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Autore: OtakuWriter99    13/07/2020    1 recensioni
Titolo breve: That time I woke up in a fantasy world
Moto Shinzo è un ragazzo giapponese come tanti, e la sua vita prosegue normalmente fino al giorno in cui un inaspettato incidente pone fine alla sua vita. Nonostante questo, per il ragazzo è tutt'altro che finita: in seguito alla sua morte si ritroverà reincarnato in un mondo parallelo. In questo mondo la magia ed i mostri non sono solo immaginari, ma esistono veramente. Come sarà la sua nuova vita in questo mondo fantastico? Questo è l'inizio delle avventure di Shinzo, un eroe non molto eroico con poteri che lo rendono particolare anche in mezzo agli utilizzatori di magia!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Shinzo si risvegliò lentamente stiracchiandosi e mettendo una mano davanti a se per coprirsi gli occhi dalla luce del sole che lo stava accecando già da appena sveglio.
Si sentiva decisamente bene, come se avesse fatto un'ottima dormita come non faceva da tempo, risvegliandosi completamente rilassato e con una sensazione di leggerezza. Tuttavia non ci mise molto a capire che qualcosa non quadrava: si trovava sdraiato a terra sull'erba, e guardandosi attorno pareva che si trovasse in una prateria, completamente coperta di erba e con qualche albero qua e la a variare un po' il paesaggio.

[S: Come ci sono finito qui? Non ero al negozio?]
Il ragazzo cercò un attimo di fare mente locale... senza dubbio ricordava di essersi recato a compare qualcosa in tarda serata, ed era in fila per pagare...
[Oh cazzo, ora ricordo!]
Andando avanti con i ricordi di quanto successo, si ricordò della rapina e della sua fuga dal negozio, e infine... una luce accecante fu l'ultima cosa riusciva a ricordare. Questo era quanto, ma poi cos'è successo? Perché non era più notte e soprattutto perché si trovava lì? Che si trattasse di un sogno era la sua prima ipotesi, ma escludendo che poteva trattarsi di un sogno lucido, era comunque troppo realistico. Non vi erano dubbi che quella fosse la realtà, anche se ancora non si spiegava come fosse finito lì. Poteva aver corso casualmente fino a finire lì, o poteva esserci finito in qualche altro modo, ma in ogni caso qualunque cosa fosse successa era come se gli mancasse una parte dei suoi ricordi, ossia quelli antecedenti al suo arrivo in quel luogo.

[Standomene qui non risolverò niente... anche se non so dove andare prima o poi arriverò da qualche parte se cammino dritto!?]
Non c'era molto da fare oltre a mettersi in cammino, e stare lì fermo a riflettere su qualcosa di cui attualmente non poteva trovare risposta non sarebbe servito a niente. Il giovane avrebbe quindi cominciato a muoversi in linea retta: dopo essersi osservato attorno, vide che vi era una foresta a non molto da lì, ma preferendo evitarla si sarebbe diretto nella direzione opposta anche se all'orizzonte non si vedeva nient'altro che erba ed erba a non finire.
Inutile dire che quella situazione era molto stressante per lui, e nonostante cercasse di tenere duro e non lasciarsi andare al panico, dentro di se aveva molta paura ed il cuore gli batteva fortissimo.
Inizialmente non ci aveva pensato visto che era distratto dalla strana situazione in cui si era ritrovato, ma ora che si era messo in cammino, aveva notato che le sue tasche erano piene, ricordandosi quindi di avere con se portafoglio e telefono. Il primo al momento era inutile, ma casomai avesse dovuto pagarsi un biglietto per qualche mezzo di trasporto, poteva star tranquillo di avere abbastanza soldi con se... il telefono invece poteva essere utile per controllare la sua posizione così come per telefonare ai suoi genitori o ai soccorsi. L'attimo di speranza durò poco, dato che lì non vi era campo, quindi telefonare o usare internet era fuori questione...
[Aspetta un attimo!]
Tuttavia Shinzo non intendeva demordere, e ragionando a mente lucida si ricordò che i numeri di emergenza potevano essere chiamati anche in quel genere di situazione... o almeno così aveva sempre sentito dire, quindi tanto valeva fare un tentativo.

Niente di niente! Shinzo dopo un attimo di esitazione aveva provato a chiamare la polizia, rendendosi conto che non gli era possibile farlo. Nel frattempo aveva continuato a camminare in linea retta, ma all'orizzonte non scorgeva ancora niente.
Ormai non poteva fare altro che continuare a camminare, non che avesse camminato molto: ad occhio poteva dire di essere in cammino da circa 15 o 20 minuti, ma nonostante questo più avanzava e più le sue già poche speranze iniziavano a diminuire. Proporzionalmente alle speranze che diminuivano, l'ansia e la paura aumentavano, ma bene o male Shinzo riusciva ancora a trattenersi senza cadere a terra a piangere come un bambino. Anche se era solo e nessuno poteva vederlo, e anche se la situazione era seria, o almeno poteva sembrarlo in quel momento, Shinzo si rifiutava di piangere: lo riteneva poco virile.

Le gambe iniziavano a far male e Shinzo iniziava a sentirsi un po' stanco... ormai doveva essere almeno un'ora che camminava, ma almeno ora in lontananza si iniziava ad intravedere qualcosa. Non poteva esserne certo, ma dalla sagoma pareva una città, o comunque un gruppo di edifici. Sicuramente la speranza del giovane ora era leggermente salita, ma comunque ciò non toglieva che per raggiungere quel luogo a piedi ci sarebbe voluto ancora molto. Non potendo fare altro, Shinzo avrebbe continuato a camminare.
In realtà quella città in lontananza non fu l'unica cosa che vide: molto più vicino notò qualcosa in movimento a grande velocità verso di lui. Shinzo si fermò un attimo confuso ad osservare, e in non molto la figura divenne riconoscibile. Sembrava proprio un lupo che stava correndo nella sua direzione. Per un momento Shinzo restò immobile ad osservarlo, sapendo che mettersi a correre davanti a questi animali era non solo inutile, ma anche pericoloso. Però non ci volle molto prima che il giovane notasse due cose: la prima era che il lupo aveva uno sguardo aggressivo e sembrava puntare proprio a lui, e la seconda era che quel lupo sembrava decisamente grosso per essere un lupo, e Shinzo lo aveva notato appena fu ad una cinquantina di metri da lui. Da 50 i metri diventarono 40, poi 30, poi 20 ed infine 10... quel grosso lupo si stava avvicinando molto velocemente. Shinzo mandando all'aria la sua strategia iniziale, preso dal panico, si voltò ed iniziò a correre via, rimpiangendo nell'esatto momento quel che aveva appena fatto, ma le sue gambe si erano mosse da sole e ormai era fatta. Shinzo ormai poteva solo scappare, inseguito da un lupo dall'aria poco raccomandabile, alto 3 metri e lungo sui 5.
   
 
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