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Autore: amilcara95    26/07/2020    0 recensioni
Questa storia è una riscrittura degli eventi, dal secondo film in avanti, che si regge su una importante modifica: Nicole Noone è rimasta sempre al fianco di Flynn Carsen.
Seguite le avventure di Flynn e Nicole mentre saranno impegnati a salvare il mondo dalle più svariate minacce, due volte prima di venerdì, a scoprire i misteri della Biblioteca e a rivelare i segreti della famiglia Carsen.
Se la mia storia vi ha incuriositi almeno un po' siete i benvenuti; per un' introduzione più approfondita c'è il primo capitolo, la storia vera e propria inizia dal secondo ( considerato come il primo dell' elenco).
Storia in più archi narrativi:
- Capitoli 1-8: Ritorno alle Miniere di Re Salomone ( riveduto e corretto, ora è coerente con quanto scritto un anno dopo).
- Capitoli 9-14: La Maledizione del Calice di Giuda.
- Capitoli 15-34: The Librarians, prima stagione.
- Capitoli 35-54: The Librarians, seconda stagione.
- Capitoli 55-74: The Librarians, terza stagione.
- Capitoli 75-?: The Librarians, quarta stagione (dovrò capire se basarla sulla canonica quarta stagione o sullo spin-off annunciato il 18/05/2023).
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flynn Carsen, Nicole Noone
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Librarian and The Guardian '
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“ E la profezia autoadempiente”

Sessantunesimo Capitolo


In una misteriosa caverna di cristallo scuri regnava il silenzio assoluto fino a quando quella quiete innaturale venne spezzata dal grido di una donna; Nicole Noone, la Guardiana quasi ventennale, gridò decisa mentre si metteva a sedere:” Indietro!”
Anche Jacob ed Ezekiel si tirarono a sedere, il ladro aggiunse confuso mentre si tastava la testa, ancora intontito:” Indietro da dove? O chi?”
La Guardiana si rese conto anche di avere in mano una strana clessidra, mentre Jacob chiese perplesso:” Dove siamo? Siamo tutti bagnati poi!”
Jones aggiunse rivolto alla Guardiana:” Cosa fai con una clessidra?”
Nicole rispose con un sibilo infastidito, quella strana situazione non le piaceva per niente:” Non lo so. Ma sono sicura di averla già vista...”
Guardandosi attorno la bionda chiese preoccupata:” Dove sono Cass e Flynn?”
Stone provò a telefonargli ma notò con disappunto che il suo telefono era fuori uso così come quello di Ezekiel; Nicole nonostante tutto disse con un mezzo sorriso:” Ve lo dicevo di comprarne uno impermeabile*... comunque io il mio non lo ho... credo di averlo lasciato in Biblioteca ma non ne sono sicura... è tutto troppo confuso nella mia testa.”
Jacob annuì per poi chiedere:” Già... qualcuno si ricorda come abbiamo fatto a finire qui?”
Dopo un attimo di riflessione a Ezekiel tornarono in mente i primi frammenti di memoria:” Pizza! Stavamo mangiando la pizza... la mia era con pomodoro e acciughe!”
Mentre si alzavano in piedi Jake commentò scettico:” Ma se tu odi le acciughe!”
Il ladro annuì per poi dire secco:” Per questo la ricordo così bene.”
Rimpiangendo l’assenza di Flynn, Nicole chiese ai due Bibliotecari lì presenti:” Riconoscete qualcosa?”
Guardando le pareti rocciose l’esperto d’arte disse riflessivo:” Sembrerebbe quarzo fumé ma non ne ho mai vista una qualità così particolare... non credo di aver mai visto niente del genere... ci vorrebbero Flynn e Cassie per essere più sicuri.”
La Guardiana a quel punto commentò sarcastica:” Ok. Ricapitoliamo: siamo in un posto sconosciuto, non ci ricordiamo nulla ne del perché siamo tutti bagnati ne del come siamo potuti finire qui. Direi che è un normalissimo venerdì di lavoro.”
Ezekiel volle precisare un particolare:” L’unica cosa certa è che stavo mangiando una pizza che non mi piace.”
Anche a Jacob venne in mente un piccolo dettaglio dato che aggiunse:” E la mia bruschetta. Credo fosse una delle migliori mangiate negli States.”
La Guardiana disse ironica:” Mistero risolto allora. Eravamo in una pizzeria, che però stando a quanto ricorda Jake non era in Italia.”
Aggiunse poi seria e decisa a trovare una via d’uscita, mentre si massaggiava le tempie con le dita, un gesto che la aiutava a ricordare particolari anche insignificanti:” Riflettiamo... c’è sicuramente qualche altro dettaglio che ci è sfuggito e che ci aiuterebbe a risolvere il mistero.”
Dopo qualche minuto di riflessione Stone esclamò stupito, indicando un punto a tre metri circa da loro:” Beh, so che c’è una donna delle pulizie.”
La donna disse incerta mentre salutava con una mano che aveva staccato dallo spazzolone:” Chaírete**...”
Prima che i Bibliotecari e la Guardiana potessero dire qualunque cosa alla nuova arrivata, una donna di mezza età non molto alta e paffuta con i capelli neri raccolti e dal marcato accento greco, si sentì un inquietantissimo stridio metallico che li fece sussultare, chi spaventato e chi in allerta.
Nicole dopo un ghigno dovuto al fastidio causato da quel rumore metallico disse tesa, la situazione era sempre più problematica:” Questo suono... io l’ho già sentito... ma si! Ora mi ricordo! Eravamo davvero in pizzeria per pranzo.”

