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Autore: Dioni    25/06/2020    1 recensioni
In un mondo di eroi,mostri,uomini e dei,dove immense nazioni si fanno guerra per la supremazia,Milziade,un uomo dalle mille professioni e abile combattente viene contattato da Lucilla,una giovane sacerdotessa di Apollo per scortarla fino alla città-stato di Aegis,dove sa di poter trovare rifugio dalle grinfie di Nova,l'impero che lui legioni si spandono sempre più per posare il vessillo della'aquila dorata su nuove terre e su nuove razze e dal suo imperatore,Lucio Cornelio Silla,il segreto per la quale la ragazza e perseguitata,intrecciando così il suo destino con quello del mercenario,trascinandolo in un avventura che li porterà alla ricerca di un antichissimo potere,pari forse a quello degli dei stessi e che nelle mani sbagliate può cambiare il destino del loro mondo per sempre.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Le bestie erano in fermento e la loro corsa dimostrava la loro giustificata frustrazione,anche se il gruppo era sfuggito alla trappola ordita da chissà chi restava il fatto che ora sapevano di essere esposti e la foresta ora non pareva più così bella,con i suoi numerosissimi abeti,la sua natura incontaminata e la nuda sensazione di nuda libertà che regalava a chiunque ci passasse dentro.

Ora appariva infida e meschina,pronta a tradirli al primo segno di distrazione,Milziade era di nuovo alla testa del gruppo tornando così a svolgere il ruolo di unità sacrificabile in quella squadra che a lui non andava tanto a genio,se non altro il sentimento era reciproco,almeno verso il nano e l'elfo.

Lucilla invece non gli aveva fatto niente,tranne che assumerlo e averlo inserito in quella gabbia di matti,gli era stato chiesto di scortarla fino ad Aegis con la prossima di una somma più che generosa,se non fosse che stava cominciando ad avere seri dubbi sulla questione,non tanto per l'ammontare di denaro che ancora non possedeva,ma per il fatto che era soltanto mattina e si era già ritrovato a combattere contro degli orsi di grandezza anormale,i goblin invece erano il meno dato che erano troppo stupidi per risultare un problema serio,almeno finché erano così pochi,per non parlare poi che la sua Briseide aveva rischiato l'osso del collo per fare da bersaglio mobile contro un bestione così grosso,che fosse lui a rischiare la vita in nome della sua avidità era un conto,ma mettere in mezzo la sua cavalla,che l'aveva seguito in mille e più disavventure era un altra questione che non andava neanche toccata,se non altro lei risultava una compagnia migliore di Gordlack,di Nyme di molte altre persone di sua conoscenza. Il resto del gruppo seguiva il mercenario allo stesso modo che aveva fatto in precedenza,stessa formazione,nessun cambiamento,con l'unica eccezione che adesso sapevano di non essere soli nella foresta e che qualcuno probabilmente stesse spiando le loro mosse,a parte questo però erano in netto svantaggio contro questa minaccia,prima di tutto non sapevano dove fosse,non sapevano da quanto tempo li stesse spiando,quante erano le forze di cui poteva far uso e sopratutto,chi accidenti era? Non sapevano niente,tranne il fatto che molto probabilmente i goblin e gli orsi era stati lasciati li da lui,visto che l'imboscata,seppur fallita miseramente,era stata orchestrata nei minimi dettagli,per quanto fosse stata una strategia piuttosto semplice. La buona notizia però era che presto avrebbero oltrepassato i confini della città stato e una volta all'interno dei suoi confini sarebbe stati inattaccabili da nemici esterni ai territori del piccolo governo libero,ma fino a quel momento avrebbero dovuto attraversare le ultime leghe del loro insicuro tragitto in territorio imperiale,poi avrebbero avuto tutto il tempo necessario per riposarsi. Passò una ventina di minuti quando ad un certo punto,in mezzo agli alberi e alla vegetazione più incolta e selvaggia si intravide qualcosa di molto grande in lontananza.

FERMI.”

Urlò Milziade facendo segno agli altri di rallentare la loro corsa,ai loro occhi si presentò una lunga struttura orizzontale la cui misura in lunghezza da li non era ben definibile dato l'alto tasso di vegetazione che copriva la misura per intero,ma per quanto riguardava l'altezza si poteva intuire che misura almeno 19 piedi e che fosse fatta interamente di pali di legno l'uno affianco all'altro,come in una struttura ben ordinata.

E un palizzata,forse è un fortino militare,oppure un villaggio.”,disse Nym mentre con il suo cavallo si metteva a fianco della sacerdotessa.

Magari c'è qualcuno suo interno,possiamo chiedere di farci passare.”

Dubito che c'è ne sia bisogno mia signora,a giudicare dall'aspetto della mura e della vegetazione attorno non si direbbe abitata e comunque,anche se gli abitanti avessero voluto tenerla in un tale stato di degrado qualcuno ci avrebbe avvistato dall'alto,no,credo che il posto sia disabitato...o almeno lo spero.”

L'elfo aveva ragione,considerando la probabile importanza della struttura sarebbe dovuto essere abitato o per lo meno controllato,ma non era stati lanciati avvertimenti,n'è tanto meno aveva notato segni di vita provenire dalla stessa,per cui non c'era modo di verificare l'assenza di ostilità se non provando ad avvicinarsi.

Perfetto,a questo punto sarebbe meglio controllare se c'è qualcuno,chi viene con me?”

Vengo io simpaticone,almeno così evitiamo che ti perdi un altra volta,tanto mi ero stancato di stare sopra il ronzino.”

Disse il nano mentre scendeva da cavallo,che con un leggero balzo arrivò a contatto col suolo con la grazia di una toro in una vetreria,il rumore della pesante armatura d'acciaio fece così tanto rumore che alcuni uccelli nei dintorni volarono via spaventati per il forte frastuono,non si poteva certo dire che fosse un compagno di viaggio molto silenzioso.

