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Autore: lmpaoli94    26/07/2020    4 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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La Contessa Carla fremeva ancora di fermare i suoi nemici che ronzavano attorno alla giovane Leila.
Li aveva quasi eliminati tutti, ma mancava solo uno all’appello: José Gonzalez.
< Contessa, volevate vedermi? >
< Sedetevi, marchese. Non mi prolungherò molto. >
Vedendo che la donna era più ferrea e nervosa del previsto, José voleva evitare di incrociare il suo sguardo.
< Sapete perché vi ho fatto chiamare qui? >
< Sinceramente no, Contessa. >
< Hai dimenticato il nostro patto? Cos’hai deciso? >
< Ah… giusto. >
< Marchese José, non prendete in giro la mia intelligenza > rispose Carla con tono duro < Non vi conviene oggi. Sono molto adirata per come si stanno allungando le cose. Posso contare sulla vostra alleanza, oppure no? >
In quel momento la decisione da prendere per il bene di tutti era una sola: decidere di sposare Leila Williams per non scatenare l’ira della Contessa di Limerick.
< Che cosa succederebbe se io non accettassi? >
< La vostra vita cesserebbe di andare avanti molto prima che voi riusciate a sfuggire dalle mie mani. >
< Contessa, vi parlerò a cuore aperto: non ho mai smesso di pensare ad Anastasia e la mia vicinanza a vostra figlia Leila è stata molto decisiva in questo ambito.
E’ la tipica ragazza che un nobile di alto rango come me desidererebbe avere al suo fianco: colta, bella, intelligente e quant’altro. Non posso farmi sfuggire una simile situazione, ma non so se prometterò di amarla come vi aspettate voi. >
< Caro José, che cosa pensereste se io avessi deciso che mia figlia Anastasia sarebbe diventato un grave problema? >
< Ne sarei molto addolorato. >
< Ebbene, credete davvero insieme a lei che io sia una stupida? Pensavate di far del male a mia figlia Leila? >
< Leila non è vostra figlia, Contessa. Mettetevelo bene in testa. >
< Questo non ha alcuna importanza ai vostri occhi, ma a quelli del popolo sì. E se avete pensato di ostacolarmi in questo piano, non potrò fare altrimenti di togliervi di mezzo come ho fatto con il Duca di Ashford. >
< Ma io vi servo, Contessa. Leila si potrebbe fare un sacco di domande. >
< Non troppe se sarò io a fermarla… Marchese Gonzalez, credete davvero che voi siate l’unico nobile di cui possa contare? >
< Conoscendovi bene, credo di no. >
< Quindi la mia domanda è questa: da che parte decidete di stare. >
Fissando gli occhi pieni di determinazione della donna, José non poté fare altro che accettare la sua proposta.
< Sposerò Leila, la vostra figlia adottiva… Mettiamola su questo versante. >
< Bravo. Vedo che alla fine riuscite a ragionare. Organizzeremo immediatamente le vostre nozze e saranno le più belle di tutto il Regno D’Irlanda. Sarete voi a dare questa bella notizia alla vostra amata, mi sono spiegata? >
< Nessun problema… Però prima vorrei sapere che cosa avete intenzione di fare con Anastasia? >
< Finché non la toglierò di mezzo sarà un grande problema per la vostra debolmente, marchese. >
< Vi prego. Non fategli del male… Non se lo merita. >
< Ed io non meritavo di avere una figlia come lei. Ma non possiamo avere tutto dalla vita, non vi pare? >
< Farò qualsiasi cosa. Ma vi prego… >
< Non ho bisogno delle vostre insistenze. Per ora Anastasia vivrà… Poi chissà. Adesso andate, José. mia figlia vi starà cercando. >
Con le lacrime che gli stavano rigando il viso, José lasciò la sala delle riunioni dove parlare con la Contessa gli riempiva il cuore di dolore e di disperazione.
< José, vi ho cercato dappertutto. Che succede? >
< Leila, devo darvi una piacevole notizia: ho appena accettato di sposarvi. Presto saremo marito e moglie. >
In quel momento Leila non poteva essere più felice.
Anche se era profondamente insospettita per non averglielo detto di persona, era pur felice di sapere che sarebbe rimasta accanto ad un uomo che gli voleva veramente bene.
< Mia madre organizzerà un matrimonio sontuoso e credo che anche mio padre riuscirà ad esserci. >
< Lo spero tanto. Anch’io devo contenermi dalla gioia. Scusate per le mie lacrime. >
< Non si vede spesso un uomo piangere… Adesso non vi preoccupate, Marchese Gonzalez: andrà tutto bene. >
 
