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Autore: Anown    21/07/2020    1 recensioni
Questa è una raccolta di oneshot accomunate dalla presenza di una coppia non canonica su cui si concentrano. Le storie potrebbero non incentrarsi esclusivamente su una coppia e alcune potrebbero non essere particolarmente romantiche.
Spero che la raccolta possa interessarvi.
cap 1 -Jo/Lighting(AU scolastico)
cap 2 -Scott/Zoey(una sorta di missing moment...)
cap 3 -Samey/Brick(AU scolastico)
cap 4 -Leshawna&Gwen Gwen/Courtney
cap 5 -Gwen/Geoff... e DJ
cap 6 -Dave/Ella
cap 7 -Courtney&Trent
cap 8 -Noah&Owen
cap 9 -Sky/???
cap 10 -Dawn/Scott (what if/ missing moments)
cap 11 -Heather&Harold
cap 12 -Duncan&Crimson
cap 13 -Mickey&Kitty
cap 14 -Spud/???
cap 15 -Alejandro/Courtney (missing moment)
cap 16 -Alejandro/??? (what if dopo TDWT)
cap 17 -Noah&Izzy
cap 18 -Lightning/??? (AU scolastico)
cap 19 -AnneMaria&Zoey
cap 20 -Beverly/Dawn (missing moment/what if)
cap 21 -(Scary Girl)Lauren/Damien
cap 22 -Zee&MK
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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-Quindi, com'è che hai rimediato un appuntamento?- chiese nuovamente incredulo, il giovane cassiere del bar dai lunghi rasta biondi.
-Eh...-
Rock sospirò mentre aspettava con pazienza che l'amico rispondesse.
-Allora...- cominciò Spud, poi si bloccò.
-Allora?- lo incoraggiò Rock.
-Quegli uccellini sono così carini e intonati.- commentò osservando dei passerotti fuori dal bar. -Mi ricordano la ragazza con cui devo uscire.- disse facendo sentire Rock sempre più scoraggiato. Era abituato alla poca prontezza di spirito dell'amico, ma quella notizia era assurda e doveva saperne di più e subito!
“Ovviamente sono contento per lui... ma mi chiedo quale disperata abbia accettato... magari vuole fregarlo in qualche modo.”
-Spud, con calma, ma spiegati! Per favore!-
-Uhm... due giorni fa ho sentito un buon odore...-
-Ti prego, dimmi che non ti sei messo ad annusare le ragazze... Potresti essere frainteso e finire dietro le sbarre.-
-Eh? Ma perchè dovrei farlo? Le donne puzzano e si mettono addosso profumi che le fanno puzzare ancora di più. Molto meglio l'odore naturale del corpo, amico.- gli sorrise.
-Eh... ok... Ti sarai lavato immagino, giusto?- domandò uscendo da dietro il bancone e annusando il ragazzo. Spud ci riflettè, non ricordandoselo cominciò ad annusarsi per conto proprio. Il tutto sotto gli occhi imbarazzati dei clienti.
-Direi sì.- disse Spud.
-Confermo, congratulazioni. Ti sei ricordato di lavarti, amico!-
-Grazie, amico.-
-A-aspetta e la ragazza?!- chiese con impazienza.
-Giusto... ho sentito un buon odore e l'ho seguito. E c'era un cesto con delle brioche su una panchina, bello! Così le ho mangiate.-
Rock attese, ma capì che Spud aveva, secondo lui, finito la storia. -Eh... bello, e la ragazza?-
-Quale ragazza?-
Rock cadde con la testa sul bancone. -Quella con cui hai l'appuntamento!-
-Ah... beh... il cesto apparteneva ad una ragazza.- Spud finì di nuovo la storia.
-T-tutto qui?- balbettò Rock esasperato. -Una tizia ti ha chiesto di uscire perchè le hai mangiato la merenda?! Inoltre chi è che gira con un cesto di brioche?! Sicuro di non esserti immaginato tutto?!-
-Umh...- Spud si interrogò. Prese il cellulare. -No, ho qui il numero, bello.-
La palpebra inferiore di Rock si mise a pulsare.
-Oh giusto... era triste e piangeva...-
-Perchè le hai mangiato la merenda?- Rock temendo che Spud si bloccasse nuovamente si pentì della battuta, ma per miracolo, l'amico continuò.
