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Autore: lmpaoli94    15/07/2020    4 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Nuovi e vecchi “ospiti” si apprestavano a togliere di mezzo la nuova minaccia del Castello di Limerick: Leila Williams.
Mentre José non faceva che passare gran parte delle sue giornate insieme alla giovane ragazza, aveva quasi perso totalmente la voglia di toglierla di mezzo.
Leila era gentile, carina e affabile. Tutte doti che al giovane marchese di Bunratty non gli erano passati inosservati.
Il tutto contornato dalla supervisione della Contessa madre che li guardava molto fiera di loro.
< José ha imparato la lezione. Più tardi mi saprà dire la risposta. >
Prima però, la Contessa madre doveva sistemare un dubbio che la stava attanagliando: la morte di suo marito Raymond.
Anche se in questo modo aveva acquistato tutti i poteri da lui ereditati, la Contessa capiva che era circondata da molti traidtori che bramavano dietro le sue spalle.
< Buongiorno, Duca di Ashford. Dormito bene? >
< Come un angioletto, Contessa. >
< Ne solo lieta. Accomodatevi pure qua > replicò la donna indicandogli una sedia prima di ordinare ai suoi servi di chiudere accuratamente la porta della biblioteca.
< Che significa tutto questo? >
< E’ solo il modo per non essere disturbata, Duca Hyde. Spero che non abbiate niente in contrario. >
< No. certo che no > rispose l’uomo sorridente.
Fissando gli occhi impercettibili dell’uomo, la Contessa Carla capì che era molto nervoso e non riusciva in nessun modo ad essere a proprio agio.
< Allora Duca, raccontatemi quello che è successo a mio mairto. Di che genere di investimenti importante stavate scambiando con lui? >
< Di un notevole carico d’oro di cui dovevo appropriarmi. >
< E per quale motivo? >
< Per una scommessa di poker vinta contro vostro marito. >
< Spiegatevi meglio. >
In quel momento il Duca di Ashford raccontò alla donna il momento in cui suo marito aveva perso quello che aveva pattuito con lui fino a giungere al momento in cui arrivarono a Malahide.
< Giunti al castello vicino a Dublino, non potevo mai credere che vostro marito mi avrebbe teso un’imboscata per non pagare il suo prezzo. Aveva una paura molto dolorosa di perdere tutto e di essere considerato uno dei molti uomini che popolano questa terra chiamata Irlanda. La sua avidità ha spinto il suo uomo più fedele, ovvero Bob, ha provare ad uccidermi.
Mi voleva tagliare la testa e farsì che tutto potesse essere insabbiato.
Ma la mia intelligenza mi ha fatto portare fuori da quel cunicolo nascosto promettendogli di cedergli alcune mie terre a Kilkenny.
Lo portai da un mio caro amico a Dublino dove aveva l’atto di proprietà dei terreni del mio castello ed è stata lì che è cominciata la mia vendetta: io e i miei uomini gli abbiamo sparato controcercando di toglierlo di mezzo, ma lui è riuscito lo stesso a fuggire ferendomi a sua volta.
Meditando la mia continuazione della mia vendetta, ho aspettato che vostro marito potesse tornare  lasciare Malahide per poi attaccarlo nel momento della sua vulnerabilità. >
< Quindi anche voi l’avete tradito a sua volta. Siete pari. Siete stato voi ad uccidere mio marito e non un’imboscata! >
< Ho tentato di ucciderlo infiltrando un medico molto abile che era impegnato a curarlo, ma il suo dannato maggiordomo aveva capito tutto ed era riuscito a salvare vostro marito ancora una volta.
Ma in qualche modo avevo capito che i momenti erano maturi nle colpirlo con il mio piccolo esercito e così è stato.
Uccisi lui e vostro marito a sangue freddo, senza alcun rimpianto… senza alcun dolore. >
Dopo quel racconto, la Contessa Maria non riusciva a capire il perché il Duca di Ashford si era diretto dritto a Limerick per rivelargli le sue intenzioni.
< A che gioco state giocandoi, Duca? Perché siete giunto fin qui? Quale è il vostro scopo? >
< Appriopriarmi di quello che vostro marito mi ha promesso. E voi non potete sottrarvi alla parola data. >
< Mi dispiace per voi Duca, ma non sarà così semplice. >
< Che volete dire? >
< Solo mio marito sapeva del nascondiglio di quell’oro. Io, in quanto donna, non potevo conoscere i suoi oscuri segretri che si cela in quel castello. Mi dispiace, ma non posso esservi d’aiuto in nessun modo. >
< Allora come pensate di ripagarmi? >
In quel momento, alla Contessa Carla gli venne in mente un’idea da cogliere al volo per distruggere i suoi nemici: i Grey.
