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Autore: The Rosablue91    19/06/2020    2 recensioni
Lucy Hearthphilia torna a casa dopo aver passato la sua formazione in una delle università di cucina più rinomate di Fiore ed è finalmente pronta a prendere in mano le redini del ristorante di famiglia, lo StarKey, ma a casa l'attende una brutta sorpresa, infatti scopre che deve pagare un grosso debito in denaro lasciatole dal padre altrimenti perdera il ristorante.
Riuscirà a salvare lo StarKey? Ce la farà da sola? O sarà un'affascinante cuoco dai capelli rosa che riuscirà a salvare sia lei che il ristorante?
Che dite? Nascerà una storia d'amore sui fornelli?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natsu, Natsu/Lucy
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il mondo è piccolo…molto piccolo

Non c’era molto da dire di quella faccenda, le spiegarono che in quel periodo il ristorante non faceva grandi affari, Jude suo padre, doveva far fronte alla retta della facoltà dove studiava la figlia così  aveva chiesto un prestito a questo fantomatico Everlue.
-Ma perché? Perché non ha detto niente?- dicendolo più a se stessa che alla sua famiglia.
-Sai com’era fatto tuo padre, quando c’era un problema voleva risolverlo da solo- disse Cruz scuotendo il capo rammentando il carattere testardo e orgoglioso  del precedente proprietario.
-Se lo avessi saputo mi sarei ritirata dall’accademia- in barba ai suoi sogni, almeno non si sarebbero trovati nelle mani di quello strozzino, era solo colpa sua.
-Non dirlo neanche per scherzo Lucy!-sbottò Loki battendo le mani sul tavolo con un forte tonfo da far tintinnare i bicchieri e facendo sussultare sua sorella dallo spavento-tuo padre non te l’avrebbe mai permesso-
-Loki ha ragione, lui non voleva toglierti la possibilità di poter studiare laggiù, era il suo desiderio- fece Orologium.
-Ma a quale prezzo?-
E Cancer aggiunse-E noi lo abbiamo saputo solo un mese fa di questa storia, quando sono venuti a sventolarci in faccia quel debito, è stato uno schiaffo in faccia-
Era comunque troppo tempo e avrebbero dovuto avvisarla-Lo sapevate da un mese e non mi avete avvertita?-
-Dovevi completare i tuoi studi, te ne avremo parlato con calma in un secondo tempo-
-Avreste dovuto essere sinceri- non facendo vedere che scoppiava a piangere corse a prendere la giacca.
-Dove vuoi andare?-
-A prendere una boccata d’aria ho bisogno di schiarirmi le idee-sbattendo forte la porta.
-Aspe-tentò di fermarla Loki ma Crux lo riprese fermandolo -lasciala sola-
-Ma-
Il vecchio uomo scosse la testa-Ha bisogno di calma e tranquillità-
 
