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Autore: occhiverdi1972    17/07/2020    5 recensioni
"Perchè lui l' amava perdutamente, al di sopra di tutto, contro ogni umana comprensione, nessuna barriera o ceto sociale avrebbe oscurato tale sentimento, perchè solo lei era l' amore."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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~Buonasera Anime belle, ecco a voi un nuovo capitolo di "Sogno", vi rinnovo sempre i miei ringraziamenti per l'interesse che mostrate ogni giorno per questa storia e vi auguro buona lettura. . Attendo I vostri commenti, le vostre critiche, le vostre impressioni....🌹
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Sogno capitolo 126

Oscar era sdraiata a faccia in su, completamente nuda. Fissava il soffitto e sorrideva beata, mentre le labbra di André percorrevano dolcemente la sua pancia e le lasciavano dei piccoli baci sulla pelle.

- Fa la brava piccolina! Mamma e papà ti amano! - sussurrò il giovane contento

Oscar rise, carezzo' con una mano I folti capelli di suo marito, lo attirò a sé, gli baciò le labbra piano, poi lo guardò intensamente:

- Chi ti dice che sia una piccolina? Potrebbe essere un piccolino, un bel maschietto con i capelli  neri e gli stupendi occhi del padre.

- Huhmm.. - sussurrò Andrè mordicchiandole le labbra - Sarà di sicuro una bella bimba bionda con gli occhi blu della mamma.

Si abbracciarono, poi Oscar lo fissò , il giovane sembrava assorto in tristi pensieri :

- Amore.. Cos'è che ti turba? - chiese.

Lui la guardo' :

- Bah.. Non so, lo strano comportamento di Cristine mi ha lasciato basito,inoltre..ho una strana sensazione, come se... Come se la sentissi in pericolo! Forse non avrei dovuto lasciarla andare da sola!

Oscar sospiro', il sesto senso di André non sbagliava mai.

- Avete sentito quel che ho detto? - sbottò la voce cristallina risuonando nell'angusto vicolo - vi do esattamente trenta secondi per togliere quelle manacce da sotto il vestito della signorina.

Cristine e l'energumeno si girarono di scatto, fra il buio e la controluce gettata dalla luna si intravedeva un'ombra a cavallo.

L'energumeno alzò le spalle , poi continuo' a vagare con le mani sotto il vestito di Cristine.

- Va al diavolo, fatti i fatti tuoi...!- esclamò , poi si girò verso lei - scusa l'interruzione tesoro!! - gracchiò.

Cristine cercò di dibattersi, ma piu' si muoveva piu' la manica del vestito strappato scendeva, le mani dell'essere rozzo vagavano sulle sue cosce mentre  cercava di strusciare il  sesso contro la sua pelvi.

- Bastardo! - gridava lei.

- Forse non mi sono spiegato! - L'ombra scese da cavallo, sguainò inaspettatamente la spada e si avvicinò.

Cristine si girò, un aggrazziato giovane dai capelli lunghi si palesò alla sua vista, ma  l'energumeno era talmente concentrato a toccarla che non lo notò nemmeno avanzare, si bloccò solo quando sentì la fredda lama della spada sotto il mento.

Si staccò da Cristine ed indietreggiò schiacciandosi oltre il muro , sbarrò gli occhi ed alzò le mani.

- Vi...Vi prego!

- Sei duro di comprendonio eh...? - sbottò il giovane

Cristine sospirò di sollievo e cadde seduta sul freddo ciottolato.

Fissò di spalle il giovane, era abbastanza alto, portava una giacca lunga e dei pantaloni aderenti, cominciò a tremare incessantemente rendendosi conto di quel che aveva rischiato.

l'energumeno alzò le mani :

- Io...io...- farfuglio'

- Tu..? - sussurrò il giovane alzando un sopracciglio e continuando a puntargli la spada alla gola

- La...la signorina era consensiente!- mentì continuando a tremare.

Cristine lo fissò con occhi di fuoco:

- Ma che Diamine dici...? - sbottò , quindi si alzò dimenticando  per la rabbia la spallina strappata , si avvicinò a lui.

Scostò, rischiando di ferirsi ,la spada del giovane  che l'aveva aiutata dalla gola del tizio.

- Non solo sei un essere disgustoso, sei anche un bugiardo! - tuonò poi

- Su...ammettilo signorina , non vergognarti, dì pure al signore di andarsene, così potremo continuare! - Sbottò

- Tu sei un farabutto,io non sarei mai venuta in questo vicolo, ne con te, ne con nessun'altro! - detto ciò gli mollò un ceffone che risuonò fra le strette mura.

Il giovane con la spada sbarrò gli occhi per la sorpresa,poi guardò l'energumeno che si toccava il viso arrossato :

- Beh...te lo sei meritato!  - asserì ridendo allegranente e facendo ondeggiare così i lunghi capelli.

- Signore...vi prego, abbassate quella spada, vi dico che mi ha portato lei in questo vicolo!

Cristine strinse i pugni, fissò il giovane :

- Non credetegli! Non è assolutamente vero.

Gli occhi chiari supplichevoli si incatenarono a quelli verdi del giovane.

- State tranquilla signorina, non ho il minimo dubbio che voi siate solo una vittima, anche perchè ho visto con quanta foga cercavate di difendervi!

