Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Segui la storia  |       
Autore: CrossoverManZero    05/07/2020    2 recensioni
Akira Fudo è un ragazzo di 16 anni, ma non è come tutti gli altri. Custodisce un oscuro segreto: può trasformarsi in una creatura metà uomo, metà diavolo, Devilman!
Cosa accadrà quando, dopo aver perso la sua famiglia e aver vissuto sette anni in America, deciderà di tornare in Giappone e iscriversi allo Yuei?
Genere: Azione, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Ochako Uraraka, Tsuyu Asui
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Saaaaaaaaalve a tutti! Il Festival dello Sport continua! Questo capitolo sarà molto importante, perché vedremo finalmente lo scontro tra Akira e Ochaco e vi garantisco che sarà emozionante. Buona lettura!
 
 
Voglia di vincere
 
 
 
Nessun POV
Era giunto il momento. L’ottavo scontro uno contro uno stava per iniziare. I due sfidanti, Akira e Uraraka, erano intenti a fissarsi, aspettando il segnale d’inizio.
Akira: “Ultima possibilità, Ochaco: ritirati adesso. Come ho già detto, non te la caverai solo con qualche graffio.”
Nel frattempo, sugli spalti, Izuku e Iida osservavano insieme agli altri lo svolgersi degli eventi.
Iida: “Midoriya, mi spieghi quella strategia anti-Akira di cui parlavi prima?”
Izuku: “In realtà, non è niente di speciale. Akira è davvero forte! In un combattimento ravvicinato, ci sono pochissimi spirargli. Anche se non si trasforma in Devilman, resta comunque un avversario temibile. Tra l’altro, può anche lanciare attacchi a distanza, riducendo le chance di Uraraka. Ma se lei riuscisse ad avvicinarsi e farlo fluttuare, potrebbe avere un discreto vantaggio. Perciò, se vuole avere qualche possibilità, dovrà attaccare per prima.”
Present Mic: “OTTAVO INCONTRO! STAAART!!!”
Immediatamente, Uraraka cominciò a correre verso Akira.
Uraraka: “Ho già fatto la mia scelta: non intendo ritirarmi!”
Quando mancavano solo pochi metri, Akira ghignò.
Akira: “Peggio per te!”
Con le antenne sparò un raggio elettrico contro il terreno, che esplose travolgendo Uraraka.
Jiro: “UAAAH! Non posso guardare!”
Mineta: “*gasp*L’ha fatta esplodere!”
Tsuyu: “Questa non me l’aspettavo. Dunque non ha riguardi nemmeno se il suo avversario è una ragazza.”
Sul ring, Akira era circondato dal fumo e cercava di localizzare Uraraka.
Akira: “Ora vedrai come te le suono!”
All’improvviso, vide qualcosa attaccarlo da sinistra.
Akira: “Non sottovalutarmi!”
Diede un pugno a quella che credeva essere Uraraka, schiacciandola a terra. Ma quando il fumo si diradò, ebbe una brutta sorpresa.
Akira: “Cosa?! E’ solo la felpa? Ma allora…”
Present Mic: “WOAH! URARAKA HA FATTO GALLEGGIARE LA FELPA, USANDOLA COME ESCA! QUANTA PRONTEZZA!”
Infatti, Uraraka sbucò dal fumo dietro Akira, per coglierlo di sorpresa.
Uraraka: “Se ora riesco a farlo fluttuare, forse…”
Ma quando era a pochi centimetri, Akira scomparve…
Uraraka: “Ma…è sparito?!”
…salvo poi ricomparire accanto a Uraraka, mollandole un pugno dritto allo stomaco, che le mozzò il fiato e la scagliò indietro.
Sero: “Accidenti, che riflessi! Ha reagito non appena è tornata visibile!”
Kaminari: “Però per un attimo, è svanito per poi riapparile accanto! Ma non l’ho visto muoversi. Come diavolo ha fatto?!”
Izuku: “È il teletrasporto!”
Tutti: HUH?!”
Izuku: “Tra i suoi poteri, Akira può anche teletrasportarsi. In più, i suoi sensi sono molto più amplificati di quelli di un essere umano!”
Iida: “Che cosa?! Dici davvero?!”
