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Autore: lmpaoli94    19/06/2020    4 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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José arrivò puntuale alla cena, intravedendo la Contessa Madre parlare con una giovane ragazza che José capì essere Leila Williams.
< Mi raccomando, dovrete fare colpo sul giovane marchese. È la nostra unica speranza per riceve alleati molto abili e ricchi in questo frangente di tempo.
< Madre, perché non fate altro che parlare di alleati? Dovremmo prepararci presto ad una guerra? >
< I Grey presto ci attaccheranno, me lo sento. Oppure quello stupido primogenito che Carrick chiama figlio, tornerà qui a prendere Anastasia sposandola e violandola. >
< Ma madre, pensate sempre ad Anastasia? Non l’avevate ripudiata? >
< Ha sempre il sangue degli Steele che scorre nelle sue vene. E anche se l’ho rinnegata, gli ho voluto molto bene nel corso della mia vita. >
Nel sentire quelle parole, Leila era confusa dalle intenzioni della madre.
< Spero che voi non siate gelosa. Soprattutto ora che siete la sola primogenita. >
< Ovvio che no. Non lo sono mai stato e ho piena fiducia nelle mie capacità. Farò cadere ai miei piedi quel marchese e voi avrete la vostra alleanza. >
< E voi un marito, Leila… E mi raccomando sul vostro cognome: adesso siete una Steele. >
< Felice di saperlo > rispose la giovane ragazza con sorriso sincero.
“Eccoci pronti. Si va in scena.”
Avanzando verso le due signore, il marchese José si presento alla giovane ragazza squadrandola da capo a piedi.
< Marchese, sono felice di farvi conoscere la mia secondogenita: Leila Steele. >
< E’ un vero piacere fare la vostra conoscenza > rispose il marchese facendo il baciamano < Siete davvero incantevole con questo vestito. >
< L’onore è tutto mio, marchese. Ho sentito molto parlare di voi da mia madre. Mi ha raccontato praticamente tutta la vostra vita. >
< Una vera noia, ma non mi la mento troppo. Non ho mai combattuto una vera battaglia visto che la mia famiglia è molto pacifica. >
< Infatti questa sera parleremo solo dei vostri futuri molto rosei, ragazzi miei > s’intromise la contessa madre < Almeno così quando mio marito tornerà al castello, sarà ben lieto di sapere che sua moglie non è così inutile come si può pensare. >
< Vostro marito pensa questo di voi? >
< E’ un uomo molto burbero, diretto e di conseguenza pungente… Ma in fondo è per questo che l’ho sposato. >
“Ci credo, Contessa. Per il semplice motivo di un matrimonio combinato. Ma non accadrà lo stesso di me, velo assicuro” pensò con ghigno malefico il marchese.
< Siete davvero una coppia magnifica. La durezza e l’amore ferreo che vi ha sempre sostenuto. >
< Parole sante, marchese… Vogliamo accomodarci? La cena sta per essere servita. <
< Con molto piacere. >
 
 
Rimanendo in religioso silenzio per alcuni minuti, la Contessa madre credette che José volesse sapere molto di più sulla ragazza che doveva sposare, ma invece…
< Josè, va tutto bene? >
< Certo, Contessa. Questa cena è assolutamente di mio gradimento. >
< Non siete molto di compagnia, vedo. Speravo che voleste sapere di più sulla vita della giovane Leila. >
< Oh… certo. Scusate se sono un vero maleducato ma sono abituato a cenare in silenzio. >
< Capisco. Allora non vi disturbo oltre. >
< No, certo che no. Voi potete disturbarmi quanto volete… Allora Leila, perché non ho mai sentito parlare di voi? >
< Vedete marchese, ho dedicato la maggior parte della mia vita a Dio, rimanendo per grandi periodi di tempo nell’abbazia di famiglia: Kylemore. Ma quando mia madre mi ha detto che era giunto il momento di fare il grande passo, allora sono tornata subito al castello. >
< Capisco… Per quanto tempo siete rimasta a Kylemore? >
< Non lo so di preciso… >
< Ogni volta che facevo visita ai vostri genitori non ho mai avuto l’occasione di incontrarvi prima. >
< I miei doveri dovevano essere verso Dio, marchese. Dispiace anche a me aver perso anni della mia infanzia e della mia adolescenza, ma la mia vita è questa. Recupererò in età adulta quando passeremo gran parte del nostro tempo insieme. Sempre che voi accettiate di sposarmi. >
Nel sentire quelle ultime parole, José decise di non commentare in un rpimo momento, ma lo sguardo indagatorio della Contessa madre
< Stiamo correndo un po’ troppo, contessa. So a malapena il vostro nome. >
< Certo. Perdonatemi… E’ che non sto più nella pelle. Ho sempre sognato di sposarmi. >
< E lo farete, Contessina Leila. Siete una ragazza molto graziosa e intelligente. Troverete l’u0omo adatto a voi. >
Nel sentire quelle parole, la contessa madre si alzò impèrovvisamente in piedi chiamando il marchese per parlargli in privato.
