Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: Cesca_Haibara20    15/07/2020    2 recensioni
Conan ed Ai sono amici da tanto tempo. Sono ormai entrati in sintonia, tutti li considerano simili perché hanno lo stesso modo di fare, di agire e di pensare ma, c'è qualcosa di strano nel comportamento di Ai... Sta diventando più affettuosa nei confronti di Conan; sarà semplicemente amicizia o qualcosa di più? E Ran? Aspetterà ancora il ritorno di Shinichi o piano, piano, cercherà la felicità altrove? Si dice che l'amore vero sia un sentimento che provino gli adulti, chissà se i nostri ragazzi sanno già cosa sia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: AU, Soulmate!AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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I caldi raggi solari estivi mi obbligano ad aprire gli occhi anche se non ne ho voglia. Scendo dal letto con gli occhi semichiusi, mi metto una maglietta decente, dei pantaloncini e mi dirigo in bagno ancora assonnato; apro un occhio osservando il mio viso sciupato e poco riposato. Ho delle occhiaie che se mi vede un panda s'innamora di me. Sospiro pesantemente e cerco di svegliarmi sciacquandomi il viso.
Dopo essermi lavato il viso e i denti esco dal bagno con gli occhi ancora semichiusi dirigendomi in salotto con Ran e Goro.

«Buongiorno Ran.» mormoro sedendomi a tavola.
«Buongiorno Conan!» ricambia il saluto sorridente.
«'Giorno Goro.» mormoro salutando Goro.
L'uomo dall'altra parte, per tutta risposta, ridacchia.
Sono confuso...
«Forse dovresti provare ad aprire gli occhi.» la voce di fronte a me è familiare, ma non è Goro.
Apro gli occhi e me lo trovo di fronte tutto sorridente.
"Araide..." penso seccato.
«Buongiorno piccoletto.» mi schernisce scompigliandomi i capelli.
«Ciao.» borbotto togliendogli le mani dalla testa e rimettendomi a posto i capelli. «Come mai sei qui?» gli domando.
«Papà è andato a lavoro più presto del solito, Araide stava entrando nel bar sotto casa a fare colazione e così l'ho invitato qui.» mi risponde Ran al posto suo preparando dei pancake.
«Ah...» rispondo cercando di nascondere il mio scontento.
«Cos'è, non ti piaccio per caso?» mi schernisce.
«No, no, ero solo curioso.» mi affretto a rispondere.
Ran mi avvicina un piatto pieno di pancake ma io la freno.
«Oh no, non preoccuparti per me Ran. Io faccio colazione dal dottor Agasa.» mi allontano dal tavolo con la sedia e scendo da essa.
«Ma come Conan? Pensavo ti piacessero i pancake.» mi richiama Ran.
«Sì, ma... Ma avevo promesso ai Detective Boys che avremmo fatto colazione da Agasa tutti insieme.» mi affretto a dire una bugia avvicinandomi alla porta.
Indosso velocemente le scarpe e mi sistemo gli occhiali.
«Conan!» mi chiama un'ultima volta ma io non la sento già fuori casa.

Mentre cammino verso il dottor Agasa mando un messaggio ad Ai.
Buongiorno, sto arrivando a fare colazione da voi, ti dispiace?

Noto che lo ha letto ma non risponde.
"Vuole davvero continuare con 'sto cavolo di trattamento del silenzio?!" penso tra me e me seccato. “Già iniziare la mattinata con Araide non è il massimo, se poi ci si mette anche lei..."

Arrivo a destinazione in pochi minuti ed entro senza bussare, come faccio sempre.

«Buongiorno Agasa!» lo saluto vedendolo seduto sul divano.
«Oh, buongiorno Shinichi! Come mai questa visita mattutina?» mi domanda.
«Non volevo fare colazione a casa con Araide in casa, così ho preferito farla qui.» rispondo facendo spallucce.
Dalla cucina sento provenire una risatina, è sicuramente Ai.
«E tu che ci trovi da ridere?» le domando raggiungendola in cucina.
Appena nota la mia presenza smette subito facendo finta di nulla.
«Questo trattamento del silenzio è durato fin troppo Ai, adesso basta.» dico avvicinandomi a lei.
Per tutta risposta scrolla le spalle con fare indifferente.
«Ai, dico davvero, basta.» mi avvicino sempre di più a lei bloccandola tra me e la mensola della cucina.