                                                                               ***
 
Ding dong
Gray era appena uscito da dalla doccia e si stava asciugando i capelli quando sbuffò per il fastidio sentendo il suono del campanello, sperava non fosse la sua compagna del corso di cucina, Juvia. Quella ragazza era in grado di fargli scoppiare l’ulcera, e non sapeva perché ma ogni volta che a lezione dovevano cucinare sceglieva sempre lui come compagno.
-Fa che non sia lei, fa che non sia lei-pregò con insistenza, se lo fosse stata avrebbe lasciato continuare a suonare il campanello finché non si fosse stufata e avrebbe lasciato perdere, ma le sue preghiere vennero ascoltate.
Guardò nello spioncino e spalancò l’occhio, e poi anche la porta trovandosi il ragazzo dai capelli rosa e il suo sorriso-hei! Natsu!-accogliendo il suo amico-come butta amico?-Natsu se lo strinse addosso come se per pochi mesi di lontananza fossero trascorsi anni-come va Gray?-
-Miao- miagolò il gattino dietro al suo padrone e Gray salutò pure il felino-ciao anche a te Happy, entrate forza-
L’appartamento era un modestissimo monolocale e Gray fece accomodare il suo ospite su una sedia, il gatto prese posto su un tappetino e lì si acciambellò- non è cambiato niente vedo-
-Col lavoro alla gelateria ho poco tempo per arredare e tra l’altro non me ne frega nulla- l’amico lavorava alla gelateria Ice Make, Natsu si era ricordato che quello era il giorno di chiusura della gelateria e Gray preferiva stare a casa, infatti era sicuro di trovarlo li-Sarai affamato ho del pollo al curry in frigo e per Happy devo avere delle scatolette di sgombro-
Ma l’amico scosse la testa e lasciò Gray senza parole-grazie per la premura ma non ho fame se hai della coca cola l’accetto volentieri sono assetato-
Forse Gray non aveva sentito bene e allargò l’orecchio-Non hai fame? Natsu Dragneel che non ha fame? Bisogna scriverlo sui giornali-
-Hahahaha spiritoso, ho già pranzato, un angelo ha già provveduto al mio sostentamento-ripensando con un sorriso ebete alla figura della biondina del treno, chissà se l’avrebbe rivista ancora? Nella fretta di fuggire si era dimenticato di restituirle il fuolard se l’avesse rincontrata glielo avrebbe restituito.
-Non mi dirai che sei stato testimone di un’apparizione angelica?-alzando il sopracciglio moro e guardandolo scettico temendo per la sanità mentale dell’amico.
-Impossibile dimenticarla, una bomba sexy come lei- ancora un po’ e avrebbe sbavato sul tavolo.
Gray voltò le spalle-Ti ha proprio colpito eh? E a parte l’incontro con la pupa del treno, puoi raccontarmi il resto?  -aprì lo sportello del frigorifero e prese due lattine fresche di coca cola e ne lanciò una all’amico che scrollò le spalle-non c’è niente da dire, sono solo andato a trovare quel disperato di mio fratello-stappando la lattina e bevendo un sorso, Gray si accomodò dall’altro lato del tavolo.
 -Povero Zeref, non se la passa bene-
Natsu ridacchiò senza allegria-non da quando ‘’quel vecchiaccio’’ ha presentato un’istanza  al tribunale che intima a Zeref di non mettere piede a Magnolia, pur di tenerlo lontano da Mavis, è arrivato a questo-
Gray fischiò sbalordito-Wow, odia davvero tanto la tua famiglia-
Natsu sbuffò più stanco che mai-E tutto per una vecchia storia accaduta più settant’anni fa- quell’uomo portava troppo rancore non vi erano dubbi in proposito.
-E come mai sei tornato così presto?-
Lo guardò ironico-Zeref ha preteso che venissi qui a fare la spia ed informarlo sui possibili spasimanti della sua Mavis, io stesso dovrei seguire i movimenti della fondatrice della scuola di cucina di Fairy Tail. Dovrebbe avere più fiducia in Mavis.-
-Come se potesse tradirlo-
-Concordo ha occhi solo per lui purtroppo  non gli risponde più al cellulare ed è irraggiungibile su tutti i social network, gli è preso il panico non immagini quanto possa essere petulante, mi ha spedito qui a calci-mettendosi le mani sui capelli, dopo che Zeref aveva tentato invano di cercarla su Facebook, twitter, what’s App e altri siti stava letteralmente impazzendo non sapendo notizie di Mavis, doveva essere sorvegliata da quel vecchiaccio se non poteva rispondere a Zeref.
E così Zeref nella sua grande intelligenza aveva optato che il fratello minore  andasse a Magnolia e sorvegliasse il suo amore, Natsu si sentiva uno stalker per la milionesima volta si stava chiedendo perché aveva accettato di fare da cupido.
-Si fanno tante stupidaggini per amore-
-Spero di non perdere la testa quando m’innamorerò-mormorò tetro Natsu.
-Be il tuo arrivo è provvidenziale mancano insegnanti alla scuola e il vecchiaccio non ti farà licenziare solo perché sei un Dragneel-
-Be non può fare nulla, l’ordine del tribunale cita che Zeref Dragneel non deve mettere piede a Magnolia, non suo fratello-disse il sottoscritto.
-Il problema è che sarai troppo impegnato con le lezioni che a sorvegliare Mavis, mancano davvero troppi insegnanti, non so dove troverai il tempo di pedinarla-
-Ci riuscirò, vedrai-agitando una mano e concluse sperando-spero soltanto che i miei futuri colleghi non abbiano raggiunto la mezza età e non siano pedanti-era tutto da vedere.
 
