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Autore: NargilliRosa    08/08/2020    2 recensioni
What if? comedy musical durante il IV anno (alternativo)
“È un incarico molto delicato e importante. Chi di voi se la sente?”
“Ehm, ehm”.
Il Ministro della Magia sorrise. Sì, Dolores Umbridge era proprio la persona adatta per ricoprire quel ruolo.

[Dolastor, Druna, Nensy, accenni Piton/Minerva]
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Alastor Moody, Dolores Umbridge, Draco Malfoy, Luna Lovegood, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Luna, Minerva/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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“Non capisco cosa ci sia da pensarci. Ti ha invitata qualcun altro?”

“La mia risposta non dovrebbe dipendere dal numero di inviti” puntualizzò Luna. Osservava con curiosità il ragazzo davanti a lei – l’aveva colta alla sprovvista.

Lui esitò; infine si trovò ad annuire. “Hai ragione, non conta. Ma perché non verresti con me?”

In quel momento Draco Malfoy si intromise, piazzandosi al fianco di Luna. Squadrava con malcelata irritazione il ragazzo davanti a loro. Non c’erano dubbi che avesse origliato buona parte della conversazione.

“Perché dovrebbe accettarti? Non sei neanche nel musical” affermò, voltandosi poi verso Luna. “Vieni con me al ballo, Lovegood”.

“Che buffo, non sembrava una domanda”.

“Nessuno ti ha interpellato, Malfoy”.

Draco non si aspettava un tono tanto strafottente da un emerito nessuno, ma non si lasciò certo intimidire. “Tu chi saresti?”

“Oh, non vi ho presentati! Draco, lui è Rolf. Rolf, Draco”.

“Rolf Scamander” specificò l’interessato, scandendo bene il cognome. “Ma immagino tu sia troppo ignorante per conoscere mio nonno”.

Scamander gli sembrava d’averlo già sentito, in realtà. “Theseus Scamander è un eroe di guerra. E allora?”

Rolf sbuffò. “Non mi riferivo a lui. Ma per voi Malfoy esistono solo le guerre, vero?” domandò acido, ma non lasciò a Draco il tempo di rispondere. “Mio nonno, Newt Scamander, non è solo un esperto magizoologo” dichiarò, “è anche stato il primo e più noto interprete di Marius Pontmercy. E tu mi hai soffiato il ruolo, solo perché sei un raccomandato!”

“Basta, Rolf, non sei gentile! Draco è molto bravo a cantare, sai?” rimarcò Luna, che fino ad allora non era intervenuta, osservando curiosa lo scambio tra i due.

“Dubito che sia migliore di me, ma si è sottratto a un confronto” replicò Rolf, portando nuovamente su di lei la sua attenzione. “Non accettare il suo invito. C’ero prima io”.

“Hai frainteso” sibilò gelido Draco. “Non ho partecipato ai provini per risparmiare a te e agli altri una sonora umiliazione, non certo per paura”. Si voltò verso Luna. “Non dargli retta, Lovegood”.

Lei passò lo sguardo dall’uno all’altro alcune volte, infine batté le mani. “Come nelle fiabe della mamma! Anche se non sono una principessa. Perché non vi sfidate a duello, per decidere?”

I due ragazzi guardarono Luna a dir poco perplessi, ma quando i loro sguardi si incrociarono la competizione finì per avere la meglio sul buon senso. Draco aveva già la mano sulla bacchetta, ma per fortuna Rolf lo precedette iniziando a intonare una canzone e non una qualsiasi: Empty chairs at empty tables, quella da solista di Marius nel musical. Draco si inserì immediatamente e il duello-duetto ben presto attirò l’attenzione di un ampio gruppo di studenti. I due si cantavano addosso, si spingevano, alzavano sempre di più la voce e si rubavano le battute, mentre Luna rimaneva al centro imperturbabile.

Alla fine fu Draco ad avere la meglio, quando diede uno spintone alla maniera babbana al povero Rolf e si mise di fronte a Luna con aria vittoriosa, modificando ad hoc la parte finale della canzone.

“Oh mio nemico, nemico perdonami

Ché io ti soffio il musical e la ragazza

C'è una felicità di cui non si può parlare

E una fortuna che aumenta e aumenta”.

Il pubblico improvvisato iniziò ad applaudire – e le ragazze perlopiù a sospirare in modo romantico –, e intanto nessuno si curava del povero Rolf che solamente adesso riusciva ad alzarsi da terra. Luna non ancora aveva risposto, ma per Draco si trattava già di una vittoria schiacciante.

“È l'ispettore Javert!” urlò all'improvviso Ginny, calandosi nel ruolo. “Cioè, volevo dire, la professoressa Umbridge”.

Pochi istanti dopo la figura bassa della donna apparve, palesandosi con la sua solita finta tosse.

“Che cosa sta succedendo qui?” chiese senza parlare a nessuno in particolare, per poi sorridere nel vedere i suoi due pupilli del musical. “Ma che bravi, stavate provando? Sì, portate la musica anche ehm al di fuori dell'aula. Venti punti in più a Serpeverde e dieci in più a Corvonero. Di sicuro è stata un’idea del signor Malfoy e, ehm, signor Scamander, la sua divisa è sporca e i suoi capelli sono in disordine! Dieci punti in meno a Corvonero!”

Rolf sembrò sul punto di protestare, sul momento, ma passò in fretta. Si limitò a fissare torvo la Umbridge che si allontanava nel corridoio.

“Non è stato carino spingerlo a terra, Draco” affermò Luna, pensosa.

“Mi sono lasciato prendere dall’emozione”.

“Tu stai bene, Rolf?”

“Sì” rispose il ragazzo, passandosi una mano tra i capelli nel tentativo di sistemarli. “Dovevo saperlo che Malfoy bara, pur di non accettare la sconfitta”.

“Ora non accampare scuse, Scamander. Mi hai spinto almeno quanto io ho spinto te. La mia vittoria è giusta”.

“È vero” dichiarò Luna, prima che Rolf potesse ribattere. “Ha vinto Draco”.

Alcuni dei ragazzi intorno a loro, che avevano ascoltato tutto con molto – fin troppo – interesse, annuirono.

Rolf, irritato, si voltò a fronteggiare nuovamente Draco. “Perché l’hai invitata, comunque? È semplicemente un gioco per un giovane ricco?”

“Hai cambiato personaggio?” intervenne Ginny, uscendo dalla folla per unirsi a loro. “Sinceramente non tifo per Malfoy, anzi, però è vero, ha vinto lui. Piuttosto!” esclamò, voltandosi verso Luna, “Non ti ha invitata anche Neville?”

L’interrogata scosse la testa, ma a parlare fu Rolf. “Hai origliato tutta la conversazione, Weasley? Non hai niente di meglio da fare?”

“Oh, Rolf, tutti questi studenti stanno origliando” dichiarò tranquillamente Luna, indicando la folla intorno a loro. “Dovete averli attirati cantando”.

“Allora verrai con me?” si inserì nuovamente Draco, piuttosto soddisfatto per la piega presa dagli eventi ma un po’ infastidito per quanto si stessero allungando le cose. Se non altro, aveva trionfato davanti a una trentina di compagni. Nessuno avrebbe più potuto mettere in dubbio le sue doti canore.

Luna lo guardò. “Sì, penso di sì” affermò semplicemente, facendo accigliare Ginny e sbuffare Rolf.

“Sei pazza, Lovegood – più del solito, intendo” sibilò, scontento, quest’ultimo.

   
 
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