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Autore: Allen Glassred    08/07/2020    7 recensioni
Ivy è una giovane ragazza, figlia di due Hunters molto famosi. Dopo il brutale assassinio dei suoi genitori da parte di Vanitas, il così detto re bambino e sovrano di Veritas, la ragazza vive insieme al fratello Garry, ed entrambi hanno un solo scopo: trovare ed uccidere l'assassino dei genitori. Ma cosa succederà quando Ivy si troverà faccia a faccia con il re dei vampiri, ora ventenne è più spietato di prima? Quale tremenda verità emergerà dal loro incontro? E cosa succederà in seguito? Ragione o sentimento, cosa seguirà la bella cacciatrice? Vi ho incuriositi? Allora leggete la mia storia, e scoprirete tutto quanto.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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Ivy cade a terra, dopo il violento strattone datole da Vanitas: la ragazza non è infatti intenzionata a proseguire il cammino, mentre lui pare invece furioso, dopo la pessima figura fatta al ballo. Come se gli importasse qualcosa di tutta quella gente, pensa la giovane dai capelli corvini. È evidente che quel ballo è stato indetto con un solo scopo: presentare lei come futura regina di Veritas. Una follia! Quale pazza accetterebbe di sposare chi assassinò brutalmente i propri genitori? E ciò che è peggio, senza dare il minimo segno di pentimento! Ivy rimane a terra, mentre Vanitas le da le spalle, ridendo. Ed ora? Cosa c'è da ridere? È una risata alquanto insana, aggiungerebbe la giovane hunter. Non può fare a meno di tremare. Eppure si domanda come mai non sia subito partito uno schiaffo, o peggio. Dopo tutto, gli ha fatto fare una brutta figura di fronte a tutti. La ragazza si mette in piedi, appoggiandosi al muro. Il ballo sta proseguendo, e nessuno sembra ancora essersi lamentato per l'assenza del sovrano. La mora cerca di andarsene, ma Vanitas è più rapido: le afferra un polso, per poi guardarla. La sua espressione spaventata, Dio se gli piace. Non ne ha mai viste di più belle, nemmeno quando uccise quei volgari cacciatori di Haruka e Juliette. Già, forse perché la sua Ivy è unica, inimitabile. Ride di nuovo, e lei non capisce, e si domanda cosa ne sarà di lei. “ Dolce Ivy, ti meriteresti un castigo per ciò che hai fatto. Ma stasera non voglio punirti: ho ben altro in mente per noi due “. ghigna lui, e per un secondo Ivy trema, non percependo nulla di buono nelle sue parole. “ Ora io e te torneremo al ballo, e tu sarai la mia dama. Volente o nolente “. è un ordine, si evince dal tono duro con cui la frase è stata pronunciata. Ma lei non ci sta: non si presterà più a tutto questo.

 

“ Mai! Tu non mi avrai mai! “. fa su tutte le furie, riuscendo a divincolarsi da quella presa. “ Non sarò mai di un mostro! “. conclude, per poi fuggire correndo per il grande corridoio. Vanitas rimane immobile: mostro? L'ha chiamato mostro? Non è giusto! Stringe i pugni alterato. Improvvisamente una nera ed oscura mano si posa sulla spalla del re bambino. Una mano gelida, mentre una voce gli sibila nell'orecchio poche parole.

 

“ Ti lasci trattare così? Avanti, re bambino! Non sei nemmeno in grado di prendere una donna ribelle? Se la vuoi, tutto quello che devi fare è seguirla e… “. la voce si interrompe, e la misteriosa mano stringe la spalla a Vanitas, che chiude gli occhi e si porta le mani alle orecchie.

 

“ Sta zitto! Non mi dirai come devo fare a conquistare Ivy! “. grida, ma la voce misteriosa riecheggia di nuovo nel corridoio, ed un nero viso si avvicina al suo orecchio sinistro.

 

“ Falla tua. Falla tua in questa notte di Luna Blu, e più nessuno potrà portartela via. Obbedisci, Vanitas. Obbedisci “. la voce ride malefica, poi la mano nera scompare, così come quel viso dal ghigno crudele. Vanitas alza lo sguardo ad una finestra, da cui vede la luna blu. Si, quella luna che da potere agli Hikari, ma non solo: ne massimizza i desideri, e lui sente già i primi effetti di quei raggi lunari. Si dirige verso le scale che poco prima anche Ivy ha imboccato, dopo aver puntato lo sguardo su un ritratto di un uomo dai lunghi capelli corvini, lasciati liberi. Il suo sguardo gelido mette aura, e per un secondo pare che il ritratto si animi, facendo un ghigno crudele.

