che il ghiaccio aveva una luminescenza azzurrina, molto probabilmente aveva trovato il cristallo così avviso la sua collega e ragazza:” Cassie, non credo serva più il binocolo...”
La rossa avvicinandosi commentò già immersa nei calcoli:” Però credo ci servirà una mano.”
In Bibliotca invece Ezekiel era comodamente seduto con i piedi distesi sul primo tavolo del lungo corridoio centrale, vicinissimo all’ingresso, con in mano il cellulare e concentrato su quello che il monitor gli mostrava; venne distratto dalla voce di Regan Carsen che gli chiese perplesso:” Zeke tu non dovresti lavorare o fare almeno finta?”
Astrea diede man forte al gemello così gli disse divertita:” Reg ha ragione, ti facevamo più furbo.”
Alastair invece concluse ironico, con un sorrisetto che non faceva presagire nulla di buono:” Sei fortunato che non ci siano qui i miei, altrimenti ti saresti preso una ramanzina visto che non sei in missione con Jake e Cass. Anche se noi potremmo dire qualcosa a mamma quando tornerà...”
Jones distolse lo sguardo dal telefono per poi fissare attentamente i tre bambini e dire in un sibilo:” Non osereste...”
Fu Regan a parlare per tutti:” Vuoi scommettere?”
Vedendo le tre facce toste dei tre e capendo che non era un bluff Jones sbuffò sconfitto:” Siete peggio di vostro padre! Cosa volete?”
Astrea disse con tutto il candore di cui era capace:” Lo vedrai Zeke.”
Il Bibliotecario per un attimo ebbe la sensazione di trovarsi di fronte a Nicole, la cosa non gli piaceva minimamente.
Jacob e Cassandra erano riusciti a legare il blocco di ghiaccio e a farlo cadere sul terreno ma quando avevano provato a spingerlo non avevano ottenuto alcun risultato, se non quello di stancarsi inutilmente senza raggiungere lo scopo.
La rossa disse seccata:” A quanto pare la fisica elementare non funziona.”
Lasciò perdere le corde, prese la torcia e si avvicinò al blocco di ghiaccio per farsi venire in mente un nuovo piano; osservando dei simboli runici chiese un consiglio a Jake:” Questi simboli scolpiti qui sopra sono rune nordiche*... sapresti dirmi qualcosa di più preciso per favore?”
Stone assecondò immediatamente la richiesta, sfoggiando il suo sapere enciclopedico:” Sono rune parecchi o antiche e cariche di magia... sembra quasi che diano indicazione al ghiaccio su come crescere stando a quanto c’è scritto.”
La Bibliotecaria allora esclamò felice:” Ma certo! Il ghiaccio e i cristalli crescono, anche se lentamente crescono! Se quindi crescono secondo uno schema dettato dalle rune allora sono coscienti. E se sono coscienti allora noi possiamo confonderli!”
Jake le disse affettuoso e divertito:” Un momento... Intendi confonderle così come stai confondendo me?”
Cassandra per tutta risposta gli diede un leggero buffetto sul braccio per poi esporre il suo piano:” Non ci serve l’intero blocco di ghiaccio ma solo il cristallo al suo interno, con il giusto incantesimo dovremmo riuscire a estrarlo.”
Sentendo quelle parole Jacob chiese preoccupato alla rossa:” Ne sei sicura? Mi fido di te Cassie, lo sai... però sai anche cosa ci ripetono sempre Flynn, Nicole e Jenkins: con la magia si deve sempre essere sicuri di quello che si sta facendo o ci saranno conseguenze. Sappi che sarò sempre dalla tua parte, ma ti chiedo solo di essere prudente.”
La Bibliotecaria sorrise e diede una carezza affettuosa a Jacob, stava anche per dirgli qualcosa ma un rumore mise in allerta entrambi.
Alastair, Regan e Astrea avevano deciso di portare Ezekiel da Jenkins nell’ufficio, anche se non erano stati gran che dettagliati, avevano infatti detto di voler mantenere l’aura di mistero della loro sorpresa; erano quasi arrivati a destinazione quando Astrea aveva chiesto sinceramente preoccupata:” Zeke so che c’è appena stata la tua prima luna piena dall’incidente all’acceleratore il mese scorso... È andato tutto bene? Non hai avuto ricadute?”
Il diretto interessato rispose con un mezzo sorriso e un tono sinceramente gentile, alla fine quei mocciosi erano simpatici:” Tranquilla piccoletta, i rimedi di quel brontolone di Jenkins hanno funzionato alla perfezione! Sono ufficialmente umano al cento per cento.”
Astrea sorrise di ottimo umore ma non aggiunse altro, erano appena arrivati in ufficio quando la voce di Jenkins, insolitamente affannata e preoccupata, fece capire a Ezekiel il perché della sua presenza lì:” Signorini Carsen perché avete proposto di coinvolgere anche il signor Jones? Anche se ci sono delle vite in ballo lui è come la Svizzera! A parte la strana affinità con gli orologi a cucù.”
Alastair disse in tutta tranquillità al cavaliere:” Come le avevamo già detto prima una mano in più fa sempre comodo.”
Regan aggiunse immediatamente dopo, mentre osservava Jenkins armeggiare con pezzi di ricambio non meglio identificati, cavi e cacciaviti:” Già... inoltre Zeke è in gamba! Perché non gli dà il beneficio del dubbio e lo aggiorna?”
Jones in tutto quel dibattito si chiese quale fosse il vero scopo dei figli di Flynn e Nicole, lo volevano ricattare per il loro divertimento o lo avevano semplicemente manipolato per renderlo partecipe e accertarsi del suo stato psicofisico? La seconda ipotesi era più probabile e faceva inoltre capire quanti quei tre bambini fossero fuori dagli schemi.
Galahad disse seccato, era evidente che preferiva di gran lunga dedicarsi al suo lavoro senza distrazioni e interruzioni di sorta:” Speravo di costruire una nuova incubatrice, dato che quella vecchia si è surriscaldata.”