Kaminari: “Se è così, allora, con queste capacità sommate a quella velocità di reazione, la cortina fumogena è inutile! E potendo attivare il suo quirk solo con il contatto fisico…Uraraka è nettamente in svantaggio!”
Nel frattempo, la ragazza si era appena rialzata, tornando all’attacco.
Present Mic: “INCREDIBILE! URARAKA NON LA SMETTE DI ATTACCARE!”
Akira: “Sei veloce…ma non abbastanza! TERMINATION BEAM!”
Akira distese il braccio in avanti, proiettando rasoterra un fascio d’energia che prese in pieno la sua avversaria. Nonostante ciò, Uraraka non voleva arrendersi.
Uraraka: “FORZAAA!!!”
Akira schivò il suo attacco, dandole una ginocchiata al mento, seguita da un calcio.
Akira: “E’ questo il massimo che sai fare? Mi aspettavo di più! Se proprio vuoi combattermi, almeno vedi di farmi divertire!”
Ignorando la provocazione, Uraraka tornò ad attaccarlo, venendo respinta da un’esplosione.
Tsuyu: “Povera Ochaco.”
Mineta: “*mmm*Non sarà che Akira è uno di quelli a cui piace farlo violento?”
Sato: “Il suo attacco a sorpresa è fallito e adesso lei è in preda alla disperazione!”
Sero: “Certo che Akira lo sa fare bene il Villain. In questo momento, sembra Bakugo nei suoi giorni migliori.”
Bakugo: “Non osate paragonarmi a lui!”
Kaminari: “Però non è affatto necessario essere così brutali contro una ragazzina indifesa. Io per lo meno non ho potuto evitare di usare tutta la mia forza.”
Tsuyu: “Ma ti sei fatto stracciare comunque, Kaminari.”
Kaminari: “Ehi, Tsuyu, vacci piano!”
Bakugo: “Piantatela di dire cazzate! Siete tutti fuori strada!”
Guardarono tutti Bakugo, con fare incuriosito.
Jiro: “Che vuoi dire, Bakugo?”
Bakugo: “Quella stupida Faccia Tonda non è affatto una “ragazzina indifesa”. E Fudo lo sa bene!”
Intanto sul ring, Akira continuava a provocare Uraraka.
Akira: “Che c’è, ragazzina? Ne hai abbastanza?”
Uraraka: “*Grr*Non è ancora finita!”
Akira cominciò a lanciare una serie di raggi elettrici, che Uraraka schivava a malapena, finché uno non la prese di striscio alla spalla, procurandole un taglio. Approfittando della distrazione, le fu subito addosso e, dopo due pugni ben piazzati, le afferrò un braccio e glielo piegò dietro la schiena, immobilizzandola.
Akira: “Allora, dov’è tutta la determinazione che avevi prima? Era solo fumo negli occhi?”
Cominciò a torcerle il braccio, strappandole un lamento.
Akira: “Dici di voler diventare un Hero e aiutare le persone. HAH! Ma se non riesci nemmeno ad aiutare te stessa!”
Mentre Akira continuava la sua tortura, gli altri Pro Heroes, disgustati, gridavano a Cementos di interrompere l’incontro.
Akira: “Sai, i tuoi genitori mi fanno pena. Specialmente tuo padre. Chissà che delusione scoprire che la sua unica figlia non vale niente! E che lui, come genitore…è un completo fallimento!”
Uraraka strinse gli occhi e digrignò i denti, mentre un forte sentimento si faceva strada dentro di lei. Un sentimento con cui ha sempre avuto poca familiarità, ma che ora era talmente forte da diventare insopportabile.
Uraraka: “STAI ZITTOOOO!!!”
Con una furia che non sapeva neanche di avere, Uraraka si girò e diede ad Akira un pugno con tutta la sua forza, colpendolo dritto in faccia, costringendolo a mollare la presa e scagliandolo lontano. Tutti i presenti dello stadio rimasero di ghiaccio, sconvolti da ciò che era appena successo.
Present Mic: “IO…IO NON CREDO AI MIEI OCCHI! URARAKA HA APPENA SFERRATO UN GANCIO DESTRO MICIDIALE! E FUDO VA LA TAPPETO PER LA PRIMA VOLTA!”
