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Autore: lmpaoli94    10/07/2020    1 recensioni
Rossana ed Heric vivevano uniti in matrimonio dopo anni spesi a lottare per la loro felicità.
Dopo aver annunciato a suo marito l’attesa di un figlio, qualcosa nelle loro vite cambierà per sempre.
Nuove rivelazioni sulla vita passata e segreta della donna scuoteranno una famiglia spezzata dai timori, dalle paure e dalle bugie.
Rimasta sola a combattere, Rossana dovrà fare di tutto per riconquistare il suo onore di donna e di madre.
P.S.: La storia si svolge nel Parco Lazienki, dove i nostri protagonisti abitano in un sontuoso palazzo posto in mezzo allo splendido lago.
Buona lettura.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Altro Personaggio, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Funny si preparava a salutare Rossana e Alyssa dopo poche ore che l’aveva riviste.
< Ti prometto che ti scriverò, Rossana. >
< Vai! Aspetterò con ansia una tua lettera. >
< Ci rivediamo presto > disse infine Funny montando sulla carrozza e uscendo dal perimetro del castello.
< Era ora che se ne andasse > fece Alyssa con disprezzo < Quella ragazza continua a non piacermi per niente. >
< Perché dici così? >
< Perché non faceva altro che lamentarsi. Pretendeva di essere servita e riverita solo lei, facendo impazzire i domestici che lavorano qua dentro. >
< Come fai a sapere tutto questo visto che sei appena arrivata? E poi, cosa c’è di tanto strano? >
< Ho i miei informatori… Senza dimenticare che è una vera maleducata. Anche se è una nobile come noi, non può pretendere di fare come gli pare e piace. Questa non è casa sua, no? >
< Ammetto che Funny possa avere degli atteggiamenti molto strani, ma ciò non toglie che sia una brava ragazza. >
< Se lo dici tu… >
< Tornando a noi, non mi hai ancora parlato del tuo fidanzamento con Terence. >
< Non c’è molto da dire > rispose sorridente Alyssa < A parte che lo amo più della mia stessa vita. >
< Dopo che avrete finito di fare i vostri viaggi, dov’è che abiterete? >
< Lui avrebbe pensato all’Inghilterra, ma per me è un clima molto umido e freddo. Personalmente, preferirei vivere sulle rive del mare di un castello sontuoso. >
< Se non ricordo male, c’è il Castello di Miramare a Trieste che potrebbe fare al caso tuo. >
< Infatti Terence sta facendo di tutto per accaparrarselo. >
< Vedrai che ci riuscirà. >
< Se ciò avvenisse, sarai la prima mia ospite. >
< Grazie mille, Alyssa. >
< E tu? hai intenzione di vivere con il tuo Heric in quel parco bellissimo in cui mi hai fatto vedere alcune foto? >
< Pero ora sì. È sempre stato il nostro sogno vivere in mezzo alla natura. >
< A proposito di Heric, perché non è qui con te? >
< Avevo bisogno di ritornare dalla mia famiglia dopo molti anni e lui ha preferito rimanere a casa. >
< Rossana, anche se sono passati molti anni, ti conosco molto bene. Non partiresti mai cin tua madre. Soprattutto dopo che avete litigato prima che tu ti sposassi… Sei sicura che vada tutto bene con Heric? >
< A parte che me ne sono andata da Lienzki molto furibonda con lui, il resto va tutto bene. >
< Secondo me dovresti cercare il perdono da lui il prima possibile. >
< Gli ho scritto una lettera proprio oggi. Ma ci vorranno giorni prima che possa arrivare a destinazione. >
< Quando hai intenzione di ripartire e tornare a casa con Heric? >
< Credo tra cinque giorni. Perché? >
< Magari potrei venire con te a trovarlo nella vostra dimora, se per te non è un problema. >
< Nessun problema, anzi mi farebbe molto piacere. >
< Ora che ci ripenso, tra tre giorni Terence sarà qui a Meyrels. >
< Così presto? Oh no! >
< Mi sa tanto di sì… >
Mentre le due ragazze stavano continuando a parlare delle loro vite, la Signora Smith li interruppe per dirgli che la cena era quasi pronta.
< Che cosa? ma si cena così presto? >
< Sì, mia cara > rispose la donna piccata < Alle sette in punto la cena deve essere in tavola. Vai a sistemarti, Rossana. >
< Perché? Non posso rimanere vestita così, madre? >
< Assolutamente no. hai i vestiti sporchi. Vai subito a cambiarti! Devo ancora trattarti come una bambina piccola? > la redarguì sua madre.
< D’accordo, vado subito. >
< Ti accompagno io, Rossana. Anch’io devo mettermi dei vestiti puliti > replicò Alyssa prendendola sotto braccio.
 