Dopo una veloce pausa aggiunse perplesso:” Cosa ironica... per un’incubatrice.”
Astrea bisbigliò al Bibliotecario, a cui mancavano ancora dei dettagli, accertandosi di non farsi sentire dal cavaliere:” Ci servirebbe il tuo aiuto per trattare con il signor Jenkins... come vedi è un po’ iperattivo.”
Ezekiel annuì solo, così tutti seguirono Jenkins che era uscito, per dirigersi al suo laboratorio; una volta arrivati il Bibliotecario vide che dentro un’incubatrice malandata c’era un grosso uovo azzurro dalle sfumature blu così chiese perplesso:” Chi o cosa depone uova così grosse?”
Alastair stava per fargli un dettagliato elenco di creature ma venne preceduto da Jenkins che disse brusco:” Nessie ha affidato a me il suo uovo, non serve che voi quattro mi giriate attorno.”
Ezekiel sentendo nominare il mostro di Loch Ness chiese perplesso:” Perché Nessie avrebbe dovuto lasciarle l’uovo? Non sta tranquilla nell’Area delle Grandi Collezioni**?”
Fu Regan a rispondere prontamente alla domanda, anche se non era stato particolarmente attento ai dettagli:” Nessie doveva fare non so cosa in Scozia quindi ha chiesto aiuto alla Biblioteca, ci siamo proposti noi ma ha preferito qualcuno con più esperienza.”
Il cavaliere mentre estraeva l’uovo dall’incubatrice difettosa diede una migliore spiegazione:” Nessie doveva occuparsi di alcuni costruttori troppi entusiasti nel suo lago in Scozia e quindi ha chiesto aiuto alla Biblioteca per occuparsi del suo uovo. Essendo io la persona con più esperienza e l’autorità più elevata mi sono assunto l’onere di occuparmi della missione.”
Al diede immediatamente una gomitata per impedire al fratello di parlare e dire qualcosa riguardo l’autorità e la gerarchia, il tutto mentre Astrea propose una soluzione:” Signor Jenkins perché non da a Zeke l’uovo mentre lei ripara l’incubatrice? Dopotutto non c’è nulla di meglio del calore corporeo.”
L’uomo disse scettico:” Crede che sia una buona idea signorina Carsen?”
La piccola bionda annuì per poi aggiungere convinta:” Da quello che hanno detto mamma e papà Zeke è maturato tantissimo in questi due anni, ci possiamo fidare di lui.”
Il suddetto Bibliotecario disse leggermente offeso mentre prendeva l’uovo, che pesava molto meno di quanto aveva immaginato:” E perché loro non me l’hanno mai detto così apertamente?”
Fu Regan a proporre una soluzione, dimostrando quanto fosse simile alla madre caratterialmente, e dicendo con un tono carico di ironia:” Forse per non farti montare la testa... oppure lo hanno fatto ma non li stavi ascoltando.”
Sentendo quelle parole Alastair disse leggermente perplesso e con un sopracciglio alzato:” Reg stai diventando inquietantemente simile alla mamma.”
Jones annuì per poi aggiungere:” Sei decisamente uguale a lei ragazzino.”
Il suddetto ragazzino sibilò secco e infastidito:” Non chiamarmi ragazzino!”
In Svezia invece Jacob era tornato da Cassandra, non avendo trovato nessuno disse con un misto di perplessità e sollievo:” Non ho trovato nessuno. Forse è stato l’eco.”
Immediatamente dopo quelle parole il Bibliotecario venne aggredito alle spalle dalla terza persona presente nella caverna.
Ringraziando Nicole per tutte le lezioni che gli aveva dato in quegli anni Stone si rialzò immediatamente e mentre bloccava un pugno disse ironico:” Hai il sinistro debole amico.”
Un pugno in faccia, arrivato con la mano destra dell’aggressore, gli fece fare una rettifica mentre incassava il colpo:” Il destro invece va bene.”
Allontanandosi leggermente Jake provò un assalto frontale ma venne bloccato e fatto ribaltare in avanti; fu provvidenziale l’intervento di Cassandra che lancio a Jacob un piede di piaci con cui combattere e poter mettere alla fuga l’assalitore misterioso, durante la colluttazione riuscì anche a rompergli il giaccone.
Vedendo che l’uomo misterioso stava scappando Jacob partì all’inseguimento; Cassandra invece rimasta da sola e con un po’ di tranquillità penso a quale incantesimo avrebbe potuto usare per recuperare il cristallo senza compiere sforzi fisici titanici; alla fine optò per un’incantesimo in latino:” De antiquis invoco Deos, quia opus factum est. Ut quietam.***”
Appena terminata la formula le rune si illuminarono di arancione e il ghiaccio si spaccò rivelando una intensa luce indaco; in quel momento fu di ritorno anche Stone che aggiornò la fidanzata sulla situazione:” Chiunque fosse è scappato ma è appena iniziata una tormenta con i fiocchi. Tu sei riuscita a fare qualcosa con il ghiaccio?”
La rossa rispose entusiasta del suo risultato:” Ho appena aperto il blocco! Ci sono riuscita!”
In quel momento il cristallo, lungo una trentina di centimetri e con delle rune scolpite dalla superficie, uscì dal ghiaccio e iniziò a fluttuare di fronte allo sguardo meravigliato dei due Bibliotecari, senza smettere di emanare un’intensa luce blu.
Cassandra a quel punto esclamò soddisfatta del risultato che aveva ottenuto con un piccolo incantesimo:” Ecco fatto! Come ti avevo detto è bastato solo...”
La rossa non finì mai la sua frase dato che il cristallo si animò di volontà propria e si conficcò nel suo petto, per il contraccolpo venne spedita indietro di un paio di metri, contro la parete della grotta; immediatamente Jacob corse ad accertarsi delle condizioni della fidanzata, che nel mentre si era aperta il giaccone e aveva osservato con orrore il suo torace che era diventato azzurro.
Stone chiese preoccupato:” Cos’è successo?”