-No...  era perchè un tipo con cui si sentiva aveva cominciato a ignorarla, poi lei gli aveva chiesto perchè e lui le aveva detto che era stufo di lei, che era seccante ecc... una brutta storia, insomma. Io sono rimasto ad ascoltarla e la ragazza alla fine ha detto che ero simpatico e mi ha chiesto se potevamo sentirci, poi mi ha chiesto di uscire.-
-Ok...- Rock non sapeva cosa pensare. Poteva esserci qualcosa sotto.
-Ahooo! Cassiere! Se tu e il tuo fidanzato la volete finire qui ci sarebbe gente che vorrebbe pagare!- urlò un cliente, anche altri cominciato a fare rumore.
Spud ricominciò a riflettere. -Ho un fidanzato?- chiese Spud confuso. -Non ricordavo di essere gay... Uhm...-
-La cassa non è il luogo giusto per flirtare! Levati ciccione!- gridò un altro cliente.
-Ehi! Pensa alla tua brutta faccia!- lo riprese Rock arrabbiato.
-Umh... vado in bagno.- lo avvisò Spud. Rock sospirò, non si era neanche accorto di essere stato insultato.
Mentre Rock si rimetteva a servire i clienti, entrò una pallida corvina con vaporosi abiti rosa ricoperti di merletti e si sedette a un tavolo.
La ragazza rimase un'ora al tavolo senza chiedere niente. Rock avrebbe dovuto chiederle di uscire dal bar, ma non se la sentì e nessun altro se ne preoccupò. Tutti gli impiegati del bar tendevano a battere la fiacca...
La ragazza guardava il vuoto con occhi lucidi così, Rock, si avvicinò. -Eh, signorina...- attirò la sua attenzione. -Tutto ok?- la ragazza cominciò a singhiozzare.
-M-mi ha dato bucaaa!-
-Oh... mi spiace...-
-Oh... ciao, Ella.- Rock riconobbe la voce alle sue spalle come quella di Spud. La ragazza che aveva davanti sgranò gli occhi.
-S-Spud?! N-non credevo arrivassi più!-
-Eh... ero in bagno...- spiegò calmo, Spud. -Umh... quanto tempo ci sono stato?- chiese rivolto a Rock la cui palpebra aveva ripreso a ballare.
-Oh, Spud. Mi spiace di averti reso così nervoso da farti confinare in bagno!- disse la ragazza addolorata. L'espressione di Spud cominciò lentamente, molto, molto lentamente, a mutare per diventare perplessa. -Forza, andiamo!- disse allegra tirandolo per il braccio prima che il ragazzo avesse avuto il tempo di completare il cambio di espressione facciale.
“Una ragazza... pure carina... C-com'è possibile!?” mentre continuava ad essere afflitto da tic nervosi sentì darsi una pacca sulla spalla, sì girò.
-Mi spiace per com'è finita con il tuo ragazzo...- gli disse dispiaciuto un cliente. -Ma... non è che ti andrebbe di tornare alla cassa, per favore?-
-Vorrei distruggerla con un lancia fiamme quella cassa!- disse mentre tornava al suo posto strisciando i piedi.
-Eh, lo so, è dura! Ma sei ancora giovane e carino... più o meno... troverai sicuramente qualcun altro...-

Spud si era presto stancato di camminare, in quei giorni stava avvertendo, con molto ritardo, tutta la stanchezza che non aveva avvertito durante missione cosmo ridicola. Così i due erano rimasti bloccati sulla panca del loro primo incontro da una trentina di minuti, ma non sembrava un problema reale per nessuno dei due.
-...Eh? Stavi dicendo... che questo tizio che ti ha scaricata era rimasto scottato da un'altra tizia, Sky, giusto?- Spud stava cercando di seguire il discorso della ragazza, a quanto pareva, era stata una concorrente di un reality avvenuto in contemporanea a quello a cui aveva partecipato lui. Aveva detto qualcosa di strano sul fatto che era un segno del destino che si fossero incontrati e aveva cominciato a parlare della sua esperienza, ma andava troppo velocemente per il ragazzo.
Ella rise, priva di malizia. -Ma no, sciocchino.- gli toccò la punta del naso. -Di quello stavo parlando prima, ora parlavo della mia grande amica Sugar!- disse allegra.
-Oh...- anche Spud rise. Non era davvero infastidito dalla situazione, inizialmente aveva pensato che la ragazza si sarebbe immediatamente stufata della sua incredibile lentezza, ma non era ancora avvenuto e non aveva fretta. Finchè la pazienza della ragazza durava, era bello.