La prossima volta fai ancora più rumore,penso che non ti abbiano sentito abbastanza chiaramente.”

Disse ironicamente Milziade mentre anche lui scendeva da cavallo,lui ovviamente fece a stento un sussulto quando toccò terra,dato il fatto che avesse protezioni di metallo ben più leggere di quelle del suo basso e secolare accompagnatore.

Attenzione,il signor mi vendo per due soldi a paura di farsi notare,quando hai finito di fartela sotto fammelo sapere.”

Disse Gordlack in maniera provocatoria,sul volto di Milziade si fece spazio un espressione tra il nervoso e lo scocciato,se proprio ci doveva essere qualcuno che faceva finta di essere simpatico quello doveva essere solo lui e oltretutto,dato che preferiva avere a che fare con loro il meno possibile aveva preso la decisione di collaborare,per quanto non gli piacesse l'idea di avere a che fare con gente come quella,che piombava nel cuore della notte a salvarlo da una situazione che a suo dire si sarebbe salvato benissimo anche da solo,lo aiutano a fare man bassa di un gruppo di imbecilli con un cappuccio sulla testa,urlando cose di cui lui non importa niente,solo alla fine per ritrovarsi insieme ad un elfo con la puzza sotto il naso e fin troppo schizzinoso,una sacerdotessa brava,buona e utile quanto un secchio bucato durante un incendio e che aveva tirato fuori il suo nome da chissà quale oracolo ricevuto da un dio con la quale non aveva molta confidenza ed infine lui,il nano,un essere basso,forte quanto basta per spaccare un uomo comune in due ma con le capacità intellettive di un mattone,insomma,un vero e proprio nano da giardino,come lo aveva definito la scorsa sera. Ai suoi occhi Gordlack sembrava tutto tranne il compagno più adatto per un controllo all'interno della struttura,ma ormai il danno era fatto,si era fatto sentire e lui non se ne curava per nulla,appoggiando il manico del martello su una spalla mentre con una mano teneva sulla parte più bassa e la testa del maglio sporgeva da dietro,guardava dritto di fronte a se con la tranquillità di chi sta facendo una passeggiata trasmettendo un aura di benessere e goliardica tranquillità. Avanzava tranquillo mentre la pesante armatura continuava a tintinnare e muovere le placche di metallo che coprivano tutto il suo corpo,quasi a voler mettere alla prova la pazienza del mercenario.

Vogliamo andare?”,rispose Gordlack con fare spavaldo e sicuro di se e superò Milziade che poco a poco lo vide dirigersi verso il grande muro di legno,fissò per un attimo il cielo appena visibile e sentendo un moto d'ira salirgli dai più bassi recessi del suo animo chiuse un attimo gli occhi e prese un lungo respiro.

Atena dammi la pazienza,perché se mi dai la forza rispedisco quel nano alla montagna dalla quale e uscito a suon di calci nel sedere.”

Fattosi forza di dover sopportare il basso umanoide si avviò anche lui in direzione del muro,con la speranza nel cuore di giungere in città il prima possibile,così da potersi liberare di loro il prima possibile,i due guerrieri si mossero verso la grande costruzione e mentre camminavano notarono qualcosa di sinistro sulle mura del fortino,quelli che all'inizio parevano segni di bruciature e di usura del legno in realtà erano in realtà schizzi di pittura rudimentale,non aveva mai visto nulla di simile,forme di uomini stilizzati in una qualche battaglia,uomini che uccidevano altri uomini,le immagini non erano molto chiare in proposito,però sembravano rappresentare la presa della fortezza dato l'alto tasso di scene violente. Ma il particolare più importante e che le scene rappresentate sembravano essere state fatte con una pittura nera,fresca a giudicare dalla lucentezza con la quale risaltava con quella parte di luce solare che penetrava nel bosco.

Hai visto anche tu?”Chiese Milziade con fare serio verso Gordlack,”la stessa identica pittura che si trovava sui corpi dei due orsi,mi sorge spontaneo pensare che questo non sia un semplice caso”.

Tu dici? In ogni caso se il bastardo che ci ha mandato quelle bestiacce si trovasse qui gli spaccherei la faccia senza troppi problemi,un colpo di questo e vedrai che non si sentirà più tanto furbo come in precedenza.”

Sempre se riusciamo a trovarlo,sempre se sia qui naturalmente,in ogni caso dovremmo stare attenti dato che potrebbe non essere solo”.

Parli dei Goblin di poco fa?”

A parte loro,mi preoccupano di più le bestie,vedi quei segni sulla palizzata?”

Si”,disse il nano mentre osservava i segni della lotta selvaggia che si era scatenata in quel luogo,”Sono molti e sparsi un po' ovunque e la cosa più incredibile sono i solchi che hanno lasciato,se riescono fare questo ad una fila di tronchi immagina cosa possono fare ad un semplice uomo,senza armatura o altre protezioni in generale.”

Già,comunque adesso cerca di fare meno rumore possibile e vedi di coprirmi le spalle.”

Continua con questo atteggiamento e vedrai che le spalle te le dovrai guardare da solo,sempre che tu abbia gli occhi dietro la testa,arrogante di un umano avaro senza onore e con l'animo più putrido di una sgualdrina di una bettola malfamata,frequentata solo da scarafaggi ed elfi effeminati,nel caso tu dovessi morire mi riprenderei l'anello di Lucilla senza neanche darti una degna sepoltura,giusto perché tu lo sappia”.

Grazie per la tenerezza,me né ricorderò come uno dei nostri momenti migliori.”

