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Autore: Il corsaro nero    28/06/2020    2 recensioni
La scuola di Hogwarts è famosa in tutta l'Inghilterra, soprattutto per le sue quattro Case, da cui sono usciti streghe e maghi famosi in tutto il mondo... ma ciò che molti non sanno, è che tra quelle mura, sono nascosti incredibili e affascinanti segreti che solo quattro prescelti hanno la possibilità e il dovere di conoscerli tutti... quattro prescelti legati in maniera indissolubile fin dalla nascita...
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Delphini Riddle, Harry Potter, Minerva McGranitt, Nuova generazione di streghe e maghi, Teddy Lupin
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Capitolo 18: i passaggi segreti dei sotterranei


Ormai stiamo cominciando a prendere la mano nel camminare a tarda notte nella scuola, eh? E non abbiamo nemmeno bisogno di un mantello dell'invisibilità!” esclamò Gal, mentre camminava nei corridoi del sotterranei, mentre Athena gli diceva: “Potresti abbassare il volume? Nel caso te ne fossi scordato, ci sono dei delinquenti, qui in giro.”

Beh, che ci provino! Ho una bacchetta e una spada!”

Una gran bella notizia...” commentò, sarcastica, una voce femminile, mentre una ragazzina dai capelli d'argento e con un vecchio e polveroso monospalla di jeans appariva dal buio.

Sempre gentile, tu...” sbuffò, Gal, mentre Delphini annunciava: “Il tizio che abbiamo trovato è sistemato, comunque, per sicurezza, ho lasciato Asmodeus ad occuparsi di lui.”

Come fai ad essere così sicura che quel rettile lo terrà a bada? Mica parli la sua lingua!”

Delphini lo fissò un attimo, in completo silenzio, poi voltandosi, sbuffò: “Seguitemi, stanotte dobbiamo trovare almeno una traccia.”

Con calma e sicurezza, la ragazzina, s'incamminò nel cunicolo, come se fosse abituata ad esplorarli.

Ad un tratto, si fermò di scatto e domandò: “Un attimo! Sento uno strano rumore... proprio dietro di noi...”

Ehm... forse sono io che sto tremando...” balbettò, imbarazzato, Oliver e, immediatamente, Delphini gli rispose, seccata: “Oliver, se hai paura, tornate al Seminterrato di Tassorosso!”

No! Io non me ne vado! Non abbandono i miei amici! Anche se ho la fifa blu...”

Beh, fa come vuoi, basta che non schiatti a causa della paura.”

Grazie...”

Il gruppo continuò a camminare, illuminato i corridoi con la luce delle proprie bacchette, mentre attorno a loro si sentivano gli squitti e i movimenti veloci dei ratti di quel luogo sinistro.

Ad un tratto, giunsero davanti ad un corridoio illuminato da delle torce e decorato con tante catene d'oro massiccio.

In fondo ad esso c'era una grossa porta di legno dai numerosi intarsi.

Delphini si avvicinò ad essa e provò ad aprirli, scoprendo, con profondo disappunto, che era chiusa a chiave.

Proprio mentre provava a lanciare Alohomora, si accorse che Gal stava allungando una mano verso una catena d'oro.

No, fermo, razza di stupido! Non toccare nien...” tentò di fermarlo, ma, proprio in quel momento, il Grifondoro strinse la catena.

Immediatamente, il pavimento sotto ai piedi dei cinque scomparve e tutti caddero nel buio.

La caduta durò pochi minuti finché non si scontrarono sul duro, freddo e bagnato pavimento.

Idiota! Ti avevo ordinato di non toccare niente!” fu la prima cosa che strillò Delphini, non appena si fu ripresa.

Imbarazzato, Gal si difese, allungandola: “Ma... questa catena sembrava messa lì apposta per essere presa...”

Appunto! Dai i cretini che così fanno scattare la trappola! Sennò perché credi che non le abbia toccate?!”

Adesso che me lo dici, mi sembrava un po' strano che una persona avida come te non tentasse nemmeno di prendere quelle catene d'oro...”