L’intera Classe 1-A era completamente scioccata.
Jiro: “Non posso crederci! Gli…gli ha rotto il naso!”
Kaminari: “Non avrei mai immaginato che Uraraka fosse capace di una cosa simile!”
Shoji: “Però è anche vero che Akira doveva aspettarselo, continuando a provocarla così.”
Izuku: “Forse…è proprio quello che vuole.”
Hagakure: “Eh? Che vuoi dire, Midoriya?”
Izuku: “Me lo ha fatto capire Kacchan. Akira sta trattando Uraraka in quel modo, non per cattiveria, ma per testare la sua determinazione e la sua grinta, spronandola a dare il massimo. Il che è comprensibile, dato che questi scontri sono fatti per somigliare a delle vere battaglie.”
Ojiro: “Quindi stai dicendo che Akira, in realtà…sta aiutando Uraraka?”
Izuku: “Sì, credo che stia facendo proprio questo. A modo suo, almeno.”
Gli studenti si scambiarono delle occhiate confuse. Nel frattempo, Uraraka e Akira si stavano constatando le ferite. Uraraka si teneva la mano dolorante. Non essendo abituata a dare pugni era logico che, una volta finito l’effetto dell’adrenalina, provasse un gran dolore. E anche Akira non era messo molto bene: il colpo ricevuto gli aveva fratturato il setto nasale, provocandogli una fuoriuscita di sangue che gli macchiava parte della faccia e dei vestiti. Provò a pulirsi con la mano; dopodiché guardò le sue dita sporche di sangue e Uraraka davanti a sé, e sorrise. Aveva reagito proprio come aveva previsto. Il suo piano stava funzionando.
Akira: “Bene, bene, guarda un po' chi ha appena deciso di tirare fuori le palle!”
Mentre Uraraka tornava all’attacco, Akira sbattè entrambi i pugni a terra, generando un’onda d’urto che travolse la ragazza. In quel momento uno de Pro Heroes, disgustato da tale comportamento, si alzò in piedi, inveendo contro Akira.
Hero medievale: “Ehi! E tu vorresti diventare un Hero?! Se ti credi tanto forte, buttala fuori dal ring e falla finita! Ti diverti a prendertela con gli avversari, eh?!”
Hero barboncino: “Non ci si comporta così!”
In breve, molti Heroes cominciarono a contestare Akira.
Present Mic: “PARTE DEL PUBBLICO LO STA FISCHIANDO! PERO’, A ESSERE SINCERI, ANCH’IO…URGH!”
Present Mic venne interrotto da Aizawa, che lo spinse via e gli prese il microfono.
Present Mic: “Ehi, che fai?!”
Aizawa: “DA QUANTO TEMPO È UN HERO PROFESSIONISTA, QUELLO CHE HA APPENA PARLATO? SE DICEVI SUL SERIO, PUOI SMETTERE DI GUARDARE E ANDARTENE A CASA! E UNA VOLTA LI’…CERCATI PURE UN’ALTRO LAVORO!”
Gli studenti della 1-A erano stupefatti dell’improvvisa presa di posizione di Aizawa. Lo stesso Akira, pur restando concentrato su Uraraka, rimase sorpreso che una persona con cui non era in buoni rapporti, ora stesse prendendo le sue difese.
Aizawa: “OSSERVATE BENE FUDO: STA SEMPRE CON LA GUARDIA ALZATA PROPRIO PERCHE’ RICONOSCE LA FORZA DELLA SUA AVVERSARIA! ESSENDO DETERMINATO A VINCERE, NON PUO’ TRATTARLA COI GUANTI, NÉ PERMETTERSI DISTRAZIONI!”
Akira vide Uraraka oltre la cortina di fumo, mentre lei si puliva un rivolo di sangue dalla bocca e lo osservava con occhi di fuoco.
Uraraka: “È il momento!”
A quell’affermazione, Akira inarcò un sopracciglio mentre Uraraka sollevava le mani, avvicinandole l’una all’altra.
Uraraka: “Akira, ti ringrazio…per essere stato sempre così attento.”
Un brivido freddo gli attraversò la schiena, capendo di essere caduto in qualche trappola.
Amon: “Ragazzo! Sopra di te!”