 
In una pizzeria di Las Vegas Stone, seduto al tavolo con Ezekiel e Cassandra chiese retorico ma divertito agli altri Bibliotecari:” Se doveste nascondere una gigantesca piramide come fareste ?”
La rossa gli rispose divertita, con una risata finale:” Io la metterei dentro una piramide ancora più gigantesca!”
Jones si aggiunse alla conversazione:” Ad esempio al Luxor Hotel di Las Vegas! È geniale! Chi mai cercherebbe una vera piramide dell’antico Egitto sotto una falsa piramide del Nevada?!”
Cassandra rispose divertita, mentre indicava il terzetto:” Mmm... tre Bibliotecari a caso?”
Flynn e Nicole arrivarono in quel momento con delle bottiglie di birra in mano, appena in tempo per inserirsi nella conversazione altrettanto divertiti:” Non dimenticatevi della vostra Guardiana.”
“ E del vostro Capo!”
Jones nel mentre addentò la pizza per poi esclamare schifato:” Ahg! Acciughe! Che schifo!”
Flynn e Nicole avevano lasciato le birre sul tavolo e poi si erano seduti, il Capo Bibliotecario aveva poi detto divertito:” Queste le offriamo noi. Ma evitate di fare troppi bis, oggi pomeriggio si lavora.”
Stone disse con un sorrisetto:” Agli ordini capo... Però scusate, noi siamo giovani e nel fiore degli anni! Non negateci un po’ di divertimento solo perché ormai voi siete dei noiosissimi quarantenni con figli!”
Flynn fece una smorfia mentre Nicole rispose offesa:” Stone sei davvero infame! Solo perché ho appena compiuto quarant’anni non hai il diritto di farmelo pesare! Tanto il prossimo che entrerà nel club degli -anta sei tu!”
Il cowboy si ammutolì mentre tutti gli altri commensali scoppiarono a ridere divertiti,  Flynn aggiunse poi una volta che ebbe finito di ridere:” Effettivamente non siamo più dei ragazzini però c’è da dire che Las Vegas ha sempre il suo fascino. Essere una città neutrale per il soprannaturale ha dei risvolti interessanti. Se volete vi do qualche dritta anche se non veniamo qui dal nostro matrimonio.”
Cassandra chiese curiosa, era raro che Flynn e Nicole parlassero così apertamente della loro vita privata:” Vi siete sposati a Las Vegas?”
Nicole annuì per poi dare qualche dettaglio in più:” Sì, non avendo avuto mai del tempo per organizzare un matrimonio e detestando profondamente l’idea di una cerimonia dieci anni fa abbiamo colto l’occasione e ci siamo sposati.”
Flynn tornando a quel momento con la memoria aggiunse a metà fra il divertito e il rassegnato:” Il prete aveva paura che stessi ricattando Nicole in qualche modo.”
I tre Bibliotecari risero di gusto sentendo l’aneddoto mentre la Guardiana sorrise divertita a quel ricordo; Flynn d’altro canto abbracciò Nicole e le diede un bacio affettuoso fra i lunghi capelli biondi per poi sussurrarle:” Sono stato davvero fortunato ad avere una Guardiana come te a proteggermi.”
La bionda rispose riflessiva:” E tu hai protetto me. Di solito i Guardiani proteggono i Bibliotecari ma non sono protetti da nessuno. Sono felice che non sia così per me...”
Dopo un attimo si rivolse ai tre Bibliotecari e gli disse con un sorriso:” Comunque ragazzi non dovevate farmi quel pensierino.”
I tre esclamarono sorpresi e confusi:” Cosa? Quale pensierino?”
Nicole estrasse uno specchietto in argento con un grosso rubino al centro, per poi continuare:” Questo specchietto. Se non ricordo male ne abbiamo uno simile in Biblioteca... Zeke non lo hai rubato e lo hai spacciato come un originale regalo di compleanno?”
Jones disse solo:” Non riesco a pensare a un regalo più inutile e insensato di questo. Io non c’entro!”
Anche Stone e Cassandra confermarono la loro estraneità ai fatti così Flynn si limitò a commentare:” Credo siano stati i bambini. Domani con calma lo rimetteremo al suo posto. Dopodiché faremo una bella ramanzina a Regan sul rubare gli artefatti per poi spacciarli come regalo di compleanno last minute.”
Nicole aggiunse divertita:” Sarebbe stato quasi meglio se mi avesse rifilato una delle armi magiche... non so quanto mi sarei arrabbiata ma almeno l’arma sarebbe stata più utile contro le mummie che abbiamo trovato nella piramide.”
Jones estrasse un sacchetto che conteneva monete visto il tintinnio metallico per poi dire soddisfatto mentre le faceva scivolare nella sua mano:” Sapete cosa adoro trovare io nelle piramidi? Tutti i souvenir che hanno lasciato lì.”
Stone rispose immediatamente indignato:” Non puoi intascarti le monete d’oro che hai trovato in un sito archeologico! Consegna le immediatamente ad un...”
Zeke interruppe prontamente il collega:” Non ti azzardare a dire la parola con la m!”
Jacob disse deciso:” Devi consegnarle ad un museo!”
In quel momento saltò la luce così il quintetto iniziò a guardarsi attorno perplesso; Jake commentò guardingo:” È saltata la luce!”
Cassandra aggiunse confusa:” Guardate! Sono tutti immobili come statue.”
Effettivamente era vero: all’interno del locale gli unici che parlavano e si muovevano erano i dipendenti della Biblioteca, persino le bevande versate erano immobili; Flynn ebbe una bruttissima sensazione così si alzò in piedi ma prima che potesse dire qualcosa ci fu un lampo e da un vortice di fumo nero apparve una figura probabilmente maschile, completamente vestita di nero, incappucciata e con in mano due lame ricurve che potevano sembrare falci; dopo averle fatte stridere in modo inquietante e minaccioso la figura si avvicinò ai Bibliotecari mentre Nicole si alzava e si metteva accanto a Flynn, pronta a proteggere i Bibliotecari.
Raggiunto il tavolo la figura incappucciata colpì il mobile con una delle sue lame e immediatamente dopo apparvero con un bagliore rossastro un cubo nero con dei disegni rossi e una clessidra nera con sabbia rossa; la figura si mise poi di fronte a Nicole e dopo aver incrociato le sue lame disse con una voce distorta e sibilante, che fece accapponare la pelle a tutti:” Guardiana morirai.”
Dopo aver fatto stridere le lame sparì in un lampo, proprio come era arrivato, lasciando Nicole spaventata come mai lo era stata in vita sua.
A quel punto tutto nella pizzeria tornò normale così Flynn disse secco e preoccupatissimo:” Torniamo immediatamente in Biblioteca.”
Sentendo quel tono di voce nessuno ebbe nulla da obiettare e si misero tutti agli ordini del Capo Bibliotecario.
In Biblioteca i tre Bibliotecari avvisarono immediatamente Jenkins, mentre Flynn era andato immediatamente a prendere dei libri per mettere al corrente della situazione i tre giovani e Nicole si era seduta alla scrivania con uno sguardo che a prima vista poteva sembrare assente mentre si massaggiava le tempie con le dita.
Una volta aperti i libri alle pagine corrette il Capo Bibliotecario disse secco e atono, privo della vivacità che di solito aveva quando spiegava qualcosa:” Quella che è venuta a farci visita è un’antica e implacabile semi divinità conosciuta come Mietitore.”
Sfogliando vari ritratti del Mietitore, sempre con cappuccio e falci, Stone disse incerto:” Non si vede mai il suo volto nelle immagini.”
Jenkins disse serio come non mai, anche lui preoccupato da quella situazione:” Nessuno è mai riuscito a vedere il volto del Mietitore, è impossibile. Così come sfuggire alle lame delle sue falci.”
Jones chiese curioso:” E quei regalini cosa sono?”
Fu Nicole stranamente a interrompere il suo silenzio e a spiegare con un tono neutro, privo dell’ironia e del sarcasmo che usava di solito:” La clessidra è abbastanza auto esplicativa... quando la sabbia finirà io sarò morta. L’altro è un Cubo Divinatorio.”
In risposta agli sguardi confusi dei Bibliotecari, Flynn aggiunse una spiegazione più dettagliata:” Tolto che mi lascia perplesso il fatto che il Mietitore ne avesse uno... dovete sapere che il Mietitore è un sicario soprannaturale evocato da chi pratica la magia per eliminare chi pratica la magia. È normale che abbia una clessidra per le sue vittime... in questo caso Nicole.”
Stone chiese incerto:” Senza offesa, ma perché lei?”
La Guardiana rispose ritrovando la sua ironia:” Me lo sto chiedendo anche io. Non è una bella sensazione avere di fronte il count down della propria vita.”
Cassandra chiese immediatamente preoccupata:” Noi come fermiamo il Mietitore?”
Fu Jenkins a rispondere teso:” Non si può signorina Cillian. Per questo i signori Carsen sono così preoccupati.”