Cass disse incerta:” Credo... credo che in qualche modo... il cristallo sia finito nel mio petto.”
Jacob a quella frase disse deciso e preoccupato mentre aiutava la Bibliotecaria ad alzarsi di nuovo in piedi:” Forza, torniamo a valle. Cercheremo una porta così tornerai in Biblioteca il prima possibile. Flynn e Jenkins sapranno di certo come aiutarti.”
Cassandra disse titubante:” Anche se c’è una bufera?”
Jake annuì deciso:” Si, considera che c’è gente che vuole il cristallo ed è convinta che sia ancora in quel ghiacciolo.”
I due recuperarono le loro cose e si avviarono verso valle; dopo alcune ore di cammino videro delle luci in mezzo alla tempesta di neve così Cassandra, che ben si ricordava di non aver visto nessuna costruzione da quelle parti disse incerta:” Da dove arriva quello?”
Jake per contro non si fece molti problemi, poteva essere il modo migliore per tornare a New York:” Non lo so. Ma è lì che andremo.”
Una volta entrati in quello che si era rivelato essere un hotel di grosse dimensioni i due Bibliotecari sospirarono di sollievo; Stone elaborò anche un piano:” Ora chiamiamo Jenkins, ci facciamo aprire una porta e torniamo a casa.”
Tirando fuori il telefono Cassandra disse infastidita:” Non c’è campo.”
Togliendosi i giacconi i due decisero di chiedere ai titolari di quell’albergo, nella speranza che almeno loro avessero un telefono funzionante.
Fatto appena un passo i due Bibliotecari si accorsero che quella che sembrava una bussola presente sul pavimento aveva iniziato a girare, quasi come se si fosse mosso l’intero edificio.
Raggiunta l’enorme reception una cinquantina di persone interruppe il suo allegro chiacchiericcio per squadrare torva i nuovi arrivati, che si incamminarono con quanta più discrezione possibile al bancone, in cerca di assistenza.
Raggiunto il bancone la receptionist, una donna di mezza età riccia e occhialuta, chiese professionale:” Avete prenotato?”
Jakob con il suo miglior sorriso disse sollevato e cercando di essere il più affascinante possibile:” Parla inglese. Bene! Ascolti... io e la mia ragazza siamo bloccati in mezzo alla bufera, mi chiedevo se potesse prestarci il telefono.”
La donna si tolse gli occhiali e disse seria:” Niente telefono. Se non avete prenotato vi chiedo di andarvene.”
Jacob cercò di chiarire il suo problema a quella donna:” C’è una brutta bufera qua fuori.”
La riccia mise le cose in chiaro:” Sentite, c’è una riunione privata in corso. Se non siete qui per questo dovete andarvene.”
Cassandra notò che sul bancone c’era rimasta un’ultima targhetta con il nome, sotto una targhetta che incoraggiava a farsi riconoscere con l’apposito cartellino; la rossa prese immediatamente l’iniziativa così disse decisa con un enorme sorriso:” Non fare lo sciocco amore! Non vedi che la tua targhetta è proprio lì?”
Jacob resse immediatamente il gioco di Cassandra così disse con il suo miglior tono sbadato:” Hai ragione! Vede, è ovvio che siamo qui per la riunione... è solo che non eravamo sicuri di essere nell’albergo giusto!” 
Afferrando la targhetta aggiunse:” Eccomi qui! Finklestein, il caro vecchio Finklestein!”
Una voce maschile proveniente dalle spalle del Bibliotecario però rischiava di mettere a repentaglio la messa in scena:” Quello non è Finklestein!”
Voltandosi i Bibliotecari videro che a parlare era stato un uomo molto altro, pelato, con baffi e pizzetto, che aveva proseguito:” Non è possibile. Non è possibile che Finklestein si presenti alla riunione vestito come una rock star.”
Il gigante poi era scoppiato a ridere per dire allegro, mentre Jacob tirava un sospiro di sollievo:” Coraggio, vieni qua! Fatti abbracciare amico mio!”
Vedendo la leggera titubanza di Jacob il pelato proseguì di buon umore:” Cos’è? Qual è il tuo problema? Non mi riconosci? Sono Olaffson, pazzoide!”
A quel punto strinse in un abbraccio stritolante il Bibliotecario tanto da riuscire a sollevarlo senza sforzo; Stone d’altro canto iniziò la sua recita stando al gioco di Olaffson.
Cassandra invece aveva lasciato cadere il suo binocolo magico per la sorpresa e dopo averlo raccolto da terra volle assicurarsi che funzionasse lo provò ma quello che vide non le piacque per niente: tutti nella sala erano dei mostri ad eccezione di lei e Stone!
Disse preoccupata fra se e se:” Questo non va affatto bene.”
Olaffson una volta messo a terra Jacob gli diede una pacca sull’addome per poi proseguire come se nulla fosse:” Saranno quanti... cento, centocinquant’anni che non ci vediamo? Beh... ora sono nel corpo di un esattore delle tasse di Tampa. Beh, ti trovo bene davvero.”
Cassandra approfittò di quel momento per provare a prendere in disparte il fidanzato:” Ti devo parlare.”
Capendo che c’era sotto qualcosa di strano Jacob annuì, ma i due Bibliotecari non poterono allontanarsi visto che era arrivato un uomo sulla trentina, vestito in giacca e cravatta con i capelli scuri; Olaffson riprese quindi a parlare, era evidente fosse il capo visto come si comportava:” Questo, naturalmente, è Norman.”
L’uomo di nome Norman strinse vigorosamente la mano ai due Bibliotecari, impegnati a non destare sospetti, mentre disse eccitato:” Fantastico!”
Olaffson aggiunse indicando un nuovo arrivato, alle spalle di Jake e Cass:” E... suppongo ti ricorderai di Meredith.”
Voltandosi i due Bibliotecari videro che era arrivata una donna molto alta e formosa, con dei lunghi capelli scuri e mossi, che disse ironica e provocante mentre si torceva una ciocca:” Ma guarda se non è Finklestein.”