 
La Contessa Carla non aspettava altro che proclamare a tutti gli abitanti del sontuoso castello la notizia che attendeva da molto tempo.
E non poteva che iniziare da sua figlia Anastasia, vedendo ancora i segni del suo dolore impressi nella sua mente.
< Allora Anastasia, come sta andando il tuo isolamento? >
< Vi devo proprio rispondere? >
< Ti ho fatto una domanda e sarei felice di sentire una risposta. >
< Tenermi qui prigioniera non servirà a niente… Strano che voi non mi abbiate bandita o uccisa. >
< Te l’ho detto, Anastasia: tu mi servi ancora. >
< Davvero? Sapete cosa ho pensato questa notte? >
< Mi devo forse preoccupare? >
< Non lo so… Me lo direte tra poco… >
< Anastasia, basta con questi giri di parole. Dimmi che cosa vuoi. >
< Non posso più rimanere qui a Limerick, ormai ho capito che non ho più spazio in questa vita. Quindi vi pregherei di rinchiudermi nell’abbazia di Kylemore dove troverò la pace eterna senza che i fantasmi del mio passato e del mio attuale presente possano rovinare la mia anima. >
Nel sentire quella richiesta, la Contessa Carla fu molto colpita dalle parole della figlia.
< Anastasia, devo dirti che mi cogli letteralmente di sorpresa. Hai intenzione di sottrarti ai tuoi problemi. In fondo sono fiera di te: hai capito che la tua voglia di rivalsa era solo inutile e controproducente.
In questo caso non posso fare altro che accettare la tua richiesta con grande entusiasmo. Scriverò alla madre superiora con la complicità di mia figlia Leila. >
< Madre, vi prego: non occorre che in mia presenza confessiate che Leila è vostra figlia. Una bugia senza ritegno. >
< Mi devo abituare ancora all’idea, ragazza mia. E devo entrare molto meglio nella parte, capisci? Ma non sarà più un grave problema per te quando sarai rinchiusa a Kylemore per tutto il resto della tua vita…
Ah, devi anche sapere che ci saranno delle condizioni molto severe a questa decisione. >
< Che volete dire? >
< Non ti sarà permesso uscire da Kylemore in nessuna occasione. Non potrai tornare qui a Limerick e non potrai mai sposarti. La tua clausura sarà definitiva. >
Con le lacrime che gli sgorgavano sul viso per il dolore che stava ancora patendo, Anastasia non poté che accettare.
< La vostra crudeltà non ha limiti, madre. >
< Lo so. Purtroppo per te sono fatta così. >
< Accetterò queste richieste blasfeme… Ma anch’io ho una condizione. >
< E sarebbe? >
< Non sarò sola a partire. Voglio che in mia presenza e nel convento venga rinchiusa anche la mia dama di compagnia Katherine Kavanagh. >
< Ahahah davvero divertente. Credete di salvarla da un destino migliore? >
< Le segrete del castello non saranno mai peggiori alle nostre celle in quell’abbazia. >
< Non hai tutti i torti… Quindi possiamo dire che tra noi due c’è un sontuoso patto che rimarrà invariato fino alla fine dei nostri giorni? >
< Potete scommetterci, madre. >
 
 
Carrick Grey continuava a fissare il paesaggio sconfinato dove poteva vedere una gran moltitudine di case del suo Castello di Dunguaire.
< Carrick, dovete mettervi l’anima in pace: Mia e la sua amica Gia ci hanno detto che Christian ed Elliot non torneranno molto presto. >
< Quegli ingrati… Come hanno osato mancarmi di rispetto in questo modo cercando di affrontare un nemico da soli? È inconcepibile. E per cosa? per l’amor di due stupide donne. >

< Rispetto, Grace?! Non hanno avuto rispetto per la sua famiglia per cui ho versato il sangue e io devo aver rispetto per loro?! Sapete che cosa spero? Che la Contessa Wilks li uccida davanti alla piazza del Castello di Limerick, così che la mia anima possa trovare definitivamente la pace. >
< Carrick, non parlate così. >
< Ora che alcune dicerie mi hanno informato che il Conte Raymond Steele non sarà più un problema, è l’ora di attaccare quella famiglia prima che si possa riafforzare sotto i nostri occhi. >
< Che cosa avete in mente? >
< Da secoli il Castello di Malahide a Dublino è la loro fortezza inespugnabile carica di oro e di armi che possono sempre servire contro una guerra. Io e i miei uomini attaccheremo quell’avamposto e faremo rivendicare i nostri diritti. >
< Li state sfidando apertamente, Carrick. Si scatenerà una guerra. >
< Ho perso due dei miei figli per colpa di quella famiglia e la mia vendetta sui loro territori sarà implacabile. Colpiremo nella notte senza che quei dannati sospettino di noi. >
< Carrick, non potete almeno aspettare di aver trovato un marito per Mia? Così potremmo dare alla nostra famiglia un degno erede. >
< Non c’è tempo, Grace. Ancora non so per quanti anni potrò vivere ancora. Fatto sta che non rimarrò inerme senza fare niente. La mia famiglia crescerà e la gloria si consoliderà nei secoli. >
< Da chi vi farete aiutare? >
< Da questo grande signore che non mi ha mai voltato le spalle: Jason Taylor, capo delle mie truppe armate. >
Sentendosi chiamato in causa, Jason si presentò alla famiglia dei Grey con tutte le onoreficienze.
< Jason, amico mio: abbiamo combattuto un sacco di battaglie contro gli Steele e adesso è giunto il momento di rivendicare per quello che siamo obbligati a portare a termine. >
< Conte Grey, non potrei essere più felice di queste parole piene di speranze. Abbiamo atteso fin troppo questa battaglia e adesso non ci sarà nessuno che ci metterà i bastoni fra le ruote. >
< Gli Styeele devono tremare. Al più presto! >
Mentre le urla dei due uomini risuonava in tutto il castello, Mia cercò di capire cosa stava succedendo.
< Mi dispiace averti svegliato, figliola. Non succederà più > rispose suo padre.
< Sarà meglio per voi. Ho bisogno di dormire per essere in forza domani, capite? >
< Ti ho appena chiesto scusa, Mai. Tornatene a letto. >
Una volta aver liquidato sua figlia, Grace vide Jason Taylor non avergli mai levato gli occhi di dosso.
< Qualcosa non va, generale Taylor? >
< Tutto apposto, Contessa Grey… E’ un vero splendore vostra figlia dopo che l’ho rivista. È cresciuta moltissimo. >
< E’ già in età da marito, ma penserò più tardi al suo futuro. Abbiamo una missione da portare a termine. >
< Sempre vicino a voi, Conte Carrick Grey. >
   
 
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