Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Kathleen B    30/06/2020    1 recensioni
Amore e avventure ad Hogwarts prima che HP si presenti fra le sue mura!
La protagonista Kathleen è smistata in Grifondoro nel settembre del 1984 insieme a Charlie Weasley e dovrà indagare sulle spaventose Sale Maledette prima che le maledizioni si abbattano sugli studenti insieme a Tonks, Bill Weasley e ai nuovi personaggi introdotti in Hogwarts Mystery... Ma sembra che più che alle sale sia interessata ad un mistero differente, i ragazzi!
A Hogwarts Mystery Tale: “Si è giovani streghe una volta sola nella vita” è una storia ispirata al videogioco sviluppato da Jam City, basato sull’universo creato da J.K. Rowling. Ho iniziato a scrivere per tenere traccia degli eventi, colmare i buchi della trama e divertita dal fatto che perfino la prof. McGranitt invitasse il mio personaggio a divertirsi con ragazzi/e visto che “Si è giovani streghe una volta sola nella vita”!
Il racconto conterrà degli spoiler sulla trama del gioco. Il rating seguirà l’età della protagonista e man mano che la storia proseguirà si alzerà passando da arancione a rosso.
Mi sembrava così sorprendente che nessuno fosse interessato a Jacob Birchgrove e alla sua sordida scomparsa... e che invece tutti quanti fossero semplicemente contenti di conoscere Kathleen.
Genere: Avventura, Erotico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Weasley, Charlie Weasley, Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Arrivata in dormitorio avevo scoperto chi erano tutti i miei nuovi compagni di casa. Io e Rowan dividevamo la stanza con Marina Sanchez (una bella ragazza di origini del sud Europa che mi dava l’impressione di tirarsela un po’ troppo) e Jane Doe (una brunetta che seguiva la Sanchez come la sua ombra e che faticava a ritagliarsi un qualsiasi momento di attenzione). Oltre a Charlie e Ben erano stati smistati con noi anche un simpaticissimo tipo di origine coreana chiamato Jae Kim, un ragazzo chiamato Thorin Oakenshield che amava starsene da solo (a detta degli altri maschi) e un biondino slavato poco interessante, di cui sbagliavo sempre il nome (James, John, Jordan… Smith). Purtroppo noi ragazze eravamo in minoranza, ma frequentavamo un sacco di lezioni con i Tassorosso per cui spessissimo Penny era con noi e potevamo spettegolare insieme senza grossi problemi. Penny ci presentò subito ad una sua compagna di stanza, Nymphadora Tonks, una super tosta dai capelli cortissimi e rosa che si pettinava a spunzoni come i ragazzi: le invidiai subito il colore (avrei dovuto implorare mia madre l’estate successiva per averlo anche io), molto meno il taglio… Facemmo anche presto conoscenza con Diego Caplan, un Tassorosso del primo anno tra i più quotati del nostro anno: possedeva effettivamente tutto il fascino di un latin lover e fin dalla prima sera sembrava aver messo Penny in cima alle sue priorità!

Fra Tassorosso e Grifondoro avevamo formato proprio un bel gruppetto, che si distingueva dal resto degli altri del primo anno che tendevano invece a stare fra quelli della propria casata: io, Rowan, Charlie, Ben e Jae per i grifoni, mentre per i tassi Penny, Tonks e Diego. Non pensavo che avrei potuto fare amicizia così alla svelta, ma ci eravamo sentiti subito in sintonia e le nostre diversità contribuivano a rendere il gruppo ancora più coeso… facevamo sempre i compiti insieme dopo le lezioni e giocavamo spessissimo a gobbiglie nel cortile: avevo fatto un po’ fatica ad insegnare a Ben (Nato-Babbano) le regole, ma era fondamentale che tutti sapessero giocare per il torneo che avevamo organizzato…

Le lezioni ci tenevano ovviamente abbondantemente impegnati: le mie preferite erano quelle di incantesimi e volo, le peggiori di Pozioni tenute dal prof. Piton, anche se Penny si dimostrò fin da subito un‘abilissima pozionista ed essere una delle sue migliori amiche si rivelò ottimale anche per i miei voti! Purtroppo il fatto che non fossi così scarsa con le pozioni non mi aiutò molto, né con il professore (che mi riteneva della stessa pasta di mio fratello Jacob e non perdeva occasione di guardarmi male o di farmi notare le gravi mancanze del mio comportamento), né con la Snyde, visto che Pozioni era una materia che frequentavamo solamente con i Serpeverde.