Cristine sorrise debolmente, l'energumeno deglutì sentendosi perduto.

- Bene..- sussurrò il giovane dai lunghi capelli - tenuto conto che avete attentato alla virtu' della signorina e che avete tentato di giustificarvi accampando fandonie... non mi resta che darvi la piu' crudele delle punizioni!

- No...no...vi prego! No...non lo fate ...non lo fate!

La spada del giovane vagò sulla cintola dell'uomo :

- Vi prego! Vi chiedo perdono!! risparmiatemi!

- Assolutamente No! - sbottò il giovane - chi mi dice che non lo rifarete? Non posso correre il rischio che un'altra donzella venga importunata da voi!

- Non lo farò piu', lo prometto!! lo giuro!

- Mi dispiace ma devo procedere....

Cristine lo fissò con occhi sbarrati:

- Cosa...cosa volete fargli?

- Quello che si merita!! - sussurrò quindi con un colpo preciso gli recise la cintola .

- No!No vi prego! non lo fate! - sussurrò Cristine bloccandogli la mano.

Si fissarono..lo sguardo del giovane corse alla mano della giovane stretta alla sua, Cristine arrossì e la ritirò immediatamente.

- Cosicche' , secondo voi non dovrei giustiziare i "gioielli di famiglia" di quest'uomo ? - chiese ironico.

Cristine lo fissò ed ad un tratto comprese che il giovane stava soltanto cercando di spaventarlo.

- Signorina, le ripeto la domanda...- sussurrò facendole occhio

Cristine si mise le mani ai fianchi, si avvicinò all'uomo, lo guardò con disprezzo :

- Ma...in fondo, in fondo ..forse questo essere non si merita il mio perdono.

- Ma...ma signorina che dite io...

- Silenzio! - tuonò il giovane con la spada

- E sia...- sussurrò Cristine - procedete pure!

- Bene...come volete ..signorina! - asserì, quindi alzò la spada.

- Aspettate..- lo fermò Cristine - se lo farete voi che siete piu' esperto sarà rapido ed indolore..lasciate che lo faccia io!

Il giovane rise, quella fanciulla oltre che molto bella era anche astuta.

- Si...credo che ve lo lascerò fare!

- Ma...ma che dite! - sbottò l'energumeno - siete un pazzo a lasciarle la spada in mano.

- Beh...- rispose ondeggiando i lunghi capelli - sarei un pazzo se dovesse usarla contro di me , ma visto che deve usarla contro di voi...

Cristine sorrise.

Il giovane le passò la spada e rimase affascinato dal modo in cui la teneva, ne aveva di sicuro già usata una, lo capì da come Cristine avanzò verso l'uomo, dal modo in cui teneva una mano al fianco tendendo l'altra in avanti.                               Quella fanciulla era un mix di grazia e forza.

- Bene bene...- sussurrò lei avanzando verso l'uomo ancora schiacciato al muro .

- Che cosa volete fare...? - tremò

- Beh...non mi hai detto che volevi divertirti...? mi sa che ci divertiremo davvero - sussurrò.

La spada vibrò, poi calo' e con un colpo secco recise i bottoni del gilet.

I due uomini rimasero scioccati, l'energumeno per lo spavento, il giovane per la meraviglia.

- Bene...Ora toccherà al tuo gioiellino, salutalo per sempre ! - sorrise Cristine con un sorriso beffardo .

Alzò la spada.

- No...No ti prego! Ti prego! - cominciò a piangere l'uomo - farò tutto quello che volete...tutto!!

Cristine si girò verso il giovane, lo vide sorridere divertito, poi tornò a guardare l'energumeno :

- Comincia col dire la verità al signore , tutta!

- Si...si...io...sono stato io a seguire la signorina! - Confessò , poi si blocco'

- Continua! - sbottò Cristine , l'uomo abbassò gli occhi - Continua maledizione o ti ammazzo sul serio! - sbottò

Il giovane ebbe paura che commettesse un gesto sconnesso, adesso era veramente arrabbiata.

- Vi conviene confessare, la signorina mi sembra alterata - consiglio'

- Va bene..va bene...io,..io l'ho portata nel vicolo, io l'ho toccata, volevo...volevo...

- Volevi...?

- Volevo abusare di lei! - confessò

- E bravo! - sussurrò il giovane

- Mi...mi dispiace!

- Alzatevi! - sbottò Cristine

L'uomo si alzò, lei avanzò , la spada calò nuovamente sulla cintola lasciando cadere i pantaloni, l'uomo rimase con i mutandoni mentre il giovane rideva divertito.

- Beh...- sussurrò Cristine fissandolo sdegnata -  ad occhio e croce non mi sono persa molto.

Il giovane rideva a crepapelle da dove era uscita quella meraviglia di ragazza?

- Andatevene! Ora! prima che ci ripensi !- Sbottò Cristine

L'uomo si tirò su i pantaloni:

- Gra..Grazie! - sussurrò , poi corse via, i due lo osservarono correre tenendosi su le braghe, risero di gusto, poi Cristine si girò verso la figura aggrazziata del giovane, i lunghi capelli alla luce della luna erano lucidissimi , gli occhi verdi intensi.

gli porse la spada:

- Questa è vostra! - esclamò, mentre le loro dita si sfioravano per un millesimo di secondo.

