Les
Wizardables
“È
un incarico molto delicato e
importante. Chi di voi se la sente?”
“Ehm,
ehm”.
Il Ministro
della Magia sorrise.
Sì, Dolores Umbridge era proprio la persona adatta per
ricoprire quel ruolo.
~
Un nuovo anno
era iniziato a
Hogwarts: i primini si erano già accomodati alle rispettive
tavole e i ragazzi
più grandi fremevano alla vista delle pietanze dopo il lungo
viaggio
sull'Espresso. La cena però non poteva iniziare senza il
tradizionale discorso
del Preside, che tintinnò la posata sul bicchiere con un
sorriso di benevolenza.
Benvenuti,
regole, auguri per il
nuovo anno... E infine la presentazione delle due nuove figure sedute
l'una di
fianco all'altra al tavolo dei professori.
“Un
caloroso benvenuto al
professor Moody che ricoprirà la cattedra di Difesa contro
le Arti Oscure!”
esclamò Albus Silente, interrompendosi il tempo di
permettere all'intera sala
di applaudire – e di fare conoscenza con la stramba figura.
“Avremo
altresì anche un nuovo
corso fortemente voluto dal Ministero della Magia: lezioni di teatro,
tenute
dalla professoressa Dolores Umbridge!”
La seconda
figura era per ragioni
diverse curiosa almeno quanto la prima ma in più aveva anche
una certa
loquacità.
“Ehm
ehm. Scusi l'interruzione,
Preside, vorrei se possibile dire qualche parola”.
Si
alzò in piedi senza neanche
attendere l'approvazione e iniziò a parlare a ruota libera
del suo programma di
lavoro.
“Puah,
quella è una principessa
del teatro tanto quanto lo sono io!”
La strega si
interruppe
improvvisamente e si voltò verso la direzione di quel
borbottio. C'era da
pensare che se Moody poteva guardare dappertutto con il suo occhio
magico,
Dolores Umbridge non fosse da meno quanto a udito.
“Oh,
splendido, Professor Moody!
Cercavo proprio un collaboratore. La ringrazio per essersi
proposto!”
La risposta
sgarbata del nuovo
professore di Difesa divenne presto uno degli argomenti preferiti dagli
studenti durante la prima settimana, così come la nuova
inaspettata materia.
“Io
non ho affatto voglia di
rendermi ridicolo”.
“Io
parteciperò sicuramente,
invece” affermò Draco, attirandosi lo sguardo
scettico di Blaise. “Mio padre mi
aveva anticipato questa novità, i suoi contatti al
Ministero gliel’hanno
fatto sapere naturalmente. Conta su di me per far colpo sulla Umbridge,
pare
abbia una certa influenza” spiegò, dandosi
un’aria d’importanza che portò
Zabini a roteare gli occhi con uno sbuffo esasperato. Tiger e Goyle
borbottarono un’approvazione, tornando però quasi
subito a dedicarsi alle loro
cioccorane.
“Parteciperò
anch’io!” esclamò
raggiante Pansy, raggiungendoli. “Potremo essere principe e
principessa, Draco”
aggiunse, avvicinandosi al giovane Malfoy.
Lui
esitò qualche secondo. “Uhm,
certo” confermò, evidentemente poco convinto.
Simili
conversazioni si
svolgevano anche nella Sala Comune dei Grifondoro.
“Che
ne pensi, Harry?”
“Non
mi interessa il teatro.
Vorrei solo un anno tranquillo, per una volta”.
“Io
vorrei provare” mormorò
Neville, a voce bassissima. “Ho sentito dire che
può aiutare a superare la
ti-timidezza, e…”
“È
un’ottima idea, Neville!” lo
incoraggiò convinta Hermione (essendo la più
vicina, era riuscita a sentirlo).
“Grazie”
balbettò lui.
“Non
mi convince l’insegnante,
però. Tutto quel rosa!” commentò Ron
disgustato.
Harry
annuì. “Il modo in cui ha coinvolto
l’altro professore è stato divertente,
però”.
“Oh,
non me ne parlare, Harry!
Malocchio Moody sarà pure un Auror esperto, ma sembra un
vero maleducato”
intervenne Hermione, scuotendo la testa contrariata.
Il giorno dopo,
il programma di
teatro raggiunse la prima grande svolta quando Argus Gazza si mise ad
affiggere
una serie di avvisi al muro.
“Ehm
ehm” tossicchiò la nuova
insegnante, quando il gruppo di studenti radunati attorno alla bacheca
improvvisata le sembrò sufficientemente numeroso.
“Oggi stesso inizieranno le
lezioni canonicamente divise per anni, ma il Ministero non
può permettersi il
lusso di attività poco produttive. Vuole vedere
qualità e io sono qui per
tirarla fuori dai migliori di voi. Domani ci saranno dunque le
audizioni per i
ruoli principali del musical che si terrà alla fine
dell'anno davanti al nostro
Ministro, Cornelius Caramell. L'opera scelta, e sono certa ehm che
piacerà a
tutti…” fece una pausa a effetto,
“È I Miserabili del grande mago francese Victor
Hugo!”