Disse Milziade mentre chiudeva la conversazione con Gordlack e nel frattempo tirò fuori la spada corta in attesa di un probabile scontro,oltre ad utilizzarla per farsi spazio tra i cespugli,gli arbusti,le felci e qualsiasi corpo legnoso abbastanza sottile da poter essere tagliato. Alberi più grandi avevano occupato buona parte del margine delle mura difensive,rendendo così più difficile il loro percorso,ogni passo presentava loro un ostacolo da superare e ogni radice rischiava di farli inciampare sul loro tragitto,in confronto alla corsa di prima li il terreno sembrava più aspro e difficile attraversamento,cosa che non avrebbe permesso a cavalli una buona capacità di spostamento,la cerva invece se la sarebbe cavata tranquillamente anche se forse la sua grossa mole gli avrebbe ostacolato,seppur di poco la grande agilità che prima aveva dimostrato con tanta facilità durante l'attacco degli orsi. Con non poca fatica giunsero di fronte alla palizzata,cosa che aveva richiesto un certo impegno,ora bisognava soltanto trovare l'entrata della struttura,il problema era trovarla,quindi decisero di percorrere il muro e vedere dove conduceva. Camminarono per circa dieci minuti e ancora non trovavano nessuna traccia di un entrata,una porta,un cancello o un qualsiasi tipo di accesso che permettesse di oltrepassare le mura,stavano facendo il giro della intera palizzata e l'unica cosa che videro erano altri segni di graffi,artigliate e solchi nel legno,c'era da dire che tutti quei danni erano segno di aggressione su larga scala verso le stesse mura,come se una moltitudine di bestie avesse cercato di oltrepassare quella barriera di solido legno,in un attacco simile ad un assedio,con macchine da guerra e squadre di demolitori,per quello che sapeva lui sulla guerra poteva dire che le mura avevano svolto il loro lavoro più che decentemente,ma per quanto riguardava i segni e le pitture sulle mura non ci capiva assolutamente niente,perché mai uan cinta muraria avrebbe dovuto essere arricchita con immagini tanto incomprensibili? Ma in fondo a lui cosa gli importava se non oltrepassare quell'ostacolo,dato che si trovava sulla loro strada per andare ad Aegis e bloccava la strada principale per raggiungerla,certamente avrebbero potuto fare il giro e continuare per la loro strada,se non fosse che l'area attorno a loro aveva un così alto tasso di vita vegetale che per spostarsi in maniera veloce avrebbero dovuto spostarsi alla stessa velocità con la quale si erano spostati durante l'inseguimento da parte degli orsi se non avessero voluto arrivare nelle terre della città stato prima che fosse calato il sole,per non parlare della catena montuosa che divideva la foresta nella quale si trovavano con i picchi innevati delle montagne più infondo.

No,aveva senso fare un giro così lungo e contorto solo per tentare di trovare una scorciatoia che non esisteva,avrebbero dovuto aprirsi la strada verso l'interno del fortino se volevano andarsene dalle terre dell'impero il più presto possibile.

Ad un certo punto,mentre i due continuavano a camminare attorno alla struttura notarono,tra i segni del conflitto passato e le rappresentazioni pittoriche uno strano cerchio di pietra inserito nel legno,aveva una forma tonda e sulla sua superficie vi era inciso una strano simbolo,un quadrato diviso nel mezzo da una riga,per Milziade non volle dire niente,come tutto in quella storia nella quale ci si era infilato dentro,ma sul volto del nano comparve un espressione sorpresa,guardò la pietra come occhi pieni di curiosità e meraviglia,un po' come un bambino che osserva stupefatto un giocattolo nuovo. Gordlack pose un mano sul corpo estraneo della palizzata e cominciò a farci scivolare i polpastrelli quasi la stesse accarezzando.

Che ti prende nano?”,chiese Milziade con tono incuriosito,Il nano non si girò e continuò con la sua stranezza.

Questa è una runa mio poco caro ed ingenuo umano.”

A me sembra un sasso”.

Sasso?”

Gordlack a sentire quell'affermazione girò la testa molto lentamente e scrutando la figura del guerriero umano come se avesse ricevuto il peggior insulto immaginabile rivolto verso sua madre,Milziade dal suo punto di vista Gordlack sembrava guardarlo con sguardo da pazzo,i suoi occhi parevano volergli lanciare fulmini e incenerirlo sul posto.

QUESTO...NON E....UN SASSOOOOOOOO.”

Che ti prende?”

Questa e una runa,una pietra utilizzata fin dai tempi dei miei antenati per custodire la magia donata a tutti i popoli nanici,come segno di benevolenza da parte degli signori di Asgard, lo stesso Odino si è dovuto impiccare all'albero del mondo per apprendere la saggezza che stava dietro il loro potere,quindi,mi perdonerai se mi sento un tantino offeso riguardo alla tua mancanza di rispetto verso una tale sacralità,comunque,vedi questo simbolo di forma quadrata?”

Si.”

Questo è un simbolo di protezione,l'incisione reca l'immagine di un portone stilizzato,quindi se i miei calcoli non sono errati la cosa giusta da fare e questa.”

Appena Gordlack finì di parlare mosse un mano verso la pietra e pigiò con una piccola dose di forza verso la stessa,una parte dei pali cominciò a tremare visibilmente e subito a dopo cominciarono ad affondare nel terreno aprendo così una breccia all'interno della fortificazione. Nel vedere ciò Milziade rimase stupito da quell'avvenimento,di certo l'idea di base che si era fatto sulla cosa e che una serie di pali e scivolata sotto terra e mostrando a loro due un passaggio segreto,quindi di per se non era una cosa inimmaginabile,però si non aspettava di certo di avere a che fare con un simile sistema di difesa,doveva ammetterlo,quel nano si era dimostrato più utile di quello che credeva.

Bene,dopo di te.”

