Libri > Good Omens
Segui la storia  |       
Autore: AryaDream    13/07/2020    4 recensioni
-Una volta ho sentito dire questa frase da un umano, mentre mi trovavo sulla terra. “Si predica bene e si razzola male”.- Balzebù sgranò gli occhi, era strano sentir dire una cosa del genere a Astaroth, ma era curiosa si sapere il significato.
Genere: Avventura, Erotico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Belzebù, Crowley, Gabriele
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



 
Tutte le anime del paradiso sono beate. L'essere beati era uno stato d'animo di completamento appagamento, ovvero il raggiungimento della perfezione a cui l'uomo, sulla terra, cerca di arrivarci inutilmente.
Micheal e Gabriel, osservavano le anime che a seconda del cielo in cui si trovavano, avevano luminosità diverse.
Il motivo era molto semplice: Il paradiso era concesso solamente a coloro di cui la volontà si era identificata volontariamente con quella di Dio, ed anche se a volte questi umani avevano commesso degli errori questo non cambiava la loro volontà.
Ebbene, la luce delle anime che giungono in paradiso variava a seconda della volontà che avevano dimostrato in vita verso Dio.
Gabriel pensava nel vederle a cosa avrebbe detto Balzebù e nella sua testa prese forma la donna che lo prendeva in giro.
 
“-Voi esseri angelici decidete in base alla fedeltà chi ha più luce? Mi pare una tale sciocchezza almeno all'inferno ci sono regole per tutte le anime. Hai ucciso finisci in quel girone, hai rubato finisci nell'altro e invece voi decidete in base ad una scala di fedeltà.-”
 
 
La voce di Balzebù scomparve dalla testa di Gabriel quando vide altri angeli arrivare e informarli che sulla terra, atti di violenza sulla terra erano aumentati e se avrebbero continuato in quel modo nessuno avrebbe più raggiunto il Paradiso e nessuno avrebbe più creduto in loro, ma sopratutto in Dio.
-Cosa pensi di fare?- Chiese Gabriel rivolto a Michel.
-Non lo so. Pensavo che i demoni fossero i responsabili, ma loro non possono causare tutti questi danni in poco tempo.- Per la prima volta l'arcangelo Micheal era in difficoltà e non sapeva cosa fare per fermare quella sequenza di atti orribili che gli umani stavano compiendo per distruggersi a vicenda.
 
 
 