Dopo aver
rivolto un sorriso
generale – un po' esagerato, in verità
– agli studenti Dolores fece per
girare sui suoi tacchi, tuttavia prima di iniziare a dileguarsi si
voltò di
nuovo bruscamente verso il custode.
“Oh,
signor Gazza, tolga pure
Marius dalla lista... abbiamo già un attore per quel ruolo:
il mio caro amico
Lucius Malfoy mi ha suggerito caldamente un candidato!”
aggiunse, lanciando
un'occhiata complice al ragazzino platinato che si trovava nella prima
fila.
“Malfoy
è un suo amico? Ma non
dica stronzate per piacere...”
Per un attimo
Dolores trasalì non
avendo notato il professor Moody finché non si fu fatto
largo a suon di insulti
tra gli studenti, ma poi ritrovandoselo di fronte si limitò
a lanciargli
un'occhiataccia e fare uno dei suoi finti sorrisetti.
“Professor
Moody! La vedo davvero
molto interessato al teatro! Non mi dica che vuole fare un'audizione!
È
interessato al ruolo del vecchio e bisbetico nonno di Marius? Oppure a
quello
del perdigiorno e meschino Thenardier?”
“Beh,
io direi che lei ha il
physique de rollè per fare la signora Thenardier, a
proposito”.
Dolores
ridacchiò leggermente,
guardandolo dall'alto in basso (o dal basso all'alto nel suo caso).
“Si
dice physique du role... E
comunque, per quanto sarebbe interessante recitare come marito e
moglie, ho già
il mio ruolo”.
“Molto
bene, non ci terrei a
essere suo marito neanche per finta!”
In ogni caso,
però, dopo che la
strega se ne fu andata, il professor Moody indugiò per un
attimo davanti alla lista
dei personaggi richiesti e con un grugnito scrisse il suo nome accanto
a quello
che lo interessava.
“Non
sapevo fossi un così bravo
attore! Sei stato morso da un Verbil da piccolo?”
Malfoy si
voltò, stupito. Davanti
a lui c’era una sconosciuta ragazza di Corvonero che
l’osservava con curiosità.
I Corvonero erano intelligenti, no? Decise di fingere di sapere
perfettamente
cosa fosse un Verb… qualsiasi cosa avesse detto lei, insomma.
“No”
rispose, evitando di
chiedere “perché”.
Vide gli occhi
della ragazza
spalancarsi. Erano di un bel grigio, un po’ gli ricordarono i
suoi – li trovò
anche strani, però, scrutandola meglio. Lei
era strana,
con degli assurdi orecchini a forma di ravanelli giganti, gli occhi
spalancati
e i capelli in disordine.
“Allora
è tutto talento naturale”
concluse la strana ragazza con un sorriso. Draco la guardò
allontanarsi senza
sapere bene né come rispondere – serviva, una
risposta? – né se fosse il caso
di accettare il complimento. Perché era un complimento, no?
Non gli era sembrata
ironica.
“Hai
un’ammiratrice, Malfoy” gli
sussurrò Zabini ridendo, trascinandolo dentro alla classe.
“Lunatica
Lovegood è un’illusa,
se pensa di poterti piacere” sbuffò invece Pansy,
seguendoli. “Quindi sei…
Marius, Draco? Non conosco la storia, per che ruolo dovrei andare? Chi
è la tua
innamorata?”
“Prova
con Eponine” suggerì
Blaise con un ghigno a cui la ragazza non prestò attenzione.
“Allora
anche tu puoi renderti
utile, a volte, Zabini!” esclamò invece,
segnandosi il nome su un angolo della
pergamena.
Draco rimase
assorto per tutto lo
scambio. Il nome pronunciato da Pansy non voleva saperne di uscirgli
dalla
testa: Lunatica? Doveva essere un soprannome, e
davvero non lo stupiva –
aveva un’aria decisamente strana, la biondina del corridoio.
In altri casi
l’avrebbe trovato divertente, ma in quel momento non riusciva
e la cosa
l’urtava. Non riusciva a comprendere perché mai
quel nomignolo poco lusinghiero
attribuito a una sconosciuta gli provocasse quell’irrazionale
fastidio.
Forse
c’entrava il fatto che non
gli avesse fatto nulla di male, anzi gli si fosse rivolta con gentilezza
– Draco decise di aver perso già decisamente
troppo tempo a riflettere su una
simile futilità e cercò un passatempo migliore
nell’attesa del professore.
Individuò Potter in uno dei banchi davanti e gli
scoccò l’occhiataccia più
irritante del suo repertorio.
Ecco, ora andava già meglio.
NdA
Salve
a tutti!
Dolores
vi
ringrazia per essere giunti fin qui! Se volete partecipare ai provini
lasciate
un commento (ma probabilmente non verrete scelti, sono selezioni
difficili).
Questa
storia
nasce con l’intento di unire le OTP delle due autrici
(è un account condiviso),
Dolastor e Druna, con Les Miserables!
Speriamo
che
questo primo capitolo vi abbia incuriositi e che possiate apprezzare i
seguenti!
Tanti
baci rosa,
Nargilli
Rosa