Il nano non se lo fece ripetere due volte e si inoltrò verso l'interno della struttura con aria sprezzante e sicura di se,l'umano lo seguì a breve,lasciandosi dietro quella grande marmaglia di alberi,un elfo che a suo dire aveva sempre la puzza sotto il naso e una sacerdotessa che gli doveva un pagamento più che generoso,sperava che in caso di pericolo l'arciere riuscisse a tenerla al sicuro o addio giusto pagamento per i suoi sforzi. Superata la cinta difensiva i due si trovarono con loro grossa sorpresa in un grande centro abitato, le prime cose che riuscirono a intravedere la dentro era una serie di case,la base delle piccole costruzione aveva una forma circolare,con la base e i muri fatti di legno mentre il tetto era composto da fascine di paglia e rametti di legno l'uni legati agli altri in modo da formare strati di paglia sovrapposti tra di loro a formare un tetto dalla forma conica con la punta rivolta verso l'alto,agli occhi del mercenario le abitazioni sembravano avere dei grossi cappelli appuntiti. Insieme ad esse erano presenti anche delle strade,che tanto strade non potevano essere definite,erano dei sentieri in terra battuta che si divincolavano in una maniera più o meno casuale,con l'erba che cresceva ai lati delle numerose diramazioni in quello che si presentava ai due non come quello che doveva essere un fortino militare di una qualche guarnigione di soldati presso una zona di confine,ma quello che in realtà era un villaggio situato in quella zona impervia e senza buone comunicazioni verso l'esterno,dato la quasi inaccessibilità a quel luogo,ma la cosa più strana non era tanto il posto in se,quanto piuttosto il fatto che non ci fosse anima viva.

Nessun segno di civiltà all'infuori delle costruzioni li presenti,non c'erano persone che facevano avanti e indietro presi dalle loro faccende,nessuna madre che richiamava i figli in casa per dirgli che il pranzo era pronto e appena messo sulla tavola,nessun uomo che vendeva cianfrusaglie a lato della strada e nessun marmocchio sporco e con il corpo quasi ridotto all'osso dalla fame che cercasse di derubarlo,mendicanti,zoticoni,ubriaconi rumorosi o prostitute,niente di niente,non c'era nessuno,vuoto assoluto.

Ora capisco perché nessuno ci ha aggredito nonostante tutto il rumore che hai fatto.” Disse Milziade in maniera preoccupata mentre i suoi occhi scrutavano ogni minimo dettaglio dell'insediamento deserto,”Però adesso mi sorge un dubbio atroce riguardo a questo posto...”

Dove accidenti sono finiti tutti gli abitanti?”

Già,mi hai tolto le parole di bocca...sarà meglio dare un occhiata in giro,c'è qualcosa che non quadra in tutto questo.”

E fu così che iniziò l'esplorazione dello strano borgo,entrarono in alcune case e videro i loro interni messi completamente a soqquadro,le zone addette alla cucina erano completamente ricoperte dalla fuliggine mentre i resti di cibo ormai ammuffiti e immangiabili emanavano un fetore marcio e nauseabondo,attraente solo per le mosche,il resto delle altre stanze aveva subito un destino simile,i mobili sfondati con colpi d'arma,tavoli rovesciati,ceramiche,terracotte e materiali simili erano sparsi un po' dappertutto e i numerosi cocci segnavano la violenza con la quale ci si era scagliati contro,mentre le anche le stanza dedite al riposo era state distrutte con la stessa identica brutalità. Nelle tre abitazioni la scena era sempre la stessa,segni di selvaggia violenza era stati gratuitamente distribuiti come in una sorta di razzia brutale e sconsiderata,eppure c'era qualcosa che non quadrava in quella situazione,se le mura esterne aveva retto così bene allora perché all'interno erano presenti solo case in rovina e disabitate? Per sicurezza era meglio andare a fondo a questa faccenda.”

Decisero di inoltrarsi ancora di più nel cuore del villaggio,più andavano avanti e più si rendevano conto della grandezza della distruzione che era stata portata al suo interno e lo spettacolo che videro non fece altro che fargli comprendere la grandezza di quella violenza,raggiunsero un grande spiazzo al centro dell'abitato,era una sorta di piazza,una grande spazio ricavato dall'incrocio delle vie e viette che si incrociavano tra di loro in un area molto semplice e rurale,resti di bancarelle e banconi erano stati spaccati oppure erano stati bruciati,mentre i carretti,le case e i negozi li vicino erano stati riempiti di graffi e segni di morsi,molto probabilmente lasciati dagli stessi che aveva recato danni alla grande palizzata di legno che circondava il borgo.

Poi lo videro,il vero orrore si apriva di fronte ai loro occhi,molte ossa erano sparse per tutta l'area e

disposte in maniera casuale,teschi,femori,costati e gabbie toraciche erano sparse dappertutto e non una di quelle parti era più attaccata ad uno scheletro intero e nel vedere ciò un sinistro e gelido brivido percorse le loro schiena,confermando che almeno loro una colonna vertebrale c'è l'avevano ancora attaccata al resto del corpo.

Milziade comprese molto bene la reazione che ebbe Gordlack nel vedere un così macabro spettacolo,non era la prima volta che vedeva della ossa disposte in maniera particolare,quando viaggi per lungo tempo alla ricerca di un lavoro pagato bene può capitare di vedere scene simili,qualche volta gli era capitato di avere a che fare con dei negromanti,uomini e donne intenti a praticare strani rituali sui corpi di persone morte da poco,con ancora la carne in buono stato,tentavano di muovere i corpi e di utilizzarli per gli scopi più semplici come servi o aiutanti di qualche tipo,oppure per i compiti più pericolosi come soldati equipaggiati alla ben meglio oppure come guardie del corpo,ma in questo ultimo caso preferivano i cadaveri dei soldati,che già in vita avevano le membra allenate per il combattimento e per la loro precedente esperienza con le armi,ma l'esperienza gli aveva insegnato che solitamente affrontarli era relativamente semplice dato che pur essendo tornati come non morti non erano molto furbi e quindi era facile ingannarli,il vero problema era averci a che fare quando erano in gruppo o addirittura più di dieci e chiusi nello stesso identico posto,cosa che a lui era capitata e che avrebbe preferito non rivivere quell'esperienza.