Le sue guance si fanno più rosa e dai suoi occhi noto che è sorpresa.

«Parlami... Non lo sopporto più questo silenzio.» mormoro avvicinandomi pericolosamente al suo viso.

Lei posa il suo indice sulle mie labbra e si avvicina ad esse.

«Baka.» sussurra per poi allontanare il mio viso dal suo. «Esplodi se non ricevi atenzioni, mh?» domanda ironica allontanandosi da me.
«Non è per quello!» rispondo quasi seccato.
«Allora perché eri cosi bisognoso della mia voce?»

Ha ragione... Perché volevo che riprendesse a parlarmi? In verità non ne ho idea.

«Per nessun motivo particolare... Solo che quasi mi mancava sentire il tuo solito tono sarcastico e farmi il trattamento del silenzio solo perché ho preso l'antidoto è un pelino infantile.»
«Ma io sono una bambina, è ovvio che ho atteggiamenti infantili.» si giustifica fingendo innocenza.
«Ah-ah, molto spiritosa.»
«E poi, sei stato tu a dirmi di comportarmi di più da bambina e adesso ti lamenti?»
«Sì, ma non pensavo mi prendessi alla lettera.»
«Allora dovevi essere più specifico.» mi sfotte
Sorrido.
«Allora la prossima volta sarò molto più specifico.» rispondo stando al suo gioco.
«Allora, sei venuto qui per scappare da Araide?» domanda con un sorrisetto.
«Per favore non me lo nominare...» borbotto irritato.
«Ehi, è successo qualcosa con Ran?» domanda.
Sospiro.
«Si è arresa...» mormoro abbassando lo sguardo.
Ai posa le mani sulle mie spalle.
«Che intendi dire? In che senso si è arresa?»
«Si è arresa Ai! Non c'è nessun altro senso, si è stufata e basta! Ha cominciato a dire che voleva che le dimostrassi il mio affetto essendo più presente per lei e... E si è arrabbiata con me...» comicio a spiegare con sguardo basso. «Ha detto che ho avuto un sacco di occasioni di dirle che ci tengo a lei ma non le ho sfruttate e pensa che i casi sono più importanti di lei.»
«Cavolo...» mormora Ai sorpresa. «Shinichi, non buttarti giù, okay? Vedrai che le passerà presto e quando la chiamerai tornerà tutto come prima. Non è la prima volta che dice di arrendersi con te.» cerca di tirarmi su di morale e mi alza il viso.
«E se, prendessi-» non faccio neanche in tempo a finire la frase che Ai mi ammonisce.
«Assolutamente no. Lo sai che succede se ne prendi troppo.»
«Sì, ma-»
«Ho detto di no, capisco che per te può sembrare una emergenza ma, le vere emergenze sono altre.»

Sospiro mentre si protende verso la credenza e prende un barattolo pieno di biscotti al cioccolato.

«Prendilo.» dice porgendomelo.

La guardo confuso prendendo il barattolo.

«Non avevi detto che volevi fare colazione? Ti do il permesso di mangiarli tutti a patto che non mi chiedi più dell'antidoto fino a settembre.»
«Ma... Siamo a luglio...» mormoro cercando di farle gli occhi da cucciolo.
«Allora niente biscotti per te.» stringe le spalle e me lo toglie dalle mani pronta per riporlo a posto.
«No, no, no, va bene!» mi affretto a riprendere il barattolo.

Lei sorride, si riempie una tazza di caffè e mi stampa un bacio sulla guancia per poi tornare in salotto.
"Mi ha appena dato un bacio sulla guancia...?" penso rosso in viso. "Sarà stato un caso." riprendo il mio solito colorito e ritorno in salotto con il barattolo di biscotti.
Dopo mezzo'ora ho finito tutti i biscotti e mi sento felice come una Pasqua ma, in quel momento, mi squilla il cellulare di Conan. Mi affretto a prenderlo e rispondo.