Balzebù camminava nella notte perenne dell'inferno. Era distratta e nervosa visto che i suoi pensieri andavano sempre a Gabriel e la cosa non le piaceva. Questo suo nervosismo, la portava ad essere sadica e crudele durante la missione.
Aveva quasi raggiunto la parte più profonda dell'inferno quando avvertì una presenza.
-Ho avvertito la tua presenza Belfagor.- Davanti al braccio destro di Lucifero comparve un demone di bell'aspetto. Capelli lunghi e neri, lo sguardo penetrante di chi la sapeva lunga. I suoi occhi erano due zaffiri che potevano far sfigurare gli angeli o farli innamorare.
Belfagor era uno dei sette principi dell'inferno, la sua forza non era paragonabile a quella di Balzebù, ma era temuto.
Attirava le anime degli uomini e li seduceva promettendogli scoperte e geniali invenzioni che li avrebbe resi ricchi. Rappresentava il peccato mortale dell'accidia.
-E' da un po' che non ci vediamo Bal.- Quel demone era l'unico che si permetteva di non chiamarla per nome e lei faceva lo stesso.
-Già! Dove sei stato?-
-In giro per il mondo, ma Asmodeo mi ha trovato grazie ai suoi spiriti e mi ha rivelato il piano del del nostro capo.-
-Conoscendoti non hai perso tempo.- In quel momento Belfagor sorrise. Aveva manipolato la mente degli umani usando la loro sete di conoscenza e di rivalità, e cosi ha fatto in modo che si distruggessero a vicenda.
I due presero a camminare in silenzio, ma Belfagor, sapeva che qualcosa non andava, conosceva benissimo Balzebù, nel corso dei secoli avevano fatto molti danni e si erano divertiti.
-Ti ricordi i bei tempi?-
-Abbiamo più di seimila anni, mi chiedo di quale bei tempi stai parlando.-
-Ti ricordi la lotta tra i Guelfi bianchi e quelli neri.- In quel momento Balzebù prese a ridere.
-Abbiamo rischiato di distruggere una città bellissima come Firenze.-
-E' vero, ma ci siamo divertiti.-
-Gli umani erano e rimangono tutt'ora dei essere davvero strani, con una mente geniale, ma riescono a farsi manipolare molto facilmente, anche da essere superiori-
-Cosa vuoi dire?-
-Ti ricordi il processo di Galileo che venne condannato per eresia.-
-Perché ciò che scoprì andava contro le sacre scritture e quello che vi era scritto era legge. Di casi lassù sono abbastanza e mi tocca sopportare quell'arcangelo so tutto io-
-Gabriel? Secondo me Michel è la peggiore.- I due presero a ridere e si diressero verso il luogo dove risiedeva Lucifero.
Il signore dell'inferno in piedi e sbatteva le sue possenti ali nere, che producevano un vento freddo e gelido che facevano ghiacciare le acque del lago di Cocito, dove erano confinati i traditori che durante la loro condanna furono divisi tra le quattro differenti zone del Cocito: Caina, Antenora, Tolomea e Giudecca.
Ogni volta che Balzebù osservava Lucifero, poteva percepire l'odio di essere stato confinato in quel luogo, voleva farla pagare a Micheal per averlo sconfitto, ma essere confinato in quel luogo remoto negli inferi, voleva dire che lui dal Paradiso stesso era visto come un traditore, ed era per questo che era stato confinato dove si trovavano proprio le anime che avevano tradito.
Il signore degli inferi, si voltò verso il suo braccio destro e Belfagor.
-Tutto procede secondo i piani...Balzebù sei stata perfetta nel colpire dove gli angeli si credono più forti.- Colpire all'interno di una chiesa era stato pericoloso, ma aveva funzionato.
Anche Belfagor, sapeva che Lucifero era determinato a raggiungere il suo piano ed era e sarà sempre in contrapposizione con Dio.
Ma perché divenne il principe del male? L'impersonificazione del male supremo? Molte volte erano queste le domande che molti demoni si facevano. Erano stati cosi sciocchi da farsi ingannare dalle sue parole, ma lui era l'Arcangelo più vicino a Dio, aveva detto, ma la sua superbia, l'aveva portato a creare una schiera di angeli per andare contro l'onnipotente, ma alla il suo piano venne interrotto da Micheal.
L'incontro con Lucifero non durò molto, lui voleva continuare con il piano e lei lo avrebbe accontentato. Belfagor doveva incontrarsi con Asmodeo e lei rimasta di nuovo sola, decise di teletrasportarsi all'interno del Big Ben.
All'interno di quella torre vi erano i delle celle destinate in casi rarissimi a membri del Parlamento che violavano il privilegio parlamentare. A quell'ora non vi era nessuno e poteva stare da sola con i suoi pensieri.
Quei luoghi oscuri e isolati erano perfetti, nessun demone, ma specialmente nessun angelo potevano disturbarla, ma invece si sbagliava.
-Posso sapere perché devi comparire ogni volta che voglio sola e non ho voglia di ascoltare nessuno, specie le lamentele di un Arcangelo, per quello mi bastano i demoni.-