 
Alcuni giorni dopo


Mentre Rossana e Alyssa erano impegnate a fare la loro solita passeggiata nel giardino di Meylres, scortarono un individuo a cavallo entrare nella proprietà.
Incuriosita, le due giovani donne andarono verso di lui, ma l’individuo era coperto da un folto mantello che gli ricopriva il viso e le spalle.
< Potrei sapere chi siete voi? >
< Colui che ha cavalcato per giorni e notti intere per raggiungere una persona a me molto cara. >
< E posso sapere chi è questa persona? Heric, sei per caso tu? >
< Heric? Io non conosco nessun Heric. Mi dispiace. >
< Adesso basta fare questi stupidi giochetti >intervenne Alyssa seria < Diteci chi siete senza preamboli. >
< Vedo che siete molto impazienti… Molto bene. >
Appena l’individuo si tolse il cappuccio, la sorpresa si dipinse negli occhi di Alyssa.
< Terence! >
Presa da una gioia incontrollabile, la giovane amica di Rossana piombò su di lui inondandolo di baci.
< Potevi dirlo subito che eri tu! >
< Ahahah volevo divertirmi ancora un po’. >
< Sei il solito dispettoso > replicò Alyssa dandogli una pacca sulla spalla < Hai fatto più in fretta di quello che immaginavo. >
< Sì. La trattativa è stata più rapida del previsto. >
< E quindi? >
< E quindi possiamo recarci nel nostro nuovo castello: Miramare a Trieste. >
< Davvero?! Sei riuscito a comprarlo?! >
< Assolutamente sì. >
< Sei fantastico Terence. Ti amo tanto. >
< Spero che tu non mi ami solo per questo > scherzò l’uomo.
< Certo che no! ma cosa ti viene in mente?... Oddio, sono una vera maleducata. Terence, volevo presentarti la mia amica Rossana. Rossana, ti presento Terence. >
< Piacere di conoscervi > replicò Terence baciandogli la mano < Alyssa mi ha parlato molto di voi. >
< Lo stesso vale per quanto riguarda voi > replicò Rossana sorridente.
< Tesoro, quando potremmo recarci a Miramare? >
< Anche subito, se vorrai. >
< Splendido!  Allora faccio subito le valigie! Rossana? Puoi venire con noi, se vuoi. >
< Magari un’altra volta. Devo torna  eda mio marito a Lienzki. E poi con il mio stato interessante è meglio che non mi strapazzi più del dovuto. >
< Siete incinta? Congratulazioni, Rossana. >
< Terence! Non essere inopportuno! >
< Ma cos’ho detto di male? >
< Vi ringrazio, Terence > rispose cordialmente Rossana.
< Comunque quando vorrai, sappi che la mia porta è sempre aperta. >
< Grazie infinitamente, Alyssa. >
< Avanti Terence, aiutami a preparare i miei bagagli. Partiamo subito. >
< D’accordo. Come vuoi tu. >
 
 
Subito dopo la partenza di Alyssa e Terence, Rossana avvertì sua madre che sarebbe tornata in Polonia da Heric.
< Rossana, è meglio che tu rimanga ancora un po’ qua. >
< Perché? >
< Ho una strana sensazione… Come se stesse per succedere qualcosa. >
Ma Rossana non si fidava, intuendo che sua madre stesse nascondendo qualcosa.
< Madre, che cosa dovete dirmi? >
< Assolutamente niente, figliola. >
< Allora non c’è nessun problema per voi se riparto immediatamente. Mio marito mi sta aspettando. >
< Potrebbe aspettare benissimo altri giorni, non trovi? >
< Madre, sono stata molto contenta di rimanere qui con voi, Robbie e le mie amiche… Ma ora è giunto il momento di ripartire. >
Non riuscendo in nessun modo a convincere sua figlia, la Signora Smith gli propose di accompagnarla personalmente fino in Polonia.
< Non è necessario, madre. Posso benissimo andarci da sola. >
< Una giovane ragazza incinta che viaggia per mezza Europa? Ti rendi conto che potrebbe essere pericoloso? >
< Madre, per favore. So benissimo badare a me stessa. Davvero. >
< Anche se tu dovessi incontrare alcuni banditi saresti capace di badare a te stessa? >
< Madre, non rendetemi le cose difficili. >
< Mi preoccupo solo per te, Rossana. >
< Vi ringrazio, ma vi giuro che non c’è niente di cui preoccuparsi. >
< D’accordo. >
Dopo aver salutato sua madre, Robbie e tutta la servitù di Meyrels, Rossana era pronta per tornare alla sua vecchia vita, senza pensare alle dovute conseguenze che si sarebbero abbattute da lì a poco.
 