< Scusateci un attimo, Leila. Torniamo subito. >
Capendo che si stava mettendo in guai molto seri, José decise di essere meno pungente.
Ma in quel momento doveva sopportare le angherie e le lamentele della donna.
< Che state facendo, marchese? So che dovete ancora decidere, ma vi suggerisco di scegliere molto bene. Parlate a mia figlia come se fosse un nemico da smascherare e io non posso vederla soffrire in questo modo. Quindi vedete di comportarvi bene o non ce ne faremo niente della vostra alleanza. >
< Contessa, non vorrei essere maleducato, ma ci perdereste molto di più voi. >
< Ah davvero? Marchese Gonzalez, come osate cercare di voltarci le spalle? Vi devo ricordare cosa mio marito ha fatto per voi? È grazie a lui se siete diventato marchese ed è grazie a lpui se stasera state mangiando con noi. Quindi vi suggerisco di pensare prima di agire… Altrimenti dovrò prendere dei dovuto provvedimenti. >
< Mi state minacciando? >
< Mettetela sul piano che vi pare, marchese. Aspetterò fino a domani mattina la vostra decisione, poi dovrete darmi una risposta. >
< E’ troppo poco tempo. >
< Fatevelo bastare! > ringhiò la donna < Adesso concludiamo questa cena. Non voglio che mia figlia faccia troppe domande. >
Tornando al tavolo, José si sentiva più afflitto e più in pericolo che mai.
“Ana, non so se potrò mantenere fede alla vostra parola… Mi dispiace tanto.”
< Marchese, tutto bene? >
< Come? Certo, tutto apposto. Finiamo questa benedetta cena. Si sta facendo molto tardi. >
 
 
Ma le sorprese non erano solo riservate alla famiglia degli Steele.
La Contessa Grace Trevelyan Grey era famosa per le sorprese che aveva in serbo per la sua famiglia, soprattutot quando poteva cambiare il corso del loro destino.
< Grace, che cosa ci fate qui in cucina? > gli domandò suo marito.
Ma appena Carrick vide che era in compagnia di sua figlia Mia, il suo cuore esplose di gioia.
< Figlia mia! Sono davvero felice di rivederti. >
< Padre. Vi vedo in gran forma. >
< Faccio sempre del mio meglio. Ma quando sei tornata? >
< Da pochi minuti… E non sono sola. >
Facendo entrare la sua ospite, Carrick la riconobbe subito essendo una vecchia conoscenza di famiglia.