Passando volutamente fra Jacob e Cassandra, diede una veloce pacca al petto dell’esperto d’arte per poi proseguire una volta raggiunti Olaffson e Norman; disse poi con supponenza:” Hai scelto un look interessante... Posso ignorare la simmetria e i muscoli, però.”
La donna diede un rapido sguardo a Cassandra per poi chiedere supponente:” Allora... è la tua ragazza?”
Seguendo l’istinto la rossa rispose prontamente, ringraziando di aver avuto Ezekiel e Nicole come maestri, e imitando lo stesso comportamento tenuto a Hawthorne^:” Sì, ma niente di serio. Una volta saputo che sarebbe venuto a questo raduno ho supplicato questo orsacchiotto di portarmi con lui! Senti Finkly ti devo parlare un attimo del binocolo.”
Olaffson disse tranquillo:” E io che temevo avessi portato un estraneo. Vi ricordate cos’è successo l’ultima volta? L’ultima volta che c’è stato un intruso? Ve lo ricordate?”
Dato che nessuno rispose alla domanda Olaffson proseguì ridendo divertito:” In pratica Meredith gli staccò la testa!”
A quel punto scoppiarono tutti a ridere inclusi i due Bibliotecari, nonostante fossero enormemente a disagio da quella situazione.
Meredith disse in tutta tranquillità, sempre torcendosi una ciocca di capelli:” Non volevo che qualcuno interrompesse il nostro giorno speciale.”
Cassandra provò nuovamente ad allontanarsi così disse con il suo miglior tono ridanciano:” È stato davvero bello conoscervi! Però ora dovrei parlare un attimo con il mio orsacchiotto!”
Lo sforzo dei due Bibliotecari di allontanarsi venne bruscamente interrotto dato che i loro tre interlocutori li afferrarono e li costrinsero a rimanere a suon di proteste sul fatto che non potessero allontanarsi, almeno fino a quando non si fossero raccontati tutto.
Norman trascinò poi via Jake dicendogli allegro:” Mancavi solo tu! Ora possiamo dare inizio alla festa! Sarà magnifico!”
Meredith invece prese Cassandra per poi dire divertita:” La tua amica deve fare orientamento, ma tranquillo! Sarà al sicuro con me.”
Cassandra provò a lasciare al fidanzato il binocolo ma il suo tentativo fallì miseramente, così si ritrovò costretta a seguire il mostro che l’aveva sequestrata.
In Biblioteca invece Flynn e Nicole avevano fatto ritorno dalla loro missione così Jenkins aveva immediatamente chiesto interessato non appena aveva visto Bibliotecario e Guardiana entrare dalla Porta sul Retro:” Come è andato il vostro incontro con i Draghi Occidentali?”
Flynn sbuffò infastidito mentre si sedeva mollemente sulla sua sedia:” Un buco nell’acqua! Ddraig ha detto che serve la benedizione di Ra per fermare Apopi ma non sapeva altro.”
Nicole aggiunse con lo stesso tono mentre si guardava attorno alla ricerca di tutti gli altri:” Nulla che non sapessimo già, purtroppo. E con Ddraig abbiamo ufficialmente finito la lista delle persone o delle creature abbastanza vecchie da sapere cos’ha non fatto Judson e Charlene per sconfiggere Apopi... comunque Jenkins, mi tolga una curiosità: dove sono tutti?”
Il cavaliere si prodigò immediatamente a fare un elenco dettagliato:” Il signor Stone e la signorina Cillian sono ancora in missione in Svezia; i signorini Carsen hanno detto di voler provare a svegliare le armi di Artù; il signor Jones dovrebbe essere in Biblioteca a badare all’uovo di Nessie.”
Sentendo la risposta di Galahad Flynn disse serio:” Strano che Jake e Cass non siano già qui... il recupero del cristallo di Angrboda non è nulla di che! Per quello che riguarda i bambini non mi preoccuperei più di tanto, non credo riusciranno a fare alcun che e sono sicuro che siano sufficientemente svegli da non infilzarsi con Ron e Nen. Infine Zeke ha l’uovo di Nessie... perché di grazia lo ha lui?”
Fu il suddetto Bibliotecario a rispondere mentre entrava nell’ufficio senza l’uovo ma con il telefono in mano:” Sono stati i tuoi figli, bello. Hanno pensato di arruolarmi per non rimanere da soli con Jenkins e hanno anche pensato di dimostrare al vecchio brontolone che sono fantastico anche come baby sitter di uova. Che ho lasciato in laboratorio dopo aver sistemato l’incubatrice.”
Jenkins immediatamente lasciò la stanza andando a controllare lo stato di salute dell’uovo; mentre Flynn disse con tutta calma rivolgendosi a Nicole:” Tocca a me badare alle tre pesti, ci pensi tu a Jake a Cass?”
La bionda annuì per dire con un leggero nervosismo:” È strano che non siano ancora arrivati effettivamente. Non appena a Jenkins sarà di ritorno mi farò impostare la Porta per il punto più vicino a loro... Anche perché conoscendo Cass avrebbe di sicuro avvisato. Ho paura che ci sia sotto qualcosa.”
Jones, mentre Flynn andava in Biblioteca, disse curioso:” Perché vuoi andare in Svezia? Qui abbiamo tutte le attrezzature per tracciarli.”
Nicole non poté rispondere dato che nell’ufficio tornò Jenkins, decisamente alterato che disse furioso:” È stata una pessima idea dar retta ai signorini Carsen! Ha messo l’uovo su un becco Bunsen!”
Il Bibliotecario disse perplesso, non capiva quale fosse il problema:” Ha detto di tenerlo al caldo, ho improvvisato una nuova incubatrice. Non va bene?”
Jenkins disse ironico mentre Nicole si sbatteva una mano sulla fronte al sentire una tale idiozia:” No, va bene... se vuole fare un omelette di Loch Ness.”
Nicole mentre si massaggiava le tempie disse atona:” Zeke, non è un uovo di drago, non ha bisogno di essere covato a oltre trecento gradi celsius.” 