Eppure qui non si trattava di quel genere di cose,la disposizione delle ossa e il loro trattamento era più simile a quella di una bestia che mangiava la sua preda,finiva di spolparla e buttava via i resti che non poteva digerire,si,quello era più l'atteggiamento di un animale,grosso e molto affamato,ciò confermava la presenza di bestie particolarmente grandi nella zona,come quei due orsi di poco fa e i disegni lasciati sulle palizzate di legno erano delle stesso colore che gli orsi portavano sulla pelliccia.

Ormai non c'erano più dubbi,l'attacco subito nella foresta e il luogo in cui si trovavano ora erano collegati,forse il misterioso attentatore alle loro vite c'entrava qualcosa anche con quell'abominevole scempio.

Dobbiamo tornare a informare gli altri due di attraversare questo posto il prima possibile,prima c'è ne andiamo di qui e meglio è.” Disse Milziade con tono seriamente preoccupato.

Sono d'accordo con te,questo posto da i brividi,giusto il tempo di prendere i cavalli e poi c'è ne andiamo,un modo per farli passare dalla boscaglia lo troviamo lo stesso.”

Diedero un ultima occhiata alla piazza del villaggio e tornarono indietro,disgustati dall'orrido spettacolo che trovarono li,per quanto entrambi fossero uomini abituati alla morte e al combattimento una scena simile era decisamente spaventosa,non tanto in se per la presenza delle numerose ossa presenti sul posto e che di certo facevano la loro parte nello spaventare chiunque ci potesse posare gli occhi sopra,ma all'aver immaginato come fosse avvenuto il tutto,uomini,donne e bambini che venivano dilaniati e fatti a pezzi da morsi e artigli di creature spinte da chissà quale furia omicida,mentre le vittime morivano tra dolori e sofferenze inaudite,se davvero questo osservatore sconosciuto aveva era stato l'artefice di quell'orrore era meglio che se ne fossero andati e alla svelta,combatterlo in quello che ormai poteva essere un suo territorio e cosa ben poco furba da fare,sopratutto se non sapevano con chi avevano a che fare. Ma proprio quando stavano per tornarsene alla relativa sicurezza della foresta lo videro,neanche il tempo di fare il primo passo che subito si sentirono spaesati nel vederlo li,quella figura inattesa che stava adesso di fronte a loro,ai loro occhi pareva un uomo alto e snello,con lunghi capelli neri e che indossava solo un paio di braghe di pelle,con le braccia scoperte,i piedi nudi e diversi tatuaggi sul petto completamente neri.

Andate da qualche parte,pecorelle?”

Disse il sinistro individuo con tono provocatorio e il sorriso sulle labbra,i due nel vederlo si sentirono inquietati dallo strano figuro,all'infuori del malefico sorriso non riuscirono a scorgere molto del suo viso data la moltitudine di capelli che gli copriva la parte alta del volto,l'unica reazione logica alla quale riuscirono ad arrivare fu di quella di stringere più forte la presa sulle armi.

Tuttavia non persero il controllo delle loro emozioni e restarono calmi,per quanto l'arrivo improvviso di quel tipo di certo non migliorava la sensazione sgradevole che emanava quel luogo,anzi,l'amplificava notevolmente.

Non so chi tu sia amico,ma se pensi di essere stato furbo a voler tentare di spaventare un nano con un arma in manoi,allora ti avviso che hai fatto l'errore più grosso della tua vita,razza di mingherlino tatuato dei miei stivali.”Disse Gordlack mentre picchiettava su una mano aperta la testa del grosso martello in segno di minaccia,ma per tutta risposta lo sconosciuto non si spostò di un passo,non arretrò e non diede segno di esserti spaventato,restava li,continuando a tenere i denti in una smorfia innaturale,quasi stesse digrignando,come un animale selvaggio.

Io dico che siete stati voi due ad aver fatto l'errore più grosso delle vostre vite,mentre noi stiamo qui a conoscersi come fanno le persone civili,i miei numerosi goblin giungeranno a bizzeffe per occuparsi dell'elfo e della sacerdotessa,o dovrei dire principessa?Ma state tranquilli,l'arciere lo uccideranno di sicuro,lei invece no,troppo preziosa per ucciderla,io so per quale motivo si sta dirigendo in città,dimmi la verità,lei lo ha visto vero?”

Milziade girò lo sguardo il nano al suo fianco e vide il volto di Gordlack contrarsi in un emozione violenta,la rabbia stava prendendo il sopravvento sulla sua calma,che già normalmente era molto poca di suo,figurarsi poi se alle sue orecchie di nano collerico delle chiare minacce sulle intenzioni di quel tipo inquietante verso Lucilla,non ci vedeva più dalla rabbia. La mano si strinse sul manico della sua arma come poche volte nella sua vita.

Non so di cosa parli.”

Davvero? Eppure non mi sembra un caso che la tua principessa abbia una scorta così piccola,ma ben armata e molto abile,io dico che sai bene di cosa sto parlando,potrei chiedervi di consegnarmi la ragazza e aver salva la vita,ma dato che voi non mi permettereste di toccarla con un dito e io non vi lascerei andare via sulle vostre gambe,direi che a questo punto l'unica cosa certa e che io vi uccida il prima possibile e quando avrò finito con voi,mi occuperò anche di lei,vedremo quanto riuscirà resistere dopo una ripassata da parte dei miei collaboratori.”

TE LA SEI CERCATA BASTARDO.”