                                                                               ***
 
A passo spedito dopo ore senza una meta chiara  a testa chinata con  lacrime sgorgavano dagli occhi come se un rubinetto d’acqua avesse subito una perdita, ci voleva più di un idraulico per aggiustare quel danno.
Dove avrebbe trovato i soldi?
Non sarebbe certo riuscita ad accumulare la somma per il tempo stabilito con le entrate del ristorante.
Alzò il capo asciugandosi le lacrime, ormai si era fatto l’imbrunire e guardandosi attorno era finita ai giardini pubblici ormai desolati illuminati dalla luce dei lampioni s’incamminò verso una delle altalene vuote e si mise a sedere su una di esse e sospirò pesantemente- E adesso? Come faccio a salvare lo StarKey?- dondolandosi un pochino.
Se solo i suoi genitori fossero stati li per consigliarla purtroppo non c’erano doveva cavarsela da sola.
Ripensava a com’era il ristorante alla sua era sfavillante quando aiutava i suoi a mettere a posto i tavoli, quando andava a prendere le ordinazioni oppure in cucina ad aiutare a preparare i piatti, in quel luogo aveva vissuto momenti di gioia e dolore, era il suo tesoro e a nessuno avrebbe permesso di portargli via il suo tesoro.
Strinse le corde dell’altalena e balzò in piedi decisa, non poteva abbattersi in questa maniera doveva trovare una soluzione e non era certo arrabbiandosi con la sua famiglia che avrebbe risolto, una folata di vento la fece rabbrividire e non ebbe in tempo di dire cosa che un volantino gli andò a spiattellarsi in faccia e se lo tolse dal viso-ma che…?-la soluzione gli arrivò in una maniera impensabile, gli occhi di Lucy lessero un’opportunità che non poteva rifiutare doveva essere stata la sua buona stella ad inviargli quella soluzione, senza un minuto da perdere corse a casa per annunciare la soluzione.
 
 L’atmosfera allo Starkey era deprimente e i suoi dipendenti stavano rimettendo a posto dopo il fiasco della festa.
-Basta vado a cercarla!- esplose Loki.
-Ed io vengo con te, moo-lo appoggiò Tauros.
-Tu non farai niente Taurus e nemmeno tu, ragazzo- lo fermò la voce di Cruz, ma Loki scoccò al vecchio un’occhiata arrabbiata-è solo colpa tua se Lucy è scappata come un animale ferito, io l’avevo detto sin dall’inizio di dirglielo, ma tu no Cruz, hai preferito tacere e l’ha saputo nel modo peggiore-
-Basta Loki, per favore-lo pregò sua sorella in quel momento la porta del ristorante venne improvvisamente spalancata e apparve Lucy combattiva come non mai.
-Lucy!-
La ragazza scoccò un’occhiata a Loki e Cruz-Aries ha ragione, questo non è il momento di litigare tra noi- a passi decisi si mise in mezzo della stanza e parlò a tutti-dobbiamo essere uniti se vogliamo salvare il ristorante-
-Giusto, ma come?- chiese Orologium.
-La soluzione mi è volata dritta in faccia guardate qui?- fece vedere il volantino con la richieste, Cancer si sistemò gli occhiali e lesse ad alta voce- ‘’cercasi insegnante cuoco/a per lezioni di cucina ai corsi di Fairy Tail, si offre ottimo compenso, se sei interessato/a contattare il numero in basso.’’- Cancer guardò il volantino e poi Lucy domandando per tutti-vuoi provare questo lavoro?-
-Io voglio tentare-
-E come la metterai col ristorante se ti prenderanno come insegnante?- domandò il vecchio Cruz.
-Taurus e Cancer continueranno a sostituirmi e naturalmente verrò ad aiutarvi quando non lavorerò di turno al Fairy Tail-
-Se ti accetteranno-le rammentò Cruz.
-E perché non dovrebbero accettarla?-Loki le mise un braccio attorno al collo-dimentichi che Lucy ha studiato in una prestigiosa scuola di cucina faranno a gara per averla-
-Noi ti sosterremo sempre Lucy- le disse Aries.
-Qualunque scelta tu farai-le sorrise Taurus.
I sorrisi della sua famiglia furono la carica di cui aveva bisogno per andare avanti.
 
