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Autore: MonicaX1974    17/06/2020    0 recensioni
Attenzione! SPOILER! Si consiglia la lettura solo dopo aver letto "The beginning".
Approfondimenti, momenti inediti, restroscena e spin-off, in questo libro troverete tutto quello che ancora non sapete su Harry, Chloe e tutti gli altri protagonisti dai quali proprio non riesco a separarmi.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Harry

Si pensa che la felicità si possa esprimere in grandi gesti, magari qualcosa di eclatante. Io l'ho trovata nelle piccole cose, nei gesti quotidiani. Si riflette nel sorriso di Chloe, che sembra più radiosa ogni giorno.

Da quando siamo tornati da Montréal non ha fatto che sorridere. Abbiamo trascorso giorni tranquilli: sua madre è stata fin troppo premurosa nei miei confronti e suo padre è stato molto più amichevole di quanto mi aspettassi. Insomma, sono entrato a far parte della famiglia Stewart a tutti gli effetti.

Io e Chloe abbiamo parlato di questa gravidanza per una notte intera, ma solo ora sto iniziando a realizzare davvero cosa sta per succedere.

E la cosa inizia a preoccuparmi.

Finché eravamo in Canada sembrava tutto facile, respiravo gioia ovunque, ma qui, a Boston, le cose sembrano assumere un aspetto diverso.

È arrivato il momento di dirlo ad amici e parenti, e non credo di essere pronto.

La piccola bolla in cui tutto sembrava una favola sta per esplodere e so che mi scoppierà in faccia.

Ho avvisato Jordan che oggi sarei uscito prima perché devo accompagnare Chloe a una visita. Mi ha detto che non ci sarebbero stati problemi, che però voleva parlarmi prima di andarmene.

Inspiro a fondo, prima di bussare alla porta del suo ufficio, aspettando di sentire la sua voce.

«Avanti!» Abbasso la maniglia ed entro, mentre mi guarda stranito. «Da quando hai imparato a bussare?»

Scuoto la testa e ruoto gli occhi verso l'alto, mentre lo raggiungo. «Se vuoi torno a essere stronzo, non è un problema, sai?» ribatto divertito, prendendo posto sulla poltroncina girevole davanti alla sua scrivania.

«Perché? C'è stato un periodo in cui non sei stato stronzo? Io non me ne sono accorto» continua sarcastico, sistemandosi contro lo schienale della sua poltrona, mostrandomi un gran sorriso.

«Fottiti, Jordan».

«Più tardi» replica sorridendo. «Adesso vorrei sapere se è tutto okay». La sua espressione si fa più seria.

«Sì, certo che è tutto okay, perché me lo chiedi?» conosco il motivo della sua domanda, ma agisco d'istinto, come ho sempre fatto, cercando di non farlo preoccupare.

«Prima che partissi per Montréal eri sempre nervoso e da quando sei tornato sembri su un altro pianeta. Qualcosa non va con Chloe?»

Sapevo che avrebbe colto ogni variazione del mio umore: mi ha cresciuto lui, come potrebbe essere diversamente?

«Va tutto bene tra me e Chloe».

«Lei sta bene?» domanda più preoccupato.

«Sì che sta bene, Jordan» rispondo sbuffando.

«E allora perché sei così strano? Perché la stai accompagnando a una visita? Hazel ha parlato con lei e non mi dice niente. Se c'è qualcosa che non va io...»

«Chloe è incinta» lo interrompo lasciandolo senza parole.

Mi guarda come se non avesse capito, come se avessi detto una cosa assurda. Non sbatte le palpebre, ha le labbra socchiuse, rimasto nella stessa posizione di pochi secondi fa quando stava parlando, come se l'avessi congelato nel tempo. Non so neanche se stia respirando.

«Sono io quello che dovrebbe essere terrorizzato» lo prendo in giro, e finalmente si riprende.

«Incinta?» ripete, con un tono incredulo.

«Sì, spero di non doverti spiegare cosa significhi e come avviene» rido, ma lui no. «Avanti, Jordan, ho bisogno che resti lucido, sono già io nel panico».