A quel punto Gordlack aveva un rancore in corpo così incandescente che la metà bastava ad incendiare tutti gli alberi attorno al villaggio,se prima lo sconosciuto sembrava semplicemente irritante,ora invece era diventato meritevole dell'odio di Gordlack,parlare a quel modo di lei era come attentare alla sua stessa vita di persona e le sue parole era una chiara profezia sul male che intendeva farle per i suoi scopi,sapeva benissimo di cosa stesse parlando l'inquietante e se quel tipo pensava di passarla liscia dopo le chiare minacce che aveva spudoratamente dichiarato,allora della sua testa sarebbe rimasto solo un ricordo,meno di poltiglia sulla quale le mosche si sarebbero deliziate ben volentieri. Impugnò il martello con entrambe le mani e lanciandosi in avanti portò l'arma su un fianco,caricando il colpo che scattato da li a poco in un tremendo attacco in grado di far diventare polvere le ossa del sinistro figuro davanti a lui. Giunto alla distanza giusta mosse di nuovo il grande maglio,questa volta diretto alla testa dello sconosciuto,il grande peso sull'estremità dell'arma contundente era carica di forza che presto si sarebbe abbattuta con violenza sul suo obbiettivo,tuttavia il selvaggio davanti non sembrava preoccupato in alcun modo,anzi,se ne restò fermo,perfettamente immobile nonostante la minaccia che gravava su di lui,come se la cosa non avesse alcuna importanza.

Sei lento.”

Disse lo sconosciuto prima che il colpo lo raggiungesse,la sua schiena si piegò in maniera innaturale verso un fianco,curvandosi appena in tempo per schivare il colpo senza nascondere una certa somiglianza a quella di un serpente,che si ripiega su stesso per evitare di venire colpito dalla zampata di un animale più grosso,appena il colpo andò a vuoto Gordlack rimase sbilanciato per l'impeto con la quale cercò di attaccare il misterioso sconosciuto e trovandosi alla merce del selvaggio. Ma durante la schivata dello straniero notò una parte della fronte i cui capelli avevano scoperto parte del volto mostrando così un occhio con una riga nera stretta in mezzo ad un occhio azzurro,molto somigliante a quello di un serpente,ma la cosa non sembrava avere importanza sul momento,dato che ormai per colpa del suo errore di giudizio stava dando le spalle al suo avversario,cosa che era sempre meglio non fare,grosso errore da parte di Gordlack puntare tutto sulla forza bruta. A sua volta l'uomo seminudo,ancora piegato in quella strana posizione,si spinse in avanti con la schiena e allargò la bocca in maniera innaturale,snudando zanne da lupo che prima non si erano fatte notare in tutta la loro crudeltà,denti aguzzi come punte di frecce si stavano per muovere verso il collo del nano,che non potendo reagire poté solo accorgersi in parte del contrattacco nemico.

Ma un nuovo e inaspettato colpo cambiò il risultato dello scontro,la lama di una spada ricurva si avventò verso il torace dello straniero che con gli stessi riflessi fulminei evitò appena in tempo,saltando in aria e atterrando sul tetto di una delle case vicine,in quel salto più che un serpente sembrava un grillo. Aggrappandosi con le mani al tetto di paglia vide il terzo incomodo che era intervenuto nello scontro,era Milziade che vedendo il nano in difficoltà decise di intervenire e dovette ammettere a se stesso che l'altro guerriero aveva saputo essere leggero e veloce come non mai,nonostante la corazza,gli schinieri e le altre protezioni di metallo l'umano aveva compiuto uno scatto a dir poco rapido,ora gli avversari temibili erano due.

I miei complimenti umano,non mi aspettavo un tuo intervento a salvaguardia del nano,da quello che ho visto voi due non andate molto d'accordo,perché lo hai salvato?”

Combattere in due e meglio che combattere da solo,se lui morisse dovrei vedermela con te senza neanche sapere come affrontarti,così invece ho più probabilità di sopravvivere,anche se l'idea di salvare questo zuccone di un nano non mi entusiasta poi molto.”

Dopo la chiara affermazione del mercenario calò un improvviso silenzio mentre Milziade e il loro aggressore si studiavano,non c'era bisogno di guardare oltre la folta frangia di quel tipo per capire che lo stava osservando con attenta curiosità,un po' come un predatore che osserva un suo simile che non ha mai visto prima.

Se e così che volete giocare a me sta bene,ma vi consiglio di fare presto se volete tornare indietro a salvare gli altri due,quindi sbrigatevi a farmi vedere se siete dei cacciatori più capaci di me.”

A quel punto il selvaggio aggressore compì un altro balzo in direzione delle case precedenti, scomparendo così alla vista dei due guerrieri. Milziade non riusciva a credere ai propri occhi,era la prima volta che vedeva una cosa simile,un uomo in grado di fare certe cose col proprio corpo era sicuramente più vicino all'essere un mostro che una persona vera e propria,chi era quello strano tipo e perché mai voleva così tanto Lucilla? Se c'era qualcuno che poteva dargli le risposte che cercava c'è l'aveva accanto a se e poco priva aveva rischiato di fare una pessima fine,volse lo sguardo verso Gordlack che appena ripresosi dal trambusto si voltò verso Milziade con aria confusa.

Allora,questa storia della principessa cosa sarebbe?”

Chiese Milziade leggermente irritato.

Non era necessario che tu lo sapessi e comunque sei un lama venduta,fai ciò che fai per una promessa di pagamento strappata con costrizione,sei qui per denaro,non per lei.”

Mi state nascondendo qualcosa,cosa c'è sotto veramente,avanti parla e vedi di risparmiare i dettagli inutili.”

Non posso farne parola,mi è vietato e comunque prima di dirlo ad una canaglia come te preferisco crepare.”

Davvero? In questo caso allora appena saremo arrivati in città avrò una motivazione in più per chiedere un compenso più alto,in parte per gli sforzi che sto facendo per farvi arrivare ad Aegis,in parte per mantenere il silenzio sul vostro viaggio e infine come mancia per arrotondare il conto,visto tutto il tempo che ho perso stando con voi,mi sembra un offerta ragionevole,tu non credi?”

T-tu razza di...” Il nano dovette trattenere la rabbia che provava verso Milziade,non gli era mai capitato di incontrare qualcuno di più avido di quel mercenario,tuttavia doveva riconoscere che il suo intervento era stato indispensabile per aver salva la dura pellaccia alla quale era affezionato,quindi fece un bel respiro per scaricare i nervi e poi si rivolse nuovamente verso il mercenario,ma questa volta con atteggiamento più calmo e tranquillo,combattere tra di loro non sarebbe servito a niente.