«Pronto?»
«Ehi Conan.»
È Ran.
«Ehi... Tutto bene? È successo qualcosa?» domando preoccupato.
«No, no, volevo solo dirti che io, Araide e Sonoko andiamo al centro commerciale, devo comprare qualcosa e si è offerto di accompagnarmi, magari a te ed Ai andava di venire.»
«Aspetta che glielo chiedo.»
Poso la mano sulla cornetta e mi giro verso Ai.
«Ti va di andare al centro commerciale con Ran, Sonoko ed Araide?»
Lei sorride.
«Se questo comporta di vederti seccato e cercare, miseramente, di nasconderlo sì.»
Le faccio la linguaccia per poi riportare la mia attenzione al cellulare.
«Siamo dei vostri.»
«Perfetto!» esclama entusiasta. «Dateci cinque minuti che andiamo a prendere Sonoko e siamo da voi.»
«Va bene Ran.»
«A dopo Conan.»
«A dopo.»
Riattacco e poso il cellulare in tasca.
«Arrivano tra cinque minuti.»
«Okay.» Ai continua a guardarmi sorridente.
«Cosa c'è?»
«Sono solo curiosa di vedere come cercherai di nascondere la gelosia.»
«Io non sono geloso! È solo che non sono sicuro che Araide sia quello giusto.» mormoro.
«Lo dici di tutti i ragazzi che si avvicinano a Ran.» replica ridacchiando.

Il viaggio verso il centro commerciale è tranquillo, nonostante Sonoko continui a prendermi in giro sul fatto che Ai sia la mia fidanzatina. Ma figuriamoci!
"Ai la mia fidanzata? Che cosa ridicola! Va bene che siamo abbastanza simili ogni tanto per modo di fare o per come ragioniamo ma non potremmo mai stare insieme... Io amo Ran e basta anche se lei non lo sa..." penso tra me e me guardando il paesaggio.

«Ehi, c'è qualcosa che ti turba?» un sussurro mi distrae dai miei pensieri.
Mi volto verso la voce, è Ai.
«Mh?» mormoro confuso.
«Ti vedo un po' pensieroso, tutto okay?»
«Sì, sì, ero solo sovrappensiero.»
«E come mai?»
«Nulla di particolare, tranquilla.»
«Mh... Va bene allora.»

Ai mormora e si rimette seduta composta.

«Allora Conan, sembri un ragazzino simpatico.» inizia Araide attaccando bottone.
«Mh-mh.» mormoro distaccato.
«Dimmi, che ti piace fare nel tempo libero?»
«Non molto...» borbotto.
«A Conan piace tanto giocare a calcio oppure fare il finto Sherlock Holmes.» risponde Ai subito dopo la mia risposta.
«Oh davvero? Ti piace risolvere i misteri, eh piccolo detective?» ridacchia lui.
"Prendimi ancora in giro e ti giuro che Ran non la vedi manco col binocolo." penso stizzito.
«Sì... Diciamo di sì.» rispondo facendo il vago.
«Ed è anche bravo!» prosegue Ai. «Potrebbe sembrare Shinichi.»
Alzo lo sguardo verso Ran e la vedo irrigidirsi.
Lancio un'occhiataccia ad Ai che ricambia scrollandosi le spalle.
«A proposito di Shinichi!» esordisce Sonoko. «È da un bel po' che non si fa vedere, Ran l'hai sentito in questi giorni?» le domanda picchiettandosi l'indice sul mento.
«Sì...» mormora Ran a tono basso.
«Ah, e come sta?»
«Sta bene.»
«Oh... Avete litigato nuovamente?»
«No... Sì... Ce, volevo dire no.» farfuglia lei.
«Insomma Ran, sì o no?» taglia corto Sonoko conoscendo bene Ran.
«Lui non ha litigato con me, sono io che ho litigato con lui.» risponde.
«E che cosa significa?»
«Lui mi aveva scritto perché gli mancavo ed io gli risposto male dicendogli che se ci teneva davvero a me doveva dimostrarlo ed ho finito per litigare con lui... Gli ho detto che ero stufa ed ho preferito chiudere i ponti con lui.»
«CHE COSA HAI FATTO?!» esclama Sonoko. «MA SEI PAZZA?»
«Mi è venuto fuori così, ma io non ero così sicura...»
«Ma se siete fatti l'uno per l'altro cosa vuoi chiudere i ponti?!»
«Se Ran si è sentita di farlo, non mi sembra giusto andarle contro.» la difende Araide accarezzandole una mano.
"E te pareva, così c'è più campo libero per te, ma ti sbagli di grosso bello mio." penso a braccia conserte.
«Conan, tu cosa ne pensi?» mi domanda Ran.
«Io...?»
«Sì. Sembra che Shinichi parli tanto con te quindi tu puoi darmi un parere; pensi che ho fatto bene?»
Mi stringo nelle spalle.
«Non saprei bene... Da come mi ha scritto Shinichi sembrava molto giù di morale e dispiaciuto per non poter essere sempre lì per te, forse dovresti dargli dare un'altra occasione.»
«Visto? La voce della verità.» concorda con me Sonoko.
«Non saprei mio piccolo detective, se ci tenesse davvero, sarrebbe già qui.» commenta Araide.
«Non puoi dire una cosa del genere sul suo conto, non lo conosci bene.» rispondo subito stringendo i pugni.
«Oh certo, lo conosce bene un ragazzino di sette anni allora.»
Ai posa una mano sul mio pugno cercando di calmarmi.
«Araide basta così.» Ran cerca di calmare le acque.
«Ma non sto facendo niente.» ridacchia. «Voglio solo capire cosa pensa il detective qui presente.» mi sfotte.
"Già non mi stavi simpatico prima, con questa frase ti sei guadagnato la mia antipatia." penso con la rabbia alle stelle.
«Io penso che un uomo grande e vaccinato come lei, caro Araide, dovrebbe smetterla con questo atteggiamento poco maturo.» lo rimprovera Ai col suo tono pacato.
Tutti si girano verso di lei.
«Come prego?» ridacchia imbarazzato.
«Insomma, cercare di far innervosire un bambino solo perché si è in disaccordo col suo pensiero mi sembra davvero infantile e privo di senso, non trova anche lei?» gli domanda rivolgendogli uno sguardo di fuoco.
Araide ridacchia.
«Ma io stavo solo scherzando piccolina, non volevo di certo far innervosire Conan.»