«Ma come... quando...» Sorrido e gli spiego com'è andato il viaggio a Montréal, come l'ho saputo, e come ho reagito. «Ecco perché Hazel non voleva dirmi cosa si sono dette lei e Chloe».

«Volevo essere io a dirtelo, ma dato che sono un disastro mi sembrava sempre il momento sbagliato. La verità è che, più realizzo ciò che avverrà tra pochi mesi, più vengo assalito da qualcosa di molto simile ad attacchi di panico» confesso.

Mi guarda per un attimo, poi non trattiene una piccola risata. «Tu diventerai padre?» è un tono incredulo, il suo, al limite della presa in giro.

Lo guardo assottigliando gli occhi, mi sporgo in avanti, e gli punto un dito contro. «E tu dovresti sostenermi. Smettila di prendermi per il culo».

Smette di ridere, fa il giro della scrivania, e si posiziona di fronte a me. «Diventerai papà» afferma con una punta di orgoglio. «Vieni qui». Mi stringe in un abbraccio, tanto stretto da rischiare di soffocarmi.

«Dimmi che non sarò davvero un disastro» confesso la mia paura tutta d'un fiato, mi lascia andare a mi guarda con un sorriso.

«Non sei mai stato un disastro, Harry, avevi solo bisogno di trovare la tua strada» mi rassicura con lo stesso sguardo con cui mi osservava da bambino, quando lui diventata adulto in un attimo, trasmettendomi fiducia nel futuro, facendomi credere di essere realmente capace di combinare qualcosa di buono.

«La strada l'ho trovata, Jordan. Il problema vero è se sono capace di seguirla» ribatto con ironia.

«Falla finita: sei all'altezza di tutto quello che vuoi, basta che tu lo voglia per davvero. Niente ti ha mai fermato dal raggiungere i tuoi obiettivi, anche quelli più stupidi. Sono certo che sarai un buon padre e un marito perfetto». Leggo tutto il suo orgoglio nello sguardo che mi rivolge.

«Lo spero» replico con un sospiro. «Oggi accompagno Chloe alla prima ecografia» spiego emozionato.

Lui sorride, poggia le mani sulle mie spalle, e continua a guardarmi dritto negli occhi. «Sono fiero di te» afferma sicuro.

Un altro abbraccio, una pacca sulla spalla, mentre penso a quanto sono stato fortunato ad averlo nella mia vita.

***

Non vorrei essere in nessun altro posto e, allo stesso tempo, vorrei essere su Giove, o su Plutone, pur di non sentirmi addosso la paura di deluderla.

Sto cercando di apparire calmo: l'ho tranquillizzata prima di uscire di casa, le ho detto che non l'avrei lasciata da sola nemmeno un attimo, e che sarà sempre e comunque all'altezza di ogni situazione. Non ho mentito, penso davvero che Chloe sia in grado di gestire ogni cosa nel modo migliore, anche questa gravidanza inaspettata. L'unica cosa su cui non sono stato del tutto sincero riguarda la mia calma apparente.

Sono letteralmente terrorizzato da ciò che sta per avvenire dentro a questo studio medico. Il solo fatto che Chloe sarà sdraiata sul lettino, con le sue grazie a favore del ginecologo, mi fa innervosire. Davvero lo pago perché guardi la mia fidanzata mezza nuda?

Sbuffo cercando di non farmi notare, mentre sono in piedi alle sue spalle, fingendo interesse per una locandina scientifica appesa al muro.

«Harry?» mi volto, e mi sorride. «Se sei nervoso puoi dirmelo».

Stiamo aspettando il medico che è in ritardo e penso che non posso evitare che lei si spogli, al fatto che devo ancora dirlo a mio padre, a mia sorella, ai miei amici, e soprattutto al fatto che sto per vedere quella piccola creatura che sta per stravolgere la nostra vita: sono calmissimo.

«Non sono nervoso, Chloe» ribatto con un sorriso. «Me la sto facendo sotto» aggiungo, facendola ridere.

Allunga una mano verso di me, l'afferro con dolcezza e mi avvicino.

«Smettila, non ne hai motivo. Sono io quella che dovrà partorire».

Ridiamo insieme, prendo posto accanto a lei, tengo la sua mano nelle mie, e cerco nel suo sguardo la serenità di cui ho bisogno.