 
Avanzando in quella caverna Nicole, i Bibliotecari e la donna delle pulizie stavano cercando una via d’uscita; il fatto che ad ogni svolta si vedeva il riflesso del Mietitore e si sentiva l’inquietante suono dello stridere delle sue falci non aiutava l’impresa.
La Guardiana era riuscita a non far vedere alla donna delle pulizie l’assassino soprannaturale per un paio si svolte; la sua fortuna venne meno quando la donna vedendo il Mietitore aveva urlato terrorizzata ed era fuggita.
La bionda e i due Bibliotecari partirono all’inseguimento e una volta raggiunta la donna di servizio si suddivisero i compiti: Stone e Jones iniziarono a cercare una via d’uscita mentre Nicole ebbe il compito di rassicurare la civile spaventata.
La donna delle pulizie aveva esclamato terrorizzata:” Cosa vuole da noi quel mostro?!”
La Guardiana rispose rassicurante:” Non si preoccupi, lei è al sicuro. Ora di calmi, faccia un bel respiro. Come si chiama?”
La donna rispose sempre agitata:” Nina, Nina Mitrani.”
La bionda riprese a parlarle con un sorriso conciliante:” Bene Nina, stia tranquilla. L’unica cosa da fare è trovare l’uscita e i miei amici sono già all’opera.”
Nina disse incerta:” Ma se noi non possiamo uscire lui non può entrare. Non conviene restare qui dentro?”
Nicole disse con un mezzo sorriso amaro sul volto:” Non è mai così facile.”
Jacob notò il movimento di un’ombra alle spalle della Guardiana così glielo fece notare; la donna disse decisa:” Chiunque tu sia vieni fuori, sto avendo una pessima giornata quindi potrei sfogarmi su di te.”
Da un angolo venne fuori un ragazzo afroamericano, decisamente un adolescente, con le mani che stringevano degli occhialini da nuoto alzate in segno di resa; aggiunse poi spaventato:” Mi arrendo!”
Nicole sbuffò per poi rivolgersi al ragazzo con tono decisamente più pacato e meno minaccioso:” Ragazzino non c’è bisogno che tu ti arrenda a meno che tu non sia qui con intenzioni ostili. In quel caso sì, dovresti arrenderti... però mi sembri solo un ragazzino spaventato. Come ti chiami?”
Il ragazzo rispose immediatamente, rilassandosi solo leggermente dato che lo sguardo di quella bionda lo inquietava:” Sono Tyson Lopez.”
Jones fece una domanda che era passata per la mente di tutti:” Tyson perché vai in giro con due paia di occhialini da nuoto?”
Il ragazzo rispose incerto:” Non lo so... perché? Sono miei?”
La Guardiana alzò gli occhi al cielo mentre Jacob iniziava a ricordare nuovi dettagli:” Occhialini da nuoto... un momento! Ci sono! Ricordo che eravamo nella piscina di una scuola! Guardate la sua giacca. MH. Che iniziali sono Tyson?”
Il ragazzo rispose come se fosse la domanda più stupida del mondo:” Mayfield High.”
Alla conversazione si aggiunse una nuova voce maschile:” Mayfield High? È il nome della mia scuola.”
Si era aggiunto al gruppo un uomo alto e magro, sulla cinquantina e dai capelli di un grigio sporco, vestito con degli abiti di colori neutri e spenti con l’eccezione di un papillon rosso; anche il nuovo arrivato era bagnato fradicio.
Tyson parve riconoscere l’uomo dato che esclamò confuso:” Preside Fairbrother!”
Il preside chiese altrettanto confuso:” Tyson? Nina? Come avete fatto...”
Sia Tyson che Nina si avvicinarono all’uomo e stavano per iniziare a mettersi a discutere fra loro quando Nicole decise di intervenire e avere una conferma:” Quindi fatemi capire, voi tre venite dallo stesso liceo?”
L’uomo non rispose ma chiese sospettoso:” Voi chi siete?”
La Guardiana rispose infastidita:” Non si risponde a una domanda con un’altra. Siamo Bibliotecari comunque, ora tocca a lei rispondere signor preside.”
Fairbrother disse con un sorriso di circostanza:” È escluso. Nessuno di voi è la signora Jennings.”
Ezekiel commentò sarcastico, ottenendo la silenziosa approvazione della bionda:” Le svelo un segreto: nel mondo esistono altri Bibliotecari oltre a quella della sua scuola.”
Stone decise di sviare l’argomento del discorso così chiese delle conferme a Tyson:” Tu sei nella squadra di nuoto?”
Il ragazzo annuì, aggiungendo anche di esserne il capitano, così Jones esclamò contento:” Comincia ad avere un senso!”
L’altro Bibliotecario chiese scettico:” Cosa ha un senso? Che lui abbia in mano due paia di occhialini da nuoto e che noi siamo caduti, completamente vestiti, nella piscina dell’oblio?”
Il preside disse conciliante:” Proviamo a ricapitolare. Non sappiamo dove siamo ne come ci siamo arrivati.”
Nicole si inserì con fare deciso, facendo chiaramente capire che era lei a comandare, soprattutto perché ora c’erano ben tre civili da proteggere ed essere una Guardiana Psicopatica e inflessibile poteva servire:” Non serve. Ho già ricapitolato io.”
Il preside, che era ben più alto della bionda si avvicinò a lei e provando a sovrastarla con la sua statura disse ironico:” Ah. Chiedo scusa. È lei il capo qui?”
Nicole a quella frase rispose gelida, con il suo miglior tono da Psicopatica e che non ammetteva repliche:” Sì. Sono decisamente io il capo.”
L’uomo incurante del pericolo che correva a provocare la Guardiana disse ironico:” Siamo sicuri?”
La bionda spazientita disse gelida, mentre faceva scrocchiare pericolosamente le nocche:”Se ha qualche problema la risolveremo subito alla vecchia maniera.”
Vedendo come si stava evolvendo la situazione Stone disse prontamente per cercare di evitare che il preside si facesse male:” Fossi in lei non mi metterei contro Nicole, quando ci alleniamo mi manda sempre al tappeto e si trattiene.”
Nicole si rilassò leggermente e ringraziò Stone: non aveva voglia di perdere tempo con un idiota maschilista, soprattutto se aveva un assassino soprannaturale che la voleva morta e le ore contate.
Decise quindi di aggiungere le nuove informazioni a quelle che avevano già ricordato:” Voi tre venite dalla stessa scuola e tu sei il capitano della squadra di nuoto alla Mayfield High... pensa Nicole, pensa... dove lo hai già visto... ma certo! Nel Libro dei Ritagli!”