Volto lo sguardo verso Ai e mimo un "Grazie" con le labbra mentre lei mi volge un timido sorriso.
Dopo quel piccolo inconveniente arriviamo al centro commerciale in poco tempo.

«Allora ragazze dove volete andare come primo negozio?» domanda Araide.
«Io ho un'idea.» propongo. «Potremmo dividerci ed andare in un negozio differente e ritrovarci qui in un orario preciso.»
«È un'idea piccoletto!» esclama contenta Sonoko.
«Che ne dici Ran?» le domando.
«Sì, per me va bene. Ci ritroviamo qui poco prima di pranzo, okay?»
Tutti annuiamo.
«Ci vediamo allora dopo, prendo una cosa e ti raggiungo.» la saluta Araide con un bacio sulla guancia e poi si allontana.

Stringo le mani e ci separiamo tutti.

«Non vorrai andare nella sala giochi?»
Sobbalzo sorpreso.
«Ai!» esclamo sentendo il mio cuore battere velocemente.
«Chi ti aspettavi?»
«Pensavo andassi in un altro negozio.» mormoro.
«In verità non sono una grande amante dello shopping.» scrolla le spalle. «Cos'è, non mi vuoi tra i piedi?»
«N-no, certo che no, è solo che devo prendere una cosa davvero importante in un negozio di elettronica e non vorrei annoiarti.»
Lei mi guarda alzando un sopracciglio per qualche secondo ma poi si rassegna.
«Non so cosa mi stai nascondendo ma va bene, ci vediamo dopo.» mi saluta e si allontana.
Faccio un sospiro di sollievo.
"Non posso farle una sorpresa sei lei mi segue." penso dirigendomi verso il Disney Store. "Ma che cavolo mi sta succedendo?" mi domando sorpreso dalle mie azioni. "Anche se, in fondo, non è nulla di che... Giusto? Oh andiamo, voglio solo farmi per perdonare per averla fatta piangere ieri!" annuisco deciso ed entro.
Mi guardo intorno sentendomi come in un altro mondo. È pieno di peluche di tutti i tipi e dimensioni, oggetti di ogni tipo marcati Disney.
"Ad Ayumi piacerebbe tanto venire qui." penso soffermandomi sugli scaffali dei peluche.
«Ciao bambino, posso fare qualcosa per te?» si avvicina a me una commessa mettendosi alla mia altezza.
«Sì, vorrei due peluche di Stitch.»
«Bene e li vuoi piccoli, medi o grandi?»
«Medi.»
«Perfetto! Vieni, te li faccio vedere così li prendi.» mi prende per mano accompagnandomi verso uno scaffale pieno di peluche medi.
Mi avvicino allo scaffale e ne prendo due uguali ma, appena prendo il secondo Stitch, ne vedo accanto uno ma rosa.
«Scusi, ma questo peluche chi rappresenta?» domando indicandolo.
«Questa è Angel, appare nel secondo film di "Lilo & Stitch".» mi spiega dolcemente.
Passo lo sguardo da Stitch ad Angel un po'indeciso. Sembra una cosa più carina piuttosto che prenderli uguali.
«Posso averla, per favore?»
«Certamente!» mi risponde dolcemente e me lo prende.
Poso il secondo Stitch e prendo Angel.
«Ti serve altro?»