Ivy ha corso a perdifiato per quelle scale sconosciute, fino a raggiungere una porta. La ragazza ansima, ha paura: teme ciò che le potrà accadere se resterà ancora a palazzo, con quel folle di un re. Si appoggia qualche secondo alla porta, dopo di che questa si apre. Ivy rimane sorpresa: non era chiusa a chiave, come mai? Che non sia una stanza importante? Che sia solo una banale stanza degli ospiti? Non sta a farsi troppe domande, ed entra. Fa freddo, molto freddo. Lei ha le spalle scoperte, e rabbrividisce. Eppure, qualcosa di molto forte la sta obbligando ad avanzare, una sensazione che sente dentro di lei. Si ferma dopo alcuni passi, notando una bara. Si, una bara! Incuriosita si avvicina, per vedere di chi si tratta. Rimane shoccata: quel viso! Santo Cielo, quello è l'uomo del ritratto! Colui che era insieme a quella bella donna, che presume essere Luna il Fulmine splendente. Ma chi è? “ Cosa… ma chi… “. sussurra solamente, ma il rumore della porta che si chiude la fa sussultare.

 

“ Quello è mio padre: Kaname Hikari, il precedente re di Veritas “. quella voce: Vanitas! Quando diavolo è entrato? Ivy indietreggia, finendo però per sbattere contro la stessa bara di poc'anzi. Vanitas la fissa, con uno sguardo strano. È lo stesso di quando l'ha chiesta in sposa! Solo ora nota che ha le guance un po' arrossate, come mai? “ Re Kaname Hikari, il mio caro padre morto per mia stessa mano “. confessa in fine lui, shoccando Ivy: cosa?? Vanitas ha ucciso il padre? Perché?

“ tu… “. riesce solamente a mormorare la giovane, prima di trovarsi nuovamente in trappola. Con Vanitas davanti, non può certo scappare! Appoggia le mani a quella bara, per evitare di cadere a terra.

 

“ Quel miserabile, non merita nemmeno che mantenga così bello il suo corpo “. mormora solamente lui, per poi appoggiare le mani accanto a quelle di Ivy, impedendole la fuga. “ Sai perché ti ho risparmiata? Lo vuoi davvero sapere? “. le chiede, e lei trema senza nemmeno poter sostenere il suo sguardo. Oltre alla rabbia vi legge il puro desiderio. I raggi della luna blu entrano da una finestra, e stranamente anche lei si sente strana, ma com'è possibile? “ Ti senti strana? Mi vuoi? “. chiede solamente lui, mentre Ivy fa cenno di no nonostante il corpo la stia tradendo. Sta iniziando a sudare, anche lei è arrossita. Ha paura, persino sé stessa ora si fa paura. Vanitas invece non pare volersi controllare: le si avvicina, leccandole il collo proprio dove passa la vena, in cui il sangue della ragazza scorre velocissimo. “ Sai cosa comporterebbe il morso di un purosangue su un'umana? Lo sai, dolce Ivy? “. Le chiede a bruciapelo lui, mentre lei a quel contatto si sente andare a fuoco, non capendo cosa diavolo le stia capitando.

 

“ Voglio solo tornare a casa, da mio fratello e da Lukas “. Fa la giovane Perry, nonostante la sua voce stia tremando. Vanitas a quella frase ride sadicamente, togliendo lentamente la collana che adornava il grazioso collo della ragazza. Ora quell'oggetto sarebbe solo d'impiccio, pensa.

 

“ Da tuo fratello? Ma ci sei già! “. Ivy non capisce quell'affermazione: è forse uscito di senno? “ Per quanto riguarda quel volgare hunter figlio dei Delacou… ha le ore contate “. a quella frase Ivy sbianca: Lukas potrebbe essere in pericolo a causa sua! “ E sai perché? Perché gli farò prosciugare fino all'ultima goccia di sangue! Poi lo morderò, riportandolo in vita come mio seguace. Ma non gli darò il mio sangue, e così morirà lentamente “. Ivy trema per la paura, ben capendo che quelle minacce sono del tutto fondate. “ hai capito, Ivy Hikari!? “. Quasi le grida in fine lui, afferrandole entrambi i polsi e piantando le sue zanne affilate nel collo della ragazza, che grida di dolore e si siede su quella bara, bianca in volto. Un momento, pensa: ma come l'ha chiamata? Ivy Hikari? Cosa diavolo significa tutto ciò? Non ha il tempo di pensare altro, che lui la fa alzare, facendola sdraiare a terra e mettendosi sopra di lei, affondando di più le zanne nel suo collo. La ragazza ha le lacrime agli occhi a causa del forte dolore, ed ansima. Si porta una mano alla bocca, per evitare di emettere qualsiasi tipo di gemito. Perchè diamine, ora il dolore sta cambiando, e diventando… piacere?? No! Deve essere l'effetto del morso, che non la fa ragionare. Non può provare desiderio in quello stato, non per lui! Eppure anche il viso della giovane cacciatrice si tinge leggermente di rosso, e Vanitas non ci pensa su due volte: le mette una mano dietro la schiena, lasciata scoperta dalla scollatura del vestito. Poi la tira maggiormente a sé, mentre lei quasi artiglia la sua spalla con la mano libera. Dopo diverso tempo, finalmente lui si decide a staccarsi dal collo della mora, che lo guarda ansimante. “ Finalmente sei tornata da me “. sussurra solamente, per poi guardarla con la bocca ancora sporca di sangue. A quella vista, invece di svenire come accadrebbe a chiunque Ivy sente la gola bruciare, e porta una mano nel punto dolorante. Quella stessa mano che si sporca subito di sangue scarlatto, il suo. Lei non riesce a trattenersi, e lo lecca avidamente. E solo il sangue sembra calmarla, ma non attenua i dolori che sente.

