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Autore: SaraFantasy98    13/07/2020    0 recensioni
Tra gli alberi secolari della Foresta di Boundary, che tutti nel piccolo villaggio omonimo temono, è custodito un segreto.
Un segreto capace di rubare il cuore e i sogni a chiunque arrivi a scoprirlo, un segreto che è lì da sempre, ma che nel corso dei millenni è stato protetto a dovere: nessuno infatti lo conosce, almeno in questo mondo.
Emma e Jeremy, due gemelli rimasti orfani pochi mesi dopo la nascita, vengono inconsapevolmente attirati verso quel luogo tanto affascinante quanto misterioso. Ciò che ancora non sanno è che la foresta, assieme a ciò che contiene, potrebbe finalmente svelare l'enigma che da sempre circonda la storia della loro nascita, la vera storia dei loro genitori. Storia a cui entrambi cadranno dentro, inesorabilmente.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Axel

«Axel, io non so cosa dire...» afferma Alhena non appena ci chiudiamo alle spalle la porta di uno dei bei salotti del palazzo di Yakamoz, fuori dalla portata degli occhi e delle orecchie della gente.
Dopo la nostra vittoria avvenuta su quella terrazza dell'Antica Accademia io e gli altri abbiamo capito che sarebbe stato meglio chiarire subito e definitivamente ogni cosa con Alhena, così tutti e cinque abbiamo attraversato il portale del luogo per giungere qui.
«Io non potevo immaginare come stessero davvero le cose! Zio Deneb non mi disse mai nulla a riguardo, così come non mi diceste nulla tu, Claire e Ophrys! Nei giorni precedenti alla battaglia sapevo che stavate tramando qualcosa, ma pensavo soltanto a delle strategie per sconfiggere Corylus, non di certo questo...»
«Non prendiamoci in giro, Alhena!» sbotto allora io, abbastanza irritato dall'atteggiamento di mia cugina.
«Tu mi hai sempre odiato, mi hai sempre visto come un usurpatore arrivato dal nulla a prendere il tuo posto! Ed è stata questa tua gelosia a spingerti quel giorno a gridare ai quattro venti la tua interpretazione dei fatti, istigando le due Genti ad inseguirmi senza darmi né il tempo né il modo di provare a spiegare!»
«Me ne rendo conto, Axel, e ti chiedo perdono per questo», mi risponde lei apparendo davvero pentita e rammaricata.
«Prima della distruzione dei Nuclei ero una ragazza molto diversa, lo sai: ero frivola, sciocca, egoista, interessata solo al potere e al vanto che la posizione di Guardiana mi avrebbe concesso. In questi anni però è cambiato tutto... Essere veramente Guardiana di Yakamoz mi ha fatto capire quanto infantili fossero i miei sogni di gloria, mi ha fatto capire il perché Deneb non avesse mai visto in me una potenziale erede. Guidare un popolo in un momento tanto difficile, essere responsabile per loro, mi ha fatta cambiare: mi ha aperto gli occhi sul reale significato di questa carica.»
«Suvvia, ora non esagerare», le rispondo io calmandomi e mostrandomi il più accomodante possibile.
«Sei stata un'ottima Guardiana per i Notturni in questi anni bui, nessuno potrebbe mai negarti questo merito. E in ogni caso non devi preoccuparti: nonostante l'annuncio di mio padre non intendo neppure provare a prendere il tuo posto, non sarebbe giusto.»
A queste parole Alhena sorride amaramente, scuotendo la testa.
«Per tanto tempo ho desiderato diventare Guardiana, Axel, e alla fine sono stata accontentata davvero: niente però è stato come me lo aspettavo, niente. Sinceramente, arrivati a questo punto, devo dire di essere davvero stanca di tutto questo: sono stanca di responsabilità, di doveri, di preoccupazioni, di avere così tanto peso sulle mie spalle e soprattutto di essere così sola per la distanza a cui mi tengono tutti per via di questa posizione! Se vuoi diventare Guardiano, Axel, il mio posto è tuo», si sfoga così Alhena facendo sgranare gli occhi tanto a me quanto ai gemelli e ad Anthemis.
«E poi è giusto così: sei sempre stato tu l'erede di Deneb, mai io.»
«Se è davvero quello che vuoi, allora va bene», mi ritrovo a dire senza neanche pensarci: infondo so che è questo quello che il mio cuore desidera.
«Sì, è ciò che voglio!» afferma lei sicura come non mai.
«Dammi qualche giorno per raccattare le mie cose, poi me ne andrò.»
«Nessuno ti sta cacciando dal palazzo, Alhena! Puoi tranquillamente restare a vivere qui, ci mancherebbe altro!» ci tengo a sottolineare subito.
«Ti ringrazio, ma per il momento ho davvero bisogno di andarmene via per un po': dentro queste mura mi sento soffocare, voglio cercare aria nuova, magari un nuovo inizio», mi rassicura lei, apparendo in questo momento tanto leggera e spensierata quanto non l'avevo mai vista.
«Forse un giorno tornerò a chiederti ospitalità, chi può mai saperlo, ma non a breve, questo è sicuro», conclude sorridendo.
«Ricorda che questa sarà sempre casa tua, Alhena, e buona fortuna: ti auguro di trovare tutta la serenità che cerchi.»
«Buona fortuna anche a te, Axel: ne avrai bisogno», conclude lei lasciando la stanza.