Forse a Spud non sarebbe dispiaciuto riuscire a seguire un discorso come una persona normale, ma per lui, la normalità quella era e non sentiva il bisogno di assorbire tutte le parole che gli venissero dette, gli bastavano le impressioni. Anche riuscire a capire a grandi linee avendo a disposizione poche informazioni era un talento, dopo tutto.
-Potresti parlare un po' più lentamente, per favore?- chiese educatamente Spud, anche se quella era una domanda che normalmente diminuiva progressivamente i punti pazienza del suo interlocutore.
-Oh, ma certo... Mi spiace, a volte parlo un po' troppo... Sugar mi rimprovera spesso per questo.-
-Nah... il problema è mio.- affermò Spud tranquillo. -Sono un po' lento.... a meno che non si tratti di musica, con quella vado forte.- annuì fiducioso.
-Davvero?- disse la ragazza con un luccichio negli occhi. -Siete un bardo? Perchè vedete, io adoro cantare!- disse alzandosi e piroettando su se stessa.
-...Perchè parli tutta strana all'improvviso?-
-Mi spiace, mi sono lasciata prendere dall'entusiasmo...-
-Fa niente, sei buffa...-  visto il tono con cui era stato detto, Ella interpretò il commento come positivo. -Chiederò a Rock di scrivere una canzone su di te.- le disse. Ella sorrise entusiasta. -Una canzone per una ragazza in rosa che gira e cinguetta fra le piume... non è per niente nel nostro stile.- rise Spud. -Ma forse Rock potrebbe farne qualcosa... anche se all'inizio potrebbe non esserne proprio entusiasta.-
-Oh, no... no, non voglio essere motivo di litigio fra voi due!-
-Tranquilla, sore'! Se è andato tutto bene fra noi fino ad ora figurati se... se... uhm, che stavo dicendo? Scusa, a volte perdo il filo...-
-Non scusarti, il tuo essere... su un'altra lunghezza d'onda e tutto un altro ritmo ti rende speciale. Qualcosa di estraneo dal mondo, ma dentro il mondo.-
Spud piegò le labbra un po' confuso.
-Io spesso mi sento così...- sospirò Ella.
-Io no... mi sento perfettamente a mio agio... Se piaccio va bene, ma se non piaccio va bene lo stesso. Sono troppo pigro forse.- ammise con leggerezza. -Ma di solito le persone mi accettano facilmente.- disse positivo.
-I-io invece... ho mentito, Sugar non è una mia grande amica...- sospirò Ella. -Qualunque cosa faccia non le va bene.- chinò il viso con tristezza.
-Beh, non si può piacere a tutti. Dovresti lasciarla perdere...- suggerì.
-M-ma non posso.- disse tristemente la ragazza. -Non posso arrendermi... lo so che non si può piacere a tutti, ma non riesco a sopportare che qualcuno mi detesti tanto, devo aver fatto qualcosa a cui devo rimediare.-
-Umh... non vorrei dire, ma forse insistendo ti rendi solo antipatica.- suggerì Spud. -Con me di solito l'insistenza non ha effetti positivi, mi fa solo sentire a disagio... e in trappola... come quando un professore ti fa rifare per la quinta volta un compito, insomma, prof, io avrei preferito tenere l'insufficienza se proprio non c'è speranza, eh! Umh... non so se mi sono spiegato...- il viso di Ella era colmo di disperazione.
-Quindi la sto perseguitando?!- realizzò -E se voglio davvero dimostrarle il mio affetto, dovrei lasciarla andare... stai dicendo questo?- chiese sconsolata.
-Eh... ho detto questo?-
-Hai ragione... anche se ora è doloroso, devo accettare la situazione...- sospirò ancora un po' triste.
-Beh, non è detto che con la tua amica sia un addio definitivo. Magari ha solo bisogno di una pausa... magari una lunga pausa... ma prima o poi potreste tornare amiche. Io e Rock a volte ci prendiamo delle pause l'uno dall'altro, lui è fantastico e mi fa sempre svuotare il suo frigo, ma a volte sento il bisogno di avere i miei spazi e stare un po' tranquillo. È troooppo energico ed è un assennato lavoratore, un vero stacanovista! Una volta, alle superiori, abbiamo litigato e mi ha dato del ciccione, sai sentirselo dire da un amico è tuuutta un'altra cosa.- Ella annuì rapita dal non avvincente racconto di Spud. -Non ci siamo sentiti per un bel po'... poi però siamo tornati amici.-
-Ho capito cosa mi vuoi dire.- sorrise la ragazza. -Non deve essere un addio definitivo, ma è meglio che io e Sugar ci prendiamo una pausa, giusto?-
-Ottima idea.- convenne Spud. Ella rise piano.