«Mmmh...» mi guardo attorno ma non mi sento tentato di prendere altro. «No, sono a posto.»
La commessa si avvicina con me verso la cassa.
«Te li metto in un sacchetto insieme o separati?»
«Separati, sono due regali a parte.»
«Aaah, capisco. Li devi regalare a delle persone speciali, mh?» mi domanda con un sorriso mentre li inserisce entrambe nel loro sacchetto.
A quella frase arrossisco lievemente.
«Una specie...» mormoro preso alla sprovvista.
Chiude entrambe i sacchetti con un nastro di colore differente e me li porge.
«Ecco a te bimbo. Fanno 611 e 38 yen.»
Annuisco e dopo aver pagato esco del negozio con i sacchetti.
"Ricordati Shinichi: fiocchetto verde Ran e fiocchetto blu Ai." tengo a mente per non scambiare i sacchetti.
Giro per i negozi cercando Ai o Ran ma non le trovo.
Che strano.
Provo a chiamare Ai, prendo il telefono e la chiamo.

«Pronto?» esordisce al secondo squillo.
«Ehi Ai. In che negozio sei? Ti sto cercando da un po'ma non ti trovo.» la cerco con lo sguardo.
«Hai provato ad alzare lo sguardo, baka
«Eh?»
Alzo lo sguardo in alto e la vedo affacciata dal poggiamano in vetro del secondo piano. Sorrido e riattacco, corro verso le scale mobili e la raggiungo.
«Cosa sono quelli?» mi domanda vedendo i sacchetti.
«Dopo lo scoprirai.» le rispondo. «Tu hai trovato qualcosa di interessante?»
«Più o meno, già che sei qui potresti darmi un parere?»
«U-un parere?»
«Sì. Mi serve una consulenza.»
«E per cosa?»
«Ho bisogno di una maglietta e mi servirebbe un tuo parere.»
«Tu mi stai dicendo che ti serve un mio parere su una semplice magliettina?» le domando alzando un sopracciglio.
«Sì! Ma sei sordo?!» esclama esasperata. «Devo vedere se sta bene con questi.» aggiunge tirando fuori da un sacchetto una gonna nera plissettata ed una maglietta a maniche lunghe anch'essa nera con ricamata la scritta "honey" in bianco ed un emoji della tazza di miele e dell'orsacchiotto accanto.
Rimango sorpreso dai capi che ha scelto, non la facevo così dark.
«Sicura che sono per te?» le domando insicuro.
«Sì, li ho presi nel reparto bambina.» replica scrollando le spalle.
«A me non sembra. Ayumi è bambina come noi e non indossa questi vestiti.»
«Forse perché non è lo stile di Ayumi?» mi domanda ironicamente. «Dai non fare il rompiscatole e vieni con me.» si affretta a dire.

Ripone i capi nel sacchetto, mi prende per mano ed entra con me nel negozio. Nel vedere le nostre mani unite arrossisco lievemente sorpreso dal gesto di Ai.
Entro e mi do un'occhiata in giro.

«C'è anche il reparto bambino se vuoi comprarti qualcosa.» esordisce Ai.
"Mi legge nel pensiero?" penso sorpreso.
«Però prima mi devi dare una mano, ci stai?»
«E va bene, ci sto.»

Sospiro e la seguo verso il reparto bambina. Stare in questo reparto mi fa sentire un po'a disagio.

