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Autore: Allen Glassred    08/07/2020    4 recensioni
Preciso: questa storia va letta come originale, non va ricollegata a nessuna opera pre esistente e per questo si trova in questa sezione.
Derek, Lidya, Scott, Styles, Jackson, Malia ed Allison sono un gruppo di amici: liceali all'ultimo anno e con ottimi voti, i giovani si preparano ad affrontare il college l'anno venturo. Ma una serie di inquietanti ed efferati omicidi sconvolge la cittadina tedesca: corpi fatti a pezzi vengono rinvenuti sempre più di frequente, ed una domanda sorge spontanea: chi può essere a commettere tali barbarie? Cosa succederà quando, una notte, Lidya scoprirà che uno dei suoi amici è un licantropo? Sarà lui la causa di tali omicidi, o c'è qualcun altro dietro? Intanto nell'ombra, un Alpha dai poteri immensi si sta muovendo per cercare una giovane da mordere e tramutare nella propria compagna, la " femmina Alpha " del suo branco e colei che darà alla luce gli " Omega " del branco. La troverà ben presto e proprio nel gruppo di amici, ma chi sarà delle tre fanciulle la prescelta?Allison, Lidya oppure Malia? Se volete scoprirne di più, non vi resta che leggere la storia. Spero che vi piacerà, baci!
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Pleine Lune '
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Nello stesso istante, mentre i giovani amici stanno passando una serata tranquilla in un locale non molto lontano da casa di Lidya, dei passi precedono l'entrata in scena di una bella donna. Di fronte a lei c'è un uomo, accanto a questi un cadavere - o ciò che ne resta, date le condizioni in cui lo ha rinvenuto -. La misteriosa figura femminile si ferma a pochi passi dall'altro per poi osservare a terra: non pare intimorita e si limita a fare una smorfia piuttosto disgustata. " Un nuovo caso? ". Chiede. L'uomo annuisce mentre si inchina ad osservare il viso, quasi irriconoscibile, di colui che doveva essere un giovane ragazzo. 

" Era così giovane, non avrà avuto nemmeno diciotto anni secondo me. L'ho trovato mentre perlustravo la foresta, così prima di chiamare la polizia... ". La donna lo interrompe per poi scuotere il capo con enfasi. 

" No! ". Tuona, facendo sussultare l'altro. " No, stavolta non dovrai chiamare la polizia: ci occuperemo noi di trovare la cosa che stà mietendo tutte queste vittime innocenti ". Si china accanto all'uomo osservando anch'ella le fattezze della giovane vittima. L'uomo scuote il capo per poi prendere parola di li a poco. 

" Elsa, sai benissimo che non possiamo tener nascosto un fatto così grave! La polizia deve sapere di questo nuovo omicidio, i nostri ragazzi sono in giro per la città e vanno messi al sicuro. Guarda! Guarda cos'ha fatto quest'assassino! E se capitasse ad uno dei nostri figli? ". Chiede agitato. La donna lo guarda severamente per poi fare un gesto di diniego.

" Basta! ". Fa solamente, per poi proseguire di li a poco. " La polizia non ci sarà utile, stanno brancolando nel buio da troppo tempo, e non sono stati in grado di fermare la scia di omicidi che si è venuta a creare ". Commenta. L'uomo scuote il capo a sua volta ed indica il cadavere. 

" Questo ragazzo e le precedenti vittime meritano giustizia! Da soli non possiamo fare nulla, lo sai! ". La donna tuttavia si alza da terra, caricando in una pistola alcuni proiettili. Spinge con energia il caricatore, per poi puntare ad un albero. 

" Avrà giustizia quando avremo preso quella bestia. Perchè la polizia cerca solo un uomo, non un mostro. Spetta a noi trovarlo, e punirlo ". Detto ciò spara un colpo in una direzione precisa. L'albero si incendia mentre una ragazza grida di dolore. La donna le si avvicina sogghignando. " Oh, guarda chi c'è: una giovane Beta ". Commenta. La ragazza la guarda con ira: le zanne bene in vista, gli occhi di un intenso arancio. 

" Bastarda... ". Sibila la fanciulla mentre un acuto dolore al punto in cui ha ricevuto il proiettile la fa gridare e contorcere. La donna si inginocchia per poi afferrarla malamente per i capelli, incurante del suo dolore. 

" Hai una sola occasione per salvarti, ma dovrai cercare di essere convincente e collaborativa ". Sibila. L'altra la guarda con disgusto e tenta di azzannarla, senza successo. 