Gabriel comparve di fianco a lei, sapeva perfettamente che la sua accoglienza non sarebbe stata dei migliori, ma in fondo lei era Balzebù, il braccio destro di Lucifero.
-Ti piacciono posti spettrali.-
-Se non ti piace puoi anche andartene.- Era diretta come sempre, era difficile vincere contro di lei.
-Sono qui per parlare.-
-Di cosa? Crowley ha fatto qualche danno con quella dannata chitarra elettrica?- Gabriel prese a ridere e le fece capire che Crowley non aveva nulla a che fare.
-Volevo chiederti scusa?- Nel sentire Gabriel scusarsi, Balzebù prese a fissarlo, sgranando gli occhi, non poteva credere che proprio lui stava chiedendo scusa, non pensava che quella parola facesse parte del vocabolario angelico dell'Arcangelo.
-scuse accettate cosi la facciamo finita con tutta questa smancerie che mi fa venire la nausea.- In quel momento i due restarono in silenzio per un po', fino a quando l'Arcangelo non prese di nuovo parola.
-Sei innamorata di Astaroth?- Quella domanda arrivò come un macigno in pieno petto, lei non era innamorata del demone, ma di lui quell'idiota di un angelo.
Non aveva altra scelta, si avvicinò a lui e posò delicatamente le sue labbra su quelle di Gabriel.
Quando interruppe il bacio, per un attimo il principe dei demoni, non riusciva a respirare, ma poi guardò dritto negli occhi l'Arcangelo.
-Ti desidero da moltissimo tempo, ma sai che l'unione tra un angelo e un demone non è consentita da nessuna delle due fazioni.-
Gabriel non aveva parole, anche se in quel momento non servivano, le prese i polsi e la fece sbattere contro le sbarre della cella e prese a baciarla. Le labbra dell'arcangelo si muovevano piano, piene di emozione. Ogni movimento la faceva avvicinare a lui, come se si volessero fondere in un unico corpo.
Si teletrasportarono all'interno della cella, dove lui le mise le braccia intorno alla vita e la tirò a sé, chinandosi per affondare il viso sul collo per baciarlo, fino ad arrivare all'orecchio.
Non aveva bisogno di togliersi i vestiti, potevano usare i loro poteri, una volta priva dei sue abiti da demone, lui prese ad ammirarla, era bellissima e la desiderava, era la prima volta che lui un Arcangelo, desiderasse in modo lussurioso un demone.
Con le dita di una mano la penetro fino in fondo, mentre con l'altra prese a toccare i seni con avidità. Le baciò ogni centimetro della sua pelle ed era una sensazione strana per lei, oltre che nuova.
Balzebù teneva le mani sulle sbarre arrugginite di quelle vecchie celle, mentre lui si inginocchiava cominciò a baciarla e leccarla. I gemiti di piacere di Balzebù erano intensi e mai si sarebbe aspettata di poter fare qualcosa di proibito con un angelo che le stava dando piacere.
Tutto avvenne molto velocemente si sdraiarono su quel piccolo letto, mentre lui poco dopo era sopra di lei, passò le sue gambe intorno alle sue, con la mano toccò l'erezione dell'arcangelo, ma poco dopo lui entrò in lei.
Altri gemiti di piacere, e lo guardava negli occhi. Era quello che voleva e che aveva sempre desiderato, il peso del suo corpo sopra di lei, le sue mani tra i capelli, la sua voce che bisbigliava il suo nome, e lei aveva bisogno di lui, e fu quello che avvenne all'interno di quella cella. I loro respiri si fecero sempre più affannosi, finché non affondò del tutto dentro di lei, fino a quando non vennero entrambi. Appoggiò la fronte su quella del demone, mentre lui era ancora dentro di lei.
Entrambi sapevano che era una cosa sbagliata, ma entrambi avevano capito di essersi innamorati. Un amore che non poteva esistere che avrebbe causato molti problemi se fossero stati scoperti.
-Non andartene Balzebù.-
-La nostra esistenza è eterna, non posso andare da nessuna parte.- Avvicinò le sue labbra vicino al suo orecchio sussurrandogli.
-Per sempre.-




Note Autrice:
In questo capitolo potevo dare più spazio agli angeli e al paradiso, ma io adoro molto l'inferno e cerco di renderlo sempre al massimo.
Mi sono divertita a far arrivare anche un altro demone ovvero Belfagor.
Volevo scrivere qualcosa in più su Lucifero, ma lo farò nei prossimi capitoli se riesco, visto che mi piacerebbe analizzarlo meglio, anche se prenderò spunto dalla Divina Commedia.
Finalmente Gabriel e Balzebù ci danno dentro, anche se sono stata molto soft, ma ci saranno altre scene su di loro.
Ora la situazione si farà difficile visto che i demoni stanno avendo la meglio contro gli angeli.
Ringrazio Nao Yoshikawa che come sempre legge i capitoli in anteprima e per l'aesthetic.
Grazie anche a tutti coloro che arrivano fin qui.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Good Omens / Vai alla pagina dell'autore: AryaDream