In Biblioteca tutti stavano ancora cercando di fare il punto della situazione per poi poter trovare una soluzione per aiutare Nicole; la Guardiana aveva detto scettica, senza mai essersi mossa dalla scrivania:” Non capisco chi possa volermi morta al punto di evocare il Mietitore per fare il lavoro.”
Ezekiel aveva risposto immediatamente, senza riflettere sulle potenziali conseguenze delle sue parole:” Beh la lista è lunga, non fare la modesta! Hai accumulato una bella lista di nemici.”
Stone annuì, per poi dire la sua:” Solo da quando siamo Bibliotecari mi vengono in mente gli agenti del D.O.S.A., Lancillotto, Morgana, Apopi, i Draghi Orientali e tutta una serie di nemici che hai affrontato da quando fai la Guardiana.”
Ezekiel si inserì nuovamente nel discorso:” Senza contare poi i nemici delle vostre fazioni e tutti quelli che per colpire Flynn colpirebbero prima te.”
Il Capo Bibliotecario disse teso:” Il D.O.S.A. lo possiamo escludere, non sono abbastanza potenti da poter evocare e controllare il Mietitore... stesso discorso vale per molte delle persone della lista. Il problema è che ne rimangono molti altri sufficientemente potenti e con una dose di magia sufficiente ad evocarlo.”
Cassandra chiese speranzosa:” Non è possibile annullare l’evocazione?”
Fu Jenkins a risponderle:” No, il mietitore non può essere revocato. Lascerà questa dimensione solo quando avrà compiuto la sua missione.”
La rossa aggiunse curiosa nonostante tutto, mentre teneva in mano il Cubo Profetico:” Comunque non mi è ancora chiaro cosa sia questo Cubo Profetico e perché il Mietitore ne aveva uno con sé?”
Flynn spiegò prontamente:” Il Cubo Profetico contiene una visione del futuro, che è stata conservata su una superficie di un vetro trattato con incantesimi particolari. A giudicare dai simboli questo è uno dell’oracolo di Delfi.”
Stone disse subito, avendo capito il punto:” Come quello di Perseo.”
Jenkins annuì, così Stone andò a cercare un libro specifico nell’ufficio mentre spiegava il mito a beneficio di Nicole, Ezekiel e Cassandra:”  Prima della nascita di Perseo, suo nonno Acrisio, il re di Argo, si recò dall’oracolo di Delfi e gli venne profetizzato tramite un Cubo come quello che sarebbe morto per mano di suo nipote.”
Trovato il libro di suo interesse il Bibliotecario iniziò a sfogliarlo mentre proseguiva con il racconto:” Acrisio rinchiuse la figlia Danae in una torre per evitare che avesse figli ma ebbe comunque Perseo con Zeus. Acrisio a quel punto tentò di uccidere figlia e nipote rinchiudendoli in una cassa che gettò in mare.”
Jenkins fece notare ai presenti che il disegno del Cubo Profetico del mito di Perseo era lo stesso del Cubo che era stato dato a Nicole: entrambi avevano un disegno di un tridente stilizzato, la cui impugnatura era attraversata da una linea orizzontale perpendicolare.
Flynn concluse il racconto:” Perseo e Danae vennero salvati da un pescatore e così Perseo, una volta adulto, uccise il nonno durante una gara di lancio del disco. La morale è che appena appreso il responso dell’Oracolo Acrisio ha fatto in modo che la profezia si autodeterminasse. Nel tentativo di scongiurarla l’ha solo fatta realizzare.”
Vedendo lo sguardo confuso di Jones il Capo Bibliotecario cercò un paragone un po’ più moderno:” Zeke pensa a Voldemort: per evitare che Harry Potter potesse sconfiggerlo ha effettivamente fatto in modo che andasse come gli era stato profetizzato.”
Ezekiel disse decisamente soddisfatto:” Stone non potevi dirla subito così?!”
Tutti gli altri ignorarono l’australiano, poco dopo Nicole disse tesa:” Immagino che quel cubo contenga la visione della mia morte... qualunque cosa accada promettetemi che non direte nulla ad Alastair Regan e Astrea! Sono certa che risolveremo la faccenda ma non voglio farli preoccupare inutilmente... passatemi il Cubo.”
Jenkins esclamò incredulo:” La storia di Acrisio non le ha insegnato niente?! Conoscere il proprio destino è il presupposto per l’avversaria della profezia! Tutte le azioni intraprese per inficiarla non faranno altro che favorirla!”
Nicole sorrise furba, nonostante tutto:” Conto proprio su questo: se conosco il mio destino saprò quali sono le azioni che non dovrò compiere proprio perché inconsciamente le vorrei fare. Se ad esempio quel cubo mi mostrasse il mare io so che dovrò andarci perché se non lo facessi mi metterei in pericolo... so che comunque alla fine di questa storia mi verrà il mal di testa...”
Flynn che era decisamente il più preoccupato dei presenti annuì pensieroso:” Il piano di Nicole potrebbe funzionare e in più ci darebbe un vantaggio nel sapere come muoverci per proteggerla. Non faccio certo i salti mortali nel sapere che mia moglie è in pericolo ma farò di tutto per proteggerla.”
Jenkins acconsentì di malavoglia, anche se dovette ammettere che il ragionamento della Guardiana aveva un suo senso contorto, così diede il Cubo a Nicole che prontamente se lo appoggiò sulla fronte per poi dire decisa:” Mostrami il mio futuro.”
La Guardiana vide una serie di immagini che comprendevano la Biblioteca e il mietitore mentre una voce recitava la profezia che metteva in pericolo la bionda:” Quando l’ultimo granello di sabbia si sarà posato tu morirai per mano del Mietitore fra le mura di questa Biblioteca.”
Nicole tornò alla realtà ansante, sapeva che la visione della sua morte l’avrebbe scossa ma non immaginava fino a quel punto; quando si fu ripresa la donna aggiornò Jenkins e i Bibliotecari sul suo destino:” Ho visto che il Mietitore mi uccideva qui nell’ufficio... ma è impossibile!”
Cassandra a quel punto chiese incerta:” Quindi se ho ben capito basterà che Nicole sarà qui in Biblioteca poco prima dello scadere della clessidra perché sia al sicuro? Poi perché sarebbe impossibile che il Mietitore la raggiunga qui?”
Flynn spiegò paziente, mentre iniziava a elaborare un piano:” La Biblioteca è il posto più sicuro al mondo per prima cosa, poi grazie ai miglioramenti di Zeke e Merlino siamo anche a prova di Morgana e Immaginari... comunque loro non erano il Mietitore. Dovete sapere che nel corso dei secoli moltissimi nemici hanno provato a uccidere Judson, anche ricorrendo al Mietitore, ma hanno fallito; questo perché la Biblioteca è a prova di Mietitore.”
Jenkins diede manforte al Capo Bibliotecario:” Il signor Carsen ha ragione. Basterà solo che lei non si muova da qui.”
Un segnale dal Libro dei Ritagli fece commentare sconsolato Ezekiel:” Ho l’impressione che non sarà così semplice.”
Tutti andarono a controllare le notizie del libro ad eccezione di Flynn e Nicole: il newyorkese aveva preso il polso della sua Guardiana e quando questa si era voltata, pronta a chiedere risposte si era trovata di fronte lo sguardo implorante e terrorizzato del marito che la stava chiaramente implorando di non lasciare la Biblioteca.
Cassandra nel frattempo si era messa a leggere:” Sono tutti ritagli che riguardano un liceo di Seattle. La Mayfield High.”
Ezekiel commentò incerto:” Forse la Biblioteca sta cercando di indirizzarci alla soluzione per salvare Nicole...”
Cassandra proseguì la sua lettura, in cerca di indizi utili:” Alla Mayfield High diciassette studenti hanno conseguito i migliori risultati dello stato.”
Mentre anche Nicole e Flynn si avvicinavano Jacob continuò la lettura:” Le famiglie di diciassette studenti della Mayfield High hanno vinto alla lotteria.”
Jones commentò ironico:” Tale quale al mio liceo...”
Flynn concluse la lettura, la faccenda gli puzzava parecchio:” Il capitano della squadra di nuoto vince un’esperienza di allenamento olimpica. Sono decisamente troppi colpi di fortuna per essere casuali. Inoltre sono pronto a scommettere che è tutto collegato: le diciassette famiglie fortunate sono quelle dei diciassette geni.”
Nicole invece disse decisa:” Bene Jenkins, prepari la porta.”
Flynn la afferrò nuovamente per un braccio e le disse terrorizzato, nessuno lo aveva mai sentito parlare con quel tono:” Nicole ti prego. Non andare. Finché resterai qui Ray potrà proteggerti! La Biblioteca potrà proteggerti! Non mettere a repentaglio la tua vita a causa di una profezia, ora che sai come muoverti fallo! Non giocare con il destino! Non posso rischiare di perderti di nuovo... non riuscirei a farcela senza di te.”
Nicole mise una mano sulla guancia di Flynn per poi dirgli dolce ma convincente:” È proprio sul nostro destino che sto scommettendo tutto. Ddraig ci aveva detto che avremmo vigilato a lungo sull’alleanza con i Draghi Occidentali; loro non mentono mai. Voglio credere che il mio destino sia quello di vivere una lunga vita al tuo fianco, me lo hai promesso visto che i Pendragon amano in eterno, no? Inoltre sono una Guardiana prima di tutto. Il mio compito è proteggervi, anche a costo della mia vita! Non permetterò mai a nessuno di voi di farsi male solo perché io sono rintanata qui.”
Nessuno osava fiatare o dire nulla, la carica emotiva di quella conversazione era tale da far si che lasciasse chiunque non fosse Flynn o Nicole senza parole, perfino Jenkins che condivideva le preoccupazioni e le idee del Capo Bibliotecario capì che non sarebbe mai riuscito a dire nulla.
Il newyorkese volle provare nuovamente a convincere la moglie così le disse altrettanto deciso:” Lo so... sei un’eccellente Guardiana Nicole. Però io non posso perderti... senza di te sarei distrutto, non avrei più una guida nella mia vita. Non riuscirei mai ad affrontare tutto quello che mi capiterà di fronte senza di te! Non posso perdere te, soprattutto te.”
La donna accarezzò la guancia del marito per poi affermare decisa:” Flynn ci riusciresti benissimo. Però sta tranquillo: non ho intenzione di morire oggi. Prometto che terrò d’occhio la clessidra ogni minuto e a tempo quasi esaurito tornerò qui, al sicuro in Biblioteca e lontana dal Mietitore. Prima di allora però non puoi impedirmi di fare il mio lavoro. Sai bene che il mio Destino, indipendentemente da una stupida profezia, è rimanere al tuo fianco.”


