Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: annapuff    10/07/2020    1 recensioni
Anna Lily Black ragazzina di 11 anni vive in Italia con i suoi tutori. Non sa nulla del suo passato o della sua famiglia.
Un'infanzia per niente allegra, ma finalmente riuscirà ad andare a scuola in Italia, una scuola diversa, lì troverà se stessa, la libertà, amicizia e amori.
Riuscirà con il passare degli anni questa ragazzina a capire i misteri del suo passato? chi sia suo padre? E riuscirà a cambiare le sorti del suo futuro già programmato dai suoi zii?
Incomincia il suo primo anno di scuola nel 1990 un anno prima rispetto a Harry Potter.
Lei è casinista, allegra e amante degli scherzi e nel trovarsi nei guai, sempre pronta a tutto una vera e proprio malandrina!
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap 18 Di nuovo amici o quasi

Silenzio aleggiava nella stanza, Kevin si avvicinò al cugino per aiutarlo.
“Non ho bisogno di una mano! Lasciami”
“Smettila di fare l’antipatico fatti aiutare, ti sta uscendo il sangue dal naso”  disse Kevin continuando ad aiutarlo anche se lui cercava di scostarsi
Paolo si avvicinò a lui con la bacchetta, “Stai fermo che faccio finire l’emorragia!” puntò la bacchetta verso il suo naso e disse l’incantesimo.
“Ora va meglio?” chiese poi
“No, va uno schifo!” rispose avviandosi verso il bagno per potersi pulire dal sangue  sbattendosi la porta alle spalle.
“Che facciamo ora?” chiese Vincenzo a disagio
“Ah, boh!” esclamò Kev
“Gli facciamo fare pace!” ripose Paolo con ovvietà guardando i due in malo modo
“Io non voglio immischiarmi” disse Kevin “Non mi piacciono i litigi, odio quando litigano mi fanno pensare ai miei genitori e a quando ero piccolo” disse Kev sedendosi a terra pensieroso, i suoi erano separati da ormai cinque anni, ricordava solo litigate, e mai un momento felice anche prima della separazione, i suoi litigavano sempre, ne soffriva molto, prima di arrivare a scuola era un ragazzino molto solo si chiudeva in camera, quando stava con Diego, faceva finta di nulla dimostrando di essere invece allegro e spensierato, fare l’idiota, comportarsi con leggerezza lo aiutava a non pensare a quanto gli avesse fatto male la sua famiglia. Quindi ogni volta che c’erano problemi preferiva non immischiarsi e far finta di nulla. Odia i problemi.
“Non possiamo non fare niente! Dobbiamo trovare Nic!” disse Paolo
“Sarà da Anna sicuramente, forse è  meglio domani, anche perché ha appena sganciato una bomba!” Vincenzo lo guardava molto indeciso, Vincenzo non sapeva bene cosa pensare a riguardo
“Diego esci dal bagno! Dobbiamo parlare di Nicola” disse Paolo ignorando il fratello e volendo risolvere la situazione, di solito a quello pensava Nic ma era scappato, se non c’era Nic ci pensava Diego ma era diventato idiota dall’inizio dell’anno quindi non si poteva far affidamento su di lui ormai. E il fratello e Kevin non erano pronti a quel tipo di azioni, erano più i tipi che scherzavano e ridevano facendo finta di nulla aspettando che qualcun altro aggiustate tutto, o succedesse magicamente. Quindi era rimasto solo a lui il compito il ingrato di dover aggiustare le cose.
Sbattè la mano alla porta, per richiamare l’attenzione di Diego.
“Un attimo!” urlò da dentro il bagno, era seduto sul Wc chiuso, cercando di pensare, si stava dando dello stupido, tutta quella gelosia, insensata le accuse, Nic l’aveva appena sconvolto con quella rivelazione, non sapeva come sentirsi a riguardo, a parte il sentirsi uno stupido. Non lo aveva mai visto così incazzato in vita sua, Nic non era neanche un tipo violento. Tirò su con il naso, era tutta colpa sua, aveva perso Anna e ora anche il suo migliore amico. 