Meglio essere avida che stupida come te!”

Calma, ragazzi...” tentò di calmarli, imbarazzato, Oliver “Questo non è il momento di litigare, ma di collaborare...”

Io collaboro, è lui che discute.” ribatté, prontamente, Delphini, mentre Gal la minacciava: “Vuoi due dita negli occhi?”

Mentre i due si accapigliavano come cane e gatto, Athena si mise a guardare in alto, per poi dire: “E' parecchio in alto... ma, forse, se avessimo una corda, potremmo farcela...”

Io ho il filo per le orecchie Oblunghe dello zio George... ma temo che sia troppo corto e fine...” borbottò Teddy, allungando il filo, mentre Gal esclamava: “Io ho il filo interdentale.”

Tsk... che schifo. E per di più, in questo momento è completamente inutile.” commentò, acida come al solito, Delphini, guardando in un'altra direzione, e il Grifondoro, offeso, le rispose: “Beh, può sempre servire, Delphi.”

E finiscila di chiamarmi così, babbeo.”

Io ti chiamo come mi pare! Se hai un'idea migliore per uscire di qui, sono proprio curioso di sentirla.”

Per tutta risposta, la ragazzina si tolse lo zaino che portava e, dopo aver frugato un attimo al suo interno, prese qualcosa che lanciò in aria senza alcuna esitazione, gridando: “Engorgio!”

L'incantesimo esplose in aria, abbagliando i presenti.

Non appena il gruppo riuscì a riutilizzare di nuovo gli occhi, scoprì, incredulo, che c'era una scopa.

Volando.” dichiarò, incurante dello stupore generale, Delphini, prendendo la scopa.

Da dove salta fuori quella scopa?” domandò Teddy e la coetanea rispose: “Gal non è il solo a rimpicciolire gli oggetti...”

Non dirmi che l'hai rubata dallo sgabuzzino della prof!”

Beh, ammetto che avevo già progettato il furto... ma, prima che potessi metterlo in pratica, ho trovato questo manico nella foresta, tutto rotto. Sarei stata una stupida a rischiare una punizione quando avevo già risolto il problema, no? L'unica cosa che ho dovuto fare è stata solo ripararlo.”

Beh, forse avresti dovuto riconsegnare quel manico... ma va bene così... dopotutto non l'hai rubato… conoscendoti, è già qualcosa.” commentò Oliver, mentre Teddy domandava: “Ma cosa te ne fai di una scopa?”

Vi siete mai chiesti perché non mi avete mai vista nel passaggio che prendete per venire qui?”

Sentendo quella domanda, i ragazzi si guardarono negli occhi.

In effetti, Delphini non si vedeva quasi mai in giro per la biblioteca o per i corridoi di quei sotterranei...

La risposta è molto semplice: io prendo un'altra strada.” rispose la ragazzina e Gal domandò: “Ci sono altri passaggi segreti?!”

Già. E quello che prendo io, necessita di una scopa.”

Troppo fico! E dov'è questo passaggio?!” esultò il rosso, immaginandosi già di partire all'avventura a cavallo di una scopa.

Non te lo dico. Quello è il mio passaggio e non lo condividerò con nessuno di voi. Consideratevi fortunati per il fatto che vi consenta di usare l'uscita di servizio.” lo freddò, immediatamente, la Serpeverde e Gal sbottò: “Ma sei proprio una vipera, tu!”

Non immagini quanto ci hai preso, tonto... dovresti proprio seguire il corso di Divinazione al terzo anno... ti assicuro che hai molto talento come veggente...”

Dopotutto, lei poteva davvero parlare con le vipere... ed era proprio quello il motivo per cui voleva evitare che gli altri usassero il suo passaggio... per aprirlo era necessario parlare in serpentese e, pertanto, avrebbe dovuto svelare che possedeva un'innata abilità da mago oscuro.

Lei che era la figlia di famosi maghi oscuri...

Allora? Chi è il primo che sale a bordo?” domandò, con fare annoiato, la ragazzina e Gal alzò la mano: “Ci vado io! Così mi alleno per quando sarò nella squadra di Grifondoro!”

