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Autore: Vicarious10    13/07/2020    3 recensioni
"E venne un giorno, come nessun altro, in cui gli eroi più potenti della Terra si unirono contro una minaccia comune. Quello fu il giorno in cui nacquero gli Ultimates, per combattere quelle battaglie che nessun supereroe, da solo, avrebbe mai potuto affrontare"
Crossover tra: Sonic, W.i.t.c.h., OC ispirati ai personaggi Marvel, Teen Titans, Kim Possible e altri.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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The Ultimates
 
Prologo - Parte 2
Gente di Mobius
 
 
Green Hill non era mai stata così radiosa come quella mattina.
Il paesaggio incontaminato faceva da sfondo al solito allenamento mattutino di Sonic, il riccio più veloce del pianeta Mobius. Arrivato sulla cima di una collina, il porcospino blu si fermò di colpo generando una grande folata di vento dinnanzi a sé. Sentiva che non c’era niente di cui preoccuparsi in quel periodo. Il suo solito giro di perlustrazione non lo aveva portato a nulla. Nessun criminale incallito come Eggman, nessun furto, nessuna aggressione contro vittime innocenti o altro. Il riccio rimase lì a contemplare il paesaggio. Da lì, riusciva a scorgere in lontananza la grane Mobotropolis. Chissà cosa stavano facendo i suoi amici nel frattempo..
 
L’università di Mobotropolis, la più prestigiosa del regno, ospitava all’incirca 1700 studenti di tutte le razze. All’interno dell’imponente struttura, tra i grandi corridoi, vi era il classico via vai di studenti che si accingevano a raggiungere le proprie aule. Tra questi, vi era un gracile riccio dal colore rosso e dagli occhi verde smeraldo che si affrettava ad uscire dall’edificio. Il suo nome era Eddie the Hedgehog.
Uscito all’esterno, Eddie si ritrovò nel grande giardino che circondava l’imponente struttura, andandosi a sedere su una panchina vicino a una fontana. Prese fiato e abbassò la testa, stanco da tutte quelle lezioni che lo mettevano a dura prova.
Frequentava il corso di genetica e, alla sua giovane età, era uno degli studenti più brillanti e facoltosi del suo corso. Prendeva sempre il massimo dei voti e non faceva mai ritardo ad ogni lezione. Nessuno però poteva immaginare il terribile segreto che si celava dentro di lui, la sua doppia identità. Tutto cominciò tanti anni prima, quando cercava di creare una formula per la rigenerazione dei tessuti organici. Arrivò a creare da solo quella che sembrava la cura definitiva contro ogni malattia del pianeta: una specie di costume organico che si adattava a qualsiasi corpo. Quando arrivò il momento di testarla su un soggetto vivente, Eddie decise di provarla su sé stesso, ma qualcosa andò storto e..
- Eddie! - esclamò una voce dietro di lui.
Eddie si girò, trovando una volpe più piccola di lui con un grande sorriso.
- Tails! Che ci fai qui? - chiese il riccio rosso alzandosi dalla panchina.
- Passavo da queste parti e ho pensato di venirti a salutare. Tutto bene? -
- Si, dai.. non posso lamentarmi - rispose Eddie.
Tails si avvicinò all’amico. Entrambi condividevano un grande amore per la scienza e si aiutavano reciprocamente nelle loro scoperte. Fu Eddie ad aiutare la volpe a brevettare il primo prototipo del Tornado, la prima di una lunga serie di macchine create dal duo.
- Oggi pomeriggio Amy ci ha invitato a casa sua per un té, ti va di venire? - chiese Tails.
- Certo! Avevo proprio bisogno di staccare un po’ -
I due si avviarono insieme verso l’uscita del giardino, parlando del più e del meno.
- Certo che qui le lezioni devono essere fantastiche! - commentò Tails - Non vedo l’ora di potermi iscrivere!-
D’un tratto, Eddie si bloccò, sentendo qualcosa che premeva contro il suo petto. Per qualche secondo l’aria sembrò mancargli e un fastidioso fischio gli pervase i timpani. Una voce sembrava richiamarlo a sé, mentre Tails lo prese per le spalle cercando di scuoterlo. Con lo sguardo catatonico, Eddie tornò indietro con la mente a quella notte.
La notte in cui tutto cambiò.
 