Nicole era sola, lontana qualche metro da tutti gli altri, e il suo pensiero andò immediatamente a Flynn, sperava davvero con tutta se stessa che il suo Bibliotecario stesse bene ovunque si trovasse il quel momento; decise però di continuare a ricostruire quel bizzarro pomeriggio così so rivolse a tutti i presenti:” Comunque sia come siamo finiti qui? Questa non è di sicuro la Mayfield High.”
Osservando il Mietitore che era di fronte a lei e che vedeva attraverso il quarzo fumè, aggiunse secca, sperando che l’assassino soprannaturale la sentisse:” Non è ancora la mia ora. Finché la clessidra non sarà esaurita non potrai torcermi un capello; mi spiace solo non poter raggiungere la Biblioteca per osservarti fallire miseramente.”
Mentre il Mietitore faceva stridere le falci minaccioso Ezekiel e Jacob manifestarono la loro presenza; il ladro disse fiducioso:” Tranquilla, troverò una via d’uscita e allora potremo osservare tutti Edward Mani di Forbice disperarsi per il suo fallimento.”
Jacob invece disse rassicurante all’amica:” Ignoralo, vuole solo infastidirti ma non sa che si è messo contro la Guardiana Psicopatica sbagliata.”
Il Mietitore a quel punto attraversò la parete così la Guardiana disse decisa:” Ragazzi, tornate dagli altri e cercate una porta, non preoccupatevi di Edward. Vuole me ma non mi può toccare. Non ancora.”
I Bibliotecari seguirono i comandi di Nicole, che si incamminò con tutta calma da Nina Tyson e il preside.
Poco dopo vedendo il Mietitore Tyson disse terrorizzato:” Da dove viene quella cosa?”
Il preside provò nuovamente a prendere il comando dicendo eroico:” Dietro di me, al riparo!”
Vedendo che però Nicole era rimasta di fronte a lui di circa un buon metro, tranquillissima e a braccia incrociate rimase perplesso; la Guardiana decise di mettere nuovamente in chiaro un paio di cose visto che Fairbrother la innervosiva più del dovuto:” Si metta lei al riparo e lasci fare a me. Faccia fare il lavoro ai professionisti.”
Nina per contro decise di usare il suo spazzolone come un’arma improvvisata mentre diceva spaventata:” Il demonio è venuto dall’inferno!”
La bionda commentò sarcastica:” Più da una dimensione parallela. Comunque Edward vuole solo me ma non è ancora il momento. Per questo sta giocando alla bella statuina.”
Tutti notarono che la Guardiana aveva ragione quindi si rilassarono leggermente, anche se andava detto che quella figura in nero che incrociava le falci non era esattamente rassicurante; notando che la situazione era momentaneamente sotto controllo Fairbrother disse deciso:” Forza, troviamo l’uscita!”
Nicole si ritrovò ad ammettere che era la prima cosa sensata che sentiva dire dal preside; Jacob invece diede un consiglio mentre iniziava a guardarsi attorno:” Cercate delle superfici irregolari. Flynn e Cassie probabilmente le avrebbero già trovate da un pezzo.”
Tyson chiese curioso:” Chi sono Flynn e Cassie?”
Stone disse sicuro mentre si avvicinava a Tyson e Zeke, parlare dei due Bibliotecari mancanti ricordò con certezza altri particolari:” Cassandra e Flynn! Gli occhialini da piscina! So dove si trovano!”