- Dove avete imparato ad usarla in quel modo? - chiese

- Un uomo che ho amato mi ha dato qualche lezione perchè potessi difendermi!- confessò lei

- Beh...ha fatto benissimo!

- Non direi, tutto sommato non mi è servita a molto visto che non porto mai armi con me, e constatando che stavo per...per...

Il giovane la vide tremare, poi abbandonare la dura corazza che si era imposta, Cristine si portò le mani alle braccia tremando, si accorse che il vestito era strappato, si coprì pudicamente poi...poi scoppio' in un pianto dirotto.

 

 

 

- No padrone! Stavolta non ve lo lascerò fare! ve lo impedirò con tutte le mie forze! - urlò il maggiordomo a Fersen inorridito.

- Tu non sei nella posizione di darmi ordini! - sbottò lui con gli occhi spiritati stringendo il pugno.

- Non è un ordine, è un consiglio. Non permetterei mai che si facese del male ad una creatura indifesa e poi...poi non pensate al Comandante, volete rischiare di ucciderla come l'ultima volta?

Fersen si portò una mano alla fronte, sprofondò nella poltrona , il maggiordomo averva ragione, l'ultima volta l'aveva quasi uccisa.

L'uomo si avvicinò:

- Padrone, io comprendo il vostro stato d'animo, ma dovete riflettere bene , la vostra azione potrebbe avere spiacevoli conseguenze!

- Si...si..hai ragione! - alzò la mano bloccando le sue affermazioni - ma...rimanere qui, senza far nulla, non lo sopporto!

- Arrivano brutte notizie dalla Francia, il popolo è sempre piu' astioso, credetemi padrone, la monarchia decadrà, bisogna solo aspettare e poi...poi sarete libero di tornare da lei...

- Già...ma nel frattempo lei avrà un figlio, un figlio da un servo, capite...?

- Se davvero vi amate, se davvero c'è madamigella Oscar nel vostro destino, un figlio o no , non farà la differenza.

Fersen chiuse gli occhi e sospirò angustiato.

 

 

 

Il giovane fissò la deliziosa fanciulla dagli occhi chiari, piangeva a dirotto con  le braccia incrociate contro il petto.

Una tenerezza incomprensibile lo investi' , si avvicino' piano :

- Non...Non piangete ve ne prego! - sussurrò

Cristine alzò gli occhi arrossati, lui la guardò teneramente :

- So' che quello che avete rischiato è terribile, ma per fortuna non è successo nulla, no...? Cercate di guardare il lato buono della cosa, un magnifico giovane è accorso in vostro aiuto! - sdrammatizzò

Cristine sorrise, poi si asciugò gli occhi, si guardò intorno stupita :

- Un magnifico giovane...dite? E dov'è...?Io non lo vedo!

Il giovane sgranò gli occhi, poi comprese che la ragazza stesse scherzando e scoppio' a ridere.

- Lo ammetto...non sono magnifico..diciamo...discreto?

Cristine lo fissò e pensò che fosse magnifico davvero, non ci aveva pensato due volte ad affrontare quell'energumeno.

- Io...io stavo solo scherzando! - sussurrò - vi devo molto....

- L'avrebbe fatto chiunque! - sbottò lui.

- No...non è vero! - lo lodo' lei - vi siete esposto in prima persona, avreste potuto girare le spalle ed andarvene e invece siete qua!

Il giovane sorrise, fissò la spallina che scendeva lasciandole la spalla scoperta, Cristine arrossì ma inaspettatamente lui si tolse la giacca, gliela adagio' sulle spalle.

Si fissarono:

- Grazie...Grazie dal piu' profondo del cuore! - sbottò lei stringendogli la mano..

 

 

 

 

- Non lo so...ho una strana sensazione Oscar, non riesco a non pensarci! - sbottò Andrè .

Oscar sbuffò, si alzò dal letto, afferrò la camicia abbandonata sulla sedia, fissò suo marito:

- Beh...Potresti sempre andare in citta' e raggiungerla, ti ha detto dove alloggiano lei e suo padre?

- No! non mi ha detto nulla, hai visto anche tu, ha fatto un lunghissimo viaggio solo per rimanere pochi minuti e...e scappare via a quel modo!

- Certo è strano! - sbottò Oscar

- Troppo strano!Non è da Cristine!

Oscar seguì un pensiero lontano, poi si arrotolò fra le dita una ciocca di capelli.

- Ma certo! - sbottò poi convinta -   Hai notato la sua reazione quando le hai detto del bambino ?

- Si...ma che c'entra! - sussurrò lui alzandosi e raggiungendola

Oscar si avvicino', lo fissò intensamente:

- Nostro figlio le ha fatto sicuramente ricordare che anche Alain ne aspetta uno...

- Beh...forse hai ragione...

- Cristine stara' bene tesoro, vedrai, magari adesso è col padre a visitare Parigi.- sussurro'  maliziosa baciandogli il collo.

Andrè mugugnò infiammandosi di botto.

Ma in un attimo ricongiunse i pezzi , il bacio di Cristine prima che lui partisse, il "Ti amo" di poche ore prima, poi la notizia del bambino..