A quelle parole il Bibliotecario stese le braccia, pronto a farsi riconsegnare l’uovo ma Jenkins non ne era così convinto, Nicole decise di fare da paciere e dire calma ma irremovibile:” Credo che Zeke abbia imparato la lezione, gli dia l’uovo.”
Per tutta risposta il cavaliere strinse l’oggetto della disputa a se con fare protettivo e aggiunse:” Signora Carsen, se la signorina Cillian non avesse posto degli incantesimi protettivi l’uovo si sarebbe cotto!”
Vedendo lo sguardo della Guardiana il cavaliere capì che non avrebbe tollerato inutili discussioni e battibecchi, la donna aggiunse per sicurezza:” Ormai è Ezekiel che ha iniziato il compito, sarà lui a portarlo a termine.”
A quelle parole il cavaliere consegnò controvoglia e con reticenza l’uovo a Jones, accompagnando ulteriori raccomandazioni:” Nessie depone un uovo una volta ogni cento anni. Quindi se dovesse succedergli qualcosa mi arrabbierei. Ma soprattutto si arrabbierebbe Nessie, e credo che non le piacerebbe vedere Nessie arrabbiata... ad essere precisi credo che nessuno di noi voglia che una gigantesca creatura acquatica sia in collera con la Biblioteca.”
A quel punto Nicole dopo aver afferrato un piumino pesante dall’appendiabiti presente nell’ufficio chiese al cavaliere:” Ora che la questione uovo è stata risolta potrebbe impostarmi una Porta sul Retro per il luogo più vicino a dove sono Jake e Cassie?”
Galahad fece come gli era stato detto così Nicole dopo un veloce ringraziamento era pronta per procedere alla missione di recupero; i piani della Guardiana vennero modificati all’improvviso dato che una volta che la Porta venne aperta ne uscì solo della neve.
Vedendo quel fenomeno Jenkins interruppe il collegamento per poi dire preoccupato:” Le sconsiglio vivamente di provare a raggiungere il signor Stone e la signorina Cillian. Credo che al momento rischierebbe solo di ferirsi.”
La bionda disse secca e preoccupata:” Allora che facciamo?”
La risposta del cavaliere la stupì:” Dobbiamo avere fiducia nelle loro capacità signora Carsen.”
Nel frattempo in Svezia, Olaffson aveva detto allegro all’amico, mentre il terzetto formato da lui, Norman e Stone entrava in una sorta di sala relax:” Norman portaci dei boccali di birra.”
Jacob osservando tutte le persone lì riunite chiese curioso:” Cosa si festeggia?”
Per contro Olaffson disse con tutta tranquillità, mentre indicava le varie attività e mentre lui e Stone si addentravano nella stanza:” Le solite cose. Si beve un po’, si gioca un po’... Sentiamo il bisogno patologico di raccontarci tutto quello che ci è successo da quando ci siamo visti l’ultima volta.”
Raggiunto il bancone del bar aggiunse a tono più elevato:” Ehi, tutti quanti. C’è Finklestein!”
Tutti nella sala urlarono allegri la falsa identità del Bibliotecario, brindando in suo onore; Jake rispose a quell’entusiasmo con scarsa convinzione, chiedendosi in che guaio si era cacciato mentre eseguiva l’ordine di Olaffson di sedersi al bancone e bere.
Dopo il primo sorso di birra Norman disse allegro:” È fantastico che tu sia qui, amico!”
Mentre Stone rispondeva educatamente si chiese se quell’uomo riuscisse a non usare la parola fantastico in almeno una frase.
Cassandra invece era stata trascinata da Meredith in un’altra sala, anch’essa fornita di bar; la creatura aveva detto allegra:” Ecco l’unico orientamento che ti serve! Barista! Due Bloody Mary!”
Rivolgendosi poi alla Bibliotecaria aggiunse compiaciuta:” Ti fanno proprio sballare.”
Cassandra non fece in tempo a dire che non voleva nulla sia a causa della diffidenza che provava per quelle creature che si fingevano umane sia perché si ricordava ancora la colossale sbronza provata per colpa di Dorian Gray, che il barista le aveva già servito un colossale bicchiere del cocktail.
La rossa provò a dileguarsi con una scusa per poter andare a cercare il fidanzato e scappare da quell’hotel che pullulava di mostri; disse quindi con il suo miglior tono da attrice:” Sono molto stanca a causa del viaggio. Forse dovrei...”
Non le venne dato neanche il tempo di finire la frase dato che venne interrotta da Meredith:” Oh, no. Una volta iniziata la cerimonia non sarai affatto stanca.”
La Bibliotecaria intuì che Meredith era una chiacchierona così decise almeno di raccogliere più informazioni possibili:” La cerimonia?”
Lasciando a metà il Bloody Mary la creatura disse seccata:” Finklestein non ti ha proprio detto nulla, vero?”
Cassandra scosse la testa così Meredith proseguì:” Dio... quell’uomo alle volte è così... poco comunicativo!”
Avendo bevuto tutto il cocktail in pochi attimi Meredith presse immediatamente quello di Cassandra.
Finito anche il secondo bicchiere Meredith, già alticcia, si rivolse a Cassandra con l’intenzione di darle alcuni consigli:” Finklestein è un bravo ragazzo ma se dice che si farà sentire dovrebbe farlo! Cioè io ho aspettato tutto il quindicesimo secolo ad aspettarlo e lui ora si presenta qui al raduno con te! Senza offesa, mi sembri simpatica ma non credi avrebbe prima dovuto chiarire? Beh almeno qui non potrà usare la magia per evitarmi e non parlare con me! Merito quel chiarimento.”
La rossa decise di informarsi su come funzionava la magia in quel posto, così chiese con il suo miglior tono ingenuo:” Perché? Come funziona la magia?”
Meredith rispose pigramente:” Sai, per via della tregua. La cerimonia è troppo importante, quindi per la riunione lasciamo la magia fuori da qui. Un accordo fra gentil uomini insomma... ora che ci penso abbiamo arrostito dei gentil uomini, per rendere ufficiale il patto quando lo abbiamo stanziato.”