Grazie alla Porta sul Retro i quattro Bibliotecari e la Guardiana si erano ritrovati alla Mayfield High, alla fine Nicole era riuscita a convincere Flynn a farla andare in missione a condizione che fosse tornata in Biblioteca alla prima minaccia di pericolo. 
Jacob guardandosi attorno disse vago:” Mayfield High School, eccoci arrivati.”
Nicole invece disse ironica:” L’ultima volta che siamo finiti in un liceo abbiamo incontrato Morgana. Speriamo vada meglio sta volta.”
Cassandra aggiunse tesa, mentre alle sue spalle si svolgeva un controllo per la sicurezza con tanto di metal detector***:” Questo perché non c’è nulla di rassicurante in una scuola. Non riuscirei a immaginare un ambiente più ostile.”
Flynn per contro disse la sua perdendosi nei ricordi:” Dai, non è così male Cass. Anche se ad essere onesti aver iniziato l’università a quasi quattordici anni non è che mi abbia fatto stare tanto al liceo... ho ricordi peggiori degli anni prima quando avevo la stessa età dei miei compagni...”
Il Capo Bibliotecario a quel punto rabbrividì leggermente ricordando le prese in giro e l’essere sempre escluso perché ritenuto quello diverso; in quel momento due ragazzi stavano facendo i bulli: un ragazzo era molto alto mentre l’altro era molto grosso e se la stavano prendendo con un ragazzino che non si poteva difendere.
Flynn e Nicole furono i primi a muoversi, spinti anche dal loro istinto genitoriale, per risolvere la situazione ma furono anticipati da un ragazzo appena uscito da un’aula che disse ai bulli deciso e autoritario:” Ehi! Che fai? Lascialo! Aria, aria.”
I due bulli lasciarono in pace la vittima così il ragazzo poté accertarsi delle condizioni del ragazzino bullizzato, informandosi sul suo stato di salute con fare gentile e rassicurante; avendolo riconosciuto come il protagonista degli articoli di giornale mostrati dal Libro dei Ritagli  il Capo Bibliotecario lo chiamò per attirare la sua attenzione.
Il ragazzo disse allegro:” Ho vinto qualcos’altro?”
Prima che qualcuno potesse dire una parola arrivò il preside Fairbrother che chiese sospettoso:” Chi siete voi? Avete un regolare permesso per essere qui?”
Ezekiel rispose immediatamente con il suo tipico modo di fare spigliato:” Altro che se ce l’abbiamo. Siamo i Bibliotecari.”
Il preside disse scettico:” Questo è escluso. Nessuno di voi è la signora Jennings. Quindi o mi favorite o vostri documenti o entro cinque secondo chiamerò la polizia.”
Flynn sibilò irritato da quell’uomo spocchioso:” Gliel’ha mai spiegato nessuno che esistono altri Bibliotecari nel mondo oltre a quella della sua scuola? O crede di avere una sorta di privilegio o esclusiva?”
Vedendo che Flynn iniziava a rilasciare in minima parte il suo potere magico, complice la preoccupazione che aveva per Nicole in quel momento, Cassandra capì che era meglio sviare il discorso su altri argomenti così disse decisa:” Avete conseguito risultati strabilianti. Diciassette studenti che da un rendimento scarso saltano in cima alle graduatorie. Sarebbe già eccezionale per un singolo studente ma diciassette... è una probabilità dello 0,02%.”
Fairbrother sentendo quelle parole cambiò immediatamente atteggiamento, diventando subito più amichevole, chiese poi molto più affabile:” Siete del provveditorato?”
Nicole rispose con un sorrisetto perfido sulle labbra, nemmeno lei sopportava il preside:” Secondo lei?”
Mentre scortava il quintetto in Biblioteca il preside si lanciò in un monologo che ebbe come effetto di annoiare tutti; concluse infine:” Che vi posso dire... mi hanno messo al timone di questo disastrato liceo e io cerco di tenerlo a galla.”
Arrivati in presidenza Jacob chiese immediatamente scettico:” Insomma, i suoi studenti hanno ottenuto questi inverosimili risultati a furia di ‘oh capitano mio capitano^’ preside?”
L’uomo rispose immediatamente sulla difensiva:” Io non ho nulla da nascondere. I miei studenti devono il loro rendimento all’eccellente qualità del nostro metodo di studio.”
Flynn controbatté immediatamente razionale e analitico:” Se fosse come dice lei l’intera scuola avrebbe avuto dei miglioramenti consistenti. Senza notare che i ragazzi in esame non sono nemmeno nella stessa classe e, come ha giustamente detto Cassandra, prima non eccellevano. Ho ventitré lauree e ho iniziato l’università da ragazzino, si fidi: so riconoscere un genio e qui nessuno lo è.”
Nicole invece aggiunse decisamente scettica:” E mi dica, il suo metodo spiega il perché proprio questi diciassette geni incompresi hanno vinto alla lotteria, nessuno escluso?”
Il preside rispose con il suo miglior sorriso di circostanza stampato in volto:” Coincidenze.”
Stone per contro disse la sua con un sopracciglio alzato, per enfatizzare la sua perplessità:” Ma quale coincidenza... una coincidenza è uscire con due ragazze contemporaneamente e scoprire che sono sorelle.”
Voltandosi verso Tyson e Zeke aggiunse come se fosse un rimprovero:” È comunque una pessima idea.”
Nessuno ebbe il tempo di commentare dato che Fairbrother rispose sempre più offeso:” Una pura coincidenza! Cosa vorreste insinuare? Che hanno usato una sfera di cristallo?”
Il preside concluse il tutto con una risatina irritante che fece venire a Nicole la tentazione di prenderlo a pugni finché non avesse smesso per sempre; Flynn invece si voltò verso Tyson e gli chiese serio:” Perché non un cubo?”
Cassandra rincarò la dose aggiungendo altri dettagli:” Che sta in una mano e pieno di simboli sulle facce.”
Il nuotatore chiese incerto:” Non dovrei essere con un Genitore o un tutore?”
La Guardiana rispose con tono pacato calibrando attentamente le parole:” No se non hai nulla da nascondere. Ma mi dica preside, c’è altro che accomuna questi diciassette geni fortunati?”
Il preside ci rifletté qualche istante per poi rispondere alla domanda della Guardiana:” Beh... non saprei... forse... ecco! Fanno tutti parte della squadra di nuoto.”
Immediatamente tutti si voltarono verso Tyson, Flynn chiese secco, voleva infatti concludere la missione il prima possibile e far tornare Nicole al sicuro in Biblioteca:” Portaci in piscina ragazzo. E penso ci dovrai anche qualche spiegazione.”
Arrivati alla piscina dell’istituto Tyson non aveva ancora finito di rispondere alle domande dei Bibliotecari e della Guardiana, infatti si mise a rispondere all’ennesimo quesito:” Le domande d’esame erano tutte su argomenti che conoscevo.”
Nicole chiese con una vena di ironia rivolta ai quattro Bibliotecari:” A voi geniacci è mai capitata una simile fortuna?”
Flynn rispose pronto alla domanda della bionda:” No, però va detto che sono un genio che non ha mai smesso di studiare. Posso dire che ai tempi erano davvero pochi gli argomenti che non conoscevo alla perfezione.”
Ezekiel nel mentre si era diretto verso la piscina mentre aveva in mano la strumentazione che usavano per rilevare fluttuazioni magiche; aveva aggiornato i colleghi:” Rilevo dei valori anomali a bordo piscina.”
Fairbrother chiese curioso indicando la strumentazione del Bibliotecario:” Cos’è quell’affare?”
L’australiano si inventò rapidamente una balla da rifilare al preside:” Questo... è un immatricolatore. Serve per le immatricolazioni ma è ancora in fase di sperimentazione.”
A quel punto il Bibliotecario si allontanò il più velocemente possibile dal preside, voleva evitare che l’uomo iniziasse a fare troppe domande e lo annoiasse; Fairbrother però la pensava diversamente dato che quasi corse dietro a Jones chiedendogli interessato:” E come funziona?”
Nicole invece si rivolse a Tyson chiedendogli scettica:” La storia della lotteria invece qual è?”
Il ragazzo rispose tranquillo nonostante tutte le domande che gli stavano facendo quelle persone:” Ho vinto il primo premio nella riffa sportiva. Una settimana in Grecia al centro di allenamento di nuoto olimpico. Io che non ero mai uscito neanche da Seattle mi sono ritrovato improvvisamente a fare vasche sul monte Parnaso.”
Il preside, che era un paio di metri dietro il ragazzo, notò che dal suo zaino cadeva dell’acqua così disse al suo alunno:” Tyson, stai gocciolando?”
Immediatamente il ragazzo estrasse dallo zaino una borraccia con dentro dell’acqua verdognola così Cassandra ne approfittò immediatamente per chiedere sospettosa:” Cosa c’è in quella borraccia?”
Tyson cercò di minimizzare:” Niente... è solo acqua. Sapete, ho sempre sete.”
Flynn decise che era il momento di fare il genitore severo, era convinto che con quel ragazzo sarebbe stata la cosa migliore da fare, così disse inflessibile e serio:” Tyson non prenderci in giro. Perché non bevi un goccio di quell’acqua così cristallina e dissetante?”
Vedendo che il ragazzo era decisamente titubante il Capo Bibliotecario continuò in tutta tranquillità:” Penso che tu invece sia stato influenzato dalle leggende sul Parnaso, una in particolare vuole che chiunque si bagni nelle acque della fonte Castalia acquisisce poteri straordinari.”
Tyson provò a difendersi non molto convinto:” Io pensavo solo...”
Fu Stone a concludere il suo ragionamento:” Che se avessi preso quell’acqua e l’avessi versata in piscina i tuoi rendimenti atletici sarebbero migliorati.”
Capendo che quei Bibliotecari erano decisamente intelligenti il nuotatore decise di dire la verità:” Infatti... ma non ha funzionato. Non c’è niente di miracoloso qui dentro.”
La strumentazione di Ezekiel aveva captato la fonte dell’anomalia dato che si mise a fare dei bip in modo rumoroso e frequente; Tyson cercò di divagare vedendo che Ezekiel si era avvicinato agli occhialini da piscina appoggiati su una panchina così si avvicinò al Bibliotecario dicendogli:” Non è niente, non ci faccia caso.”
Vendendo l’atteggiamento preoccupato del nuotatore Ezekiel ne prese un paio e lo lanciò a Stone mentre l’altro lo tenne per sé, premurandosi di avvisare tutti quanti:” Niente eh? Hanno una bella carica magica per essere niente.”
Una volta indossati gli occhialini i due Bibliotecari ebbero delle visioni: Stone vide di avere un’occhio nero e essere vicino a una testa di medusa mentre Jones vide sé stesso donare una delle sue monete d’oro ad un museo.
Il primo a riprendersi fu Jacob, così disse a tutto quello che aveva visto:” Ho avuto una visione del futuro: stavo aprendo una porta imponente con il volto di medusa e avevo un occhio nero!”
Anche Jones disse quello che gli riservava il futuro, mentre estraeva una moneta dalla tasca:” Si, anche io ho avuto una visione terrificante! Stavo per donare una di queste ad un museo!”
Immediatamente dopo si rivolse alla moneta che aveva in mano dopo averla baciata:” Calma piccola mia, lo zio non ti consegnerà mai a loro.”
A quella visione Flynn scosse la testa mentre Jake mormorò sarcastico e rassegnato:” Poveri noi...”
Nicole decise che era il caso di riportare la concentrazione di tutti sulla missione, si rivolse quindi a Flynn e Cass, che erano i più vicini a lei:” Quegli occhialini mostrano il futuro è tutta la squadra di nuoto li usa. È così che hanno indovinato i numeri della lotteria e le risposte agli esami.”
Decise anche di sequestrare gli occhialini che Tyson stava ancora tenendo in mano, proprio mentre il ragazzo provava a difendersi fallendo miseramente  causa della soggezione che la bionda gli incuteva:” Non è vero! Insomma... più o meno... una mezza specie... ecco... un po’...”
Si rivolse poi al preside che aveva una faccia confusa e perplessa:” Sono in punizione?”
Fairbrother disse scocciato:” Se non so nemmeno di cosa si sta parlando!”
Nicole ignorò il preside per rivolgersi a Flynn:” Meglio se torni in Biblioteca a studiare questi affari assieme a Jenkins. Portati anche Cass per sicurezza.”
Flynn annuì assente, per poi aggiungere preoccupato:” Forse è meglio che venga anche tu, non manca molto. Io non appena avrò aggiornato Jenkins tornerò qui dai ragazzi.”
Fairbrother chiese scettico:” Che genere di controllo potrebbero mai fare dei bibliotecari su degli occhialini da nuoto?” 
Nicole disse al marito, sul punto di prendere a pugni il preside:” Vai, io rimango qui a impedire a quel deficiente di parlare a vanvera.”
Il Capo Bibliotecario annuì così fece cenno a Cassandra di seguirlo, mentre Nicole rispose secca al preside:” Se non sa di cosa stiamo parlando mi faccia il favore di chiudere la bocca e non dire idiozie.”
Non appena Flynn e Cassandra furono usciti dalla piscina si sentì lo stridere delle lame del mietitore e il preside chiese spaventato:” Che suono è questo?”
Prima che qualcuno potesse rispondere apparvero dal nulla dei lampi così bene o male tutto fecero un passo indietro, verso il bordo della vasca; dal nulla comparve il mietitore ma prima che la Guardiana potesse dire o fare nulla si sentì trascinare verso la piscina, delle mani d’acqua avevano afferrato tutti i presenti e li avevano spinto in piscina nonostante Nicole avesse urlato a tutti di indietreggiare.