Era geloso, troppo, si era sentito uno schifo negli ultimi mesi avendo visto, la vicinanza di Anna e Nic, non sopportava quel comportamento, e poi si sentiva in colpa per provare tutto quel odio.  Aveva provato a distrarsi con Anastasia, quando stava con lei non pensava molto, era troppo occupato a pomiciare ovunque, e Anastasia non era la tipa da fare domande e preoccuparsi per qualcosa, ed era anche piuttosto stupida ed oca. Era solo un passatempo per non pensare alla sua gelosia.
Strinse i pugni, era un vero idiota.
“Esci o no?” richiese Paolo fermo davanti la porta chiusa aspettando una qualche risposta.
Lui uscì dal bagno “Ha ragione Nicola sono un idiota!” e si sedette a terra vicino a Kev
“Si lo sei” disse lui triste “Quando vedo te e Nic litigare è come vedere i miei genitori” continuò a dire
“Oh, ecco ora si che mi sento di più una merda!” esclamò Diego sospirando
“Beh poiché hai capito che sei stato Idiota come ci comportiamo con Nic, dovremmo parlargli?” chiese Paolo sedendosi anche lui a terra
“Mmh  Spero non sia innamorato di nessuno di noi” disse Vincenzo dubbioso
 “L’importante è che nessuno di noi si innamori di Anna” disse Kevin guardando il cugino
“No ti prego non ricominciamo, Diego ha la sua bella Bionda!” disse Paolo cercando di evitare l’argomento Anna, provando a fare un po’ di ilarità
“Voi come lo sapete?” chiese Diego invece, pensava di essere stato attento a non farsi vedere, anche se era difficile dato che la ragazza gli saltava al collo ogni volta che lo trovava e lo spingeva in qualche classe o in qualche angolo buio.
“Ti abbiamo visto dopo il club”  rispose Paolo maledicendosi perché sicuramente l’amico avrebbe chiesto di Anna
“Ah, lei mi ha visto?” chiese timoroso
Vincenzo e Paolo si guardarono come a trovare qualcosa da dire ma nulla quindi Vincenzo decise di dire la verità “Si, non ha reagito molto bene, come a cena era nervosa per quello, forse dovresti parlarle”
“Dobbiamo parlare prima con Nic! No perché Anna non sia importante, ma Nic penso stia peggio” esclamò Kevin “Voi che ne pensate del fatto che sia Gay?”
“mmh” i gemelli non sapevano che dire e ciò era una novità.
“Per me non è un problema” disse Diego
“Neanche per me! Più ragazze per noi!” disse Kev
“Ma se tu sei fidanzato! Alessiuccia dove la mettiamo?” Paolo lo guardava male
“Ah si giusto!” rise Kev
“Beh neanche per me, anche se sarà un po’ imbarazzante spogliarci” disse dubbioso Vincenzo
“A me non è mai sembrato che ci guardasse!” guardò con rimproverò il fratello per la frase appena detta
“mmh giusto quindi dobbiamo solo parlarne con lui, che dite Anna lo saprà?” disse Kevin grattandosi la testa “Perché se lo sa, e qualcuno di noi avrebbe da ridire su Nic penso ci ucciderebbe”
“Decisamente specie con la fissa che ha della famiglia Addams!!!” esclamò Vincenzo
“Ok, direi che domani parliamo tutti insieme a cuore aperto e risolviamo?” disse Paolo
“Forse dovremmo farlo ora tipo andare a cercarlo” Diego era pieno di sensi di colpa e si stava torturando i capelli, continuandoci a passarci una mano, spuntavano in tutte le direzioni come se avessero preso vita
“Sta con Anna, sicuramente, meglio lasciarli del tempo, e smettila di maltrattare i tuoi capelli” Kev gli prese una mano e le la fermò.
“Pensi che Anna possa aiutarlo non è il massimo della delicatezza” Vincenzo gli stava guardando con orrore
“Oh sì, è riuscita ad aiutare Anthony quando è morta la madre, e poi non so se vi ricordate l’anno scorso quando Kev si è fatto male, era diventata improvvisamente dolce con lui, lo teneva sempre d’occhio. Ci aveva anche minacciato di prenderci cura di lui!” esclamò Paolo
“Vi ha veramente minacciato per aiutarmi? Oh, io l’ho sempre detto che è tenerina!” esclamò Kevin estasiato “Mi ricordo, quando venne in infermeria mi abbraccio, aggiustava il mio cuscino, mi portava da mangiare, inizialmente avevo paura ma poi mi sono abituato, poi sono guarito e mi ha trattato di nuovo male” rise al ricordo
“Si è tenera, ma non penso ti convenga chiamarla tenerina penso che lei morda!” Vincenzo di stava rotolando a terra per le risate
“Quindi sta in buone mani Nic” Paolo annuiva con fare solenne
“Facciamo tutto domani mattina?” chiese Diego guardadoli uno a uno
“Si, forse direi di andare a letto ora!” urlo Paolo meno nervoso del solito alzando il fratello da terra.