Tutte le frecciatine che Merula però mi lanciava erano compensate dai sorrisi e gli sguardi che il suo compagno di casa Barnaby mi lanciava. Questo suo atteggiamento, estrememente amichevole nei miei confronti, incominciava ad infastidire Charlie che sembrava essersi auto-eletto mio spasimante ufficiale. Forse ero un po’ superficiale, ma non riuscivo a decidere chi dei due preferivo, così continuavo a incoraggiare entrambi con sorrisi, sguardi ammiccanti e toccatine fugaci alle loro spalle e braccia. Per giustificarmi posso solo dire che era la prima volta che mi capitava di suscitare tutto questo entusiasmo in due ragazzi così carini e che ne ero felicissima… Oltretutto farsi notare dai ragazzi era molto meglio che farsi notare perché sorella di un sospetto mangiamorte e speravo quindi che la mia fama a scuola risultasse più legata al mio successo con il genere maschile piuttosto che alla mia famiglia. Delle mie amiche solo Penny era incoraggiante e anzi mi spingeva a divertirmi più che potevo, così come stava facendo lei, mentre Tonks se ne fregava dei maschi e Rowan era perennemente infastidita dall’attenzione che io e Penny sembravamo provocare nei nostri compagni.

Era quasi passata la metà di ottobre quando un pomeriggio Penny mi trascinò dentro la stanza dei Manufatti a pianterreno: era un po’ il nostro rifugio segreto, da usare per nasconderci semplicemente a chiacchierare oppure per pianificare qualche guaio più interessante (e qui entrava in gioco soprattutto Tonks). Aveva appena scoperto un utilissimo incantesimo (Vestis dispono) che le ragazze più grandi utilizzavano per portare la divisa al meglio e far risaltare le curve! “Kathleen, dobbiamo assolutamente impararlo!” mi disse concitata “Ultimamente Diego non fa altro che parlare della cacciatrice più giovane della nostra squadra di quidditch e devo fare qualcosa… non posso farmelo fregare così!”. “Calmati Penny, figurati se quella ti può soffiare Diego… lo sanno tutti che ha occhi solo per te!” le risposi cercando di tranquillizzarla. “Mmm… potrei averci un po’ provato con Jae all’ultima lezione di volo però. Non vorrei che avesse deciso di puntare altrove” confessò Penny abbassando gli occhi. “Ahhh, ora ho capito! Va bene dai tentiamo! Se riusciamo ad impararlo ci sarà sempre utile” le dissi abbracciandola. L’incantesimo si rivelò più complicato del previsto da padroneggiare (un movimento di bacchetta piuttosto complicato per due primine e una concentrazione assoluta sul risultato da ottenere difficile da mantenere), ma dopo svariati tentativi ci riuscimmo! La gonna si accorciò di svariati centimetri e cambiò leggermente forma per diventare un po’ più sbarazzina e meno seriosa. La cravatta si assottigliò, diventando più alla moda, mentre la camicia e il maglione si tesero subito intorno al petto, creando degli scolli più pronunciati che andarono a mettere in evidenza il seno. L’insieme era fantastico, molto più femminile e sexy. Non potevamo ancora truccarci (vietato dal regolamento e dalle mamme fino ai 15 anni), ma era già tutta un’altra divisa!
Uscimmo ridacchiando dal nostro rifugio e fummo subito ricompensate dagli sguardi dei ragazzi che erano radunati in corridoio nell’attesa della cena. Non solo i primini ci guardavano, ma anche qualcuno dei ragazzi del III e IV anno che non ci avevano mai considerate… un vero successo! Penny si accostò subito ai Tassorosso guadagnandosi la totale attenzione di Caplan che troncò di netto la conversazione che stava facendo con la povera cacciatrice del II anno: missione eseguita!

Soddisfatta per la riuscita dell’impresa iniziai a guardarmi attorno per trovare i miei amici, quando una mano mi afferrò per un polso e mi trascinò un po’ in disparte. Era Bill, il fratello maggiore di Charlie, che mi guardava dall’alto con uno sguardo un po’ rapace. “Kathleen, so che sarebbe mio dovere farti notare quanto quella divisa sia totalmente irregolare e che dovrei dirlo ad Angelica in modo da farti capire che bisogna portare la divisa regolamentare…” disse, continuando a studiarmi tutto il corpo e soffermandosi in particolare sulla scollatura “Ma se fossi io il prefetto ti darei 20 punti solo per come le tue gambe e il culo risaltano con quella mini e starei ad aspettare che le tette facciano saltare i bottoni della camicia per dartene altrettanti…”. Non mi aspettavo assolutamente qualcosa del genere da parte di Bill, che oltre tutto non mi considerava dall’inizio della scuola, così divenni violetta e balbettai qualcosa di inintelligibile in risposta. “Se non sai tenere testa a un comportamento del genere, forse ti converrebbe non addobbarti in questo modo…” continuò lasciandomi il polso e sfiorandomi la clavicola con un dito, per poi scendere giù fino ad arrivare al bordo dello scollo. “Solo perché piaci a mio fratello…“ mi sussurrò prima di andarsene.

Abbastanza sconvolta, tornai nella mischia e mi aggrappai al braccio di Rowan per entrare in Sala Grande: forse mi ero cacciata in qualcosa più grande di me.
   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Kathleen B