«Tienimelo un attimo.» mi passa il sacchetto e si avvicina verso delle magliette.

Sospiro prendendo il sacchetto e la seguo.

«Di che colore ti serve?» le domando guardando le varie magliette.
«Nera.» risponde subito.

Mi guardo intorno e vengo catturato da uno scaffale di magliette completamente nere.

«Che ne dici di questa Ai?» la richiamo a me prendendo una maglietta con le maniche corte a croptop con sopra la scritta "Trasher" rosso fiammante.
Come vede la maglietta si avvicina a me.
«Perfetta!» esclama quasi contenta.
Gliela passo e la esamina.
«Hai anche azzeccato la mia taglia, notevole per un baka come te.» mi stuzzica con un sorriso.
«Sono stato solo fortunato.» replico alzando gli occhi al cielo.
«Va bene, va bene.» sorride e se la poggia sul braccio. «Mi aspetti che la vado a provare?» mi domanda.
«Sì, ti aspetto.» rispondo scrollando le spalle.
«Okay. Torno subito.» mi da un veloce bacio sulla guancia e si avvicina al primo spogliatoio libero.
"Questo è il secondo bacio sulla guancia che mi da in una sola giornata, che le sta succedendo?" mi domando sorpreso dal suo atteggiamento.

Dopo pochi minuti esce dallo spogliatoio con indosso la maglietta.

«Come mi sta?» mi domanda fermandosi di fronte a me.

Nel vederla con quella maglietta e i pantaloncini neri che aveva già arrossisco.
"Perché continuo ad arrossire?" penso confuso. "Devo riprendermi."
Sbatto qualche volta le palpebre e riprendo il mio colorito normale.

«Ti... Ti sta molto bene, davvero, ti dona.» rispondo cercando di mantenere un atteggiamento disinteressato.
«Sei sicuro?» mi domanda insicura.
«Davvero, sei molto bella.»
Lei sorride lievemente.
«Grazie per la consulenza.» dice prima di ritornare a vestirsi.

Dopo aver pagato abbiamo raggiunto Ran che era nel negozio accanto e prima di pranzo ci siamo ritrovati all'entrata del centro commerciale per poi mangiare lì una fetta di pizza.
Mentre ritorniamo in macchina noto che Araide, tra i vari sacchetti, ne ha uno piccolo con una scritta da gioielleria.

«Che cos'è?» gli domando fingendo innocenza indicandolo.
«Oh, una cosa da grandi piccolo.» risponde con fare vago.
«Andiamo, voglio saperlo!» piagnucolo io.
«E va bene, te lo dico.» si avvicina a me e si mette alla mia altezza. «È un regalo speciale per una persona speciale.» mi fa l'occhiolino e riprende a camminare.
"Se pensi di poter comprare Ran con un gioiello, ti sbagli di grosso." penso camminando col sangue che ribolle.

Alla fine Araide ci accompagna a casa e prima che Ai scenda le do il sacchetto col fiocco blu per poi tornare all'agenzia.

«Per chi è quell'altro sacchetto?» mi domanda Ran posando tutto sul tavolo
«In verità... Questo è per te.» le rispondo porgendole il sacchetto col fiocco verde.
«Davvero...?» domanda sorpresa.
Per tutta risposta annuisco.
«Oh, ma che dolce che sei!» esclama contenta aprendolo. «È adorabile!» tira fuori il peluche di Stitch con un enorme sorriso in volto.
«Sono felice che ti piaccia.»
«Come hai fatto a sapere che Stitch è il personaggio Disney preferito?»
«Ehm...» ridacchio. «Me lo sono fatto suggerire da Shinichi.» mento.
"L'ho sempre saputo Ran." penso vedendola felice.
«Sei un angelo Conan!» sorride e mi da un bacio sulla guancia. «Vado a metterlo subito sul letto!» aggiunge prendendo anche gli altri suoi sacchetti.

Sorrido e mentre prendo una lattina di succo dal frigorifero mi arriva un messaggio.

Mi piace molto, è stato un gesto molto carino da parte tua.

È Ai.
Sono felice che ti sia piaciuto, angioletto.
Ora non ti allargare con i complimenti, baka.​

Ridacchio alla sua risposta.
"Ieri le ho fatte piangere entrambe e mi sono fatto perdonare." penso con un sorriso sul volto.
   
 
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