“Ragazzi mi dispiace di essere stato un idiota.” Diego si era alzato in piedi e si stava torturando le mani
“Devi dirlo a Nicola no a noi, anche se le vostre litigate hanno influenzato il nostro umore, poveri noi incompresi ed esclusi!” fece per far finta di svenire addosso al cugino Kevin
“Per noi è tutto apposto!” dissero i gemelli guardandolo
“Ok, se lo dite voi, dai andiamo a dormire che è meglio” Diego scosto il cugino d’addosso e si mise a letto.
 
“Ehm, ehm” disse una voce
I due ragazzi dormivano tranquillamente senza accorgersi della presenza della stanza.
“Ragazzi!”urlò la voce, entrambi sobbalzavano
“Chi, cosa, perché?” disse Anna alzandosi sul letto in piedi e cercando la bacchetta.
“mhh che succede, che ore sono?” mugolava Nicola
“Perché siete a dormire qui?”chiese  la voce
“Ehm salve Preside!” urlò Anna
“La preside?” spalancò gli occhi Nicola
“E il professore Davis che sarei io!” disse il professore sorridendo
Anna si rimise a sedere guardando i due professori imbarazzata, sperando di non beccarsi una punizione.
 “Ripeto perché siete a dormire qui?” chiese la preside dando un colpetto al prof Davis per farlo star calmo
“Ehm, ho fatto coming out ieri e non volevo dormire nel mio dormitorio, e lei ha problemi d’amore!” disse indicando poi Anna
“Io non ho problemi d’amore! Non dire alla gente che ho problemi d’amore! Ho una reputazione da mandare avanti!”
“Ok mi sono sbagliato tu hai solo problemi seri al cervello!” disse lui ridendo
“Tu hai problemi seri! Non io scemo!” e gli tirò un cuscino
Il professore Davis tratteneva le risate a stento e la preside li guardava rassegnata
“Ragazzi!”
“Ehm ci scusi!” disse Anna riprendendo il cuscino
“Dai Geltrude, non hanno fatto nulla di male!”
“Per questa volta può passare, forse dovreste tornare nei vostri dormitori prima che si svegli tutta la scuola, non fatevi beccare dagli altri, o mi toccherà poi mettervi in punizione!” disse la preside tirando Davis per una mano e portandoselo via.
“è andata bene l’abbiamo passata liscia!” si riaccasciò sul divano la piccola
“Si dire di si, non ti rimettere a dormire! Hai sentito che ha detto non ci dobbiamo far beccare da nessuno, ho un piano ci andiamo a vestire e andiamo a fare colazione”
“La mensa è chiusa genio!” disse lei con ovvietà arricciando il naso “Mi prude il naso uffa! Grattami!”
“Oddio, la mattina tu non sei normale! Alzati andiamo nelle cucine e poi ci andiamo a nascondere da qualche parte, non so vicino alla scogliera”
“Negativo! Vicino la scogliera no! Non voglio rischiare che ti suicidi e che io vada in prigione per un crimine che non ho commesso!” disse lei grattandosi poi il naso su un cuscino come se fosse un cane
“Ok, niente scogliera! Vabbè alzati e vai a vestirti ci vediamo fra 20 minuti, sembri un cane così!”
“Bau!” disse lei per poi ridere, e lui la spinse giù dal divano “Ahia ahahahah” si lamentava ridendo poi ghignò si alzò leggermente con il busto e con una mano afferrò il braccio di Nicola per tirarlo giù. E tutti e due risero insieme.