" No...non ci credo, non è possibile " - pensò, ma le mani di sua moglie che vagavano sul suo corpo lo distolsero da ogni altro pensiero.

La bacio' con passione, poi le sbottonò la camicia , la guardò estasiato, quindi la prese fra le braccia e la riportò a letto.

 

 

Cristine si stringeva contro ogni previsione contro quel petto, circondata da braccia sconosciute, quel giovane aveva un profumo buono, buono come doveva essere il suo animo.

Ad un tratto però  sembrò riacquistare il suo buonsenso, si staccò, arrossì.

Il rossore delle sue guance anche nell'angusto buio del vicolo non sfuggì al giovane che cercò di alleggereire l'imbarazzo.

- Venite ...vi riporto a casa ! - sussurrò porgendole il braccio.

Cristine a disagio camminò vicino a lui fin al cavallo, il giovane l'aiutò a salire, poi salì a sua volta.

I suoi capelli strusciavno contro il viso di Cristine , Lei non aveva mai conosciuto un giovane che li avesse così lunghi.

Il cavallo si avviò piano,la giovane cercava di mantenere l'equilibrio per non cingergli la vita, lui se ne accorse.

- State tranquilla, andrò piano - sussurrò sorridendo.

- Scusatemi ! - sbottò Cristine - forse, forse sembrerò un'ingrata ma...

- Io non ho detto nulla! - sbottò il giovane - certo...avrei potuto giocare sporco e  galoppare , allora non avreste potuto fare a meno di stringermi!

Lei rise, l'ironia di quel giovane era palpabile.

- Dunque...dove vi porto?

Cristine gli indicò la via dove alloggiava , camminarono piano sotto la luna, in silenzio, senza dire una parola ma, una volta arrivati , il giovane rimase di stucco quando lei scese da cavallo.

- Grazie ancora! - sussurrò.

Lui scese a sua volta, si avvicinò, poi fissò quegli occhi chiari, poi la porta di quella pensione sporca :

- Non...non posso crederci, voi non mi sembrate povera, perchè alloggiate in questo tugurio?

- Perchè è l'unico posto che ho trovato libero visto che...- si bloccò

- visto che...? - gli occhi verdi la guardavano curiosi

- Ecco io..in realtà avrei dovuto alloggiare da un mio amico ma...ma i miei programmi sono miseramente falliti.Sarà solo per stanotte, domani prenderò il largo per l'inghilterra

- Non vi lascerò in questo posto lurido e sporco, non se ne parla!

- Vi assicuro che starò bene...sono abituata a tutto!

- Non lo metto in dubbio ma non posso permetterlo ugualmente.

Detto cio' salì a cavallo, poi le tese la mano.

- Salite!

- Cosa...?

- Salite, vi porto nel mio palazzo!

- No...non...

- Non crederete davvero che  approfitterei della situazione vero...?

Lei non ripose.

- Per favore, potrete fare un bagno,riposare su un comodo letto ,poi domattina presto la mia carrozza vi accompagnerà al porto.

- io non...

- Per favore...fidatevi di me! - gli occhi verdi, la mano tesa e quegli incredibili capelli mossi dal vento. Cristine non seppe dire di no!

 

 

 

 

Charlotte si assicurò che sulla casa scendesse il silenzio piu' totale, poi scostò le lenzuola e scese dal letto, si avvicinò al sontuoso mobile della stanza e ne apri' il primo cassetto, le mani vagarono sotto il cumulo di lenzuola e tirarono fuori un'astuccio.

La giovane lo aprì e fissò il contenuto, la parure che Florence aveva comprato per regalarle mesi prima, la parure che non le aveva mai dato e che il giovane aveva affidato al cavaliere nero perchè la usasse per scopi benefici.

Charlotte percorse con le esili dita i contorni della collana, quanto amore v'era custosito in ogni pietra.

Sopirò angosciata sul da farsi, avrebbe potuto usare la collana per qualche famiglia bisognosa ma...ma l'amore che provava per Florence glielo impediva.

Avrebbe potuto nasconderla per un tempo infinito in quel cassetto ma a che sarebbe servito.

Dal doppiofondo del cassetto trasse fuori una chiave, aprì un baule , ne trasse fuori il costume nero, lo indossò, decise che Florence stesso avrebbe scelto il da farsi, era ora che la collana tornasse al suo proprietario.

 

 

Raggiungere casa Dubois fu un gioco da ragazzi, Charlotte superò il cancello, salì con l'ausilio della corda fin su la camera di Florence, atterrò sul pavimento scavalcando il balconcino.

Sorrise teneramente al pensiero che il suo uomo fosse dietro quella vetrata , magari addormentato.

La smania di vederlo la assalì ma si rese conto di quanto pericoloso fosse svegliarlo.

Aprì la piccola borsa nera che portava legata alla spalla, ne tirò fuori l'astuccio, lo posò vicino alla vetrata chiusa, una cameriera o Florance stesso l'avrebbe di sicuro trovata, sentì dei passi provenire dall'interno della stanza , indietreggiò, l'imposta si aprì, lei fu lesta a girarsi, Florance notò solo lo sventolante mantello nero scavalcare il balcone.

