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Autore: Kim WinterNight    10/08/2020    2 recensioni
Roddy e Joey sono in quarantena e devono trovare qualcosa da fare.
Cosa c'è di meglio di un po' di musica?
Gli strumenti e la creatività non gli mancano affatto: hanno un paio di chitarre, un pianoforte e una tastiera.
Eppure vogliono lanciare un messaggio importante, un messaggio che solo tramite un videoclip può giungere chiaro e diretto.
Perché Roddy e Joey vogliono dare importanza alla libera espressione di se stessi, all'amore in tutte le sue forme, al superamento di limiti e pregiudizi.
Ecco come, tra scenette demenziali, imprevisti casalinghi e una sagace autoironia, prende forma il video di "Daddy", il primo singolo dei Man On Man.
"Due fidanzati gay che fanno musica gay", come amano definirsi.
[La mia personalissima interpretazione di quello che sta dietro al progetto Man On Man: con ironia, ma senza mai dimenticare l'importanza dell'amore universale e la mia completa avversione all'omofobia.]
- Partecipa alla challenge "Just stop for a minute and smile" organizzata da Soul_Shine sul forum di EFP.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Roddy Bottum
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Infrangere le disposizioni
 
 
 
 
 
 
Real important and real simple. You GOT to stay home for the month & isolate. Even if you got no symptoms you could be spreading it. Let’s work together. Love you.
[Roddy Bottum, Twitter]
 
 
 