Cassandra sempre più a disagio disse a fatica:” Sai, penso che a Finkly farebbe piacere se gli dicessi tu tutto questo. Quindi cosa ne dici se vado a chiamarlo? Almeno...”
Meredith bloccò l’ennesimo tentativo di dileguarsi di Cassandra dato che bloccò la rossa per una spalla e le disse decisa:” No, no... sembrerei una sanguisuga ma in modo negativo...”
Cassandra scosse la testa e disse a disagio per la bizzarra situazione in cui era finita, per rendere più veritiera L sua risposta ripensò ai primi tempi in cui non era ancora sicura dei sentimenti del Bibliotecario nei suoi confronti:” No... non sei tu... è lui. È così... impegnato. Sai, diventa così  concentrato e... cocciuto. Per nulla aperto a nuove idee.”
Meredith annuì per poi aggiungere:” Già, è una stupidissima cosa da uomini. Io sono del tutto aperta a nuove idee.”
A quel punto la donna si mise a giocare con i capelli di Cassandra, al che alla Bibliotecaria venne il dubbio che Meredith ci stesse provando anche con lei e che suggerisse di diventare una coppia aperta... 
Meredith aveva continuato a rigirarsi i capelli della rossa farà le dita mentre era scoppiata a piangere e aveva detto alla rossa:” Sei stata così gentile. Dio, mi serve uno specchio. Il mio... il mio corpo è un colabrodo.”
Quelle parole diedero un’idea alla rossa che, abbandonato definitivamente il tono ingenuo, disse eccitata:” Uno specchio! Sì!”
Intuendo che in quel modo Meredith l’avrebbe seguita la Bibliotecaria corresse il tiro:” Ad essere precisa serve a me. Tu sei fantastica! Io faccio un salto al bagno, tu resta qui. Non farti abbordare da un uomo. Torno subito!”
Cassandra a quel punto corse via, entrata nel bagno incrociò una donna che usciva, poi controllò sotto ogni porta per avere la certezza di essere da sola prima di mettere in atto il suo piano.
Jacob invece si stava godendo la compagnia di Olaffson e Norman, alla fine sembravano persone tranquille nonostante Cassandra avesse provato ad avvisarlo di qualcosa; decise poi di fare conversazione dato che il gioco a cui stava assistendo come spettatore gli sembrava familiare:” A che stanno giocando?”
Olaffson gli mise una mano sulla spalla prima di rispondergli:” È passato davvero troppo tempo se non riconosci una partita di Halatafl^^?
Il Bibliotecario disse pronto, decisamente era una fortuna che fosse così afferrato sull’argomento:” Ma certo! La volpe e le oche! È ovvio che io conosca il gioco! È solo che non avevo riconosciuto l’antico nome nordico.”
Distratto da quella frase Olaffson prese a lamentarsi:” Oh, lo so. Non parliamone. Ho parlato con il comitato organizzativo e ho detto che avremmo dovuto utilizzare i linguaggi antichi! Per la barba di Odino, la prossima volta ci vestiremo come cinesi e parleremo come loro!”
Norman invece intervenne non centrando il focus del discorso:” Sto imparando il mandarino. È Fant...”
Olaffson finí la frase assieme a Norman con tono seccato:” Fantastico. Si lo sappiamo.”
Il Bibliotecario decise di fare colpo su Norman:” Sarebbe Zhen bang, in mandarino.”
Olaffson si mise a ridere e dopo l’ennesima pacca sulla spalla all’esperto d’arte disse di nuovo allegro:” Ah! Le sai proprio tutte! Finklestein!”
Jakob si era poi messo in coppia con Norman per giocare a un gioco che prevedeva di colpire un ciocco a svariati metri di distanza con un legno più piccolo ma il compagno di squadra di Stone non si era rivelato esattamente un fenomeno a quel gioco dato che aveva dimostrato di avere una pessima mira; Olaffson stravaccato su una poltrona aveva commentato divertito:” Hai un bel coraggio ad aver scelto Norman come partner!”
Il Bibliotecario aveva però difeso il compagno di giochi con un tono divertito da quella situazione:” Ehi! Ehi! Non dare retta agli insulti che arrivano dalla piccionaia!”
Immediatamente dopo aveva tirato il suo legno e aveva abbattuto il ciocco così la folla era scoppiata ad applaudire, dopo aver dato il cinque a Norman andò a bere un sorso di birra mentre Olaffson, messosi di nuovo dritto, gli disse stupito:” Caspita... non sei mai stato così bravo!”
Norman aggiunse divertito:” La pettinatura perfetta, quel bel... sono un po’ sgradevoli alla vista.”
Olaffson diede man forte all’amico:” Sì! Staresti meglio con gli occhi cadenti e un bel pancione! Dico davvero! Magari alla tua attuale ragazza potranno anche andare giù ma se vuoi mettere le cose in chiaro con Meredith, lei... beh... credo che dopo un paio di Bloody Mary ci starebbe comunque se ci provassi.”
Norman diede ragione a Olaffson così Stone per districarsi da quella situazione imbarazzante decise di ricorrere a un diversivo efficace al cento per cento così alzando il boccale urlò ai presenti:” Più birra!”
Tutti immediatamente risposero entusiasti alla proposta urlando anche skall a più non posso per sancire i brindisi.
Poco dopo la partita riprese e quando era di nuovo il turno di Stone, proprio prima che il cowboy facesse il suo tiro Norman iniziò a ciarlare di argomenti di una noia mortale:” Recentemente sono stato coinvolto nelle assicurazioni. Sapevi che solo una minima parte della popolazione ha la copertura giusta per i disastri naturali?”
Il Bibliotecario gli disse secco, il suo lato competitivo era emerso prepotentemente, complice anche la birra:” Norman, seriamente?”
L’uomo fraintese dato che disse allegro:” Oh, si! Mandarli in bancarotta è stato davvero bello.”
