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Autore: ladypink88    09/07/2020    7 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Laura non era così concentrata come avrebbe voluto essere. Ogni tanto fissava il suo orologio e le sembrava che il tempo scorresse troppo lentamente.
Non erano neanche le 15!
Leggeva una riga ed il suo pensiero andava altrove “ Forse dovrei veramente iniziare ad aprirmi e ad avere nuove amicizie”. Dopo di che rendendosi conto che aveva perso totalmente la concentrazione, ricominciava a scorrere i fogli stampati di fronte a lei e un altro pensiero la investiva “Manu sarà senz’altro stupito e contento di questa mia iniziativa, d’altronde mi ha sempre rimproverata di essere asociale a volte!”.

Manuel. Sorrise.
Si accorse che stava sorridendo. Sbuffò.
Ok è ufficiale. Sto perdendo il mio tempo qua dentro. Tanto vale che torni a casa! Per fortuna che stamane gli appunti li ho presi con attenzione!”

Si alzò e si diresse verso l’uscita dell’ateneo , ma mentre lasciava la biblioteca sentì nuovamente il vociare delle ragazze di poco prima. Si fece coraggio. Aveva deciso che si sarebbe aperta e che avrebbe cercato di farsi nuove amiche! Si avvicinò al gruppo di ragazze che a quanto pare stavano andando in biblioteca quando Laura fu fermata da una voce che ben conosceva:
“ Oh che piacere rivederti! Oggi a quanto pare ci incrociamo spesso”. Era lei. Serena.

Stessa voce con tono perentorio che non ammetteva repliche. Stesso sorriso gentile. Così innaturale da sembrare finto pensò fra sè e sè  la puffa, ma invece di fare la diffidente come al solito rispose con finta disinvoltura “ Eh sì! Stavate andando in biblioteca? La troverete quasi vuota e riuscirete a studiare in tranquillità!”. A quel punto Serena fece uno sguardo strano, era come se avesse percepito il cambiamento in Laura, o quantomeno la sua voce si fece melliflua come a voler ad ogni costo apparire “accondiscendente”.

Si avvicinò e le soffiò quasi in viso : “ Oh grazie per il prezioso suggerimento!”. Laura si sentiva in soggezione, ma dissimulò un’altra volta : “ Di nulla Serena!A proposito, ti volevo ringraziare per questa mattina, sei stata molto gentile… e “ tentennò” a proposito di sabato … bè volevo dirti che ci sarò molto volentieri!”.
Sul viso di Serena si dipinse un ghigno per un istante ma Laura non lo percepì.  La parlò ancora con quel tono mellifluo quasi sottovoce “ Oh Laura è magnifico! Ci divertiremo moltissimo! La festa è alle 22 come è scritto nel bigliettino!”.Sorrise di quel sorriso innaturale che destabilizzava non poco la nostra puffa e lei cercò di ricambiarlo con altrettante innaturalezza. “ Ah Laura, tesoro una cosa! Ovviamente già lo sai, ma all’Hollywood il Dress Code è d’obbligo, ma sono sicura che era qualcosa che avevi già tenuto in conto!”.

Le sue amiche fecero una risatina complice a quella frase . Laura non ebbe il tempo di rispondere e rimase con le parole non dette : “ E cosa sarebbe di grazia il Dress Code?”. Il suo sesto senso le suggeriva che forse era meglio non aver posto una domanda simile a Miss Perfezione. Sicuramente Manuel le avrebbe spiegato di cosa si trattava.
La biondina dai lunghi capelli e il suo sciame di amiche si erano allontanate e si ritrovò di nuovo da sola. Il suo pensiero andò subito a Manuel. Pensò che aveva davvero tante cose da raccontargli e da chiedergli. Anche se in realtà era in largo anticipo affrettò il passo per andare verso la stazione perché non vedeva l’ora di vederlo.


                                                                                                                                             *************
                         
Manuel rientrò a casa. Aprii la porta, diede un’occhiata in giro e si ricordò che quel giorno sua madre e quella della puffa avrebbero avuto un importante impegno lavorativo, e probabilmente sarebbero rientrate proprio tardi.
Si tolse lo zaino e la giacca e si sdraiò sul comodo divano color crema del salotto.
Guardò l’orologio. Erano quasi le 17 e al pensiero che da lì a poco si sarebbe rivisto con Laura provò un attimo di agitazione.

Andò davanti allo specchio del bagno e si chiese come avrebbe iniziato a dare le sue spiegazioni alla puffa riguardo al diario:

Ecco vedi, ieri a Laveno non ci sono arrivato per caso. Ero venuto lì a cercarti perchè mia madre mi aveva chiesto di portare dei documenti di lavoro alla tua, così sono passato da te e Roberta mi ha detto dov’eri.
Allora ho chiesto a tua madre se potevo entrare in camera tua con una scusa, sono entrato e ho visto questo: senza pensarci troppo l’ho preso e ho deciso di venire a cercarti”

Troppo sintetico.
Decise che avrebbe optato per un’altra versione.

Ciao puffa, devi sapere che ieri quando non ti ho visto in Università mi sono preoccupato e mi sono sentito in colpa per quello che era successo il giorno prima….eeee”
Si fermò. Gli venne in mente Serena! Quell’oca giuliva!