- Aspettate! - urlò, poi vide la figura scomparire fra le fronde verdi del giardino.

Non osò richimarla, le urla avrebbero attirato i sorveglianti e lui non voleva che il cavaliere nero venisse scoperto.

Cosa ci faceva nuovamente lì? Perchè era tornato? Aveva bisogno di denaro?

Pensò che le sue domande non avrebbero mai trovato risposta finchè...Finchè tornando verso la camera non inciampò nell'astuccio abbandonato a terra, lo aprì...e comprese che la spiegazione fosse solo una...la piu' assurda possibile!!

 

 

 

 

- Madame...siamo arrivati! - tuono' il giovane dai lunghi capelli varcando il cancello di un regale palazzo.

Cristine osservò la struttura, poi il buio della notte, ad un tratto constato' di essere stata un'incosciente ad aver accettato quell'invito, quel giovane l'aveva di sicuro salvata ma...magari avrebbe approfittato di lei.

Il giovane scese da cavallo, le porse la mano per aiutarla, ma lei era persa in altri pensieri.

- Signorina?

Cristine si riscosse, afferrò quella mano, balzò giu' immediatamente per far si che il giovane nel tentativo di aiutarla non la sfiorasse.

Gli occhi verdi la guardavano delusi.

- Signorina..lo so cosa state pensando..- sussurrò sorprendendola.

- Io..io non  sto pensando a niente! - biascicò imbarazzata

- Davvero? eppure il vostro viso dice ben altro..- sorrise dolcemente

- Scusate è che....Non mi fido molto degli uomini visto...vito le mie esperienze

- Beh..non so quali uomini abbiate incontrato nella vostra vita ma..mi sento di dirvi che non tutti vanno in giro ad importunare fanciulle, non tutti gli uomini sono uguali!

Cristine pensò a quanto diversi fossero Alain e Andre' e comprese che i fondo il giovane avesse ragione.

- Io posso assicurarvi che non vi toccherò con un dito, che vi offrirò un bagno caldo, un letto comodo, del cibo, del vino e la mia compagnia, poi...fate voi...Non voglio costringervi a fare qualcosa che non volete , ma di sicuro vi troverò un alloggio migliore di quella angusta pensione! - esclamò , scostandosi con fare sensuale i capelli che un venticello leggero gli portava sul viso.

Cristine sorrise :

- Beh...ripensandoci rifiutare sarebbe scortese..

La bocca del giovane si aprì in un sorriso gioioso.

Si avvicinò a lei e con fare galante le porse il braccio guidandola sull'uscio dove una ragazza della servitu' li aspettava :

- Madame, benvenuta nella mia umile dimora!- sussurrò

 

 

Cristine rimase ferma al centro del grande salone, il giovane si era allontanato per impartire degli ordini alla servitu'.

Il palazzo era immenso ed arredato con gusto, Cristine si aspettava che qualcun altro  della famiglia si avvicinasse per salutarla ma dalla stanza adiacente spunto' solo e nuovamente il ragazzo che l'aveva soccorsa:

- Ho disposto che la servitu' vi prepari la stanza degli ospiti ed un bagno caldo, nel frattempo che ne dite se vi offro qualcosa di  mentre chiacchieriamo un pò?

- Va bene! - sussurrò lei .

Il giovane la guidò verso un tavolo riccamente agghindato , le porse la sedia cavallerescamente, aspetto' che lei si sedesse , poi prese posto di fronte a lei.

- Bene...- sussurrò poi sorridendo - intanto...potrei sapere il vostro nome?

- Oddio...- balbettò lei - con tutto quel trambusto ho dimenticato di presentarmi, io...sono Cristine, Cristine Sanders.

Il giovane allungò la mano verso la sua, gliela bacio' sul palmo, poi gli occhi verdi si alzarono a guardarla :

- Io sono Victor, Victor Clemente de Girodelle.

- Victor...è un bel nome - sussurrò lei - come i vostri bellissimi capelli! - esclamò toccandogli le punte.

Poi quasi rendendosi conto di quel che aveva fatto abbassò gli occhi :

- Scu...Scusatemi!

Victor sorrise :

- Dovrei scusarvi per cosa...? Per avermi fatto un complimento? Mi pare un pò un controsenso, non trovate?

- Beh...Non lo so...dipende!

- Se vi piacciono i miei capelli non posso che esserne felice, vi pare?

Risero insieme , poi Victor continuo' :

- Allora..Raccontatemi un pò di voi, siete Inglese ovviamente ma...mi chiedo cosa vi ha portato dall'Inghilterra qui in Francia.

Gli occhi chiari si abbassarono imbarazzati mentre le mani stringevano un cucchiaino giocherellandoci, poi  tornarono a guardare quel viso dolce di uomo che la osservava curioso:

- IO...io ho scoperto di amare il mio migliore amico , lui è Francese!- sussurrò  - ho affrontato il viaggio per confessargli il mio amore.

- Oh...! - esclamò Victor stupefatto - e...e come mai vi siete ritrovata in quel vicolo e a soggiornare in quella lurida pensione?

Lei sbuffò :

- So' che sembrerò una donnaccia ma...lui è sposato!

Victor sgranò gli occhi stupito .