***

Jeremy

Nell'entrare nel palazzo di Komorebi senza Emma e con le mie poche cose sotto al braccio mi sento improvvisamente assalire da una profonda malinconia.
Sapevo che sarebbe successo, ho avuto il tempo di prepararmi alla cosa, ma fa comunque strano, fa comunque un po'male.
Mi rendo conto tuttavia che adesso sia io che mia sorella abbiamo le nostre strade da iniziare a percorrere, strade diverse che ognuno di noi ha scelto.
So che questo non cambierà niente tra di noi, ma l'idea che la fase della nostra vita che ci ha visti insieme sempre, quasi come un'entità unica, sia finita... beh, non è semplice da mandare giù.
«Siediti qui un attimo, Jeremy», mi riscuote Anthemis dai miei pensieri indicandomi una poltroncina verde a fianco di quella su cui si è lasciata cadere lei.
«So che è tardi e che sarai molto stanco, ma ti prego, ho bisogno di parlarti per un attimo; dopo ti accompagnerò a scegliere una stanza: quella che più ti piacerà.»
«Certo Anthemis, dimmi pure», le rispondo io sedendomi a mia volta, già intuendo l'argomento che la Guardiana ha tanta fretta di affrontare.
«Ascoltami, nipote mio», inizia infatti lei.
«Tu ti rendi conto di essere l'unico erede Diurno della famiglia dei Guardiani di Komorebi, vero?»
«Sì, me ne rendo perfettamente conto», le rispondo io rabbrividendo per un attimo nel percepire la solennità di tali parole.
«Dunque sai che il mio posto un giorno sarà tuo», continua mia nonna.
«Il punto della questione è: tu vuoi diventare Guardiano, Jeremy? Sappi che se non è questo ciò che desideri per la tua vita nessuno ti costringerà: la tua felicità per me è la cosa più importante. Tuttavia se invece accettassi...»
«Accetto, nonna: voglio diventare il degno erede di mio padre. Insegnami come guidare bene questa città e questo popolo: ti prometto che darò il mio meglio per imparare e mettere in pratica i tuoi consigli», le rispondo subito, convinto, facendola annuire soddisfatta.
«Per me sarà un piacere guidarti, Jeremy! Non appena sarai pronto io mi ritirerò e tu diventerai Guardiano!»
«Spero davvero che sarò in grado di reggere su di me il peso di una tale carica», affermo distogliendo da lei lo sguardo, iniziando a sentirmi forse un po' spaventato.
«Sono certa che lo sarai! Tutti i tuoi antenati sono stati Guardiani, esserlo a tua volta è il tuo destino.»
«Ed io lo accetterò con gioia», concludo iniziando a sentirmi finalmente molto più sereno rispetto a prima, oserei dire addirittura entusiasta per la vita che mi aspetta da domani in poi.
Il mio futuro in questo istante appare ai miei occhi brillante e invidiabile: improvvisamente non vedo l'ora che esso bussi alla mia porta.

***

Emma

Dopo aver annunciato alle guardie di Yakamoz il cambio di regime assieme ad Alhena e dopo aver accompagnato Jeremy ed Anthemis al portale del palazzo, io ed Axel siamo rimasti soli.
Non abbiamo bisogno di parlarci per decidere come impiegare questa notte: ci basta uno sguardo, una breve corsa per recuperare una coperta ed un piccolo salto.
Riaprendo gli occhi dopo il viaggio attraverso il portale mi rendo conto che il posto scelto da Axel è una spiaggia circondata da alti scogli e da una fitta macchia di vegetazione alle nostre spalle: un boschetto dagli alberi bassi che frusciano al passaggio del vento tra i loro rami e da cui proviene il dolce rumore del frinire dei grilli.
Sopra di noi le stelle sono uno spettacolo unico: miliardi e miliardi di piccoli puntini luminosi che illuminano i nostri volti assieme ad un sottile spicchio di luna appena sorto all'orizzonte. Le onde del mare continuano a rifrangersi calme sulla battigia.
«Ti piace?» mi chiede Axel arrivando alle mie spalle e cingendomi la vita dopo avere steso l'ampia coperta sulla sabbia soffice, a pochi passi dal mare.
«È bellissimo, amore mio, semplicemente meraviglioso», gli rispondo io togliendomi di fretta le scarpe e stendendomi sulla coperta, trascinando Axel subito giù con me tra le risate di entrambi.
«Ma tu sei più bello.»
La foga e il desiderio che entrambi proviamo l'uno per l'altra non ci impiegano molto a farci perdere definitivamente il controllo: d'altra parte credo che entrambi ce lo aspettassimo dal momento che non esiste più alcun ostacolo al nostro amore.
Adesso siamo liberi di farlo bruciare. E così facciamo.
Alla fine non ho la minima idea di quanto tempo possa essere passato da quando siamo arrivati qui, quello che so è che non dimenticherò mai tutte le emozioni e le sensazioni provate in questo che sarà per sempre "il nostro posto", il posto dove ci siamo amati davvero in ogni modo possibile per la prima volta.
Ancora stesi uno tra le braccia dell'altra, con i vestiti sparpagliati ovunque e i capelli arruffati, volgiamo così lo sguardo al cielo felici e finalmente sazi di noi, sereni e spensierati.
«Da domani dunque dovrò chiamarti "mio Signore"?» chiedo ad Axel ricordando improvvisamente ciò che oggi è diventato.
«Non ci provare neanche!» mi risponde lui ridacchiando e baciandomi la fronte.
«Non sei spaventato al pensiero di ciò che ti aspetta ora che sei Guardiano?»
«No, non finché avrò te al mio fianco.»«Allora non ti devi preoccupare: comunque vadano le cose, Axel, io sarò con te.»


Note:
Ci siamo, è quasi tutto finito: manca solo l'epilogo, che arriverà a brevissimo. Intanto spero che questo capitolo un po' particolare vi sia piaciuto. Essendo l'ultimo ho voluto dare la parola a tutti e tre i miei protagonisti, che adesso sono pronti ad affrontare la loro nuova vita. A presto per il gran finale!

   
 
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