 
Appena Rossana si avvicinò al Parco di Lienzki, vide con sorpresa che il cancello era completamente spalancato.
“Strano. Di solito Heric non lo lascia mai aperto così.”
Facendo finta di niente, Rossana si diresse verso il palazzo per potersi rilassare dopo un viaggio estenuante.
Ma quello che vide appena entrò nella sua camera da letto, la lasciò pietrificata.
Heric, in compagnia di un’altra donna, stava facendo l’amore.
Vedendo quello spettacolo, gli occhi di Rossana divennero lucidi dalla rabbia.
< Heric. Ma cosa… >
< Rossana, io… >
Non sapendo cosa dire, la povera ragazza corse fuori dal palazzo.
< Rossana! Aspetta! > gridò l’uomo riuscendo a fermarla < Rossana, ti devo parlare. >
Ma la ragazza, accecata dall’ira, gli mollò uno schiaffo che lo fece cadere a terra.
< Di cosa mi devi parlare?! Che ti sei scopato quella sgualdrina di Funny?! >
< So di aver sbagliato, ma ero profondamente scosso per quello che sono venuto a sapere su di te. >
< Non ci sono scuse per quello che hai fatto! Sei solo un bastardo senza cuore! >
< E tu, invece? Che mi hai mentito per tutto questo tempo? Credevi che non ti avrei mai scoperta? >
< Ma cosa stai dicendo? >
< Charles Lons, il mio amico che tanto disprezzi, mi ha rivelato che la Signora Smith non ha mai avuto figli legittimi, e che tu sei stata adottata. >
< Questo non è vero! >
< Non cercare di mentirmi, Rossana… Credi che io non abbia fatto le mie dovute ricerche? Grazie ad alcuni  tuoi parenti con cui tua madre ha chiuso i rapporti da molti anni, sono riuscito a scoprire che quello che mi ha detto Charles, è la pura verità: tu non sei di sangue nobili. >
< Quel maledetto uomo… Mi ha rovinato la vita. >
< Ha solo detto una verità che doveva venire a galla. >
< Già. Però non ti ha detto che ha abusato di me. >
< Che cosa stai insinuando? >
< Vuoi sentire una nuova verità? Te la racconto subito. >
A quel punto Rossana gli raccontò della volta che era scappata di casa, fuggendo a Londra dalla sua amica Alyssa, finendo il tutto con l’abuso di Charles.
< Mi dispiace, ma non ti credo. Charles non farebbe mai una cosa del genere. >
< Ah no? allora sei più stupido di quello che credevo. >
< Occhio alle offese perché qui l’unica che ha torto sei solo tu, Rossana. >
Ormai per la povera ragazza non c’erano possibilità per far accrescere la sua credibilità.
Alla fine Charles era riuscito nel suo intento, ovvero raccontare a Heric il suo oscuro segreto.
< Molto bene. Se è questo quello che pensi di me, allora non abbiamo altro da dirci… Divertiti con quella puttana di Funny. >
< Almeno lei è più sincera di te. >
< Non ti mollo un latro schiaffo perché sto già soffrendo abbastanza… Ma soprattutto, non pensi al figlio ch nascerà tra qualche mese? >
< Quel figlio non è mai stato mio. È un rinnegato come te. >
Quelle parole forti di Heric furono la goccia che fece traboccare il vaso.
< Se è questo che pensi della tua famiglia, allora è meglio finirla adesso. >
< Senz’altro. Addio, Rossana. >
Visibilmente scossa per quello che gli era accaduto, Rossana prese il suo cavallo per allontanarsi il prima possibile da quella casa e da quei ricordi che aveva vissuto negli ultimi anni della sua vita.
   
 
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