Nicole concluse il resoconto di Stone:” Dopo essere caduti nella piscina ci siamo risvegliati qui. Penso sia per questo che non ricordiamo niente... resta da capire chi ci ha fatti finire in questo posto.”
Dopo un secondo di riflessione alla Guardiana venne un’idea:” Tyson, presto, gli occhialini. Ho capito come fare per non stare qui tutto il giorno.”
Mettendoseli aggiunse a beneficio dei presenti:” Se qui c’è un’uscita qualcuno è destinato a trovarla. Con questi scopriremo molto prima il chi e il come.”
Stone annuì, per poi commentare assorto:” Così la profezia si autoadempirà.”
La Guardiana vide che il passaggio che cercavano loro era attivato da un’incisione a forma di mezzaluna così non perse tempo e mentre gli altri la guardavano spiegò immediatamente:” Qui da qualche parte c’è un’incisione che attiva un passaggio segreto... eccola!”
Appena ebbe toccato la mezzaluna si aprì un passaggio così la donna incitò tutti i presenti ad attraversarlo, mentre nell’aria si diffondeva l’odore dell’incenso che le irritò il naso, commentò poi fra sé e sé quando fu l’unica rimasta:” Forse abbiamo trovato il modo di scappare, meno male che le profezie sono utili se si sanno interpretare.”
Infine lanciò uno sguardo al Mietitore per poi dirgli sollevata:” Non è ancora la mi ora, non mi spiace affatto amico.” 