                                                                               ***
-Prego signorina, entri pure-la invitò nell’ufficio la voce di un anziano, Lucy con le gambe che gli tremavano per l’emozione  si addentrò dentro l’ufficio.
Quella mattina aveva chiamato la direzione dei corsi e la voce di una ragazza gli aveva risposto gentilmente che poteva presentarsi quella stessa mattinata alla Fairy Tail per parlare col direttore, gli altri le avevano augurato buona fortuna ed era andata la.
L’uomo, un ometto basso e con i baffi grigi, stava leggendo il sue credenziali, sulla scrivania oltre a scartoffie un telefono c’era una targa da direttore con scritto Makarow Dreyar, e lui le aveva rivolto qualche domanda di rito-non ha mai insegnato?-
Ella scosse la testa-No-purtroppo non aveva messo in conto quello per lei era un esperienza del tutto nuova.
-Vedo che è fresca di diploma- il telefono sulla scrivania squillò e Makarov sospirò frustrato-mi perdoni un momento- il direttore alzò la cornetta e la poggiò all’orecchio-si pronto?- dall’altro lato Lucy sembrava che chi fosse dall’altra parte del telefono era molto arrabbiato, forse il non era il momento per un colloquio.
-Non mi interessa della tua opinione, Natsu resta-
L’altro parlò concitato e il direttore alzò gli occhi al soffitto-non è un ladro e nemmeno suo fratello lo è-continuò a tartassarlo Lucy le parve di sentire più di un’imprecazione-be farò quello che ho sempre fatto e quel ragazzo resterà, buona giornata-con un colpo secco che fece sobbalzare Lucy, rimise a posto la cornetta e si scusò con la ragazza-mi perdoni per l’attesa stavamo dicendo?-
-Eh…ci sono problemi?-domandò intimorita.
-No, no, no ho a che fare con un vecchio cocciuto, tornando a noi-riguardò le credenziali di Lucy e sorrise-sono felice di dirle che è assunta a tempo indeterminato, benvenuta signorina Hearthphilia-le porse la mano e Lucy la strinse ancora incapace di crederci era stato tutto sin troppo facile-sarà un piacere, signor Dreyar-
-Per gli orari ne parleremo più tardi intanto verrà accompagnata a vedere la nostra struttura- pigiò un pulsante del telefono-Mirajane?-
-Si-disse una voce dal ricevitore.
-Venga qui un momento per favore-
-Subito, signore-dopo qualche minuto entrò una bellissima ragazza dai capelli bianchi e con un sorriso gentile indossava un tailleur nero con una gonna che le arrivava alle ginocchia-voleva vedermi, signore?-
-Per favore Mirajane, accompagna la signorina Hearthphilia a fare un tour della nostra scuola di cucina sarà una dei nostri cuochi-
-Certamente, direttore, è una manna dal cielo aver trovato un’altra cuoca così presto, l’ultimo ha dato le dimissioni dopo tre giorni-
Lucy vide Makarow accennare a Mirajane di darci un taglio-non spaventare la signorina prima ancora che cominci- soffiando tra i denti.
-In che senso, stava male?-domandò la biondina.
-Be…ecco come dire diciamo che ha avuto un incidente-
-Coraggio andate! Io ho del lavoro da sbrigare- le spinse fuori dalla porta e si sigillò dentro l’ufficio, lasciando una Lucy un po’ confusa e non del tutto sicura d’intraprendere quel lavoro.
-Per favore seguimi, ti faccio conoscere, Natsu, è un cuoco di grande abilità-
-Natsu?- non l’aveva nominato il direttore durante la telefonata? Aveva avuto dei guai con la legge? Doveva per caso lavorare a fianco con un criminale?