- Non guardatemi così...Non conoscete tutta la storia - continuo' lei - prima di essere sposato quell'uomo mi ha corteggiato per mesi, ma io..io ero troppo innamorata di un altro. Un uomo che mi ha deluso varie volte, un uomo infedele che sstava con me ma...andava con le altre.

- Assurdo e inconcepibile! - sbottò Victor irato  - vorreste dire che quell'uomo ha avuto la fortuna di essere amato da voi e...

- Si...Purtroppo  si...Gli ho dato svariate possibilità per riscattarsi , ogni volta mi prometteva che sarebbe stata l'ultima ma poi...poi lo rifaceva. Alla fine ho capito che stare con lui mi avrebbe arrecato solo dolore e dispiacere e nel frattempo ho perso un uomo d'oro che adesso è sposato e attende anche un figlio . Sono venuta da lui per confessargli il mio amore ma...sapendo del bambino sono fuggita senza accennargli nulla!

Victor si portò una mano alla testa sconsolato , poi la fissò , Cristine lo guardava con quegli occhi incantevoli :

- Lo so cosa pensate , state pensando che io sia una rovina famiglie , vero...?

- No...Non pensavo a quello! - si giustificò

- Si che lo pensate , ammettetelo! Parlate apertamente  Victor, sono una donna che accetta le critiche.

- Beh...veramente a tutto pensavo tranne che a criticarvi, in realtà constatavo che...

- Che...?

- Che siete bella oltre ogni dire!

- Vi ringrazio ..- sussurro' - ma non capisco come facciate a pensarlo, dal momento che ho i capelli in disordine e il vestito strappato e sono anche abbastanza sudicia! - sorrise

- Appunto...siete già bellissima così, non oso immaginare come sareste con un bel bagno! Credo che dovrò reggermi a qualcosa quando vi vedrò scendere da quella scala!

Cristine rise di gusto, quel Victor era di una simpatia disarmante.

Una ragazza della servitu' si palesò alla loro vista :

- Il bagno è pronto, se volete seguirmi signorina.. ! - sussurrò

Victor le baciò la mano.

- Ci vediamo dopo, - sussurrò - la attenderò saldamente ancorato alla poltrona! - scherzò

Cristine rise , poi si allontanò seguendo la cameriera.

- Ah...Signorina Sander...la mia cameriera cercherà di riparare alla meno peggio la spallina del vestito, purtroppo non ci sono donne in casa , a meno che voi non vogliate indossare uno dei miei completi.

- Oh...vi assicuro che non mi crerebbe nessun problema! - scherzò, poi si girò e sali' le scale .

Victor la guardò pervaso una nuova emozione

 

 

- Huhmmm...Fare l'amore con te è sempre meraviglioso!- sussurrò Oscar accoccolandosi contro il petto di Andrè!

Lui sorrise, le circondò le spalle con un braccio , le bacio' il capo :

- STai diventando insaziabile comandante! - scherzò

Oscar fece vagare le mani su quel torace tornito e caldo:

- Già...forse è la maternità che mi fa questo effetto o magari...il fatto che tu sia dannatamente bello!- sussurrò alzando lo sguardo.

Lui sorrise :

- Tu sei bella...tu lo sei oltre ogni limite!

Oscar sorrise :

- Va bene...siamo una bella coppia!

Risero di gusto, poi Oscar alzò il viso verso il suo uomo, acuendo il contatto pelle a pelle.

I suoi seni su quel torace maschio, i piedi di entrambi intrecciati, il calore del loro abbraccio,tutto era perfetto, Oscar affondò le dita fra quei capelli e lo baciò con foga.

La virilità di Andrè pulso' impazzita , Oscar sorrise :

- Poi sono io l'insaziabile, eh...?

- Hahaha! - sorrise Andrè - se mi provochi che posso farci!

Un rumorino attirò l'attenzione del giovane:

- Era la tua pancia? - sussurrò

- Si...in realtà ho un pò fame !- confessò lei

- E scommetto che ce l'hai già da qualche minuto...

- Si...ma...si stava talmente bene fra le tue braccia che...- si giustifico'

Andrè la scostò gentilmente :

- Sei sempre la solita! - sbottò alzandosi dal letto - vado a prenderti qualcosa giu'.

Oscar lo guardò avanzare nudo verso la sedia , si stiracchio' portando le mani sotto la testa :

- Ahhhh..Andrè , qualche giorno chiederò ad uno scultore di farmi una statua che ricopi perfettamente i tuoi glutei! - scherzò

- Davvero..? - rise lui rivestendosi piano.

- Si...una statua da guardare a mio piacimento quando voglio.

Andrè si girò :

- Cosa te ne faresti di una statua quando hai il modello in carne ed ossa!?

- Beh...magari potrei guardarla quando sei al lavoro!

- Huhmm..dovrei mettermi nudo davanti uno scultore...- obiettò lui

- Beh...certo!

- Va bene...acconsento!

- Dici sul serio...? - esclamò Oscar stupita.

- Si, certo...a patto che sia una...scultrice e che sia bella! - scherzò

Oscar afferrò il cuscino e glielo tirò contro.

Andrè si spostò in tempo per scansarlo.

Rise di gusto, poi si avvicinò al letto, mentre Oscar lo guardava in cagnesco :

- Dai tesoro, stavo scherzando.

