Naruto arrivò inaspettato, affermando di volerla salutare, ma l’allegria abituale nascondeva qualcos’altro.
Mentre preparava il caffè, si chiese cosa lo preoccupasse.
“Da quando frequenti Kakashi-sensei?”
Il significato di quelle parole era eloquente e la trafisse come un pugnale imprevisto.
Appoggiò le mani sulla cucina sostenendosi, poi si voltò indossando un’espressione indifferente.
Avrebbe mentito a metà, come era ormai abituata, ma Naruto le coprì le labbra con le proprie, catturando la sua lingua in un bacio impellente.
Riaperti gli occhi, le sue dita le sfioravano la guancia giocando con le ciocche dei capelli.
“Non c’è più una promessa, non rimarrò in disparte,” dichiarò, poi andò via.
Ma il celeste intenso delle sue iridi le rimase dentro.