 
“Chi racconta per primo? Tu no?” disse Anna versandosi del caffè in una tazzona
“Non è troppo quel caffè hai solo 12 anni”
“Quasi tredici fra un po’ di mesi! Non rompere e racconta!” disse lei sorseggiando dalla tazza
“No, fai prima tu!” disse lui imbronciato mangiando un biscotto
“Io non ho molto da raccontare, ho visto Diego baciarsi e mi sono innervosita, ed ho capito che mi piace tutto qui!” disse lei con un’alzata di spalle sbuffando
Alcuni elfi quelli che erano abituati a vedere la ragazza lì dentro si misero a sedere e ascoltavano incuriositi la conversazione
“Ah si proprio nulla di che, non stai raccontando tutto” disse lui guardandola come a dire vedi che lo so
Sbuffo arricciandosi una ciocca di capelli tra le dita nervosa.
“Anthony” disse lui con un ghigno
“Cosa sai?” lei lo guardò male
“So, ma voglio che me lo racconti tu.”
“è più importante il tuo di fatto che il mio!”
“Si ma io devo metabolizzare, quindi incomincia te”
“Sai essere così pesante a volte, uffa!” sbuffo prese un biscotto e lo addentò con rabbia e poi rassegnata incominciò a parlare, sapeva che se non lo avesse fatto per prima lei, Nic non le avrebbe mai detto nulla.
Fece un grande sforzo a dover ammettere come si fosse sentita a riguardo, lui la guardava teneramente, sembrava così vulnerabile e confusa.
“Ok, questo è tutto, tocca a te!” disse lei infine
“Aspetta dobbiamo parlarne meglio”
“No, non c’è niente da dire, e niente su cui ragionare, la situazione è questa io ho una cotta per Diego, lui bacia le bionde, Anthony si è dichiarato ma io ho detto di no, la soluzione è evitare tutti e due come si evita il Vaiolo di Drago. Punto e fine, della conversazione tocca a te.”
“Va bene, ti racconto tutto” disse rassegnato toccava a lui ora, e non poteva non dire nulla.
“Quindi sintetizzando, tu e Diego avete litigato di nuovo per me e ti avevo detto di non farlo, Anthony è venuto da te preoccupato per me, tu sei esploso ti sei dichiarato hai tirato un pugno a Diego e te ne sei andato senza aspettare che loro dicesserò qualcosa, ora sei in panico e pensi di non avere più i tuoi amici?” disse lei sintetizzando il tutto alla velocità della luce
“Si” rispose
“Ok, me la vedo io!” si alzò e lo lasciò lì dirigendosi a passo di marcia verso il dormitorio maschile.

Erano ancora tutti addormentati, Anna chiuse la porta dietro di lei per non far entrare Nicola, accese la luce e incominciò a urlare.
“SVEGLIATEVI DOBBIAMO PARLARE ORA!”
Kevin cadde dal letto attorcigliandosi nel piumone e sbattendo la testa al comodino, Vincenzo mugolò “No, dai Mamma altri cinque minuti” Paolo si mise la testa sotto il cuscino per via delle urla, e Diego si mise a sedere facendo un salto in aria e guardandola stupefatto.
Anna si avvicinò tra i due letti dei due gemelli e grido “Aguamenti, Aguamenti” prima a uno e poi all’altro.
“Sei impazzita!” gridò Vincenzo fradicio.
“No! Ho detto che dobbiamo parlare ORA!”  disse lei come una furia
Diego si alzò dal letto e si avvicinò a lei fiorandole il braccio con una mano lei saltò come se fosse stata fulminata e lo guardò fisso negli occhi, lui fece per avvicinarsi guardandola ma lei si scosto, non aveva pensato aveva deciso di andare in quella camera per sgridarli su Nicola, non aveva pensato che ci sarebbe stato anche lui. Ma non era il momento di pensarci, Nicola veniva prima.
“Siete tutti svegli?” disse freddamente mettendosi al centro della stanza con le mani sui fianchi e il viso serio.
“Si, sei entrata come un uragano era difficile non svegliarci” Disse Kevin che si stava rotolando a terra togliendosi il groviglio delle coperte in cui era intrappolato.
“Ok tutti in piedi!” disse lei come se fosse un comandate dell’esercito, Vincenzo la guardò male, e Paolo preoccupato
“ORA!”
I gemelli si alzarono subito e si misero davanti a lei Diego la guardava sconvolto aspettandosi il peggio, e Kevin lottava ancora con le coperte Anna a vederlo sbuffò punto la bacchetta verso di lui che spalancò gli occhi “No ti prego non farmi del male!!!” lei lo ignorò e disse “Relascio!” Le coperte si levarono di colpo lui fece un respiro di sollievo poi la guardò e lei lo stava fulminando con lo sguardo si alzò in piedi e si mise davanti agli amici tentennando.