«E io sono quello che dovrà assistere».

Non ha modo di ribattere, perché veniamo interrotti dall'ingresso del medico.

«Scusate il ritardo, ragazzi, ho avuto un imprevisto. Ho fatto più in fretta che potevo» afferma, prendendo posto alla sua scrivania.

Credo abbia più o meno sessant'anni, parla veloce, mentre controlla alcuni fogli che ha in mano.

«Nessun problema» risponde Chloe, senza lasciare la mia mano.

«Signorina Stewart, ho dato un'occhiata ai suoi esami, in linea di massima sta procedendo tutto bene...» la voce del dottore si affievolisce a ogni parola che pronuncia, vedo le sue labbra muoversi, ma non sento più il suono.

La mia mente si riempie di immagini di notti insonni, di urla e pianti, di momenti in cui mi ignorerà per la nuova arrivata. È uno degli attimi in cui realizzo che la nostra vista sta per essere rivoluzionata. Non potremo più fare ciò che vogliamo, quando vogliamo. Ogni giorno girerà intorno a lei. Sono davvero pronto per tutto questo?

«Possiamo vederlo, adesso».

L'affermazione del medico mi distoglie dei miei deliri, cerco di non mostrare la mia confusione, e annuisco, senza nemmeno sapere ciò di cui sta parlando. Chloe lascia andare la mia mano, si alza in piedi, e sparisce in un'altra stanza.

Anche il ginecologo si alza in piedi e si avvicina a un lettino, accanto al quale si trova un macchinario con cui armeggia concentrato. Dopo qualche secondo Chloe rientra nella stanza, con addosso un camice, si sistema sul lettino e mi fa cenno di raggiungerla.

«Giro il monitor, così vedrete meglio» afferma l'uomo, voltando di poco lo schermo nella nostra direzione.

I miei occhi restano incollati sul monitor, come se non ci fosse altro da guardare. Milioni di puntini grigi si muovono all'interno di uno spazio ristretto. È come se fosse un video di scarsa qualità in bianco e nero. Sembrano delle onde, o forse sono io a sentirmi ubriaco e mi sembra che i puntini inizino a ondeggiare.

«Eccolo qui». Fisso lo sguardo sul dito del medico, che indica uno dei milioni di puntini sullo schermo. È un piccolo buco nero, al cui interno vedo un altro puntino. «Adesso vi faccio sentire il battito».

Vengo inghiottito da un silenzio assoluto. Dopo un paio di secondi sento un rumore ritmico, veloce, che rimbomba nella mia testa. Tu-tum. Tu-tum. Tu-tum. Tu-tum. Tu-tum. Trattengo il fiato, sento caldo, e il cuore che martella nel petto. 

È il rumore della vita, la piccola vita che cresce in lei. Non era davvero reale, anche se stavo iniziando ad averne maggiore consapevolezza, ma ora, quel suono, l'ha reso vero. Al diavolo gli attacchi di panico, la paura, il non sentirsi all'altezza, quella piccola creatura è già lì e non c'è spazio per i ripensamenti., né per le incertezze.

Il medico parla con Chloe, io resto concentrato su quell'immagine. Non riesco a sentire cosa dicono, perché c'è ancora il suono di quel cuoricino nella mia testa. Quando va a cambiarsi, raggiungo il ginecologo alla scrivania, mi siedo, e sono grato del fatto che sia impegnato a scrivere e non mi rivolga la parola, perché riuscirei a proferire solo suoni che somigliano a quello di un cuore che batte.

Sollevo lo sguardo quando sento le dita di Chloe sulla mia spalla. Sorride felice, ha gli occhi lucidi, luminosi. Prende posto accanto a me, stringo la sua mano nella mia, poi prestiamo attenzione al medico, che le spiega come avverranno i controlli, le prescrive vitamine e integratori da assumere durante la gravidanza, e le prepara un foglio che servirà per prenotare la prossima visita, compresi gli esami da effettuare.

Quando usciamo dallo studio medico mi sento confuso, ma allo stesso tempo certo di tutto. È una sensazione strana, mai provata prima. Mi sento diverso. Mi sento bene.