 

“ Cosa… che mi hai fatto? “. chiede solamente, rivolgendosi a Vanitas. Lui fa un ghigno, e le lecca il sangue che esce dalla ferita.

 

“ Non hai sete? Non vorresti il mio sangue? “. Ivy non riesce a rispondere: un forte dolore ai denti la fa gemere, mentre Vanitas la fissa: le stanno spuntando le zanne. Si, l'ha resa un vampiro esattamente come lui. Ed ora la ragazza è in preda ai dolori della sete, la trasformazione sta avendo effetto lentamente. Lui fa un ghigno, per poi slacciarsi la camicia e scostare i capelli dal collo, mentre Ivy non capisce, in preda ad atroci sofferenze. “ Bevi. Avanti, sai che è l'unica soluzione. Devi bere il mio sangue “. Le fa notare lui, ma lei scuote il capo.

 

“ Piuttosto la morte! “. Ribatte decisa, ma lui le afferra il capo con decisione, facendole appoggiare il viso alla sua spalla, con i denti accanto al collo.

“ Obbedisci, Ivy Hikari! Devi bere il mio sangue. Bevi “. la incita di nuovo lui, mentre lei non pare sentire le sue parole: gli slaccia il secondo bottone della camicia, per poi leccargli lentamente il collo: è più forte di lei, non ce la fa a resistere! Sta tradendo la sua famiglia, bevendo quel sangue immondo. Tuttavia non ne può fare a meno. Vanitas sembra soddisfatto di ciò che ha ottenuto: ha finalmente vampirizzato la sua Ivy, la quale affonda i canini nel suo collo. Lui le accarezza i capelli, senza sentire il minimo dolore. La giovane pare calmare la sua sete, mentre lui riflette: ormai è sua! Deve solo avere la sua purezza, cosa che accadrà molto presto. Poi più nessuno potrà portargliela via: il legame di sangue è indissolubile, ed ora lei ha in sé sangue Hikari. E forse non solo quello. La ragazza si stacca lentamente, ansimando e guardando Vanitas, che ricambia lo sguardo. “ Finalmente sei mia “. Le sussurra lui, prima che la giovane svenga: il processo di trasformazione è in corso al cento per cento. “ Adesso arriva il bello… “. commenta solamente il re bambino, prendendo in braccio la sua amata e guardando qualche istante il cadavere del padre.

 

La scena tuttavia, è stata osservata per intero da Jeanne, la quale decide di mettere in atto il suo piano: se è vero che il sangue degli Hikari può donare i poteri del clan della Luna Blu a chi lo beve, allora lei sa già con chi vuole condividerli. Ed è sicura che non sarà facile, ma certamente non impossibile: se Vanitas ha quasi del tutto avuto la donna che desidera, anche lei riavrà l'uomo che ama. Ad ogni costo. “ Garry… “. pensa solamente la principessa. “ Garry, ti giuro che cambierai opinione su di me. Sarai di nuovo mio, ed io sarò la tua sposa e la madre dei tuoi figli. Lo giuro “. conclude il pensiero la bionda, uscendo di soppiatto da palazzo e dirigendosi alla ricerca dell'hunter che tanto ama.

Ciao amici miei! Perdonate il mostruoso ritardo, ma avendo Soledad 5 in corso non avevo ispirazione anche per questa storia XD Comunque eccomi qua con il settimo capitolo, e per farmi perdonare è più òungo degli altri. I morsi di Ivy e Vanitas hanno un non so che di sensuale, secondo me :D sarà che sono la mia OTP ma mi sono piaciuti troppo, anche da descrivere non sono stati affatto difficili. Ora, chissà cosa succederà alla mia seconda OTP ( Jeanne X Garry)? Abbiamo visto la giovane principessa determinata a scovare il bell'hunter, chissà cosa vorrà fare? Vanitas ha morso finalmente Ivy, ed anche lei ha bevuto il suo sangue! In entrambi però pare essere accesa la fiamma del desiderio, persino in Ivy, Cosa accadrà tra i due? Come mai Vanitas ha chiamato la sua amata Ivy Hikari? Cosa c'è dietro? Chi è l'anima nera che ha incitato Vanitas a fare sua Ivy in quella notte di luna blu? Io volo a scrivere il capitolo 8! A presto!

   
 
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