Akira alzò lo sguardo verso il cielo e sbarrò gli occhi per ciò che vide. Si aspettava una trappola, ma mai niente del genere. Nella sezione di spalti riservata alla Classe 1-B, Monoma si mise a ridacchiare.
Monoma: “Eheh, certe persone sono…molto ingenue.”
Itsuka: “Di che stai parlando?”
Monoma: “Dalla prospettiva di Fudo è logico che non se ne sia accorto. Ma che non l’abbiano fatto neanche i professionisti che lo criticavano dagli spalti, beh, è decisamente imbarazzante.”
Itsuka: “Insomma, vuoi parlare chiaro?!”
Monoma: “Ha continuato ad attaccarlo piegata in avanti, facendogli concentrare i colpi verso il basso. In questo modo, ha messo da parte le armi. Tra l’altro, attaccandolo senza sosta, ha ristretto il suo campo visivo…impedendogli di vedere quelli.”
Indicò verso l’alto e Itsuka, seguendo la direzione, impallidì. Sospesi sopra lo stadio, vi erano decine di detriti, tenuti in aria dal quirk di Uraraka. Akira capì di essere stato fregato, ma troppo tardi.
Akira: “Porca putt-”
Uraraka: “HOOOOOO VINTO!!!”
Uraraka fece convergere tutti i polpastrelli, annullando il suo quirk. Così facendo, i detriti sospesi cominciarono a precipitare verso il ring.
Present Mic: “EEH?! UNA PIOGGIA DI METEORE?!”
Aizawa: “Non te ne eri accorto?”
Izuku: “Ma…è un attacco suicida! Uraraka!”
Akira alzò le braccia, nel tentativo di proteggersi delle meteore, mentre Uraraka correva verso di lui.
Uraraka: “Le meteore sono così tante che, scegliendo di evitarle o intercettarle, lascerà comunque aperto uno spiraglio! E in quell’istante potrò agire!”
Si toccò le mani, attivando il suo quirk, per poi lanciarsi contro Akira, tentando il tutto per tutto.
Uraraka: “Io vincerò! E così…SARO’ COME TE, DEKU!”
Ma in quel momento, accadde qualcosa d’inaspettato: Akira lanciò un potente grido sonico che prese in pieno i detriti, riducendoli in polvere. L’onda d’urto si diffuse in tutto lo stadio, con potenza più lieve ma effetti significativi: Uraraka venne scaraventata indietro, l’intera struttura tremò per un breve momento e tutti i vetri finirono con l’incrinarsi o esplodere in mille pezzi. Ma non era l’unico effetto collaterale.
Iida: “I miei occhiali!”
Kaminari: “Che hai detto? Non riesco a sentire più niente!”
Ashido: “Akira ci ha assordati con quel…quel…qualunque cosa fosse!”
Momo: “Era simile al quirk del professor Present Mic.”
Jiro: “Adesso sa anche copiare gli altri quirk?”
Tokoyami: “Midoriya, durante gli allenamenti, Akira aveva già usato un attacco simile?”
Izuku: “No! Non ha mai fatto niente del genere!”
Anche Jun e Lyann si chiedevano cosa fosse successo.
Lyann: “Che cos’era quello? Jun, sapevi che Akira era in grado di farlo?”
Jun: “No. Non potevo immaginare che ne fosse capace. E nei dossier della HUMAN ALLIANCE riguardanti Amon, non risulta nemmeno tra i suoi poteri. Quindi, com’è possibile?”
Lyann: “Forse ti sembrerà assurdo, ma credo che l’assunzione del controllo di Akira su Amon e gli allenamenti delle ultime settimane, abbiano dato ad Akira l’accesso a nuovi poteri. Poteri che forse neanche Amon sapeva di avere.”
Jun: “E sai che significa questo?”
Lyann: “Che il nostro lavoro di allenatrici si è appena triplicato. E che, se sopravvive, Akira non ci rivolgerà la parola per almeno tre anni.”
Jun: “*ridacchia*Se conosco bene mio fratello, è molto probabile.”
Present Mic: “SIGNORE E SIGNORI, NON SO SPIEGARE CHIARAMENTE CIO’ CHE È APPENA SUCCESSO MA AKIRA FUDO, CON UN INSOLITO ATTACCO, È RIUSCITO A SBARAGLIARE L’OFFENSIVA DI URARAKA!”