< Padre, vi ricordate di Gia Matteo? >
< E come non scordarsela > rispose sorridente l’uomo < L’incantevole Gia. Crescendo vi siete fatta più bella che mai. >
< Siete molto gentile, Conte Grey. Anch’io vi vedo molto bene. >
< Sono davvero contento per questa bellissima sorpresa. Dobbiamo assolutamente festeggiare. I nostri ragazzi saranno molto contenti di rivedervi. >
< A proposito, dove si trovano? >
< Christian dovrebbe essere in camera sua, mentre Elliot… >
< Mia! Gia! Che sorpresa! >
vedendo le figure delle due ragazze, anche Elliot fu al settimo cielo.
< Finalmente hai deciso di tornare a casa, Mia. Stufa di Cahir? >
< Non del tutto. Tornerò in quel castello dopo che la famiglia si sarà allungata notevolmente. >
< Che cosa vuoi dire? >
< Sì, tesoro. Anch’io non capisco > fece il Conte Steele.
< Spero che molto presto ci sarà un matrimonio in garnde stile come solo noi Grey possiamo organizzare. >
< E sentiamo, chi si dovrebbe sposare? Tu. >
< Ovvio che no, Elliot. Non ho ancora trovato l’uomo adatto… Sto parlando di Gia e di Christian. >
Sentendo il nome del primogenito, Elliot non fu molto d’accordo.
< Sorella, credo che prima dovrai parlarne con Christian? >
< Parlare di cosa. >
< Christian! > esclamò la piccola Mia andando incontro a suo fratello < Sono davvero felice di rivederti. >
< Mia, ti prego. Lo sai che odio gli abbracci. >
< Ma è un momento speciale… Perché sei così serio? >
< Ho avuto una giornata molto faticosa. Scusate se non sarò di compagnia… Gia. >
Nel vedere la bellissima bionda, Christian rimase inizialmente interdetto e folgorato.
< Conte Christian, come state? >
< Gia, sai benissimo che non servono questi convenevoli con me. Ci conosciamo da quando siamo nati. Siamo cresciuti insieme. >
< Vero. Ma voi fate parte di una classe sociale diversa dalla mia. >
< Ancora non per molto > li interruppe Mia < Ho piena fiducia in voi due. Datevi da fare > replicò la giovane Mia facendogli l’occhiolino < Elliot, che ne dici di parlarmi un po’ di te? >
< Con piacere. Sono successe molte cose nel mentre non c’eri. >
Una volta che Elliot e sua sorella tolsero il disturbo, fu la volta di Christian di lasciare da soli i due genitori.
< Christian, perché non porti con te anche Gia? Sono convinto che anche tu hai molto da dirgli. >
< Sinceramente non ho voglia di parlare. E poi ho da finire nei campi. Ci sono molte cose da sistemare. >
< Posso farlo io, figliolo. >
< No, padre. Voi avete già lavorato troppo per oggi. >
< Se non è un grosso problema per Christian, sarei felice di vedere dove lavora. Non sono mai stata nei campi e sicuramente non mi annoierò. >
< Non so Gia… Una ragazza colta e perfetta come te… >
< Sarò estremamente felice di farvi compagnia, Christian. >
Alla fine, il giovane rampollo di casa Grey dovette arrendersi al volere della bionda.
< Va bene, affare fatto. A patto che non mi diate più del “voi”. >
< Promesso… Andiamo? >
< Seguimi verso il retro del castello. >
< Come vuoi… Ci vediamo più tardi, Signori Grey. >
< A presto, Gia > disse infine Grace prima di rimanere da sola con suo marito.
< Grace, state pensando la stessa cosa che sto pensando io? > domandò l’uomo
< L’arrivo di Gia è una manna dal cielo… E’ giunta in un momento perfetto. Molto presto nostro figlio si dimenticherà di quella Steele. >
< Lo spero tanto, tesoro > mormorò Carrick mentre baciò sua moglie.
< Lo sapete che quando siete felice e rilassato, siete molto più affabile e affascinante? >
< Davvero, Grace? Non me l’avevate mai detto… Vedrò di esserlo spesso, d’accordo? >
< Bene > rispose la donna ricambiando con un altro bacio.
   
 
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