< In che rapporti sono i vostri con la famiglia Grey? >
< Non ci parliamo da molti anni, ma non siamo nemici. Perché? >
< Forse posso pagare ilo debito di mio marito se voi acconsentirete di scortare mia figlia Anastasia fino a Dunguaire. Ovviamente prigioniera… Il Conte Christian Steele, suo amato segreto, dovrà acconsentire ad ogni vostra richiesta. La carta per prendere il potere ai Grey passa da mia figlia, Duca. >
< Non so se quel bamboccio accetterà. >
< Dovrà farlo. Per il suo bene. >
< Avete intenzione di ucciderlo. >
< Non ancora… Ma dovrà soffrire piano piano mentre rimane da solo. La sua famiglia non appoggerà mai in nessun modo il suo amore, capite? >
< Perfettamente. E se consegnerò vostra figlia, avrò la possibilità di appropriarmi delle terre dei Grey. >
< Magari non una grande parte, ma Christian di buon animo vi offrirà un pretesto molto grande per la sua amata. Date ascolto alle mie parole. >
Ma nel mentre la Contessa Maria cercava un pretesto per togliere di mezzo il Duca, il maggiordomo Linc richiamò la donna.
< Vogliate scusarmi un attimo. >
Senza perdere di vista l’uomo, in questione, Linc raccontò alla donna che stava tramando dietro le sue spalle per togliere la Contessina Leila.
< Hanno parlato di un veleno, Contessa. Anche il marchese josé è implicato in questa storia oltre ch a vostra figlia Anastasia e a quel Duca… Non possiamo fidarci asolutamente di loro. Las vita di Leila è in serio pericolo. >
< Capisco. Grazie mille Linc. Vedrò cosa posso fare. >
Appena Linc vide che la donna teneva sotto il suo vestito un tagliacarte molto affilato pronto ad uccidere l’uomo.
< Molto bene, Contessa. >
una volta tornato dal suo uomo, la rabbia di Carla stava diventando molto contagiosa e repressa.
< Tutto bene, Contessa madre? >
< Oh, certo. Mai stata meglio… Parleremo del piano con mia figlia più tardi. Adesso parlatemi dell’incontro che avete avuto ieri sera con lei. >
< Che cosa dite? >
< Pensate che non avrei scoperto ninete nel mio castello? Che l’avreste passata liscia sotto il mio naso? Ebbene, ho molte spie al mio comando che portano i miei occhi ovunque, caro Duca. >
< Contessa, posso spiegare… >
< Non occorre dire niente, Duca. Ho già sentito abbastanza. >
Tirando fuori il suo coltello, la Contessa madre martoriò di coltellato il povero uomo sotto lo sguardo attento di circa cinque servi che non l’avevano lasciata sola.
Appena l’uomo esalò l’ultimo respiro, ordinò ai suoi servitori di sbarazzarsi del suo corpo bruciandolo.
< Non voglio sentire più nulla sul suo conto. E mia figlia e José spvranno stare molto attenti in questo. >
< Ben fatto, Contessa > fece l’uomo rientrando nella biblioteca < Adesso che cosa farete con vostra figlia e con quel marchese traditore? >
< Per ora vivranno… Ma voglio che ci sia sempre qualcuno che li tenga d’occhio in ogni istante, chiaro? E a mia figlia nastasia non gli sarà acconsentito lasciare la sua camera. >
< C’è un altro piccolo problema. La sua dama di compagnia Katherine. >
< Rinchiudete anche lei insime a quella traditrice. Non voglio più vederla a zonzo… Portate anche un messaggio a mia figlia: di stare molto attenta alle prossime mosse. Leila è intoccabile. >
< Farò tutto quello che acconsentirete, Contessa. Con permesso. >
Ma appena la donna uscì dalla biblioteca mentre aveva il suo vestito sporco di sangue, una figura malandata stava avanzando verso di lei senza che nessuna guardia la potesse fermare.
Vedendo gli occhi infossati e completamente senza forze, la Contessa capì che si trattava di suo marito.
< Raymond… Allora siete vivo! > gridò la donna facendosi sentire dai servitori che passavano nelle vicinanze < Chiamate un dottore! Presto! >
< Carla… ascoltatemi… >
< Ditemi, Raymond. Ma non gli affaticate. Troppo. Siete sul punto di morire. >
< Dio non voglia che accada questo, mia cara… Dovete stare attenta al Duca di Ashford. È lui che mi ha fatto questo. >
Nel sentire il nome di quell’uomo, la Contessa Carla lo fissò con aria di vittoria.
< Non vi preoccupate, marito mio: il Conte Ashford non sarà più un problema. >
   
 
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