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Autore: Dragon mother    02/08/2020    2 recensioni
Il Natale, per Isabella è il periodo più magico dell'anno e questo in particolare, le lascerà un regalo inaspettato. Dal prologo -..per chi, per un motivo o un altro, è costretto a vivere per strada.
Ma si sa che l’amore e la magia che avvolgono questo giorno, possono rendere possibile ogni storia.
E questa è la nostra storia.-
Genere: Fluff, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, James | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ciao ragazze! Ecco un nuovo capitolo..
Secondo voi Edward è davvero il fratellastro di Alice oppure è solo una serie di coincidenze?
Buona lettura e un bacio.
A presto.
 
 
 
 
Bella
 
Ho passato una notte d’inferno.
Ero agitata e allo stesso tempo elettrizzata dalla conversazione avuta con Alice la sera prima.
Avevamo cenato e tra noi tre si era creato un clima che aveva proprio il profumo di famiglia.
E mi era piaciuto tanto.
Vedevo le occhiate amorevoli che Alice gettava ad Edward e mai come in quei momenti ho desiderato che i nostri sospetti fossero fondati.
Anche io mi sono persa ad osservarlo, ricordando ciò che era accaduto solo poco prima che Alice entrasse in casa: sento una forza invisibile che mi attira a lui, qualcosa che non mi era mai capitato di provare prima d’ora.
Alice ed io, parlando anche con sua madre, ci siamo concesse un paio di giorni per pensare a come poter affrontare questa situazione e abbiamo pensato ad una cena qui a casa.
Il fatto che si incontrino per la prima volta qui, in un luogo che lui considera casa, credo che possa aiutare, almeno in parte.
Sono comunque un po’ in apprensione, nonostante Edward mi abbia detto che non prova rancore per chi l’ha abbandonato, l’argomento rimane comunque molto delicato.
 
Ed oggi che è arrivato quel giorno, i miei nervi sono tesi come una corda di violino.
Non sono riuscita a concentrarmi neanche a lavoro, quando Edward continuava a ripetermi le frasi perché non lo stavo a sentire; quando poi siamo arrivati a casa, per giunta uscendo prima del mio solito orario, la situazione è oltre modo peggiorata.
Con l’avvicinarsi della cena, il mio sistema nervoso è andato in tilt.
Ieri sera poi con Edward ho lasciato tutto in sospeso, avremmo dovuto parlare ma l’arrivo di Alice ci ha interrotti e poi non c’è stata più occasione.
 