Allora,che si fa adesso?”

Milziade aveva notato il cambio d'umore del suo accompagnatore e decise di assecondarlo,per tanto anche lui si calmò quel tanto che bastava a giustificare una riappacificazione temporanea,quel tanto che bastava per poter ragionare con quello scorbutico nano.

Per prima cosa dovremmo restare insieme,ovvio che se ci separassimo lui n'è approfitterebbe per attaccarci singolarmente,cosa che sarebbe meglio evitare,secondo,dobbiamo tenere occhi e orecchie ben aperti,ora che sappiamo cos'è in grado di fare non dobbiamo cedere alle sue provocazioni e n'è tanto meno dare per scontato che anche se siamo in due si lascerà accerchiare o tanto meno ingannare così velocemente,per non parlare del fatto che sembra conoscere questo posto,quindi il suo vantaggio su di noi e considerevole e se la storia dei goblin e vera allora anche il tempo e contro di noi.”

Quanti giri di parole solo per dire che dobbiamo fracassargli le ossa il più presto possibile,ma sono d'accordo con te,adesso andiamo prima che ci prenda di nuovo alla sprovvista.”

E così facendo i due si misero alla ricerca del selvaggio,stando alle parole dell'uomo avevano ben poco tempo prima che molti altri nemici arrivassero a piombare su gli altri due membri della squadra e insieme a loro anche Briseide,che era rimasta indietro insieme ad all'elfo e alla sacerdotessa,Milziade certamente non avrebbe permesso che la sua giumenta rimanesse invischiata in una situazione nella quale non sarebbe potuta sopravvivere,senza contare il fatto che la sua unica speranza di essere pagato consisteva nel proteggere quella ragazza,ora ne aveva certamente la conferma,quella era decisamente una pessima giornata da ricordare,sempre se fosse sopravvissuto ovvio. Tornarono indietro nella direzione in cui si era diretto il selvaggio,dovettero rimettersi a cercare in mezzo alla case,ai ruderi ormai disabitati da chissà quanto tempo,se era stato lui ad attaccare borgo allora aveva avuto tutto il tempo necessario per preparare un piano per fronteggiare l'intera squadra al completo,dato che l'attacco degli orsi era fallito allora ne avrebbe tenuto un altro di riserva,nel caso i due grossi predatori fallissero nel loro compito,cosa che effettivamente era successo. Ora dovevano fronteggiare il diretto responsabile di quell'agguato,cosa che si stava rivelando una situazione ardua e inaspettata. I due si misero alla ricerca del loro nemico in mezzo alle case,si guardarono attorno alla ricerca di segni,tracce,indizi di qualunque genere sulla presenza di quell'essere nei dintorni,ma niente,non un suono,non un occhiata di sfuggita,o chissà quale strana forma vagamente umanoide nei dintorni,nulla,sembrava scomparso,eppure la loro attenzione per l'ambiente circostante era al massimo delle loro capacità,era ormai chiaro che quell'uomo,chiunque sia o qualunque cosa fosse,non era certo qualcuno da sottovalutare.

Dove si è cacciato quella specie di mostro?” Si chiese il nano a voce alta.

Milziade non gli rispose,era troppo concentrato per preoccuparsi delle irascibilità del suo basso accompagnatore,troppo rumoroso e fin troppo suscettibile,certamente era forte e molto capace in combattimento,ma per quanto riguardava la parte tattica aveva delle forti lacune che andavano colmate,cosa che Gordlack non faceva nulla per quale rimediare. Avanzarono verso una stradina laterale che passava per un altra serie di casupole,si diedero un occhiata attorno e guardinghi decisero di proseguire per quella via,nel frattempo Milziade diede un occhiata al cielo e notò che il sole era quasi nel suo punto più in alto,ormai doveva essere quasi mezzodì e il tempo ormai stringeva,in aggiunta a questa preoccupazione se ne aggiunse un altra,un suono improvviso si fece udire da una delle case nella via,sembrava il cigolio di legno vecchio misto a cianfrusaglie che cadevano a terra,entrambi guardavano nella stessa direzione e si diressero verso l'entrata della modesta abitazione. La porta era socchiusa mentre dall'interno della casa non si sentì più nulla,i due si guardarono un attimo negli occhi e senza la necessità di dire alcun che il nano fece la prima mossa e si lanciò dentro la casa dando una forte spallata alla porta già aperta e con il maglio tenuto sopra la testa,in attesa di spaccare la testa a quel dannato,ma appena entrò non vide niente se non l'interno diroccato,si girò verso Milziade e con un chiaro segno di rabbia e confusione,poi tutto ad un tratto una forza inaspettata lo colpì dietro la schiena facendolo sollevare a mezz'aria e poi farlo cadere a terra con la faccia rivolta verso il terreno.

Milziade lo vide li in piedi sull'uscio di casa con fare rilassato e col suo irritante digrignare,l'estraneo trasformista era di nuovo con loro e per li aveva presi di sorpresa per la seconda volta.

Fammi vedere quello che sai fare,pecorella.”