Uraraka era stesa a terra e fissava Akira con aria sconvolta.
Uraraka: “N-Non è possibile! Gli è bastato un solo colpo!”
Ma quello più sorpreso di tutti era lo stesso Akira, che si teneva una mano alla gola.
Akira: “Amon, che accidenti è successo? Sono stato io a farlo…oppure tu?”
Amon: “Lo chiedi alla persona sbagliata, ragazzo. Ne so quanto te.”
Akira: “Beh, ci penseremo dopo. Qualunque cosa fosse, è comunque venuta fuori al momento giusto. Ancora un secondo ed ero spacciato.”
Si sgranchì il collo, osservando Uraraka alzarsi in piedi e dargli le spalle.
Akira: “Va bene, basta giochetti. Da adesso si fa sul serio!”
Uraraka strinse i pugni, cercando di farsi coraggio.
Uraraka: “Ho dato il massimo, eppure…non l’ha nemmeno sentito! Però…proprio come Deku, io…NON POSSO ARRENDERMI!”
Ma proprio in quell’istante, il destino le giocò un brutto scherzo: mentre si girava per affrontarlo, il suo corpo cedette, facendole perdere l’equilibrio e rovinare a terra.
Akira: “OCHACO!!!”
Con uno scatto sovrumano, Akira si lanciò su di lei, scivolando sulle ginocchia e afferrandola poco prima che toccasse il suolo.
Present Mic: “MA…CHE STA FACENDO?!”
Akira: “Ehi, Ochaco, riesci a sentirmi?”
Uraraka: “Il mio…corpo…non si muove…come vorrei…”
Akira: “Dannazione, ha raggiunto il suo limite!” “Tranquilla, andrà tutto bene. Ci sono qua io.”
Gran parte del pubblico era confusa dall’improvviso cambio d’atteggiamento di Akira. Compresa la 1-A.
Sero: “Ma che sta succedendo?”
Kaminari: “Io non capisco, fino a due secondi fa la stava massacrando di botte e adesso invece sembra una crocerossina.”
Tsuyu: “Ribbit. Perché ad Akira non gli importa di vincere.”
Tutti si girarono a guardarla.
Tsuyu: “Per Akira sono più importanti le persone. Qualsiasi cosa succeda, lui cerca sempre di aiutarle. Anche se i suoi metodi sono un po' estremi.”
Nel frattempo, Uraraka si sforzava per muoversi.
Akira: “Ochaco, per favore, non sforzarti. Sei molto debole.”
Uraraka: “Ma posso ancora vincere. Io posso…posso ancora… diventare…un Hero…”
Non capendo perché lei volesse continuare, nonostante le sue condizioni, Akira guardò dentro la sua mente e vide qualcosa che lo lasciò senza parole: era un ricordo di Uraraka da bambina, raffigurante lei davanti ai suoi genitori, con le lacrime agli occhi.
Uraraka bambina: “Quando sarò grande voglio aiutarti col tuo lavoro, papà. Voglio darti una mano!”
Il padre sorrise e le arruffò i capelli.
Papà di Uraraka: “Lo apprezzo molto, Ochaco. Ma a dire il vero, come genitore sarei molto più felice se tu realizzassi il tuo sogno. Così, un giorno, potrai portarci in vacanza alle Hawaii.”
Akira rimase commosso, tanto che le lacrime cominciarono a rigargli il viso.
Uraraka: “Scusa, papà…”
Akira le prese la mano e se la portò al petto.
Akira: “*commosso*Sei stata brava, Ochaco. Sei stata brava.”
Ma lei non poteva più sentirlo. Akira si voltò verso Midnight, che si stava avvicinando.
Akira: “È svenuta.”
La Hero annuì.
Midnight: “Uraraka ha perso i sensi. Akira Fudo passa al secondo turno.”
Ma la reazione non fu quella prevista: gran parte degli spettatori, soprattutto molti Pro Heroes, cominciarono a contestare Akira e a fischiarlo. Midnight, Cementos e Aizawa cercarono di farli smettere, ma qualcun altro li anticipò.