Sto sistemando le ultime cose in tavola quando non so come, un bicchiere mi cade dalle mani e si frantuma in mille pezzi.
La Bella di una volta sarebbe corsa a prendere scopa e paletta e avrebbe pulito, la Bella di oggi resta fissa con lo sguardo al pavimento senza capire cosa realmente è accaduto.
“Bella, ti sei fatta male?” mi chiede Edward raggiungendo la cucina.
“Io.. no.. no.. mi è caduto un bicchiere, ora pulisco” gli rispondo come un automa.
“Lascia stare, faccio io.. piuttosto vieni qui e parliamo un attimo, per favore. E’ tutt’oggi che sei strana, abbiamo ancora un po’ di tempo prima di cena ed Alice è uscita, siamo soli” mi trascina sul divano e mi fa sedere accanto a sé.
“Allora, vuoi dirmi che cosa ti prende oggi? Non riconosco più la mia Bella”
Alzo gli occhi verso di lui per la prima volta da quando mi trovata in cucina e trovo un grande sorriso ad accogliermi.
Ha detto la mia Bella?
“Sì Bella, non serve più nasconderlo, c’è qualcosa tra noi ed è anche molto forte e so che lo sentiamo entrambi”
Mi prende le mani tra le sue e ne accarezza il dorso.
“Ma ora voglio sapere cosa ti passa per la testa oggi, anche se è da ieri sera che sei strana. Vi ho sentite parlottare voi due” mi dice riferendosi ad Alice e me “Ma non sono affari miei e quindi non ho origliato e sì, non fare quella faccia ma non sono tonto, ho capito che è successo qualcosa anche se non me ne hai parlato” mi dice vedendo la mia faccia stupita.
Oh Edward, se tu sapessi quanto invece sono completamente affari tuoi.
“Allora, vuoi dirmi qualcosa oppure no? Tanto lo sai che prima o poi lo scopro” mi dice facendomi l’occhiolino.
E adesso che faccio?
Glielo dico o sto zitta?
In fondo non sono proprio affari miei, dovrei tacere.
“Bella per favore, mi fai preoccupare” insiste lui.
Posso dirgli una mezza verità, cercare di indorare la pillola senza fare riferimenti agli ospiti di stasera.
Sì farò così, neutrale, palla al centro.
“Ecco vedi, ehm.. forse Alice ed io abbiamo delle novità per te, riguardo la tua famiglia intendo.. ma non so se potrà farti piacere, se abbiamo fatto bene a…”
“Bella” mi chiama interrompendo le mie parole.
Aspetto una sfuriata che però non arriva, anche se la sua espressione non è certo di rabbia.
“S..sì?” provo a chiedere.
“Bella tu.. voi.. avete davvero cercato notizie su chi mi ha abbandonato?” mi domanda stringendo le mie mani.
Non so se ho fatto bene a dirglielo, è strano, si agita sul divano e sbatte le palpebre irrequieto.
“S..sì”
Resta in silenzio dopo il mio sì ma quel silenzio fa più rumore di una batteria.
Ho davvero paura di aver fatto una cazzata a dirglielo così ma non riuscivo più a starmene zitta.
Spero solo di non aver rovinato niente.
Ma a quanto pare non è così.
In uno slancio mi abbraccia, stritolandomi contro il suo petto.
“Avete davvero fatto questo per me, per uno sconosciuto, per.. per uno come me?”
Uno come me, uno sconosciuto?
“Da quando sei entrato in questa casa non sei più uno sconosciuto, perché usi questi termini per definirti?” gli domando ancora stretta nell’abbraccio.
“Non potrò mai ripagarvi abbastanza per tutto quello che mi avete dato, una vita non basterà ma intendo comunque
provarci” mi dice sciogliendo l’abbraccio.
“Edward ne abbiamo già parlato, non vogliamo niente in cambio, siamo felici se tu sei felice, ti basti sapere questo”
Ed è la verità.
“Beh allora permettimi almeno di dirti che è lo stesso per me per te: se tu sei felice lo sono anche io e renderti felice sarà la causa della mia vita”
E poi mi bacia.
Ed anche questa volta niente è lasciato al caso, con le sue mani che mi accarezzano il viso, le sue labbra si modellano alle mie e se non fosse perché ci manca il respiro, non ci saremmo interrotti.
Ora, fronte contro fronte, posso godermi questi pochi minuti con lui.
“Edward.. dovremo parlare, di questo” indico il bacio appena finito “e anche di altro. Spero che tu non ce l’avrai con me per quello che ho fatto a tua insaputa” gli dico non nascondendo la mia preoccupazione in merito.
Alla fine abbiamo agito alle sue spalle e anche se ora non sembra arrabbiato, quando scoprirà tutto non lo so se sarà ancora così.
Prende il mio viso tra le sue mani e a fior di labbra sussurra
“Non potrò mai avercela con te, mai e per nessun motivo” poi appoggia le labbra sulle mie.
Mi sento una ragazzina al primo bacio, con tanto di farfalle nello stomaco.
Pochi minuti dopo arrivano Alice e i suoi genitori.
Appena sua madre entra in casa, con lo sguardo va a cercare Edward.
Lui non se ne accorge e mentre io saluto Esme e Carlisle, Alice lo raggiunge in cucina.
“Ciao Edward, scusami se stasera c’è un po’ di confusione qui, ci tenevo a farti conoscere i miei genitori”
Sento le parole di Alice e vorrei sentire di più e quando escono dalla cucina, lo sguardo della madre di Alice si illumina all’improvviso.
Gli si avvicina e allunga una mano che risulta tremante.
“Tu devi essere Edward, piacere io sono Esme, la madre di Alice” si presenta lei, mentre Edward allunga la mano e la stringe nella sua, grande e calda.
“Sì, sono io. Piacere mio signora” risponde lui cordiale.
Si guardano per alcuni istanti, lei osserva quei profondi occhi azzurri e lui quel viso così dolce e materno.
“Bene vogliamo sederci, io ho fame” sbotta Alice per stemperare quel clima strano che si è creato.
Edward non sospetta niente e non sa che prima della fine della serata verrà a conoscenza di alcune cose.
La cena prosegue tranquilla, allietata dal vino e da Alice che tiene insieme questo gruppetto di persone solo apparentemente slegato.
Il marito di Esme, Carlisle, non parla molto.
Forse neanche ci voleva venire a questa cena, c’è solo per accontentare la moglie alla ricerca del figlio.
Quest’ uomo che è stato una vita all’ombra del grande amore della moglie, porta il peso dell’essere l’eterno secondo.
Esme d’altro canto, lancia lunghe occhiate ad un Edward che invece non ha occhi nient’altro che per la sottoscritta.
Ma è quando Alice porta in tavola il dessert ed il vino che fa l’annuncio che tanto attendevo con ansia
“Edward, abbiamo una cosa da dirti e speriamo che faccia felice te tanto quanto ha fatto felici noi”
   
 
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