Milziade non se lo fece ripetere due volte e superando il nano steso al suolo si accinse ad affrontare di persona quella nuova minaccia a colpi di spada,emise il primo fendente diretto verso il torace nudo dell'avversario con l'intento di squarciare il centro del tronco con un colpo di punta,a sua volta il selvaggio piegò di colpo la schiena dandosi una spinta di reni invogliando Milziade ad affondare il colpo in un punto vuoto mentre il suo avversario schivava di lato e rispondeva al colpo con un rapido movimento della mano destra,tenuta aperta come se fosse la zampa di un orso e scagliarla verso il viso del guerriero. Per istinto Milziade parò il colpo di mano con la mano libera,intercettandolo con la sua guardia del pugno alzato poco più avanti del suo volto e bloccandolo col dorso della mano all'altezza del polso,come un pugile che si difende da un gancio diretto alla mascella,fu una fortuna che la sua difesa fosse così buona dato il fatto che li ci volle un occhiate per capire cosa ci fosse in quella mano che tanto lo preoccupava,strani artigli neri erano spuntati al posto delle unghie apparentemente umane che lo sconosciuto aveva in precedenza,era sottili sporgenze dalle estremità affilata erano pronti a squarciargli la faccia e a giudicare dal contatto diretto con quel mostro doveva ammettere che stava facendo una certa fatica a contrastarlo.

Come sospettavo,sei un umano decisamente interessante,sei troppo forte per essere un semplice soldato,dimmi,dove si trova il primo frammento del Demiurgo?

Non ho la ben che minima idea di cosa tu stia parlando pazzoide.”

Bugiardo,sai benissimo cosa c'è in gioco in questa faccenda,sono ben informato riguardo alla fuga della principessa dal santuario del vostro caro e luminoso Apollo e del manipolo di uomini che la stanno scortando fino alla città stato di Aegis,se no perché preparare il nostro incontro in questo buco di villaggio se non per uccidervi...e a tal proposito....”

La mano libera del selvaggio si mosse in direzione torace del guerriero che sembrava completamente scoperto,vulnerabile al suo prossimo attacco.

MUORI”

Anche sull'altra mano spuntarono all'improvviso degli artigli,che scattarono fuori dalla carne intenti a voler trapassare la gabbia toracica di Milziade,quest'ultimo da parte sua ebbe buon occhio e si accorse del colpo improvviso e fece appena in tempo a sollevare una gamba e tirare una pedata in pieno ventre allo strano individuo,allontanandolo da se appena in tempo prima che gli artigli potessero colpirlo,tuttavia il braccio del selvaggio si era improvvisamente allungato di almeno un palmo,abbastanza da penetrare di poco la corazza e graffiare la pelle di Milziade,ma ciò nonostante adesso era stato spinto dentro la casa,in un area in cui non si sarebbe più potuto spostare come voleva poiché adesso anche lui,seppur dotato di chissà quali stregoneria ad avvantaggiarlo era soggetto ad un limite dettato da un un fattore esterno alle sue abilità,si ritrovava chiuso in uno spazio stretto,cosa che gli impediva di saltare e nascondersi come più desiderava. Milziade mosse la mano libera verso e se la portò al petto,tastando con le dita i graffi lasciati sulla corazza e sulla carne poco sotto di essa,una sensazione di fastidioso e pizzicante dolore lasciato dai graffi aperti,le sue non erano ferite gravi,ma se non fosse stato per la corazza sarebbe andata molto peggio,quella strana creatura dai tratti bestiali aveva trapassato con una sola mano una corazza di bronzo,non che fosse impossibile dato che era un metallo malleabile e piuttosto tenero se confrontato al ferro,ma che comunque offriva una buona protezione e concedeva una certa agilità nei movimenti di gambe e braccia,ma pensare che qualcosa fosse riuscita a passare la sua difesa lo preoccupava,avrebbe dovuto essere ancora più cauto adesso.

Spiacente,non ci tengo ancora ad andare negli inferi.”

L'uomo a torso nudo era steso a terra quando sentì quelle parole pronunciate con tanta sicurezza in se,l'uomo che avrebbe dovuto essere vittima delle sue personali capacità stava di fronte a lui,ergendosi come un trionfante eroe pieno di se,se fino a quel momento sul suo volto si era spalancato un chiaro sorriso di scherno ora invece si capovolse tramutando in una smorfia di rabbia e rancore,come osava quell'uomo civilizzato prendersi gioco di lui,un predatore nato,lui che aveva modificato il suo corpo al punto da poter emulare le migliori capacità di ogni animale che lui considerava utile per i suoi scopi,lui era il lupo e l'orso,la vipera e l'aquila,quell'uomo in armatura avrebbe dovuto temerlo e invece si stava prendendo gioco di lui,la pecora che insultava il lupo e poi la faceva franca era un affronto contro di lui e contro il ciclo naturale del mondo....E lui questo non poteva tollerarlo. Il selvaggio si rialzò in un battibaleno e assunse una posizione degna di un vero animale,allargò le braccia mostrando vistosamente gli artigli che gli spuntavano da quelle dita tanto umane e nel mentre snudava i denti,che sembravano alla vista del mercenario zanne vere e proprie,la sua testa fece un veloce sbattimento del capo che libero un occhio dalla frangia scura e folta,mostrando a Milziade l'occhio da serpente.

Adesso faccio sul serio spaccone.”

Ma tu guarda,stavo per dire la stessa cosa.”

I due si guardarono ancora una volta,si studiarono un ultima volta prima di tornare a menare fendenti per la seconda volta,ormai per Milziade l'unica cosa certa e che da quando aveva lasciato il tempio di Artemide era andata sempre peggio e non osava immaginare cosa sarebbe successo se il viaggio fosse stato più lungo. Ma all'infuori di ciò quella mattina aveva scoperto altre cose riguardo al gruppo alla quale malauguratamente si erano unito,cos'altro gli avevano nascosto quei tre?

E poi c'era quella parola che aveva già sentito,Demiurgo,la stessa che avevano urlato tutti insieme quei balordi la sera precedente,quello fino al suo risveglio sembrava una serie di sfortunati eventi ora cominciava a pensare che la situazione nella quale si era cacciato era forse qualcosa di molto più complicato di quello che credeva. Ma la cosa non aveva importanza in quel momento ora doveva concentrasi su altro,si mise in posizione di combattimento mentre teneva la spada vicino al costato e la mano libera vicino al basso ventre,si fissarono negli occhi e si prepararono al meglio delle loro capacità.

Il vero scontro stava per iniziare.


  
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