- Eddie! -
L’urlo di Sonic sembrò non avere alcun effetto. La creatura che gli stava di fronte, dal manto nero, alta due metri e dotata di possenti muscoli, sembrava non rispondere a niente e nessuno.
- Devi combatterlo, Eddie! Tu sei meglio di così! - continuò Sonic osservando il mostro contorcersi.
Con quei grandi occhi bianchi senza pupille, il mostro si rivolse verso il riccio blu, ruggendo. Sonic sapeva che il momento delle parole era finito, purtroppo. Doveva fargli del male se rivoleva il suo amico indietro. Con un balzo, il mostro si avventò contro l’eroe più veloce al mondo, dando inizio al combattimento.
 
- Eddie! - esclamò Tails scuotendo l’amico.
Eddie si riprese da quello stato di trance, tornando alla normalità. Si rivolse verso la volpe, guardandola spaventata.
- Io.. -
- Non preoccuparti - lo rincuorò Tails - Non è successo niente. Ormai sono mesi che non ti trasformi più. Il peggio è passato -
-Si.. hai ragione - disse Eddie con una strana maliconia.
I due si ripresero e continuarono a camminare verso casa di Amy. Il riccio rosso ripensò alla voce che aveva sentito poco prima, sentendo il cuore balzargli in gola. Una voce possente, cavernosa, di chi non conosce padroni o catene. Una voce che urlava di far uscire il suo vero io.
 
Quel bar puzzava, ma a Logan andava bene.
Non era di certo un tipo con la puzza sotto il naso. Era pur sempre il gatto taciturno e rissoso che il mondo odiava, non una principessa. Prese un altro sorso del suo whiskey, allungò un paio di ring sul bancone e uscì fuori da quello schifossissimo locale.
All’esterno, si ritrovò circondato dal classico via vai di gente della città. Il miscuglio dei loro odori lo fece star male, decidendo così di imboccare le vie secondarie per stare un po’ da solo. Una volta preso un vicoletto, si sentì finalmente bene.
- Ehi, tu! - esclamò una voce alle sue spalle.
Giratosi, il gatto nero a strisce bianche vide un gruppo di tre lupi più altri di lui che si avvicinavano.
- Non lo sai? Devi pagare il pedaggio per stare qui - fece uno dei tre in tono minaccioso.
Logan, noncurante, si guardò attorno per assicurarsi che non ci fosse nessuno.
- Che c’è? Sei sordo per caso? Tira fuori la grana! - continuò uno dei lupi.
Il gatto strinse i pugni. Dalle nocche di entrambe le mani uscirono tre affilatissimi artigli di adamantio, il metallo più duro conosciuto su Mobius.
- Ce l’hai con me, cocco? - disse prima di lanciarsi contro il gruppo di lupi.
Quando tutto fu finito, i tre scapparono via con qualche taglio. Li aveva lasciati vivere, perché quel giorno Logan si sentiva magnanimo. O forse perché c’era qualcosa in lui che lo preoccupava. Il suo sesto senso lo avvertiva che qualcosa di strano sarebbe accaduto di lì a poco.
Stanco di quel vicolo, Logan si ricompose e se ne andò via, perdendosi tra la folla della via principale.
 
