Ok, questo è il nuovo cap. Ringrazio immensamente Era87 che mi sta
aiutando a riscrivere i cap, senza di lei non ce l'avrei fatta.
Ora vi lasco al cap e mi farebbe immensamente felice si mi diceste cosa
ne pensate e se vi piace. Buona lettura. Baciottoli baciottolosi!!
Harry Leder
era un ragazzo moro con occhi di giada e un sorriso che avrebbe
stregato anche
la luna ma che purtroppo mostrava di rado.
Fin da
piccolo venne educato dal padre, il mago più potente e temuto del mondo
magico
Lord Voldemort .
In fatti
era potentissimo, secondo solo al padre…O
forse no.
Forse più
potente di lui ma questo non glie lo aveva mai detto e per nasconderglielo
teneva
sotto controllo la sua forza.
Ora, all’età
di 17 anni controllava la magia, che fosse oscura o no, senza bacchetta,
compreso
sia il combattimento fisico che quello con armi comuni. Tutti lo
rispettavano e si
inginocchiavano alla sua presenza come col padre.
Un giorno d’estate
il destino…sottoforma del padre, gli sconvolse tutto quello che aveva
organizzato per il prossimo futuro.
Infatti il
padre gli diede la notizia più sconvolgente della sua vita.
Sarebbe
andato ad Hogwarts.
Niente lo
avrebbe più sconvolto dopo quella notizia.
All’inizio
non l’aveva presa bene infatti aveva litigato molto con il padre sull’argomento.
Ma alla
fine aveva ceduto e pian piano l’idea iniziava a piacergli.
Quando mancarono
solo tre settimane dall’inizio della scuola aveva già iniziato a
pensare alla
sua nuova “avventura”.
Avrebbero
tremato davanti alla sua aurea potentissima.
I Serpeverde
si sarebbero inginocchiati davanti a lui trattandolo come un imperatore…ma in
fondo, lui era un imperatore, come suo padre.
Sul suo volto usciva un ghigno perenne alla sola idea di
quello che avrebbe fatto una
volta a Hogwarts e gli occhi gli si illuminavano
in un modo incredibile tant’è che spesso
quando era col padre e ne discutevano
anche lui, come tutti gli altri, certe volte trovava difficile non ammirarlo.
Infatti si tingeva di una bellezza sconvolgente quanto
diabolica.
E quando pensava alle torture che avrebbe imposto a quei
poveri e smidollati dei grifoni che gli si sarebbero capitati a tiro, la sua
bellezza diventava oscura …
Niente gli faceva paura, nemmeno il padre quando era
furibondo, il che avrebbe fatto scappare
pure Merlino dalla paura.
Ma lui sapeva di essere diverso.
Molto diverso.