«Non tutti sono fortunati ad avere un migliore amico come il
mio. Io, in questo, ho avuto un culo stratosferico, perché Potato è la cosa
migliore che mi sia capitata, nonostante viva in una situazione di merda. Per
carità, suo padre è un grande, anche se il suo isterismo da consegna è direttamente
proporzionale ai ritardi dei miei genitori nel finire le opere, ovvero tanto.
Questo si riflette su Potato, che vede il genitore sprofondare sempre di più
nella spirale dell’alcolismo…»
«Mio padre non è un alcolizzato».
«Non è neanche propriamente sobrio».
«Ok, ma non è un alcolista! Lui si definisce degustatore».
«Però che cazzo. Insomma, la parentesi angst
ci stava figa nel documentario».
«Non la farai su mio padre».
«Tua madre?»
«No!»
«Sei poco collaborativo, come al solito. Dammi qualcuno di
abbastanza disperato da sostituire la spirale di degrado in cui tuo padre
sprofonda a causa dei miei genitori e ti prometto che non accennerò più in
maniera seria ai suoi problemi con la degustazione alcolica».
«…l’aspirante fidanzato di tua sorella».
«Dici?»
«Certo, hai visto come lo guarda tuo padre? È perfetto».
«E Boruto sia».
Regole di sopravvivenza a due
genitori nerd e una sorella fashion blogger
3. Se per ogni uomo ci sono sette donne,
l’aspirante fidanzato di mia sorella farebbe meglio a cercare le altre sei
Per quanto paradossale, la creatura emersa dalle profondità
dell’inferno, alias la sogliola, alias la progenie di Chthulu,
alias mia sorella, esercita una certa attrattiva sul genere maschile. La
scienza sta ancora studiando quest’insolito fenomeno, visto che è totalmente
priva di attributi femminili, ma non siamo qui per giudicare in maniera
negativa chi ha un evidente fetish per il grottesco.
Quello su cui è mio interesse far luce, è quando quest’attrazione
inspiegabile passa dall’essere una semplice e squallida equazione “vagina =
femmina”, comprensibile da qualsiasi maschio etero, e diventa un masochistico
tentativo di accaparrarsi la femmina in questione, ovvero Sarada,
come compagna fissa.
Per nostra fortuna, oggi è venuto a trovarci – o meglio è
venuto a trovare lei – il nostro caso studio: ecco a voi la Cavia, da qui in
poi definita A.F., Aspirante Fidanzato: Boruto Uzumaki.
L’obiettivo si sposta dal volto sorridente di Tomato al
divano di fronte, da cui un ragazzo biondo ricambia perplesso lo sguardo della
telecamera. Sembra fuori posto nel suo stesso corpo, imbrigliato in una camicia
un po’ troppo larga e le mani intrecciate in un torcersi nervoso. Gli occhi
azzurri squadrano con un certo timore camuffato da spavalderia il ragazzino. Al
suo fianco, Matsuidara non la smette di massaggiarsi
la fronte con disperazione.
«Per favore, scusalo…»
«Non capisco».
«Ignoralo Boruto, ti prego».
«Perché mi sta riprendendo?»
Benvenuto nella tua cassetta, Boruto!
Siamo qui per chiederti di rispondere a qualche domanda per un documentario
scolastico. Ti va di aiutarci?
«Digli di no!»
«Cosa ci guadagno?»
Eviterò di dire a mio padre che ieri sera mia sorella è
rincasata dopo il coprifuoco per colpa di un certo biondino di nostra
conoscenza.
Boruto deglutisce.
«Va bene».
«Merda».
Perfetto! Allora, gentili spettatori, abbiamo qua A.F.,
ovvero l’Aspirante Fidanzato di mia sorella. Il nostro caso di studio preferito:
Boruto Uzumaki! Boruto, dicci qualcosa di te!
«Che dovrei dire?»
«Ti prego, non rispondergli…»
Potato non interferire con la nostra ricerca!
«Non mettermi in mezzo. Mi dispiace, Boruto.
Mi dispiace…»
Boruto, intanto: chi sei, quanti anni hai,
quali sono i tuoi hobby…
«Be’… mi chiamo Boruto, ho diciotto
anni, faccio parkour e mi piacciono i film d’azione…»
E le ragazze.
«Ehm… sì, anche le ragazze».
Perché allora fai il filo a mia sorella?
Boruto avvampa alla domanda. Al suo fianco,
Matsuidara si affloscia sul divano.
«In… in che senso?»