«Va tutto bene?» mi chiede cauta, voltandosi a guardarmi mentre raggiungiamo l'ascensore.

«Benissimo, piccola Stewart» ribatto con un sorriso, sentendo sciogliersi la tensione tutta in una volta.

«Sicuro? Sei stato fin troppo silenzioso là dentro» osserva, fermandosi in attesa che si aprano le porte.

«Niente di ciò che avrei detto sarebbe stato all'altezza di quel suono».

Chloe sorride, non ribatte, e mi stringe la mano. Si aggiungono altre persone, raggiungiamo il piano terra e usciamo, raggiungendo l'auto parcheggiata poco distante, sulla quale prendiamo posto.

Agganciamo la cintura, metto le mani sul volante, e mi fermo per qualche secondo.

«Harry?»

Mi volto a guardarla: è bella come il giorno in cui l'ho incontrata la prima volta, credo di essermi innamorato di lei quando mi ha guardato negli occhi, perché è lì che ho visto il suo dolore, un dolore che ha assorbito le mie energie e i miei pensieri, nel quale mi sono perso più volte, dopo averlo confuso con il mio. Due cuori spezzati, che insieme ne hanno fatto uno buono, uno speciale, che batte a un ritmo frenetico.

«Io ti amo» lo dico senza pensarci, perché è quello che sento quando mi guarda.

«Ti amo anche io, Harry, ma mi stai facendo preoccupare. Sei sicuro che sia tutto okay?»

Le sorrido, sgancio la cintura, e mi volto nella sua direzione.

«Scusa se sono diventato noioso, ma al momento non riesco a pensare ad altro se non che ti amo e a quel tu-tum, tu-tum, tu-tum...»

«È stato incredibile» mormora con un gran sorriso.

«Direi, più che incredibile, Chloe. Io non ho mai provato niente del genere. Non avevo ancora ben capito cosa stesse succedendo, ma il battito di quel piccolo cuore è stata un rivelazione».

«Davvero? E sentiamo, cos'hai scoperto?»

«Ho scoperto che nostra figlia avrà dei genitori che l'ameranno così tanto che non potrà fare altro che essere felice».

«Harry...»

«E ho capito che posso farcela, che voglio farcela. M'impegnerò, sbaglierò, ma tu sarai con me. Non c'è niente che non possa fare».

Si allunga verso di me e mi abbraccia forte, la stringo, le bacio i capelli, inspiro il suo profumo, e respiro felicità.

Torna a guardarmi, le sorrido. Mi accarezza il viso e sorride con me.

«Non puoi essere davvero sicuro che sia una femmina» scherza.

«E invece sì» replico convinto.

«Andiamo, Harry, la tua è solo una sensazione» insiste, senza smettere di accarezzarmi.

«Assolutamente no, tanto che ho già pronto anche il nome» affermo con un sorriso furbo.

«Cosa? Quale?» domanda curiosa.

«Oh no, piccola Stewart, non ti basterà chiedermelo. Se vuoi saperlo te lo dovrai guadagnare».

Mi osserva divertita. «Che hai in mente?»

«È quasi ora di cena e io ho una certa fame» ribatto con un tono malizioso.

«Y entonces vamos a alimentar tu apetito» ribatte con il mio stesso tono, solo che il suo spagnolo è molto più sexy.

«Sei scorretta». Aggancio di nuovo la cintura e accendo il motore.

«Lo so».

Ingrano la marcia e mi immetto nel traffico. Oggi, con la conferma che quando sono con Chloe ogni cosa è al posto giusto.

***

SPAZIO ME

Buonsalve belle persone!

Dopo troppo tempo sono tornata. Ritroviamo Harry e Chloe al culmine della felicità, alla scoperta di un nuovo punto della loro vita. In questo caso un puntino, che rappresenta il loro futuro. 

Si respira gioia e amore, ma abbiamo ancora delle cose in sospeso con loro, per esempio un matrimonio. Sarà nel prossimo capitolo? Non lo so, ma lo scopriremo.

Intanto vi ringrazio per la pazienza e per essere ancora qui. Ci leggiamo nel prossimo aggiornamento, intanto buona lettura 😍

 

   
 
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