Oscar continuo' a fissarlo contrariata poi lo attirò nuovamente sul letto, avvicinò la bocca al suo orecchio :

- Farai bene a scherzare veramente perchè te lo prometto Andrè...tocca un'altra donna e ti farò assaggiare la mia spada!

Andrè rise , la sua Oscar gelosa lo eccitava da morire.

 

 

 

Victor era seduto in poltrona , faceva i conti con delle sensazioni che non provava da anni, era tutto straordinario quella sera, persino il suo palazzo sontuoso e vuoto aveva una luce diversa, quella luce era Cristine, ne era sicuro.

Ansimò pensando che al piano superiore quella bellissima giovane era probabilmente immersa nella sua vasca.

" Calmati Victor" - sussurrò a se stesso.

Si chiese chi fosse l'uomo appena sposato che Cristine aveva appena capito di amare, decise di chiederglielo, poi capì che forse era meglio non saperlo.

Il giorno dopo lei sarebbe andata via , forse era meglio così..

Si portò una mano alla testa e se invece lei gli avesse permesso di conoscerla meglio ?

Ebbe appena il tempo di fare quelle considerazioni che sentì dei passi , alzò il viso verso la scala , rimase folgorato, Cristine indossava una sua camicia e dei pantaloni che le stavano larghi ma era di una bellezza disarmante, i capelli erano sciolti e fluenti e le incorniciavano il viso .

Dio quant'era bella!

Scese la scala a disagio, arrivò davanti a Victor che stordito la guardava impressionato.

Allargò le braccia :

- Beh...come vedete potete stare perfettamente in piedi...non sono uno bello spettacolo con i vostri vestiti addosso! - sussurrò

Victor si riscosse :

- No...nient'affatto...siete...siete splendida!

Lei rise :

- La vostra cameriera ha riparato alla perfezione il mio vestito ma...era abbastanza sudicio..

- Già...sono stato io a dirle di darvi dei miei indumenti.Avrete il vestito lavato e stirato per domattina!

- Grazie! - sussurrò lei.

Ci fu un attimo di imbarazzo, poi Victor parlò :

- Perchè non rimanete qui per qualche giorno? - esclamò

Cristine lo fissò stupita .

- Beh...so di non essere un'ottimaa compagnia, anzi...probabilmente passerete quasi tutto il giorno da sola io...io rientro tardi la sera ma...ma potreste rilassarvi, passeggiare in giardino, leggere, poi...poi la sera potremmo cenare insieme!

Gli occhi di Victor la guardavano speranzosi.

- Io..io vi ringrazio per il vostro invito ma...ma non mi sembra il caso, ho bisogno di allontanarmi dalla Francia. Spero che capirete!

Victor abbassò le spalle deluso.

- Si...come volete!

Cristine lo guardò :

- Avete già fatto tanto per me!

- Beh..Potrei fare di piu', senza doppisensi ...intendo!

Lei sorrise :

- Io ...io credo che andrò a dormire! - sussurrò a disagio.

Victor capì che non sarebbe riuscita a trattenerla.

- Allora...Allora vi auguro la buonanotte signorina Sanders, la mia cameriera la accompagnerà nella vostra stanza.

- Grazie ancora ! - sussurrò grata.

Victor le baciò la mano, poi rimase deluso guardandola ritirarsi.

 

 

Girodelle  non riusciva a dormire , scostò le lenzuola, una strana irrequietezza lo pervadeva, indossò la camicia, apri' l'imposta , guardò il cielo stellato e sospirò affranto.

- Brutti pensieri Victor?

Quella voce femminile nel silenzio della notte lo fece sobbalzare, si girò, fuori sul balcone della stanza a fianco ,Cristine gli sorrideva.

Victor rispose al sorriso :

- Non dormite Signorina Sanders?

- No...come voi del resto!

- Già !

- Beh..io sono un po scossa da tutto quello che è successo oggi ma voi...voi perchè siete sveglio ?

La fissò stupito, Cristine sembrava davvero interessata a sapere di piu', ma cosa poteva dirle , che si arrovellava a letto pensando ai suoi occhi ? Sarebbe apparso come un donnaiolo.

- Oh...io soffro spesso d'insonnia ! - mentì.

- Io invece solitamente sono una gran dormigliona!

- Se la stanza non è di vostro gradimento c'è ....

- Oh...no! - sussurrò lei - è tutto perfetto!

Victor decise di sfruttare quell'occasione per stare ancora un pò accanto a quella fantastica creatura.

- Beh...visto che siamo  svegli entrambi...vi andrebbe di fare un giro e chiacchierare in giardino anzichè da un balconcino?

- Se riuscite a resistere alla visione di una fanciulla in sontuosi abiti maschili si!

Victor sorrise :

- Vengo a prendervi allora! - sussurrò contento, poi chiuse l'imposta ed uscì dalla sua stanza, pochi metri e bussò alla porta di Cristine.

Lei aprì sfoderando un bellissimo sorriso :

- Desiderate? - scherzò

- Beh..potrei elencare diverse cose ma mi accontenterò di passeggiare con voi! - sorrise porgendole il braccio , Cristine si allaccio' al suo seguendolo in giardino.
 