Le echidna di Angel Island si radunarono in massa verso il grande tempio degli antenati. Quel giorno, tutto sarebbe cambiato per la loro razza. I preparativi erano cominciati da mesi, tutti i clan dell’isola avevano partecipato alla creazione della grande cerimonia. Circondato a distanza dai suoi simili di tutte le età, Knuckels the Echidna si avvicinava a passo solenne verso il tempio. Un coro di incoraggiamento raggiunse le sue orecchie, sicuro della riuscita del suo nuovo compito come guardiano del Master Emerald. Non appena fu dentro il tempio, le monumentali porte dietro di lui si chiusero. Nel grande atrio, dove le statue dei precedenti guardiani lo osservavano, vi erano i soldati armati di lancia che, non appena lo videro, si inchinarono in segno di rispetto. Infondo alla grande stanza lo attendevano i sacerdoti dell’antica religione di Chaos, pronti per dare inizio alla cerimonia. Dietro di loro, pregno del suo antico splendore, risiedeva il Master Emerald. Knuckels vi arrivò per poi inchinarsi al loro cospetto.
- Alzati - disse il sacerdote più anziano, al centro del gruppo.
Knuckels riprese la sua postura, osservando attorno a se l’interno della maestosa costruzione in pietra più antica di Mobius.
- Per millenni la nostra razza ha custodito lo Smeraldo affrontando numerose minacce - cominciò il sacerdote anziano - Hai adempito al tuo compito fin dalla nascita, dimostrando di essere tra i più grandi guardiani del nostro popolo. Hai combattuto mostri, hai varcato continenti desolati, hai vissuto in solitudine fin quando non ci hai ritrovati, liberandoci dall’antica maledizione. Ora tutti sanno il valore del possente Knuckels, membro principale del suo Clan. È giunto il momento per te di adempire per sempre al massimo dei tui compiti, diventando un vero e proprio guardiano come i tuoi antenati. Sei pronto? -
- Si - rispose solenne l’echidna rossa.
- Allora ammira il Master Emerald. Avvicinati ad esso e lascia che la sua energia ti investa e ti dia in dono l’Arma Suprema, forgiata dal primo Clan per difendersi dalle minacce di Mobius. Diventa un tuttuno con essa e trasformati in ciò che sei destinato ad essere. Guardiano Knuckels!-
I sacerdoti lasciarono spazio a Knuckels che, con il cuore che gli batteva a mille, si avvicinò allo Smeraldo Gigante. Questo cominciò a brillare, segno che ormai il tempo era giunto. Knuckels non si guardò indietro, non ripensò al passato. Pensò ai suoi amici e a tutto ciò che gli era più caro. Ai suoi amori, ai suoi amati genitori e alla sua amata terra natale. Chiuse gli occhi e appoggiò le mani sullo smeraldo. L’immane energia di Chaos lo investì, circonando la stanza di un accecante luce verde.
Io non ho paura, pensò Knuckels chiudendo gli occhi.
I sacerdoti e i soldati si allontanarono, mentre la luce si affievoliva lentamente. Quando scomparve, Knuckels si ritrovò ricoperto da un armatura con effigi che richiamavano la storia dei precedenti guardiani, color oro e ornata di smerldi rossi. Ai suoi piedi, la possente arma più antica di Mobius era magicamente comparsa i suoi piedi.
Il Mjolnirr, il martello di Chaos, capace di sprigionare l’energia del Master Emerald in qualunque parte del mondo era pronto per essere finalmente impugnato. Knuckels lo raccolse, lo ammirò in tutta la sua bellezza e si voltò verso i sacerdoti.
- Grazie - disse trattenendo le lacrime.
- Sei destinato ad essere la stella più luminosa di tutto l’universo, Knuckels the Echidna. Ora vai, liberati della tua precedente vita e innalzati verso il cielo, dove solo le grandi aquile osano andare. Difendi il tuo popolo dalle minacce del futuro, confortaci quando ne avremo bisogno e aiutaci a camminare verso la fine dei tempi! - disse solenne l’anziano sacerdote.
Knuckels alzò il martello al cielo, volando verso l’apertura circolare sul soffitto del tempio. Quando fu l’esterno, un grosso boato esplose dalla folla, segno che gli abitanti di Angel Island avevano accolto il nuovo guardiano. Lì nel cielo, Knuckels si fermò un attimo per respirare a pieni polmoni. Avrebbe affrontato ogni minaccia che gli si sarebbe posta davanti e, soprattutto, avrebbe affrontato il malefico Enerjak, l’echidna maledetta e la sua antitesi per eccellenza, quando il tempo sarebbe giunto. Knuckels urlò sprigionando la sua forza, lasciando che il martello si circondasse di un accecante luce verde.
 
Sonic riprese a correre verso la città. Si era dato appuntamento con Tails e Amy a casa di quest’ultima e forse ci sarebbe stato anche Eddie.
Il riccio blu era sicuro che quella sarebbe stata una giornata tranquilla.
Non poteva sapere del misterioso fenomeno proprio a Green Hill, dove un portale interdimensionale si era aperto come per magia.
Mobius era alle porte di un nuovo grandioso futuro, ma Sonic andava troppo veloce per potersene accorgere.
 
 
Note del’autore
Benvenuti in questo nuovo e per alcuni scioccante capitolo di The Ultimates! So che avrei dovuto aggiornare prima Team Dark - Anno Uno, ma non ho resistito all’idea di pubblicare questa seconda parte del prologo della storia. Per tenervi aggiornati, sappiate che i capitoli della storia di Shadow sono in via di scrittura e correzione, mentre per questo crossover sono arrivato a scrivere i successivi 5 capitoli. Il prossimo capitolo, terza ultima parte del prologo, presenterà le restanti protagoniste della storia: le W.i.t.c.h.!
Spero che sia di vostro gradimento, fatemi sapere la vostra opinione se avete tempo! Ogni critica è benvoluta!
Alla prossima!
Con affetto,
VIcarious10
  
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