Mirajane bussò delicatamente alla porta e aprì la maniglia, Lucy percepì un profumo invitante di carne al fuoco, vide alcuni studenti schierati nelle loro postazioni mentre prendevano appunti osservando il cuoco in una divisa bianca con tanto di cappello da chef che spiegava come cucinare carne in flambè da una padella a bordi alti-e mi raccomando state attenti alla fiamma quando versate il brandy-una mano inclinò afferrò la bottiglia alcolica e ne versò un po’ il contenuto la padella di lato e una fiammata  arancione prese danzò viva mentre scaldava due fette di filetto.
-Natsu?- lo chiamò Mira.
-Si?-chiese distrattamente abbassò la fiamma e si rivolse alla segretaria, a Lucy quella voce le suonava familiare e quando i loro occhi s’incontrarono seppe il perché.
-Lucy ti presento il tuo collega, l’esperto di carne alla griglia, lo chef Natsu Dragneel- disse la segretaria indicando il ragazzo che aveva conosciuto sul treno.
I due si fissarono attoniti puntando poi contro l’uno e l’altra a vicenda  i rispettivi indici.
-Luigi!-
-Natcchù!-
-Salute- rispose capelli dai petali di ciliegio.
-Eh?-
Mirajane applaudì-Perfetto vi conoscete già. Andrete d’amore d’accordo-
-Eh?-esclamarono questa volta, entrambi all’unisono fissando la canuta, gli studenti ridacchiarono e qualcuno applaudì-divertente lo schetch! Dateci il bis!-
-Chiudi il becco, Gajeel-disse qualcuno ma questo non fece voltare di un millimetro né Natsu e Lucy.
I due ragazzi si guardarono ancora perplessi, Lucy non si capacitava che quello fosse un cuoco, fu il rosato a rompere il silenzio- il mio nome all’anagrafe comunale è Natsu, devi avere grossi problemi d’udito se hai scambiato il mio nome per uno starnuto, fatti fare una visita dall’otorinolaringoiatra o magari hai il cerume nelle orecchie, te le lavi mai la mattina?-
Offesa replicò-Io ci sento benissimo! La prossima volta che vuoi presentarti fallo senza parlare a bocca piena!-agitando i pugni in aria, il naso avvertì un forte odore di bruciato.
-Natsu, va a fuoco!- urlò qualcuno.
-Cosa?- il ragazzo si voltò e vide con orrore dalla padella propagarsi del fumo grigio, tanto da far concorrenza ai segnali indiani.
Senza pensarci spense i fornelli e afferrò il manico della padella buttandolo nell’acquaio, aprì l’acqua del rubinetto e il fumo si espanse ancora di più, Lucy si coprì la bocca per non respirare la nube che si propagava nella stanza e Mirajane mormorò-forse dovremo pensare di fare un’assicurazione sugli incendi con Natsu non si sa mai-
Non sapeva se la sua voleva essere una battuta.
Qualcuno aprì le finestre per far passare aria fresca e Natsu concluse-abbiamo tutti imparato una grande lezione-
-Su come non morire asfissiati, chef-ribatté qualcuno, Natsu scosse il dito indice e ghignò-no che non bisogna mai distogliere lo sguardo dai fornelli, i risultati possono essere disastrosi-
E tutti scoppiarono a ridere compresa Lucy che doveva ammetterlo sapeva farsi simpatico.
 

 

Angolo dell’autrice: *ho le mani in alto*chiedo venia per il gigantesco ritardo, questa storia poi l’ho messa proprio da parte so benissimo che non aggiorno da mesi, volevo pubblicare questo capitolo prima di partire per le vacanze e se vado laggiù purtroppo non ho copertura di rete.
Spero di avervi strappato una risata e di rivederci prima possibile.
Nel frattempo baci e abbracci.
Ciao ciao.

   
 
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