Akira: “Non vi siete divertiti?!”
Il grido di Akira ammutolì tutti gli altri.
Akira: “NON VI SIETE DIVERTITI?! Perché è per questo che siete qui, giusto?! Per divertirvi! Per farvi delle grosse risate mentre noi ci massacriamo l’un l’altro! Come moderni gladiatori in un’arena! Mi stupisce che questi combattimenti non siano fino alla morte! Dite di essere degli eroi, ma io vedo soltanto degli ipocriti in maschera! L’unico vero eroe qui, è quello che stringo ora tra le braccia!”
Rimasero tutti colpiti da quest’ultima dichiarazione.
Akira: “Guardate bene questa ragazza: si chiama Ochaco Uraraka ed è la ragazza più coraggiosa che abbia mai incontrato! Ha più coraggio, determinazione e cuore di tutti voi messi insieme! Pur essendo consapevole che le mie capacità erano superiori alle sue, ha continuato a combattere, determinata a vincere. E sapete perché l’ha fatto? Per aiutare la sua famiglia! Per far vivere loro una vita più serena! È questo che la fa andare avanti, ed è una lezione che dovremmo imparare tutti: non dimenticare MAI per cosa, anzi per chi noi combattiamo! Per il quale abbiamo scelto di diventare Heroes! Ed è ciò che questa ragazza coraggiosa ha voluto insegnarci oggi. Io avrò anche vinto questo incontro, ma lei ha vinto molto di più. Ha vinto il mio rispetto, la mia stima…e la mia amicizia. Perciò ricordatevi di lei! È Ochaco Uraraka, e un giorno… diventerà un Hero straordinario! Uno dei più grandi che questo mondo abbia mai visto!”
Cadde un silenzio profondo. Nessuno riusciva a dire nulla. Akira si rimise in piedi, tenendo una svenuta Uraraka tra le braccia, come se fosse una sposa. Dopodiché, diede un ultimo sguardo severo agli spalti e iniziò a camminare per uscire dal ring. Era a metà strada, quando si sentì qualcuno battere le mani. E, sorprendentemente, era lo stesso Pro Hero che prima aveva criticato Akira. A lui se ne aggiunsero altri e in poco tempo l’intero Yuei Stadium fu avvolto da un enorme applauso, mentre Akira continuava imperterrito la sua marcia. Anche la Classe 1-A non fece eccezione e intanto Izuku guardava il suo amico uscire dal campo e dovette ammettere che si era leggermente sbagliato. Perché i veri eroi sul quel ring…erano due.
Present Mic: “L’OTTAVO INCONTRO DEL PRIMO TURNO SI CONCLUDE IN MANIERA DEL TUTTO INASPETTATA! PERO’, POVERA URARAKA…”
Aizawa: “Vedi di fare il tuo lavoro come si deve.”
Present Mic: “MA ORA NON PERDIAMOCI D’ANIMO!”
Aizawa: “L’ha presa proprio sul personale.”
Present Mic: “IL PRIMO TURNO DI SCONTRI SI È FINALMENTE CONCLUSO! DOPO UNA PICCOLA PAUSA, PROSEGUIREMO COL SECONDO!”
Izuku andò nei corridoi, diretto nell’infermeria, dove dovevano trovarsi Uraraka e Akira, quando sentì qualcuno chiamarlo.
????: “Ehi, Deku!”
Si girò e vide che era stato Bakugo a chiamarlo.
Izuku: “*intimorito*K-Kacchan…!”
Bakugo: “Devo parlarti!”
Izuku: “Ehm, veramente ora sarebbe il mio turno, così stavo andando negli spogliatoi a prepararmi, quindi…c-ci vediamo!”
Fece per andarsene, quando Bakugo parlò di nuovo.
Bakugo: “Gliele hai suggerite tu, vero?”
Izuku: “Uh?”
Bakugo: “Quelle assurde tecniche suicide che Faccia Tonda e Quattr’occhi hanno usato, erano opera tua giusto? Vedi di non intralciarmi più, altrimenti…”
Izuku: “Ti sbagli.”
Bakugo: “Hrn?”