 

Cristine e Victor passeggiarono per oltre un'ora sotto le stelle :

- Voi...voi non vi sentite mai solo Victor ? - sussurrò Cristine - voglio dire..in questo enorme palazzo, senza nessuna presenza oltre la vostra e la servitu'?

Lui sorrise :

- Beh...a volte si! Per fortuna passo la maggior parte del mio tempo fuori e quindi...evito di pensarci!

- Non siete mai stato innamorato..?

- Certo che si...! Amo una donna da anni..

- Vuol dire che...Che state insieme ma è lontana...?

- No..- sorrise lui - vuol dire che io amo lei, ma lei ama un'altra persona e quindi...non mi resta che essere contento della sua felicità!

Cristine lo fissò ammaliata da quelle parole, da quel viso dolce:

- Voi...Voi siete meraviglioso!

- Dite ?

- Si! - asserì lei - il vostro amore è unico, poche persone sarebbero così altruiste da mettersi in ombra.

Victor la fissò, un desiderio spasmodico di baciarla lo investì.

- Cristine...ho amato solo una donna nella mia vita, ma accanto a voi..io sento di...

Lei lo bloccò:

- Non ditelo, vi prego! Io riesco solo a fare guai Victor!Voi siete un uomo meraviglioso ma ho attraversato troppe tempeste , io...io penso di aver chiuso con gli uomini!

Lui la fissò stravolto :

- Ma cosa dite..? Adesso siete confusa, provate solo rabbia, dolore e delusione, ma questi sentimenti passeranno e sarete pronta per un nuovo amore..Non negatevi questa gioa Cristine!- sussurrò afferrandole gentilmente le braccia.

Cristine fissò le sue mani, Victor le ritrasse :

- Scusatemi...Vi chiedo perdono ma...ma ho atteso una donna come voi da una vita, io sono convinto che non sia stato un caso a portarvi da me !Vi chiedo solo di conoscermi meglio..rimanete qualche giorno...ve ne prego!

- Non posso Victor, non sono abbastanza lucida e non sarei un'ottima compagnia. Domani tornerò a Brighton!

- Va bene ma...Promettete di scrivermi, vi prego!

- Si..ve lo prometto! - sussurrò abbassando gli occhi, lo sguardo di Victor la destabilizzava ,aveva appena scoperto di amare Andrè e adesso...adesso era attratta da un altro, si diede della pazza.

Victor la costrinse gentilmente a guardarlo portandole due dita sotto il mento.

- Io...io vorrei sapere se vi sono così indifferente - chiese con una dolcezza disarmante

Cristine alzò lo sguardo e incontro' quei bellissimi occhi verdi.

I due giovani si fissarono per un tempo che sembrò eterno, mentre attorno a loro il silenzio della notte e la luce della luna creavano un'atmosfera ovattata.

- Io.. Io vorrei dire tante cose ma..

- Ma non riuscite a dire nulla, come me quando vi guardo - sbottò lui

Cristine allungò una mano, poi la ritrasse, il giovane gliela bloccò gentilmente:

- Vi prego, non abbiate timore - la incito' - continuate a fare quello che vi sentite, senza remore o dubbi!

Lei liberò la candida mano da quella stretta, la allungò verso di lui, gli carezzo' il viso.

Immediato fu il languore del giovane in ogni muscolo.....

- Siete meraviglioso Victor. Non cambiate mai! - sussurrò fissandolo intensamente.

- Cristine..

Le  dita vagarono su quel viso, sfiorarono i lunghi capelli , si fermarono all'altezza del suo cuore.

lui la strinse , lei si lascio' cullare, una lacrima scese furtiva e le fece riacquistare l'autocontrollo.

Victor la vide sciogliersi dall'abbraccio e raddrizzare le spalle poi fissarlo con occhi lucidi:

- Non vi dimenticherò mai!- sussurrò commossa prima di volgergli le spalle e tornare verso la sua stanza.

Girodelle la fissò allontanarsi , strinse i pugni nervoso :

- Maledizione! - sbottò angosciato mentre il suo cuore di uomo si stringeva in una morsa.

 

 

Finalmente la sua Oscar stava riposando, Andrè le scostò amorevolmente una ciocca di capelli dal viso, le carezzò la pancia , poi la coprì meglio.

Quant'era bella la sua donna , non si sarebbe mai stancato di guardarla.

Sospirò pensando a Cristine, si chiese perchè aveva quella strana sensazione addosso e si chiese se...Se quel " Ti Amo" che lui aveva scambiato per esternazione fraterna era , in realtà, piu' di quello.

Ripensava a quel bacio a Brighton ed a quella fuga sconvolta e repentina.

No, si disse che non era possibile, Cristine non poteva essere innamorata. Lui e la dolce Sanders avevano avuto piu' di un'occasione per stare insieme ma il loro cuore aveva virato sempre su altro.

Guardò Oscar...un'ora fa gli aveva manifestato apertamente la sua gelosia :

" Tocca un'altra donna e ti farò assaggiare la mia spada!" gli aveva detto, chissa' come avrebbe reagito sapendo di quel bacio.

Si porto' una mano alla testa preoccupato:

" Oscar non dovrà mai saperlo" - si disse - " mai!"

   
 
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