Jacob si chiese con chi fosse finito, probabilmente Cassie lo aveva scoperto e aveva cercato in tutti i modi di avvisarlo... per il momento la cosa migliore da fare era fingere di essere Finklestein e non dare sospetti.
Anche Olaffson volle dire la sua:” Ora tocca a me. Mi sto specializzando. Sai, una grande siccità qui... un’espansione mirata di vaiolo là...mi piace una bella pestilenza. Trovi un tipo malato, lo porti in giro e lo fai tossire un po’ ovunque. Colera. Il colera è incantevole.”
Sentendosi osservato da Jacob disse con tutta calma:” Che c’è?”
Il Bibliotecario rispose con una mezza verità:” Ragazzi... non mi distrarrete così facilmente.”
Jake stava per lanciare quando Norman disse divertito:” Finilestein!”
Stone gli lanciò la sua migliore imitazione delle occhiatacce di fuoco di Nicole ma non gli riuscì gran che bene visto che l’uomo gli disse divertito:” Qual è il tuo disastro naturale preferito?”
Il Bibliotecario rispose con la prima cosa che gli venne in mente:” Riscaldamento Globale.”
L’atmosfera si raggelò e Olaffson commentò colpito sul vivo:” Questa era crudele.”
Norman gli diede ragione, magari però Finklestein lo aveva detto di proposito per essere lasciato in pace.
Dato che Jacob aveva abbattuto l’ennesimo ciocco rallegrò subito l’atmosfera urlando divertito e alticcio:” Più birra per tutti!”
Cassandra prima di collegare i binocoli allo specchio notò che un bicchiere di vino abbandonato sul piano del lavandino prese a tremare; non ci diede molto peso dato che era concentrata in quello che stava facendo e aveva anche la sensazione di dover fare in fretta.
Mentre smanettava si mise a riflettere ad alta voce:” Ok, Jenkins ha detto che ha messo la stessa frequenza di trasmissione in questo binocolo di tutte le sue altre invenzioni.”
Nel frattempo in Biblioteca Flynn, tornato in ufficio con i figli, con un veloce incantesimo evanescente aveva fatto sparire la neve che si era accumulata di fronte alla Porta sul Retro; aveva poi commentato la situazione mentre lanciava un’occhiata divertita ad Ezekiel che ora era in versione mamma chioccia:” Sembrerebbe che qualcosa o qualcuno abbia fatto interferenza con la Porta sul Retro... e non sapendo esattamente dove sono Jake e Cass tentare un incantesimo di teletrasporto rischierebbe solo di farci finire in mezzo alla neve; siamo comunque a novembre e dovremmo raggiungere il nord della Svezia.”
Jones picchiettò dolcemente l’uovo per poi dire premuroso rivolto all’uovo:” Sta tranquillo, tu starai qui al calduccio e al sicuro.”
Vedendo quella scena Regan disse ironico ai fratelli:” Pensavo che dargli qualcosa da fare per tenerlo occupato e scacciare i ricordi del mese scorso fosse una buona idea... mi sa però che lo abbiamo rotto.”
Jones non parve sentire ma per contro notò che era apparso il volto di Cassandra nello specchio che avevano usato per contattare Judson e in cui il vecchio Bibliotecario ogni tanto faceva capolinea.
Prima che la rossa potesse dire qualcosa il cavo collegato alla presa elettrica saltò, giusto pochi attimi prima dell’arrivo di Meredith; che entrando nel bagno disse con una certa gentilezza:” Ehi. Volevo scusarmi per aver pianto di là... è che tu... è facile parlare con te.”
La Bibliotecaria ricorse al miglior finto sorriso di finta cortesia del suo repertorio; Meredith per contro biascicò qualcosa su Finklestein che la rossa faticò a comprendere per poi avvicinarsi al lavabo e darsi una sistemata al trucco, per poi aggiungere con voce più chiara:” Sarà il Jet-Lag, dopo la Cerimonia mi sentirò di sicuro meglio.”
Cassandra ne approfittò per chiedere curiosa:” La Cerimonia... cos’è di preciso?”
Meredith rispose stranita mentre sovrastava Cassandra di tutta la testa, complici anche i tacchi alti, possibile che la nuova amica di Finklestein non sapesse proprio nulla?
“ È dove consumiamo il cristallo. Sai, il motivo per cui siamo qui.”
Cassandra sentendo quelle parole ebbe una spiacevolissima sensazione, molto probabilmente era nei guai; da dentro una toilette Meredith proseguì la sua spiegazione:” Sono già usciti con la motoslitta per prenderlo. Dio, un tempo ci uccidevo per questa cosa. Ma con la Tregua ci siamo civilizzati, ora condividiamo. Comunque ad alcuni di noi mancano le cacce, soprattutto quando il Cristallo di Angrboda chiama. Non lo senti?”
La rossa nel mentre aveva sistemato le sue cose nella tracolla poi aveva notato con grande orrore che a nominare il cristallo il suo petto si era illuminato; aveva risposto ironica e preoccupata:” Si, non sai quanto.”
Stone invece aveva smesso di giocare così aveva deciso di tenere banco e di dimostrare anche ai suoi compari momentanei la sua cultura considerevole; Cassandra, liberatasi da Meredith, era arrivata giusto in tempo per sentirlo parlare di letteratura :” Quando Tommaso D’Aquino ha detto “Non c’è nulla al mondo di più prezioso della vera amicizia...” non conosceva il riscaldamento interno!”
Tutti si misero a ridere, con l’eccezione di Cassandra che senza dire una parola si fece largo tra la piccola folla di uomini e con un braccio trascinò via il fidanzato mentre con l’altro si teneva ben stretto il maglioncino che indossava per evitare di risplendere nuovamente come una luce di Natale, il tutto fra i cori di protesta dei presenti, decisamente alticci e pronti a bere ancora.
Quando i due furono da soli nel guardaroba Stone disse leggermente su di giri:” La mia copertura regge alla grande! Non c’è bisogno di preoccuparsi così tanto.”
Cassandra però non era dello stesso avviso dato che disse decisamente alterata:” Cosa stai facendo?”