Izuku: “Io non ho fatto proprio nulla. Iida e Uraraka si sono inventati quelle tecniche per conto loro! Che c’è? Ti sei sentito mettere i bastoni tra le ruote? Se è così, allora non tutti sono deboli come credi. E forse tu non sei così forte come dici di essere!”
Bakugo lanciò a Izuku uno sguardo omicida, ringhiando come un animale. Izuku si tenne pronto per un’eventuale attacco ma, sorprendentemente, Bakugo gli diede le spalle e si allontanò in fretta. Una volta sparito dalla vista, Izuku rilassò i muscoli, sospirando di sollievo. Non riusciva a credere di aver tenuto testa a Bakugo, per la seconda volta. La prima è stata poco dopo gli esami d’ammissione, quando Bakugo l’aveva accusato di barare, intimandogli di farsi da parte. Ma lui gli rispose che era stato ammesso perché lo meritava e sarebbe rimasto, che gli piaccia o no. In passato, non avrebbe mai avuto il coraggio di contraddire Bakugo. Ma dopo aver conosciuto Akira, le cose stavano iniziando a cambiare. E Izuku era sicuro di essere soltanto all’inizio.
 
 
Ochaco POV
Mi trovavo nello spogliatoio, a ripensare alla sconfitta che ho subito. E ammetto che un po' mi bruciava. Avevo un impacco sulla guancia e delle fasciature sulla spalla, sul ventre e sulla mano destra. Quando mi risvegliai in infermeria, Recovery Girl mi disse che a portarmici era stato Akira. La cosa mi lasciò di stucco e mi fece anche diventare rossa dall’imbarazzo. Per tutto il tragitto sono stata tra le braccia di un ragazzo, senza rendermene conto! In quel momento, la porta si aprì e vidi Deku entrare. Lo accolsi con un gran sorriso.
Ochaco: “Eheh, e così, alla fine, anch’io ho perso!”
Deku: “Uh? Uraraka…”
Ochaco: “Fino all’ultimo ho creduto di poter vincere. Ma mi sono solo montata la testa.”
Deku: “Le ferite ti fanno male?”
Ochaco: “No, certo che no. Recovery Girl mi ha curata. Erano delle cure moderate, quindi non ha consumato le mie energie. Mi resterà solo qualche graffio.”
All’improvviso, ebbi un attacco di nervosismo.
Ochaco: “*gnnnh*Però devo ammettere che Akira è decisamente forte! Mi ha battuta su tutti i fronti! Devo impegnarmi molto di più se lo voglio sconfiggere!”
Non appena mi accorsi del mio sfogo, chinai la testa imbarazzata, mentre Deku mi dava un’occhiata confusa.
Deku: “Sei…sicura di stare bene?”
Ochaco: “Benone! Sto alla grande!”
Il mio cellulare cominciò a vibrare. Sapevo chi stava chiamando, ma non ero ancora pronta a rispondere, perciò lo ignorai.
Ochaco: “E poi, Deku, tu guardi sempre avanti. Anche se perdi, non ti arrendi mai e poi mai.”
Deku: “S-sì, però…”
Venne interrotto dalla voce di Present Mic, che annunciava la fine dello spareggio tra Kirishima e quell’altro ragazzo della B. Alla fine, vinse Kirishima.
Present Mic: “E CON QUESTA VITTORIA, ABBIAMO FINALMENTE TUTTI I PARTECIPANTI AL SECONDO TURNO DI SCONTRI! E A PROPOSITO, ORA ANDIAMO A INCOMINCIARE!”
Deku: “Eh? Così presto?”
Ochaco: “Aah, Deku, mi dispiace! Per colpa mia non ti sei potuto preparare!”
Deku: “Tranquilla, non fa niente.”
Ochaco: “*sorride*Io ti guarderò! Metticela tutta!”
Lui mi guardò negli occhi e mi fece un sorriso dolce.
Deku: “Contaci.”
Poco dopo, uscì. Nel momento in cui mi ha sorriso, mi sono sentita avvampare e il mio cuore sembrò perdere un battito. Non capisco perché ho avuto questa reazione nei confronti di un mio amico. Ma poi il cellulare riprese a vibrare, così mi feci coraggio e risposi.
Ochaco: “Scusa se prima non ho risposto…papà.”