Note:

* siamo ad inizio 2017, i telefoni impermeabili li avevano già inventati

** significa ciao/salve in greco. Nina è greca, non capisco perché l’abbiano doppiata come ispanica... aggiungo anche un particolare: non trovò più gli episodi in lingua originale con i sottotitoli quindi d’ora in poi seguirò la versione doppiata

*** cosa tristemente necessaria viste le notizie di cronaca che si sentono ogni tanto sulle sparatorie nei licei americani... 

^ citazione al film l’attimo fuggente

Note dell’autrice:

Mentre scrivevo il capitolo mi sono accorta che non avevo mai detto quando è il compleanno di Nicole, cosa che invece ho fatto per tutti gli altri Carsen: Flynn è nato il 31 marzo, Al il 23 settembre i gemelli sono di giugno ( il 10 per la precisione) ma di Nicole non avevo mai detto nulla... quindi dopo ben 60 capitoli è più to il momento di farvi sapere che per me Nicole è nata l’11 gennaio 1977.
Inoltre ho deciso di distinguere i flashback utilizzando il corsivo, mi sembra meglio che  staccare il testo con la scritta flashback.
Poi la vicenda in pizzeria è ambientata a pranzo così da avere un senso: se la parte a scuola fosse il giorno dopo la clessidra dovrebbe essere più consumata, senza contare che andrebbero a ispezionare una scuola di notte...
Come vedete Flynn è presente e si comporta da marito preoccupato, spero di essere riuscita a gestire bene le dinamiche di coppia fra Flynn e Nicole dato che ci tengo parecchio a rappresentarli come una coppia realistica, nel bene e nel male; inoltre sempre a proposito di Flynn e Nicole li ho resi volutamente più sarcastici e pungenti del solito perché mi è sembrato un buon modo per fargli manifestare la tensione della condanna a morte di Nicole sempre più prossima.
Infine c'è una frase particolare che ho fatto dire a Flynn: mi riferisco al rischiare di perdere di nuovo Nicole, è riferito al momento in cui questa storia diverge dal canon della serie e che impedisce di avere Eve come Guardiana nella serie e Nicole malvagia, lo preciso per sicurezza.
Poi va detto che ho saltato un giorno di pubblicazione, mi spiace ma la sessione estiva chiamava, soprattutto perché avendo tanti esami concentrati in poco tempo ho dovuto lasciare un po’ indietro la scrittura, senza contare il fatto che mi è venuto un fastidio assurdo agli occhi che mi ha fisicamente impedito di scrivere. 
Credo di aver detto tutto perciò al prossimo capitolo Librarians:)
 
  
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