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Autore: fabyvaniglia    03/08/2020    3 recensioni
Questa storia è stata scritta parecchi anni fa, ed è uscita prepotentemente dal cassetto, con la voglia di crescere.
Estate dopo il sesto anno ad Hogwarts per Harry, Ron ed Hermione.
Harry è preoccupato per il lungo viaggio che lo aspetta, ma non è l'unico che deve trovare il modo di partire lasciando meno cose in sospeso possibili. Forse sarà il caso che Ron ed Hermione decidano se partire lasciando le cose come stanno, o risolvere prima la confusione dentro le loro teste... e i loro cuori.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Cap. 8
Le stesse paure

La mattina del matrimonio arrivò, come era prevedibile, troppo presto.
Quando Harry si svegliò, si stupì di trovare Ron già in piedi, vestito a metà e intento a dar da mangiare a Leo.
“Brrlgiorno” balbettò ancora assonnato.
“Speriamo che lo sia” disse Ron voltandosi e riponendo i biscottini gufici nel cassetto della scrivania.
“Com’è andata ieri sera con Hermione?” buttò lì Harry, alzandosi e iniziando a cercare i suoi vestiti. Ron lo guardò male: non credeva gli piacesse poi molto questo Harry incline alle confidenze.
“Abbiamo parlato del più e del meno” rispose quindi con uno sguardo che invitava a cambiare discorso.
 
Ma discorsi analoghi si svolgevano nella camera di Ginny. Lei ed Hermione si erano alzate di buon’ora per avere il tempo di prepararsi. Ginny, in qualità di damigella, avrebbe avuto un vestito uguale a quello della sorellina di Fleur e si guardava allo specchio con occhio critico, cercando di sistemare i capelli. Hermione, intanto, era intenta a fare delicati movimenti con la bacchetta mentre sistemava la lozione allisciante sui suoi ricci. Ginny borbottava sottovoce:
“… Dopotutto è inutile che mi sistemi più di tanto. Harry non ballerà con me, il matrimonio sarà un fiasco e dovrò starmene tutto il tempo da sola dato che tu e Ron sicuramente vi dichiarerete amore sempiterno grazie all’atmosfera romantica, e finirete a pomiciare dietro qualche albero…”
“Ginny!!” protestò Hermione, sconvolta, imbarazzata e anche mezza infuriata dato che la sua bacchetta aveva avuto un sussulto e si era ritrovata con un groviglio di nodi in testa.
Ginny fece un sorrisetto sarcastico: “Forse dopotutto non gli piacerai con quell’acconciatura”.
“Ah-ah” rise sarcastica Hermione, mentre cercava di sistemare il disastro dei suoi capelli. “Dopotutto, Ginny, ho sempre saputo di poter contare sulla tua sensibilità e discrezione”.
“Ma quale discrezione!” Ginny non si lasciò intimorire. Aveva lasciato Hermione tranquilla dopo la sua confessione, per non farla pentire di essersi confidata, ma non aveva intenzione di continuare a guardare lei e suo fratello che facevano gli idioti, soprattutto quando lei avrebbe dato non si sa cosa per poter stare ancora con Harry.
“Lo vuoi capire che anche Ron è innamorato di te?”
 
“Lo vuoi capire che anche Hermione è innamorata di te?”
Poco ci mancò che Ron si strozzasse con la cravatta. Harry continuava a buttare frasi a casaccio su lui ed Hermione, quando meno se lo aspettava. Forse se lo avesse ucciso, con tutti i guai che procurava alla sua famiglia, nessuno lo avrebbe biasimato più di tanto.
 
Forse non avrebbe ucciso Ginny, che era la sua migliore amica, ma un bell’incantesimo Petrificus poteva essere un buon compromesso. E poi chissà, magari così anche lei avrebbe superato meglio la delusione di Harry, impegnata com’era a cercare di liberarsi dall’incantesimo.
“Quello che non capisco” continuava imperterrita la più giovane di casa Weasley “E’ cosa vi trattenga. Considerando che siamo nel pieno di una guerra e che è palese quello che provate”.
“Certo” disse Hermione, irritata “Talmente palese che fino a pochi mesi fa Ron stava sempre appiccicato ad un’altra.”
“Perché mio fratello è un idiota e ha la gelosia a scoppio ritardato!”
 
“Hermione ha baciato Krum!” mugugnò Ron.
Harry sorrise in un’espressione che era un misto di divertimento ed esasperazione.
“Pensavo l’avessi superata” disse all’amico.
“Beh, sì, è successo tempo fa. Ma questo non toglie che non si è fatta tutti questi problemi con lui, il che potrebbe far pensare che forse non sia così convinta ora di quello che pensi tu…” cominciò a mugugnare Ron, abbassando sempre di più la voce fino a ridurla ad un suono incomprensibile.
Nel frattempo era riuscito, non senza qualche difficoltà, ad annodarsi la cravatta, anche se l’istinto omicida di attorcigliarla attorno al collo del Prescelto non era ancora sparito del tutto.
“Vorrei ricordarti che Hermione potrebbe muoverti le stesse accuse” si limitò a rispondere Harry, ultimando il nodo alla sua cravatta, guardandosi allo specchio e accorgendosi di avere i calzini spaiati.
 
Sia Ron che Hermione, nelle rispettive stanze, non risposero. Non trovarono proprio nulla da dire.
  
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