“Che palle! In qualche modo riuscirò a dirglielo!”. In quel momento sentì il cellulare vibrare. Lupus in fabula: - Ciao dormiglione! Tra una mezzoretta passo da te a portarti gli appunti! Confermami se ci sei. Laura-
In meno di 30 secondi Manuel le aveva mandato il suo messaggio di conferma.

Il biondino decise che era il caso di accogliere la puffa come si deve! Si diresse verso la cucina e aprii il frigo!Il suo viso assunse uno sguardo compiaciuto : “Ottimo direi! Se mi sbrigo posso preparare un ottimo aperitivo, d’altronde lei ama lo Spritz!”
Mise l’aperol  ed il prosecco nel frigo e si mise a preparare le tartine : per essere un ragazzo se la cavava abbastanza bene in cucina,lo rilassava, e poi nel periodo in cui sua madre aveva sofferto di depressione dopo la separazione dal padre in qualche modo aveva dovuto arrangiarsi.
Dopo una ventina di minuti di preparazione poteva dirsi soddisfatto del risultato : i piatti con le tartine per l’aperitivo erano pressappoco perfetti e in un attimo anche lo Spritz con il ghiaccio sarebbe stato pronto! Manuel preparò tutto sul terrazzo di casa, dove ogni tanto cenava con sua madre nelle sere estive. Si disse che nonostante tutto era fortunato, non tutti potevano avere un attico come il suo e godere di quella vista. Tutto sommato suo padre qualcosa di utile l’aveva fatto! Sorrise di un sorriso amaro, ma quando sentì il citofono suonare questi pensieri sparirono al volo!
 
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Laura suonò alla porta di casa e prontamente il biondino aprii con un finta disinvoltura, in realtà dentro di sè era super agitato.
“Benvenuta Miss Puffa !” Esordì ironico aprendo la porta. La ragazza elargì uno splendido sorriso ed esclamò “ Ma buonasera Mister Dormiglione!Fammi indovinare, prima delle 11 non ti sei alzato dal letto!”
Manuel sbuffò fintamente offeso mettendosi le mani sui fianchi “ Mi sopravvaluti si vede! Devi sapere che mi ha svegliato la signora delle pulizie a mezzogiorno” “Sei proprio un caso disperato!” rispose Laura e si mise a ridere di gusto. La sua risata era veramente contagiosa e anche lui fu contagiato dal suo buonumore.
“Prima che io mi dimentichi… eccoti qua gli appunti delle lezioni di stamattina” e glieli consegnò con estrema serietà . Il biondino la guardò e disse “ Oh grazie mille! Ho pensato ad un modo per sdebitarmi a questo proposito!” “Sdebitarti di cosa? Sono solo appunti!”. Lui la prese per mano e lei si fece guidare da lui, proprio come la sera prima.


“Ecco qua, spero ti faccia piacere! “ esclamò il ragazzo mostrando la tavola che aveva preparato per l’aperitivo! La puffa era senza parole! “ Ma io AMO LO SPRITZ E L’APERITIVO! Grazie mille dormiglione!”
I due presero posto e Laura iniziò a sorseggiare il suo amato Spritz e chiese “ Ma lo hai preparato tu? Veramente è buonissimo!”. Manuel  compiaciuto disse “ Anche le tartine sono opera mia! Sai che non me la cavo male ai fornelli!” “ Oh ma è fantastico! Allora non sei solo bravo a dormire! Chissà quante altre qualità nascoste hai… “ disse lei in un soffio con sguardo malizioso. Lui non riuscì a rispondere perché lei riprese a parlare “ Non avevo mai fatto caso alla vista meravigliosa che si può ammirare da casa tua! Davvero magnifica!”. Manuel guardava il profilo della puffa che sorrideva e i suoi splendidi occhi castani che quel pomeriggio erano così luminosi  e disse in un soffio “ Anche tu sei radiosa in questo momento!”.

Lei si girò. Arrossii e lo guardò negli occhi : “ A dire il vero neanche tu sei male!”. Sorrise.
Si guardarono e sorrisero entrambi in quel silenzio che sapeva solo di loro e di complicità.

Laura ad un certo punto ruppe quel silenzio dicendo tutta agitata : “ Manu, Manu! Devo dirti una cosa e ho bisogno del tuo aiuto!”. A lui per un momento andò storto lo Spritz, ma riuscì comunque a dissimulare una finta calma che non provava. “Tu che hai bisogno del mio aiuto?Più che volentieri, ma è strano che tu me lo chieda! Devo preoccuparmi? “ e in queste ultime parole si fece serioso. “ No assolutamente” e lei sorrise per rassicurarlo “ Devi sapere che ho deciso di cercare di farmi qualche amica in università, d’altronde me lo hai detto sempre tu che a volte ho la socievolezza di uno scimpanzé!”.
Manuel si tranquillizzò e si mise a ridere “ Sì in effetti è vero!Farti qualche amica non è per nulla una cattiva idea! Brava puffa!” “ A questo proposito mi sono già portata avanti! Devi sapere che oggi, una nostra compagna di corso di Marketing, quella ragazza bionda che si chiama Serena mi ha  prestato i suoi appunti di ieri e mi ha perfino invitata al suo compleanno all’Hollywood questo sabato! Ed è qui che subentra il tuo aiuto!”.
“Serena chi??? Serena cosa?? Ma che diamine ti è..” non riuscì a finire la frase il biondino. Questa volta il sorso di Spritz gli andò di traverso sul serio e iniziò a tossire ….
Laura si preoccupò : “ Manu.. Manu… Stai bene?”.

   
 
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