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Autore: OtakuWriter99    13/07/2020    1 recensioni
Titolo breve: That time I woke up in a fantasy world
Moto Shinzo è un ragazzo giapponese come tanti, e la sua vita prosegue normalmente fino al giorno in cui un inaspettato incidente pone fine alla sua vita. Nonostante questo, per il ragazzo è tutt'altro che finita: in seguito alla sua morte si ritroverà reincarnato in un mondo parallelo. In questo mondo la magia ed i mostri non sono solo immaginari, ma esistono veramente. Come sarà la sua nuova vita in questo mondo fantastico? Questo è l'inizio delle avventure di Shinzo, un eroe non molto eroico con poteri che lo rendono particolare anche in mezzo agli utilizzatori di magia!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ora Shinzo si trovava lì, in una città sconosciuta di un mondo a lui sconosciuto, e doveva cavarsela da solo potendo contare solo e solamente su se stesso. Ora che ci pensava, era una fortuna che riuscisse a capire la lingua di quel mondo e a farsi capire, e stare lì a domandarsi il perché non sarebbe servito a nulla. L’importante ora era… non lo sapeva nemmeno lui per certo, essendo abituato ad essere mantenuto dai suoi genitori. Ah già, ora sicuramente i suoi genitori staranno piangendo la sua morte, e pensare a questo faceva stare a sua volta male Shinzo. Però non poteva farci niente, quindi in un modo o nell’altro doveva andare avanti. Non ci voleva di certo un genio per capire di cosa avesse bisogno Shinzo in quella situazione: un luogo dove stabilirsi e dei viveri, e quindi prima di tutto un lavoro per poterseli permettere. In realtà era riduttivo dire che quelle erano le uniche cose di cui aveva bisogno, ma come idea iniziale poteva andare bene.
Ora però il dubbio era da dove si dovesse cominciare: gli servivano dei soldi, e quindi un lavoro con cui procurarseli, ma come avrebbe fatto a trovare un lavoro lì spaesato com’era? E soprattutto ora che ci pensava, quasi sicuramente la sua valuta non sarebbe valsa lì, e non conosceva nemmeno come funzionasse l’economia locale. In poche parole Shinzo era proprio nella merda!
In genere nelle storie isekai, spesso il protagonista iniziava a fare l’avventuriero, e quindi anche Shinzo ci aveva pensato, e dato che era certo della loro esistenza, anche Shinzo per un attimo ci aveva pensato, ma forse quel lavoro non faceva per lui visto la brutta esperienza avuta poco prima. Già il fatto che volendo avrebbe potuto chiedere aiuto ai tizi che lo avevano salvato, un po’ lo rassicurava, ma per il momento non intendeva farlo, e mise da parte quell’evenienza.

Intanto Shinzo si era fatto un giretto in città a vuoto, trovando bancarelle, taverne e quant’altro, ma effettivamente non aveva concluso nulla. Almeno ora però, dopo aver visto le varie insegne in giro per la città, sapeva di non essere in grado di leggere la lingua di quel mondo, ma già il fatto che almeno capisse la sua parte parlata, un po’ lo rassicurava.
Ad ogni modo si stava facendo tardi dato che il sole aveva già iniziato a tramontare. Shinzo non sapeva dire da quanto fosse lì con precisione: a parte il tempo di un’ora del viaggio in carrozza, per il resto non era sicuro quanto da quanto tempo si fosse “svegliato” in quel mondo, ma considerando che ad occhio aveva camminato per la prateria per un’oretta, e per la città per una mezz’oretta, bene o male poteva dire di essere dì lì da circa due ore e mezzo o tre. Ad ogni modo iniziava a farsi sera, e oltre a non avere un posto dove andare, il giovane iniziava anche ad essere affamato
[Pazienza, per stasera posso anche fare il barbone e dormire in un vicolo… anzi meglio fare after, tanto non ho problemi a stare sveglio per tutta la notte. Però non posso andare avanti così…]

Quella città non era particolarmente grande, ma nemmeno piccola, quindi Shinzo girando a caso, aveva finito per perdersi, o meglio, se avesse dovuto far ritorno nel punto dove era sceso dalla carrozza, non avrebbe saputo tornarci. Ormai si era fatto sera, e Shinzo non avendo dove andare si sarebbe fermato lì dove si trovava: aveva trovato due scalini che affacciavano su un vicoletto e decise di sedersi lì a riposare, visto che tutto quel camminare, la fame e la fatica lo avevano stancato. Il ragazzo se ne stava seduto sui gradini a riflettere tra se e se… era finito in un mondo parallelo, era stato attaccato da un mostro simile ad un lupo e salvato da degli avventurieri, aveva girato a vuoto per quella città non sapendo da dove iniziare con le ricerche di lavoro, vitto e alloggio, avendo su di se gli occhi di tutti, ed ora stava per passare la sua prima notte in quel mondo, per giunta all’aperto.
[Direi che non me la passo molto bene…]

Senza neanche volerlo, dopo essersi messo seduto abbastanza comodamente, per quel che poteva, aveva finito per addormentarsi, venendo svegliato poco dopo nemmeno cinque minuti da quello che pareva un urlo femminile, che gli fece sobbalzare il cuore all’improvviso. A quell’ora la vita notturna della città era quasi nulla, se non per qualche luce proveniente da qualche casa o locale, e ovviamente non vi erano lampioni, quindi l’unica illuminazione era quella fornita dalla luce della luna e delle stelle.
[?: Lasciami andare!]
[?: Dove credi di andare? Andiamo a divertirci un po’!]
[?: No, lasciami stare!]
[?: Aspettate, questa faccia non mi è nuova!]
[?: Ah già è vero. Sei senza dubbio quella famosa troietta!]
[?: Dai andiamo, è l’unica occasione che una troietta come te ha per rendersi utile!]
[?: No, vi ho detto di no… per favore…!]
Shinzo non era certo di cosa stesse succedendo, anche se sentendo quelle voci un’idea poteva farsela. Pareva proprio venire dal vicolo davanti a lui. Non vedeva bene cosa stesse succedendo, ma vedeva alcune sagome umane, per la precisione quattro, e a giudicare dalle voci che aveva sentito erano tre uomini che stavano importunando una ragazza. Uno dei tre aveva in mano una candela che fungeva da illuminazione, ma da quella distanza non era sufficiente per permettere a Shinzo di vederli bene.
[?: Avanti urla quanto vuoi, tanto nessuno verrà a salvarti!]
[?: Già, già, quindi ora non fare storie e lasciaci divertire un po’!]

Non serviva una mente acuta per capire la situazione, e Shinzo l’aveva già capita. Per quanto gli dispiacesse per quella ragazza, non voleva di certo finire nei guai per salvare una sconosciuta. Shinzo non era di certo un ragazzo coraggioso e senza paura, e oltretutto quel che gli era capitato era già abbastanza.
[Meglio alzare i tacchi…]
Shinzo si sarebbe alzato lentamente girandosi per andarsene via. Non sapeva se quei tizi lo avessero notato o meno, ma comunque non parevano fregarsene. Anche le poche due o tre persone di passaggio ignoravano con nonchalance la situazione venendo a loro volta ignorate, quindi Shinzo non aveva nulla da temere, e poteva star sicuro di potersi allontanare dai guai senza problemi. Voltatosi quindi nella direzione opposta avrebbe iniziato ad avviarsi verso un altro luogo lontano da lì.
   
 
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