Lei incominciò a fare avanti e dietro, per poi fermarsi di colpo.
“So, che sapete che Nicola è gay.” Disse velocemente poi li guardò a uno a uno
“Cosa ne pesate?” chiese, più che una domanda sembrava una minaccia come a dire se vi state facendo dei problemi morirete di una morte lenta e dolorosa.
Tutti guardarono Diego, che capì che toccava a lui parlare “Non abbiamo nessun problema a riguardo, volevamo cercarlo ieri sera ma abbiamo pensato che era meglio lasciarlo con te” disse lui leggermente in ansia
Lei annuì seria mosse la bacchetta verso la porta che si aprì e da cui apparve Nicola.
“Hanno detto che non hanno alcun problema, se mai mi avessero mentito e io lo venissi a scoprire, avranno una morte lenta e dolorosa.” Disse seria “Vado in biblioteca, tu rimani qui penso che sia il caso che parliate comunque.” E fece per andarsene
“Aspetta! Devo parlarti” disse Diego, facendola fermare di colpo, rimase di spalle e gli rispose “Ho da recuperare dei compiti, e poi non abbiamo niente da dirci, continua ad ignorarmi, lo preferisco.” Il suo tono era freddo e distaccato da far male Nicola la guardò male ma lei lo ignorò e lasciò la stanza.

Diego provò di tutto per avvicinare Anna ma ogni tentativo andò in fallimento, lei riusciva sempre a fuggirli, aveva chiesto anche aiuto a Nicola, dopo avergli chiesto scusa ed dopo essersi finalmente riappacificati, ma il ragazzo gli aveva detto che Anna non voleva sentire alcuna parola su Diego. Era in uno stato un po’ pessimo ma cercava di non farlo vedere passando del tempo con la ragazza che stava frequentando, di cui il rapporto era basato solo su strusciatine e pomiciamenti vari.
Qualche giorno prima di San valentino Diego era in camera con Nic e Kev parlando sempre del solito argomento Anna.
“Diego ti avrò detto mille volte, non ne vuole sapere di te, ogni volta che provo solo a nominarti, mi guarda come se mi volesse uccidere, mi ha minacciato che se non la smetto di nominarti non mi parlerà più e ci manderà tutti a quel paese.” Disse esasperato giocando con la bacchetta tra le mani.
“Mai io non capisco il perché si comporti così, ok ho sbagliato ad allontanarmi ma se non mi da modo di spiegare come faccio?”
“Non fai!”gli rispose Kevin con un’alzata di spalle
“Non sei d’aiuto Kev!” lo rimproverò
“Senti non puoi fare nulla, stai con la tua ragazza e lasciala perdere prima o poi tornerà a parlarti” disse serio a quel punto Kevin
“Ha ragione, deve sbollire” si unì Nicola al discorso
“Sbollire cosa??”
“Il tuo rifiutarla sempre” gli rispose con ovvietà
“Nic io non la rifiuto e lei che rifiuta me!”
“Cugino basta! Io non ti sopporto più, hai due soluzioni la prima e lasciar perdere, la seconda è lasciare Anastasia prendere Anna dichiararle il tuo amore con un bacio”
“MA COSA DICI! NON POSSO FARE LA SECONDA”
“Sembri isterico, datti una calmata mi stai facendo venire mal di testa” Nic si prese la testa tra le mani esausto
“Senti, io penso che la piccola abbia una cotta per te come tu per lei, la seconda è un’ottima soluzione”
Diego guardò il cugino come se fosse matto e poi guardò Nic in cerca di risposte
“Non mi guardare io non so nulla, e non ti posso aiutare, o mi ammazza, ci tengo alla mia vita mi ha minacciato di ballare la babuska con me!” disse lui rabbrividendo
“Cosa è la Babuska?” chiese Kevin confuso grattandosi la testa
“Un ballo con i coltelli della famiglia Addams quella ragazzina ha seri problemi con quel film, mi stupisco che Anthony le l’abbia fatto vedere conoscendola.”
A sentire il nome di Anthony, Diego alzò gli occhi al cielo sbuffando.