Jake le rispose decisamente alticcio, le birre bevute per non destare sospetti iniziavano a fare effetto:” Cosa sto facendo? Mi sto fingendo Finklestein per non dare sospetti. Però per farlo ho dovuto alzare il gomito e fare l’amicone... non è che sia stato esattamente facile: quei tizi hanno qualcosa di strano.”
Leggermente più calma ma decisamente non meno in ansia la Bibliotecaria mise in testa a Jake il binocolo per poi dire seria:” Esci, scoprirai esattamente cosa c’è di strano in questo posto è in questi tizi.”
Il Bibliotecario fece come gli era stato detto dalla fidanzata, una volta osservati gli altri ospiti della struttura si richiuse immediatamente la porta alle spalle sconvolto, ripresosi leggermente disse serio e preoccupato:” Ok, ora ha senso. Dobbiamo scappare da qui.”
Cassandra annuì così mentre riponeva il binocolo nella tracolla informò Jacob di tutto quello che le era successo decisamente più sollevata dal non essere più la sola a sapere la verità su quei mostri:” Ok, ho una buona notizia e una cattiva notizia. La buona notizia è che sono riuscita a connettere il binocolo ad uno specchio del bagno, pensavo di poter contattare la Biblioteca ma la connessione ha fatto corto, devo essermi dimenticata di considerare che qui si usano prese europee.”
Stone chiese incerto:” E allora la buona notizia?”
La rossa disse secca e preoccupata:” La cattiva notizia è che quella intera convention di demoni là fuori sta cercando di prendere il cristallo che al momento si trova incastonato nel mio petto e che mi fa illuminare come una lucciola non appena lo si nomina. Ho scoperto che ogni volta che qualcuno dice Cristallo di Angrboda il mio petto diventa un neon.”
Vedendo l’espressione stupefatta di Stone la Bibliotecaria disse solo, con un’ironia di cui Nicole sarebbe stata fiera:” Già, succede esattamente questo.”
A quel punto mise due dita sotto il mento di Jacob per far tornare il fidanzato a guardarla in faccia e aggiungere caustica:” Jake non é il momento. Pensa alle priorità.”
Aggiunse poi seccata dalla situazione in cui erano finiti:” Ha anche detto che lo consumeranno... credi che voglia dire che loro...”
Jacob disse decisamente preoccupato per Cassandra e con un tono che di calmo non aveva nulla:” Ho visto uno di loro scollarsi tre litri di birra in un sorso credo sia nel regno del possibile!”
La Bibliotecaria disse con una voce decisamente più acuta del solito:” È quindi cosa facciamo? Non possiamo andarcene per via della bufera e, se rimaniamo pare che mi mangeranno!”
Vedendo che il cristallo aveva perso lucentezza Jake disse in preda al panico:” Si è scolorito, si è scolorito, forse per sempre... forse.”
A quel punto provò a vedere come fosse la situazione all’esterno ma Cassandra disse furiosa, anche lei ormai aveva perso la calma:” Non ho intenzione di rischiare! E non posso usare un incantesimo di occultamento dato che la magia è bloccata in questo posto^^!”



Note:

* Cassandra ha una discreta conoscenza della magia, mi immagino quindi che almeno sappia riconoscere delle rune, magari non sa tutto alla precisione ma non è totalmente ignorante in materia

** alla fine del terzo film, proprio nell’ultima inquadratura il campo si allarga su Flynn e Judson per mostrare che le passatoie che collegano il corridoio ai reperti formano il disegno di un’albero, sotto le passatoie c’è dell’acqua in cui si vede sguazzare il mostro di Ness

*** tradotto: invoco gli antichi dei, la cui opera è realizzata. Per la quiete. Mi sorprendo sempre di quanto faccia schifo il latino nelle serie americane... sembra abbiano usato google traduttore. In più tendo sempre a rimuovere il fatto che gli anglofoni fanno tendenzialmente schifo con le pronunce delle lingue romaniche

^ vi rimando al capitolo 46

^^ è logico pensarlo visto quello che ha detto Meredith 



Note dell’autrice:

Come vedete questo è un capitolo che ha subito parecchie modifiche ma ne aveva decisamente bisogno visto tutto quello che é stato modificato fin qui: Flynn non scappa, Nicole non ha manie di controllo, Jacob non ha tutta questa avversione nei confronti della magia e Ezekiel non viene considerato immaturo e infantile. 
Proprio per ciò che riguarda Ezekiel mi è sembrata una buona idea arrivare al suo ruolo di “mamma” in maniera diversa e un po’ comica, sfruttando i tre piccoli Carsen, che alla fine lo manipolano per fargli fare qualcosa che lo faccia sentire alla normalità dopo l’essere stato quasi trasformato in un lupo mannaro; Alastair, Regan e Astrea stanno poi iniziando a crescere e manifestano sempre di più la loro personalità e parallelamente vogliono iniziare a capire davvero cosa significa essere Bibliotecari o Guardiani.
Essendo un episodio incentrato soprattutto su Jacob e Cassandra ho dovuto modifica parecchie cose soprattutto inerenti alle loro dinamiche e alla magia: preciso che in questa storia non c’è Cassandra che vuol essere l’unica a usare la magia e a sperimentare e non c’è Jacob con un’avversione così forte e a tratti ingiustificata soprattutto vedendo che nella prima stagione non era così e le cose sembrerebbero essersi modificate senza un perché...
Come avete potuto vedere anche Flynn usa la magia senza problemi, anche perché la usa già nella serie, qui è stato anche supervisionato da Merlino quindi è relativamente abile anche se ovviamente non è ai livelli di uno stregone; il tutto per far capire che come ho già detto tante volte la magia è neutra, dipende da come la di usa e può essere utile se supervisionati da chi ne sa parecchio.
Credo di aver detto tutto, ma se non vi fosse chiaro qualcosa sono sempre pronta a dare chiarimenti!
Al prossimo capitolo Librarians:)
  
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