" Cagna! ". La apostrofa mentre la donna, a quella frase, non può fare a meno che lasciarsi andare ad una fragorosa risata. 

" Chiami me cagna? Proprio tu affibi a me tale epiteto, quando la tua vita è nelle mie mani? ". Chiede, dandole uno schiaffo. " Ora apri bene le orecchie, non lo ripeterò: quel proiettile è d'argento. Per voi altri, l'argento è letale e lo sai, ma voglio offrirti un'occasione per salvarti ". Inizia il discorso mentre l'altra, come un leone in gabbia inizia a dimenarsi e cerca di attaccare in tutti i modi. " Dimmi dov'è lui ". Chiede. La misteriosa donna mostra ancora le zanne in segno di attacco.

" Lui ti farà a pezzi, schifosa cacciatrice ". La donna pare alterarsi e la lancia viso a terra, ponendole sulla schiena un piede per impedirle di reagire e puntandole la pistola pronta a fare fuoco. 

" Non te lo ripeterò: dimmi dov'è lui! Dimmi dov'è il tuo Alpha! ". Le ordina. Lei la guarda con scherno per poi lasciarsi andare ad una lieve risata. 

" Crepa, cacciatrice ". Commenta acida. L'altra si irrita e, a quella risposta carica un colpo pronta a sparare. 

" No! Elsa, non lo fare! ". Fa l'uomo che è rimasto sempre in disparte. Ma uno sparo lo ammutolisce, seguito dal sangue della ragazza che schizza sul viso della donna di nome Elsa e sul suo. Shoccato porta lo sguardo a quest'ultima, non osando guardare il cadavere di colei che ora è tornata ad essere una semplice ragazza di diciassette anni. " Sei impazzita?! ". Grida su tutte le furie. Elsa lo guarda per poi rispondergli. 

" Non ha voluto dirmi dove fosse il suo Alpha, in oltre ci avrebbe uccisi se io non avessi premuto il grilletto. O peggio ". Commenta la donna dalla chioma bionda. Il corvino scuote il capo con enfasi mentre si inginocchia a terra a controllare lo stato dell'altra fanciulla: è davvero morta. " Andiamo, Benjamin! L'ho fatto anche per proteggere te! Cosa sarebbe accaduto se ti avesse attaccato? Tu sei un semplice uomo, non sei un cacciatore, non potevi difenderti! ". Fa come se fosse la cosa più ovvia del mondo la bionda. Il corvino la guarda dritto negli occhi per poi scuotere il capo. 

" Ti rendi conto di ciò che hai fatto con questo gesto? Ti rendi conto o no?! ". Grida alterato mentre si alza. Lei osserva prima il cadavere della vittima, poi quello della sua di vittima. Sospira per poi alzare lo sguardo, puntandolo in quello di colui che si chiama Benjamin,

" Certo che lo so: ho dichiarato guerra a quella bestia ". Sentenzia, mentre l'albero incendiato in precedenza dal proiettile si incenerisce e la bionda si volta per andar via, lasciando l'uomo sconvolto e pieno di domande e timori. 

La serata tra amici prosegue nel migliore dei modi, fino ad arrivare alla conclusione: Allison, Styles, Malia, Jackson, Lidya, Scott e Derek decidono di tornare a casa percorrendo la strada tutti insieme, anche per precauzione dopo i recenti fatti di sangue avvenuti, ed il primo da riaccompagnare è proprio quest'ultimo. Il gruppo giunge di fronte a villa Hale all'una e trenta circa. Il moro si volta verso gli amici, mentre Styles non può fare a meno di osservare la casa con ammirazione. " Wow! Derek, non smetterò mai di invidiarti, abiti in un palazzo più che in una casa! ". Constata il moro. Derek porta una mano dietro alla nuca un pò in imbarazzo, per poi parlare di li a poco.

" Beh, diciamo che è ancora da sistemare al meglio. L'incendio l'aveva quasi completamente distrutta. Ma al momento, è quanto meno abitabile ". Scherza un pò mentre Scott gli da una lieve pacca sulla spalla. 

" Dovrai invitarci prima o poi, a casa tua: non ci hai mai fatto l'onore ". Fa semplicemente. Il moro lo guarda un momento come fosse alla ricerca delle giuste parole, che pare trovare di li a poco. 