“Oh, smettila! Anna comunque non parla neanche con lui e lo evita.”
“Ah si? È perché?” chiese con interesse tornando un po’ più allegro, almeno non era l’unico con cui la piccola fosse incazzato
“Perché i loro rapporti sono complicati” vide lo sguardo supplice di Diego e continuò “Erano amici in passato poi successe un fatto in famiglia, e Anna se la prese con lui che non c’entrava niente, quindi, si può dire che si vogliono bene, anche se Anna è una testa dura e non lo vuole ammettere, si erano un po’ riappacificati, ma ora non si parlano, questo è quanto”
“Non è che tu abbia detto molto!”
“Beh questo è quello che ti ho potuto dire” Nicola si passò una mano sulla fronte, pensando che forse era meglio quando si ignoravano.
Bussarono alla porta e Diego guardando si trovò Anna di fronte, con due trecce nere e lo sguardò sempre arrabbiato come nell’ultimo periodo.
“Ehm Nic, devo parlarti un attimo o sei occupato?” chiese lei evitando lo sguardo di Diego.
“Ora ti fai anche le trecce come mercoledì?” chiese Kevin
“Si mi piacciono” Sorrise in maniera un po’ forzata lei
“Sei molto carina così!” Provò a parlare Diego ma lei lo ignorò visibilmente “Nic? Allora puoi se no ci vediamo dopo, ah Kev ti cercava Alessia e penso abbia paura di me, dovresti dirle che non mordo”
“Si tu non mordi uccidi direttamente” disse lui e lei lo guardò male “Ehm ok io vado ciao ciao!” e fuggì
“Si vengo, Diego scusa ma devo lasciarti solo”
“Ehm potreste rimanere qui a parlare” disse Diego bloccando Nicola  e guardandolo supplice Nic invece guardò Anna come a dire eh dai dovete risolvere ma lei parlò con aria di sufficienza dicendo “Sai che c’è, non era importante rimani qui, ne parliamo un’altra volta” girandosi e andandosene via-
“ahahah l’hai fatta scappare!” incominciò a ridere Nic
“Mah! Non c’è la faccio più! Che cosa devo fare!!! E come se non esistessi per lei” e si lanciò con far melodrammatico addosso all’amico
Nic pensò che la giornata sarebbe stata dura, dato che ora era rimasto incastrato con Diego che si sarebbe lamentato per tutto il tempo.

Anna dopo essere fuggita, stava vagando per i corridoi vide un’aula aperta e si rifugiò dentro, lì nessuno l’avrebbe trovata.
Si sedette a terra in fondo all’aula e prese un foglio da dentro la tasca della divisa e lo rilesse, per la centesima volta, sospirando.

Sono stanco, di questa situazione! Non ne posso più mi eviti, e ho notato che eviti anche quell’idiota del tuo amico. Ho provato a parlarti ma tu scappi. Sembri scappare da tutti, e questo non è un atteggiamento da te! Non mi piace vederti così, sei un misto tra l’incazzato e il nervoso.
Ti ho dato del tempo, quello che ti ho detto quella sera era vero.
Io provo qualcosa per te, ma tu rifiuti tutto di me.  Ti scrivo perché vorrei parlarti, ma non me ne dai l’occasione.
Forse dovrei dimenticarti, dovrei lasciarti in pace, far finta che tu non esista.
Dovrei farlo ma è così difficile.
Per favore rispondimi!
Se non avrò risposta entro San valentino, allora farò come vuoi tu e andrò da Ambra. 
Non ci sarò più per te e possiamo chiudere tutto definitamente.
Tuo Anthony

Mancavano due giorni a San Valentino, e lei non sapeva cosa fare.
 
Note dell’autrice
Prima di scrivere le note di questo capitolo, voglio dirvi che mi sono accorta che non avevo messo le note di quello del sedicesimo e ora è stato modificato, non so se vi interessa ma vi avviso comunque.
Ed ecco un altro capitolo che è un po’ di stallo.
Sinceramente non ho molto da dire a riguardo, e sono un po’ bloccata al momento. Non sono per niente soddisfatta, ma ho deciso di pubblicarlo, lo stesso.
Grazie a chi legge! Anche se non ho molte idee se la storia stia piacendo o no, però io per ora continuo!
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: annapuff