Niente che cambierei di te 

«When I see your face, there’s not a thing that I would change…» 

 Il timbro di Hizashi è fermo e limpido quando canta – sembra la voce di un altro uomo, se paragonato alla sfumatura stridula che assume quando usa il suo quirk. Shouta non ha bisogno di aprire gli occhi per sapere che il compagno, nel frattempo che canticchia qualche verso di Bruno Mars, stringe la chitarra al petto, come se fosse un bambino, e ne accarezza le corde delicatamente – come fa con i suoi capelli crespi, quando lui decide di dormire sul letto, invece che nel sacco a pelo. 

«’Cause you’re amazing, just the way you are.» 

E no: nemmeno lui cambierebbe una singola caratteristica dell’uomo che gli sta affianco. 

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