" Ecco, diciamo che a mio zio non piace molto ricevere visite. E... ". Scott stà per rispondere, tuttavia una nuova persona fa la sua entrata in scena: nessuno si è reso conto della porta ora aperta della villa, mentre degli occhi praticamente uguali a quelli di Derek lo scrutano piuttosto severamente. 

" Derek, credo di averti dato il tuo orologio quando sei uscito, vero? ". Chiede. Il moro si volta di scatto verso chi ha parlato, in tono piuttosto innervosito. " E ti avevo anche detto che al massimo all'una avresti dovuto essere a casa, no? ". Chiede, per poi finire la frase. " Invece, ora sono l'una e trenta e tu sei ancora fuori. Non ti ricordi forse, che in città c'è un assassino sanguinario che smembra e fa a pezzi i corpi delle sue vittime? Vuoi forse che possa far del male anche a te, o ai tuoi amici? ". Chiede, in apparenza sembra più calmo ma in realtà i suoi occhi bruciano: è veramente arrabbiato e di questo Derek è pienamente consapevole.

" Scusa zio, è che... ". cerca di giustificarsi, ma Lidya si sente in dovere di aiutare l'amico e di toglierlo dagli impicci: in fondo, è perchè hanno chiaccherato così a lungo che hanno fatto tardi, perdendo la cognizione del tempo. Il ragazzo ha ascoltato tutti i suoi problemi e l'ha consigliata, quindi non le sembra giusto che prenda interamente la colpa del ritardo. 

" Non è stata interamente colpa di Derek, signor Hale ". Inizia il discorso la bionda fragola, affiancando l'amico che la guarda sorpreso. " Ci siamo persi in chiacchere, ed abbiamo perso la cognizione del tempo. E' anche colpa mia se ha ritardato ". Cerca di giustificare l'amico, che le sorride grato. Quel sorriso è notato anche da suo zio, che posa poi il suo sguardo di ghiaccio in quello celeste di Lidya. Per un momento regna il più totale silenzio, poi è lui a prendere nuovamente parola. 

" Derek, non mi hai ancora presentato la tua amica ". Commenta solamente, pur mantenendo il suo tono abbastanza severo. L'altro si riscuote: che Lidya sia riuscita ad evitargli di star chiuso in casa per tutto il prossimo mese, come punizione per il ritardo? Balbetta per qualche istante qualche sillaba, per poi prendere parola. 

" Lei è Lidya, una mia compagna di scuola. Loro invece sono Styles, Allison, Malia, Jackson e Scott... ". Indica il gruppo dietro di sè mentre i ragazzi non sanno bene come comportarsi, evidentemente in imbarazzo per la situazione. 

" Lidya... credo che me ne ricorderò ". Commenta solamente suo zio, mentre Derek lo guarda stranito. " Ora sbrigati, entra. Non vorrai far fare tardi ai tuoi amici? ". Chiede. Derek fa cenno di no con il capo per poi salutare tutti i suoi amici con un bacio sulla guancia. Arrivato a Lidya arrossisce vistosamente, cercando di mascherare la cosa salutando con un cenno della mano. Quando il gruppo stà per andare via tuttavia, suo zio si ferma un istante prima di varcare la soglia di casa. " Lidya ". La chiama mentre lei si volta un pò sorpresa. 

" Si? ". Fa solamente la bionda fragola. Derek guarda lo zio in cerca di spiegazioni, lui si volta puntando nuovamente il suo sguardo di ghiaccio in quello di lei. 

" Passa a trovare Derek, qualche volta. E' sempre molto solo, e ho l'impressione che tu gli piaccia molto ". Fa solamente, per poi entrare portando con sè il nipote, ancora sconcertato. Lidya rimane immobile qualche momento, stupita esattamente come il gruppo di amici dietro di lei. 

Derek e suo zio rientrano in casa. Il giovane dalla chioma corvina guarda sorpreso il secondo, che incrocia le braccia contrariato. " Non uscirai mai più di sera, mi sono spiegato? ". Chiede freddo. Derek lo guarda strabiliato per poi scuotere il capo decisamente contrariato.

 " Zio, ho diciannove anni! Non mi puoi recludere in casa solo per un ritardo ". Constata mentre l'altro, spazientito, artiglia con le unghie affilate il divano, conficcando le unghie nel bracciolo. 

" Se ti dico di fare una cosa, la devi fare! Credi che mi diverta a fare la parte del cattivo? No, e lo sai bene: se faccio questo è solo per il tuo bene, non voglio che ti accada nulla di male ". Risponde solamente mentre l'altro gli si avvicina. 

