Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Exentia_dream2    08/08/2020    7 recensioni
Questa storia partecipa al contest "Cerimonia di smistamento" indetto da Artnifa sul forum di EFP.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nimphadora Tonks
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questa storia partecipa al Contest “La cerimonia di smistamento” indetto da Artnifa sul forum di EFP

Una bambina speciale.

<< E se poi il Cappello Parlante dovesse smistarmi a Serpeverde? >> aveva chiesto alla sua mamma poco prima di salire sull'Hogwarts Express.
<< Non succederà, vedrai >>, Andromeda le aveva sorriso dolcemente e Ted le aveva accarezzato una guancia.
<< Sì, ma se proprio dovesse succedere? >>
Il suo papà si inginocchiò per poterla guardare negli occhi. << Se succedesse, Dora, noi saremmo comunque fieri di te >>.
<< Posso darti un consiglio, bambina mia? Appena entrerai in Sala Grande, guarda in alto e svela al soffitto stellato i tuoi desideri: lui ti ascolterà >>.
Aveva guardato il paesaggio cambiare durante tutto il viaggio, con le ciocche di capelli che si erano colorate di verde nella speranza che la sua mamma non avesse detto una bugia riguardo a quel soffitto che poteva custodire e far avverare i suoi desideri, poi aveva posato una mano sul vetro e accarezzato in punta di dita i prati che correvano veloci sotto ai binari.
Dondolava i piedi come se fosse lei stessa a muovere il treno e non si accorse nemmeno di averli posati sul selciato ed essere salita su una delle barche che l'avrebbero condotta a Hogwart.
Immensa, bellissima, sicura: quella sarebbe stata la sua nuova casa.
Fece un respiro profondo e camminò piano verso il portone principale, qualcuno la spintonò e le chiese scusa e lei rispose accennando un sorriso, mentre tutti i muscoli sembravano irrigidirsi per il nervosismo che le provocava la paura di non essere smistata nella casa giusta.
E adesso, sotto quel cielo di stelle magiche, Dora aveva unito le mani in una preghiera che solo il suo cuore poteva sentire, in perfetta sincronia con i suoi battiti e la sua melodia d'anima.
Sentiva le ginocchia tremare per l'emozione e per la sensazione di essere tanto piccola e sbadata. E se mi perdessi tra i corridoi? E se sbagliassi dormitorio?
La bambina davanti a lei aveva due trecce bionde perfettamente legate con due nastrini rossi e lei pensò che sicuramente sarebbe diventata una Grifondoro, poi guardò i suoi capelli e sperò che non cambiassero colore, che non rivelassero a tutti le sue emozioni.
<< Ninphadora Tonks >>.
Sentì lo stomaco attorcigliarsi perché nessuno doveva chiamarla con il suo nome di battesimo e decise che avrebbe obbligato i suoi compagni di casa a pronunciare solo il suo cognome, poi fece dei piccoli passi in avanti e si sedette sullo sgabello.
Avvertì il peso del Cappello Parlante sulle orecchie e sollevò lo sguardo e le sopracciglia come se avesse voluto guardarlo negli occhi. << Non Serpeverde >>, chiese in un sussurro.
<< Come dici? Non Serpeverde? Eppure sei così decisa, così determinata... >>
<< Non Serpeverde >>.
<< Mmh, sei anche molto corretta, dedita al duro lavoro, sincera nelle amicizie. TASSOROSSO! >>
E, mentre la professoressa sollevava il Cappello dalla sua testa, un bambino dal viso paffuto e la pelle candida indicò Dora con un dito. << Guardate! I suoi capelli sono rossi >>.
Poi, nel momento in cui gli occhi di tutti gli altri si posarono su di lei, tra le ciocche della sua chioma esplose l'arcobaleno che si dipinse di viola nel momento in cui arrivò di fronte al bambino che aveva catapultato l'attenzione su di lei.
Non aveva ancora imparato a gestire le sue emozioni, i suoi cambi di umore, come quella volta in cui si era sentita depressa perché la sua bambola di pezza si era scucita sul fianco e i suoi capelli erano diventati grigi. << Perché io sono una bambina speciale! >>
La sua voce era man mano aumentata di volume e, senza che se ne rendesse conto, una mano si era appoggiata sulla sua spalla. << Hai ragione >>, e lei si voltò per guardare l'uomo che le stava parlando. << sei davvero una bambina speciale >>.
La lunga barba bianca sembrava fargli da vestito, gli occhi dolci sembrava quasi abbracciarla e cullarla in quelle parole che lei aveva sentito pronunciare da altre bocche, da altre voci. << Non dimenticarlo mai >>.
E lei, a quella frase che le diceva sempre la sua mamma quando le rimboccava le coperte e prima di darle un bacio sulla fronte, ci credette un po' di più.

Angolo Autrice:

Eccomi qui, con l'ennesima storia che partecipa ad un contest.
E questo, in particolare, l'ho adorato, anche perché mi ha fatto uscire dalla mia comfort zone e non è stato per niente facile per me aprire quella porticina e scrivere di un personaggio di cui non ho mai scritto.
Avrei delle cose da dire per quanto riguarda la protagonista: non credo che Tonks cambi colore di capelli non appena il suo umore muta, ma qui troviamo una Dora bambina e noi tutti sappiamo che i bambini sono spontanei, perciò mi è piaciuta l'idea di raccontare la sua incapacità di gestire le emozioni.
Spero che questa storia vi sia piaciuta.

A presto.

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Exentia_dream2