Attento a non volare troppo in alto o ti verranno i colpi di testa.” lo schernì Delphini, mentre gli passava la scopa, beccandosi uno sbuffo da parte del rosso: “Ma che spiritosa... le sogni di notte certe battute?”

No, fanno parte della mia natura, velenosa come quella di un serpente.”

Questo spiega tutto...”

Una volta che Gal fu a cavallo della scopa, Athena gli disse: “Quando hai raggiunto il pavimento, butta pure nel buco la scopa. Ci penseremo noi con Wingardium Leviosa a farla atterrare dolcemente.”

Vedi di non rovinarmela, babbeo. Se me la rompi, me ne dovrai procurare una nuova.” lo avvisò, acida, Delphini, mentre il rosso faceva una smorfia.

Certo che quella ragazzina era proprio diffidente... non era certo così inaffidabile...

Gal si diede una leggera spinta e cominciò a volare.

Dopo un po', arrivò a destinazione e, subito, ributtò giù la scopa, gridando: “Cade!”

Qualche minuto dopo, apparve Teddy, il quale, però si scontrò contro il soffitto e cadde malamente per terra.

Tutto bene?!” domandò, immediatamente, Gal, avvicinandosi all'amico, il quale lo rassicurò: “Sto bene, sto bene. E' solo che non sono tanto abituato a volare negli spazi stretti...”

Allora? Quanto ci vuole per buttare giù la mia scopa?” domandò, seccata, una voce femminile proveniente dal buco.

Non ci voleva un genio per capire a chi appartenesse quella voce...

Ecco, Delphini.” l'avvisò Teddy, buttando giù la scopa, mentre Gal commentava: “Ma come diavolo fa ad essere sempre così antipatica e acida, senza mai stancarsi? E' una roba impressionante... dato non ho visto nessuna spina, temo che funzioni a batterie...”

Ti consiglio di moderare il linguaggio, se non vuoi che ti trasformo in una rana in salamoia. Sono sicura che saresti molto utile per pozioni.” lo avvertì una seccata voce femminile, alle sue spalle.

I due si voltarono e videro Delphini sulla scopa.

A giudicare dallo sguardo di fuoco, era pronta a mettere in pratica anche subito la minaccia a Gal.


Non azzardarti a toccare niente, idiota. Guarda che ti tengo d'occhio.” dichiarò Delphini, guardando Gal, il quale fece una smorfia per la seccatura.

Ok, aveva sbagliato a prendere quella catena, ma non avrebbe certo rifatto due volte lo stesso errore...

Dopo un po', il ragazzino si fermò e la Serpeverde gli domandò, infastidita: “E adesso che c'è? Si può sapere perché non prosegui? Guarda che stiamo restando indietro!”

Scusa, ma sono stanco morto... mi appoggio solo un attimo al muro per riprendere fiato...”

Qualcosa mi dice che un cammello avrebbe molte più possibilità di diventare un Auror di te...”

Sono troppo stanco persino per ribattere...”

Se riuscirai a diventare un Auror, sarà un vero affare per il Ministero... di quelli disastrosi.”

Qualcosa mi dice che i tuoi sono morti perché erano dei bei tipi arroganti e antipatici... scommetto che nemmeno Tu-sai-chi li sopportava...”

Questa me la segno...”

Se c'era qualcuno che Voldemort tollerava era proprio sua madre.

Cercando di riprendere fiato, il rosso si appoggiò al muro e, proprio in quel momento, esso si mise a tremare.

Prima che i due potessero capire che stesse succedendo, il muro dov'era appoggiato Gal si spostò e fece cadere il ragazzino nel buco apparso all'improvviso.

Subito, Delphini si avvicinò al buco per vedere cosa stesse succedendo e, proprio in quel momento, il muro ruotò, colpendola e facendola a finire a sua volta nel buco, mentre alle sue spalle il muro, tornava al suo posto, nascondendo il passaggio come se non fosse mai esistito.

   
 
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