" Ma non posso chiudermi in casa per sempre. In oltre, perchè hai invitato Lidya? Non mi pareva ti piacesse ricevere visite ". Chiede il moro decisamente sospettoso per l'atteggiamento di suo zio. Lui rimane in silenzio per qualche istante, in seguito si decide finalmente a prendere parola. Osserva le sue unghie affilate per poi sospirare pesantemente. 

" Ho notato che la signorina ti piace molto, cosa credi? Non sono stupido ". Sentenzia mentre i suoi occhi si posano sul nipote, scrutandolo come a volerne carpire anche la più piccola reazione. " In effetti è davvero bella ". Commenta. Derek, per qualche assurda ragione al momento ignota pare allarmarsi a questa frase. 

" Ora basta! Non dobbiamo far sapere nulla ai miei amici, non più di quanto sappiano. Nè sull'incendio, nè su altro ". Precisa. Il più grande pianta le unghie nel bracciolo del divano, squarciandolo con una forza che lascia impressionato persino lo stesso nipote.

" Apri bene le orecchie, ragazzo mio: sei tu ad averli coinvolti! Io ti avevo detto chiaramente di non avvicinarti troppo alle persone, ma tu non mi hai dato retta. Se capiterà loro qualcosa, sarà solamente a causa della tua insensatezza! ". Vedendo lo sguardo stravolto del nipote si calma un pò, per poi proseguire. " Quella ragazza ti piace, no? Semplicemente, se sarà qui correrà meno rischi che le possa accadere qualcosa di spiacevole. Tipo incontrare quell'assassino. Dopo tutto, non voglio vedere il mio nipotino adorato soffrire, ti pare? ". Chiede. Gli occhi di Derek si tingono improvvisamente di un giallo intenso, segno che è evidentemente arrabbiato. 

" Non mi piace questo tono, nè come stai parlando dei miei amici, o di Lidya. Cos'hai in mente? ". Chiede. L'altro gli si avvicina velocemente, puntando le unghie affilate al viso del giovane ma fermandosi poco prima di fargli davvero male. 

" Niente! Lo sai, no? Non posso fare niente, anche se volessi ormai non potrei fare più assolutamente nulla! Io sto solo cercando di proteggere te e i tuoi stupidi amici da una belva sanguinaria, come non sono riuscito a fare con mio fratello a suo tempo, durante quel maledetto incendio. O con i miei figli ". Precisa. Derek mostra a sua volta le zanne affilate, credendo di essere attaccato da un momento all'altro e come se avesse dimenticato: suo zio non costituisce un pericolo, non più ormai. 

" Hai ragione, scusami ". Fa solamente il moro, ritirando le zanne e mentre i suoi occhi tornano azzurri. " Vado a dormire, ho piuttosto sonno ". Comemnta solamente il moro mentre si avvia alle scale. Suo zio rimane fermo qualche istante, notando lo squarcio che ha creato sul bracciolo del divano e guardando le sue unghie affilate. In seguito osserva una vecchia foto posta su un tavolino: una bella donna assieme ad un neonato, al suo fianco un'altra donna e due bambini. Chi siano, non è ancora dato saperlo. 


Salve amici cari, come state? Eccoci qua con il capitolo due, dove fanno la loro comparsa anche Elsa e Benjamin: chi saranno? La donna pare essere una cacciatrice, lui un semplice uomo senza nessuna abilità. Abbiamo in oltre visto la donna eseguire la sentenza a morte di una Beta, dopo che questa si è rifiutata di confessare dove si trova il suo Alpha. Sconvolto, Benjamin le ha detto che in questo modo lei ha dichiarato guerra. Cosa avverrà adesso? Ci saranno altri omicidi? Saranno coinvolti anche gli amici di Derek, del quale nel frattempo ha fatto la comparsa anche lo zio? Zio che pare essere stato colpito da Lidya, tanto da invitarla a tornare a trovare Derek. In seguito assistiamo alla discussione tra i due, che quasi arrivano alle mani fermandosi poi in tempo. Derek non pare fino in fondo convinto della buona fede di suo zio, che intanto ha osservato una misteriosa foto con due donne e tre bimbi: chi saranno mai? Saranno anche loro degli Hale, morti nell'incendio? Lo sapremo molto presto! Continuate a seguirmi, e se vi va a lasciare pareri! Un bacio, alla prossima!
   
 
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