Ti piacciono le ragazze e fai il filo a mia sorella. Questo,
a casa mia, si chiama ossimoro.
«Ma… tua sorella è una ragazza. Una bella ragazza».
Stai scivolando nel disgustoso, ma noi siamo di stomaco
forte, non preoccuparti e vai avanti! Cosa ti piace di lei?
«È bella, simpatica, intelligente… sì, è un po’ testarda, ma…»
È abbastanza chiaro che hai una percezione distorta della
realtà. Speri di
arrivare al sesso?
«Non sono domande da farsi queste!»
Non hai paura che nella sua vagina ci siano i denti? O hai
intenzione di portarle un cadavere di neonato in modo che si nutra e ti risparmi
durante l’accoppiamento?
«Pidocchio ancora con quella cazzo
di telecamera? Ma io ti sdrumo la vit… oh, ciao Boruto».
Come avete potuto notare dal cambio di tono di voce, l’esemplare
di mantide antropomorfa ha appena inquadrato la preda. Comincia così un rituale
di corteggiamento imbarazzante tra i due soggetti del nostro studio. L’homo
ebete mostra i sintomi tipici di un conato di vomito: difficoltà a parlare,
gola secca, sudorazione aumentata… Nonostante tutti i segnali biologici siano
indicativi di un pericolo, l’aura diabolica di mia sorella sembra aver inibito
il suo istinto di sopravvivenza…
«Tomato cosa stai comb… Ah, Boruto. Sei qui».
Ciao papà, un sorriso per la telecamera!
Sasuke si scosta dall’obiettivo, mentre Boruto scatta in piedi con fare militaresco.
«Buongiorno signore. Come sta signore? Mio padre le manda i
suoi saluti, sign-»
«…sei ubriaco?»
«No, io…»
«Come ti sei conciato?»
«Io… è una camicia».
«Sì. Lo vedo».
«È… elegante».
«Ti va larga».
«È di mio padre».
«Ah».
«Sì».
In questo preciso momento, potete assistere all’incontro tra
l’A.F. e l’esemplare di maschio dominante in casa. O, perlomeno, dell’elemento
riconosciuto come “alpha” dalla percezione distorta del mondo che ha dimostrato
l’A.F., perché lo sanno tutti che in casa l’unico “alpha” è la mamma. Ma a
quanto pare Boruto riconosce a mio padre una qualche
autorità in materia, o ha bisogno semplicemente del suo consenso per
accoppiarsi con Sarada…
«Tua sorella non si accoppia proprio con nessuno».
«Papà io e Boruto usciamo».
«Dove andate?»
«In giro».
Le trattative si sono appena aperte. Se osservate bene il
genitore maschio, una piccola vena ha cominciato a pulsare sulla sua tempia,
mentre il terrore ha disegnato due bei cerchi di sudore sulla camicia dell’A.F.
«In giro dove?»
«Sasuke hai preso tu la tratto-pen n°7…? Ah, ciao Boruto, state
uscendo? Divertitevi. Sasuke, la mia tratto-pen? Mi serve per una tavola… ma sai che in camicia
assomigli tanto a tuo padre, Boruto? Per caso hai
spostato anche la gomma pane? Hai di nuovo perso la tua, vero? Matsuidara sei pallido… vuoi delle vitamine?»
«No, grazie signora Uchiha…»
La signora madre ha appena bloccato il confronto. Potete
notare come mio padre cominci a mostrare gli stessi sintomi di Boruto davanti alla moglie. Che sia questa la magia dell’amore?
Rende tutti rincitrulluliti?
«Tomato, per favore basta…»
Implora Matsuidara. Afferra l’amico
per il cappuccio della felpa e Tomato si lascia trascinare. Nell’allontanarsi, gira
ancora una volta la telecamera verso i genitori e la sorella. Appena in tempo
per inquadrare Sakura mentre ammonisce Sarada di non
rientrare fuori orario come l’altra sera e Boruto
sbiancare di fronte allo sguardo rabbioso di Sasuke.
N/A: Quando la vita ti dà pomodori, tu fai un nuovo capitolo su Tomato. Il mondo non sa perché, ma tu sì. Ce ne era davvero bisogno? No, ovviamente, ma forse sì. Insomma, vedete voi. Quando siete tristi pensate al fatto che Tomato indossa felpe dai colori fluo nonostante sia una mozzarella. Ma soprattutto… dove sarà la tratto-per n° 7? E la gomma pane? Matsuidara arriverà a fine fanfiction senza un esaurimento nervoso, o dovrà accettare le vitamine offerte da Sakura?