-Sei molto più saggio di quello che sembra, da un bardo dovevo aspettarmelo.-
-...Saggio?- Spud rise sorpreso e ci pensò. -Suppongo di sì... sì, credo... potresti avere ragione. Saggio... suona bene!-
-Ma... ci sono mai delle volte in cui vorresti apparire più normale agli altri?- chiese Ella con riluttanza.
-Umh... è proprio una domanda difficile...- Spud riflettè. -Non ho idea di come ci si senta ad essere normali, quindi non so se potrebbe piacermi di più ma sto bene così. La normalità ha un aria così noioosa... e come rocker mi sento di sostenere l'anticonformismo con fierezza... ops...- si interruppe ridendo. -Avrei dovuto rispondere così dall'inizio. Pensare troppo fa proprio male, ti allontana dalle conclusioni più ovvie e istintive.-
Ella accettò la risposta. -Hai proprio ragione. Devo essere me stessa e non invidiare una realtà che in fondo non conosco così bene. E devo anche avere più fiducia nelle risposte che ho dentro e ascoltarle... nessuno può sapere cosa è meglio per me, di me... si, sei davvero un savio.- annuì mentre il ragazzo la guardava dubbioso.
-Ho la mezza impressione... che tu stia interpretando parecchio ciò che dico... Forte. Questo è essere creativi.- annuì fiero. -In fondo la musica non si ferma al testo, tutto ciò che ti suggerisce ha valore e rende il brano un'esperienza unica per ognuno di noi.- disse mentre la ragazza annuiva affascinata.

Rock smise di osservarli da dietro il cespuglio e se ne andò. Era stato sorpreso di vedere Spud cavarsela più o meno normalmente con una ragazza, era quasi commosso e lei sembrava troppo strana e sprovveduta per volerlo fregare.
“Chi l'avrebbe detto che conoscesse la parola “stacanovista”? Non pensavo che qualcuno l'avrebbe mai usata per riferirsi a me.” soffocò una risata. “Comunque devo stare attento... Spud rischia di diventare il leader accidentale di qualche movimento filosofico se esistono tante altre persone come quella Ella...”

Una sera, Rock stava pulendo il bancone dopo che suo padre aveva chiuso prima il bar.
-Vuoi una mano?- chiese Spud.
-Sì, grazie...- sospirò Rock. -Il vecchio se l'è presa perchè ho lasciato il posto di lavoro l'altro giorno...- sbuffò.
-L'appuntamento è andato bene, forse mi piace quella tipa.- rispose Spud... era due giorni prima che Rock glielo aveva chiesto.
-Oh, fantastico, deve essere così se ci hai messo così poco per accorgertene ed elaborare la risposta... comunque... sono contento per te, bello.-
-Oh...- Spud ebbe una realizzazione.
-Che c'è?- chiese Rock curioso.
-Ma noi siamo fidanzati, quindi non dovrei uscire con una ragazza...-
-Eh?- poi Rock si ricordò di quello che era successo con i clienti del bar -No, Spud, io non sono il tuo ragazzo.- gli disse Rock mentre distrattamente puliva. -E' che i clienti non sono capaci di distinguere un'annusatina intima, da una di cortesia e una amichevole.-
-Quindi ci siamo lasciati? Oh, mi dispiace, come e quando è successo?-
Rock si limitò a sospirare, dopo una dura giornata di lavoro non aveva tante energie per stare dietro alle stranezze del suo amico.

Angolo dell'autrice:
Beh, questa cosa mi è venuta a caso dopo una notte insonne... è stata strana, anche se divertente da scrivere.
Spero che la sconclusionatezza dei personaggi non renda il tutto strano e spiacevole, è stato un esperimento e spero sia riuscito. Spud non è proprio un tipo di personaggio che si adatta ad una fanfiction (anche se ho cercato di non farlo uscire troppo dal personaggio, ci sarò riuscita?) e non credevo avrei mai scritto qualcosa su di lui... comunque anche se è una macchietta, l'ho trovato divertente... e adorabile!
Contro le mie aspettative, i personaggi di missione cosmo ridicola mi hanno dato abbastanza ispirazione... è la mia stagione preferita dopo Azione, ma non credevo che i personaggi si potessero prestare bene a delle crack pairing(infatti non sono riuscita a separare realmente le squadre negli ultimi due capitoli)
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, se volete dirmi qualcosa in merito, sono sempre qui a disposizione.
A presto!
  
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