Papà (al telefono): “Ma no, scusami tu! Io e tua madre ti abbiamo vista in televisione! C’è mancato poco, ma alla fine te la sei cavata alla grande!”
Ochaco: “Non c’è mancato poco e non me la sono affatto cavata alla grande. Ho esagerato. E non avevo neanche un piano di riserva. Io…sono stata sconfitta.”
Papà (al telefono): “Tu dici? Questi discorsi difficili non li capirò mai. Ma, anche se hai perso, la tua strada non si ferma mica qui, giusto? Potrai rifarti l’anno prossimo.”
Ochaco: “Ma è solo vincendo che si può venire opzionati. Con un solo incontro, i reclutatori non mi avranno nemmeno notata.”
Papà (al telefono): “Tesoro, non essere impaziente.”
Ochaco: “*voce rotta*Ma io…voglio…che tu e la mamma…”
Papà (al telefono): “Figliola, dai tempo al tempo. Sei molto gentile a preoccuparti per noi. Sono sicuro che diventerai un’ottima Hero. E poi…qualcuno sicuramente ti ha notata.”
Ochaco: “Hm? Cosa…?”
Papà (al telefono): “Dopo che hai perso i sensi, quel ragazzo che hai affrontato, ti ha difesa a spada tratta contro il pubblico che vi contestava. Ha detto che sei la ragazza più coraggiosa che abbia mai incontrato e che ti rispettava per questo. Ochaco, quel ragazzo crede in te e ha fiducia nelle tue capacità. Tra l’altro, qualche giorno fa…ci ha telefonato.”
Ochaco: “EEEH?!”
Papà (al telefono): “Quando ci ha chiamati, ha detto di essere un tuo amico e che tu gli avevi raccontato della nostra situazione e del motivo per cui volevi diventare un Hero. A quel punto, ha dichiarato di sentirsi in dovere di aiutare, perciò…ha versato sul nostro conto bancario un assegno di tremila e ottocento dollari.”
Ochaco: “CHE COSA?!”
Papà (al telefono): “All’inizio ho rifiutato, dicendo che non volevamo la carità. Ma poi lui ha chiarito che non si trattava di questo, ma piuttosto di un “favore disinteressato a una cara amica”. Ha anche aggiunto che la somma che ci ha donato non coprirà tutti i nostri debiti, ma ci permetterà di tirare avanti finché non prenderai la licenza da Hero. E ti confesso che…mi è sembrato sincero. Non voleva nulla in cambio, eccetto aiutarti. Credimi, figliola, quel ragazzo ha un cuore d’oro e ti vuole bene. Perciò accetta un consiglio: un amico così, devi tenertelo stretto.”
Ero senza parole. Akira aveva fatto tutto questo, solo per aiutarmi. Nessuno prima d’ora si era mai comportato così per me. Con gli occhi gonfi di lacrime, m’inginocchiai e scoppiai in un pianto dirotto. Ma era un pianto di gioia. Mio padre aveva ragione: Akira ha davvero un cuore d’oro.
Ochaco: “Akira…grazie”
 
 
 
Nessun POV
Akira era fuori dallo spogliatoio, appoggiato al muro accanto alla porta. Il suo naso era ricoperto di cerotti e tamponi. Quando Izuku era uscito gli aveva fatto segno di tacere, per poi ascoltare la conversazione tra Ochaco e suo padre. Alla fine, quando sentì Ochaco piangere di gioia, sorrise. E dopo un’ultima occhiata alla porta dello spogliatoio, si allontanò.
 
 
 
 
 
 
Ciao di nuovo! ve l’avevo detto che sarebbe stato un capitolo emozionante. Ci sono stati così tanti colpi di scena inaspettati che non riesco a riassumerli tutti. Vi dico solo che in alcune scene mi sono commosso anch’io. È chiaro che Akira sta lasciando un segno indelebile nei cuori dei personaggi. E il meglio deve ancora venire. Ho già in mente certe idee per i prossimi archi narrativi, che non potete neanche immaginare. Ma prima di salutarci, non dovete perdervi assolutamente il prossimo capitolo, dove ci sarà il primo scontro del secondo turno. E che scontro! Alla prossimaaaaaaaaaaaa!!!!!!                     
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: CrossoverManZero