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Autore: fabyvaniglia    31/07/2020    2 recensioni
Questa storia è stata scritta parecchi anni fa, ed è uscita prepotentemente dal cassetto, con la voglia di crescere.
Estate dopo il sesto anno ad Hogwarts per Harry, Ron ed Hermione.
Harry è preoccupato per il lungo viaggio che lo aspetta, ma non è l'unico che deve trovare il modo di partire lasciando meno cose in sospeso possibili. Forse sarà il caso che Ron ed Hermione decidano se partire lasciando le cose come stanno, o risolvere prima la confusione dentro le loro teste... e i loro cuori.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Cap. 7
La festa

 
La giornata passò comunque in modo relativamente tranquillo, almeno per quanto poteva esserlo la vigilia di un matrimonio, riflettè Ginny verso l’ora di pranzo. In effetti Molly aveva dato in escandescenze solo due volte prima di mezzogiorno, Fleur non si era vista (“Porta malchance, prima del matrimonio!”), Harry, Ron e Hermione erano stati schiavizzati come sempre, Fred e George erano calmi e silenziosi in camera loro…
Erano calmi e silenziosi in camera loro??
Poco mancò che Ginny si affettasse un dito mentre pelava le patate per la cena di quella sera.
 
Siccome nessuno aveva più parlato della serata organizzata per gli sposi e Fleur aveva deciso di rispettare qualche sua tradizione per la quale non avrebbe visto il futuro marito fino a che non fossero stati sull’altare, gli abitanti della Tana cominciarono a pensare che dopotutto quella sera non ci sarebbe stata nessuna festa.
Arthur era rientrato da poco dal lavoro, avevano cenato tranquillamente tutti insieme e i gemelli, dopo aver passato il pomeriggio nella loro vecchia camera, erano tornati al loro appartamento a Diagon Alley.
Ginny provò ad indagare con Ron dell’iniziativa dei due fratelli, ma lui non ne sapeva molto di più; Fred e George gli avevano chiesto, insieme ad Harry, di aiutare nelle pulizie, vestirsi in modo decente per quella sera, e liberare il giardino dagli gnomi per quella che era stata “Almeno la quarta volta in due giorni” aveva lamentato Ron quel pomeriggio, mentre ne lanciava via due insieme.
Erano proprio lì lì per andare a letto, quando i due scavezzacollo riapparvero sulla soglia, facendo sussultare tutti quanti.
“Alt! Dove credete di andare?”
“Vi avevamo detto che questa sera ci sarebbe stata una festa!”
“Non siete ancora vestiti?”
Ginny imprecò sotto voce. Harry e Ron si scambiarono degli sguardi preoccupati e la signora Weasley fece per aprire bocca, ma di nuovo non ebbe modo di dire la sua perché dal giardino si levarono dei rumori.
“Ragazzi, che cosa avete combinato?” chiese il signor Weasley, preoccupato.
“Ci siamo permessi di invitare alcuni amici”.
Sulla soglia fecero capolino Lupin e Tonks che salutarono con la mano sorridendo imbarazzati.
 
La famiglia Weasley, Harry ed Hermione, dopo essersi scambiati occhiate preoccupate, si diressero in giardino.
Grazie ad un ingegnoso incantesimo, Fred e George avevano fatto apparire un palco che brillava di vari colori. Su di esso c’erano diversi strumenti musicali, e accanto agli strumenti…
“Che… che cosa sono quelli?” la signora Weasley osservava preoccupata.
Ogni strumento era affiancato da un brutto manichino, che però si muoveva come una persona.
“Beh, abbiamo dovuto risparmiare sui musicisti, dato che non ci sembrava il caso di far superare a qualcuno le nostre difese per entrare in casa” disse Fred con un sorriso.
Ginny quasi rise per il sollievo. Un concerto, era quanto di più innocuo potesse aspettarsi dai fratelli. Certa che però non potesse essere tutto qui, si avvicinò e domandò sottovoce:
“Devo preoccuparmi? La vostra serata tra uomini?”
I gemelli sventolarono allegramente le mani.
“Tranquilla, sorellina. Dopo la scena in giardino abbiamo deciso che al piano serve solo la giusta dose di sdolcinatezza. Ma la tentazione di farvi morire di preoccupazione era troppo forte” sorrise George.
Fred, nel frattempo, era salito sul palco e con un gesto della bacchetta aveva dato il via ai manichini, che iniziarono a suonare. Prese il microfono e attaccò a cantare a squarciagola una canzone melensa di Celestina Warbeck.
 
La serata passò così, allegramente. Tra canti e balli, per qualche ora dimenticarono i problemi e anche l’imminente matrimonio che, per quanto fonte di gioia, avrebbe messo a dura prova tutta la famiglia a causa delle misure restrittive da adottare.
Ron ed Hermione a loro insaputa, anche se la strega iniziava ad avere i suoi dubbi su alcune casualità, erano stati vittima di qualche momento alquanto imbarazzante, come quando si ritrovarono con dei microfoni in mano a cantare una canzone smielata (nessuno dei due era particolarmente intonato però, il che fece sì che al romanticismo prevalesse l’imbarazzo); o quando Fred alluse al fatto che se Ron non si decideva a ballare con Hermione lo avrebbe fatto lui “Non so quanto ti convenga fratellino, è difficile resistere al mio fascino”; o quando, finalmente abbracciati sulla pista, sentirono dei fischi di apprezzamento provenire dai gemelli e, da non crederci, anche dai manichini.
 
Dopo un po’, Ron si accorse che Hermione era sparita. Ultimamente si isolava spesso, per cui decise di andarla a cercare. La trovò in casa, in cucina, con un’espressione pensierosa in viso. Ron indugiò sulla soglia, poi si avvicinò.
“Tutto bene?” le chiese timidamente.
Hermione si voltò imbarazzata e Ron notò che aveva gli occhi lucidi.
“Sì, certo. È stata una bella serata. Vuoi una cioccolata?”
Ron annuì e si sedette accanto a lei. Nonostante gli anni di amicizia, c’erano quei momenti di imbarazzo che non riusciva a evitare. Forse perché ormai aveva ammesso a sé stesso i sentimenti che provava per Hermione, o forse perché, nonostante le sue insicurezze, c’erano dei momenti in cui davvero sentiva di voler credere a Harry, quando gli diceva che dopotutto anche Hermione forse provava le stesse cose per lui. Eppure era più semplice fare come se nulla fosse, vivere in quel precario equilibrio su cui avevano costruito la loro amicizia, come due satelliti intorno ad Harry, solo intorno a lui, senza il quale forse non sarebbero mai stati lì.
“Fred e George sono stati bravi, non trovi? È stato un pensiero carino quello della festa, pensavo organizzassero qualcosa di pericoloso!” disse Hermione ad un certo punto.
“Già!” fece Ron “Pensavamo volessero sperimentare un nuovo filtro d’amore!”
Risero insieme e continuarono a chiacchierare, finché anche gli altri entrarono in casa annunciando l’ora di andare a dormire.
  
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