 
«Ti rendi conto che stiamo facendo una cosa illegale?»
Mi stringo nelle spalle e mi guardo attorno: la strada è deserta, salvo per qualche auto che ogni tanto sfreccia veloce. Per fortuna nel nostro quartiere la gente sta rispettando abbastanza le restrizioni, sarà meglio per noi: avremo campo libero per qualche ripresa del nostro video. Certo, potremmo fare un montaggio, però non sarebbe divertente allo stesso modo.
«Roddy?» sibila Joey, affacciandosi alla porta e sbucando dietro la mia spalla.
«Perché bisbigli?» sussurro a mia volta.
«Perché altrimenti potrebbero scoprirci.»
«Che stronzate!»
«Stai bisbigliando anche tu!»
«Allora la smetto!» grido all’improvviso, facendolo sobbalzare all’indietro.
«Ma sei rincoglionito?» strilla, mollandomi una poderosa pacca sulla schiena.
«Pensa un po’ che novità…»
«E allora?» incalza Joey, continuando a scrutare la strada.
Sbuffo e avanzo, lasciandolo indietro. Afferro saldamente la videocamera digitale e imposto la ripresa tramite la telecamera interna, sorridendo all’obiettivo. «Cristo, sono un vecchio di merda… questi capelli sono veramente uno scempio! Ah, ma miei cari spettatori, troverò il modo per vendicarmi del mio fidanzato!»
«Che cazzo stai dicendo?»
«Carissimo Joey Holman, devi sapere che sono riuscito a mettere sotto chiave il video dove caghi! Eri così sexy, oh…» Mi lascio sfuggire un gemito teatrale e cammino in mezzo alla strada. «Alle mie spalle c’è la via deserta, la quarantena ci sta fottendo il cervello!»
Joey mi assalta alle spalle e mi morde l’orecchio, facendomi gridare di sorpresa. Per poco la videocamera non mi sfugge di mano, così comincio a imprecare in maniera più che colorita e tento di divincolarmi dalla sua stretta.
«Sappiate che a Roddy Bottum il cervello si è già fottuto quando si faceva di eroina!» strilla, per poi scoppiare a ridere.
«Oh, questa la tagliamo, non preoccuparti!»
«La inseriremo nel making of…»
Mi volto a fissarlo, corrugando la fronte. «Quale making of
«Quello che preparerò per vendicarmi di tutto quello che mi stai facendo passare durante questi giorni. Non vedo l’ora che tutto questo finisca, così toglieremo le telecamere da casa nostra e potrò finalmente cagare in santa pace!» blatera Joey, scompigliandosi i capelli con un gesto esasperato.
«Che rompicoglioni che sei…»
Si accosta al mio orecchio e con la mano destra allontana il più possibile la telecamera da noi. «Sono stufo di non poter scopare per colpa del tuo dannato video» sussurra.
«Pensi solo a una cosa, maiale!»
«Senti chi parla! Tu volevi farlo sotto i riflettori, pensa quanto sei pervertito! E pure guardone!»
Scoppio a ridere e faccio qualche passo avanti, poi cambio le impostazioni della videocamera e la punto su Joey. «Peccato che Joey si è dovuto vestire, con quelle mutande in stile pannolone da ospizio è così eccitante!»
Lui mi mostra il dito medio, poi si guarda attorno. «Cosa dovremmo fare qui? Se passa una pattuglia, siamo fritti!»
«Ma chi vuoi che passi di qui?» minimizzo, continuando a riprendere scorci a caso del nostro isolato.
Proprio in quel momento il rombo di un motore si sente in lontananza; sto per aprire bocca, poi noto che Joey si paralizza e guarda alle mie spalle.
Non facciamo in tempo a reagire, che un’auto della polizia si ferma a pochi metri da noi. Ci fissiamo sbalorditi, increduli, straniti.
«Non sarebbe passato nessuno, eh?» grugnisce Joey, incrociando le braccia al petto.
«Come potevo saperlo?» mi difendo, lasciando la videocamera accesa, ma tenendola abbassata.
Un agente in divisa blu scende dalla macchina e ci fissa con sguardo omicida. Indossa una mascherina bianca e dei guanti in lattice, il che lo rende altamente ridicolo ai miei occhi. Evito di ridergli in faccia e rimango fermo, mentre Joey si accosta a me e posa anche lui lo sguardo sul poliziotto.
«Cosa fate voi due qui fuori? È vietato uscire di casa, per lo più in due e senza la mascherina, i guanti e un motivo valido!» esordisce l’uomo con voce tonante.
«Noi… stavamo per andare a fare la spesa» improvviso, facendo leva su tutte le mie forze per non lasciarmi sfuggire una risata.
«Siete senza la mascherina e i guanti! Chi volete prendere per il culo?» prosegue l’agente con fare minaccioso.
«Non ci avevamo fatto caso» butta lì Joey.
«Ah, non ci avevate fatto caso? E se vi porto a fare una gita in centrale, ci fate caso?» abbaia l’uomo.
L’unica cosa che riesco a scorgere sono i suoi occhi, grigi e pungenti; ci fissa come se volesse staccarci la testa a morsi, e se non fosse per le distanze di sicurezza lo avrebbe già fatto.
«No, agente, lui non voleva dire questo!»
«Dove abitate? È vietato vedere gli amici durante la quarantena!»
Scambio un’occhiata con Joey, poi torno a sostenere lo sguardo del poliziotto. «Signore, noi non siamo amici, siamo…»
«Coinquilini» si affretta a dire Joey.
«Per fare la spesa si esce da soli e con tutte le precauzioni. Dove cazzo abitate? Quando vi faccio una domanda, esigo una risposta!» continua a strillare l’uomo in divisa, facendo un passo avanti.
«Abitiamo proprio laggiù» replico, indicando la porta del nostro appartamento a una decina di metri di distanza.
«Allora tornateci e non costringetemi a prendervi a calci nel culo! Su, su, circolare, sparite dalla mia vista!» conclude bruscamente, tenendo i suoi occhi grigi da lupo mannaro su di noi finché non rientriamo in casa e ci richiudiamo la porta alle spalle.
Mi appoggio con la schiena all’uscio e scoppio a ridere, mentre Joey mi segue a ruota.
«Ehi, hai visto quant’era incazzato?» commento divertito. «Perché gli hai detto che siamo solo coinquilini?»
Joey allarga le braccia. «Quello moriva dalla voglia di ficcarci il manganello in culo, se avesse saputo che siamo gay avrebbe cercato una scusa per introdursi in casa nostra!» spiega in tono concitato.
Mi porto una mano al mento e ci penso un attimo su. «Non ci avevo fatto caso…»
Il mio uomo rotea gli occhi al cielo e si lascia sfuggire una risatina. «Ti prendevo per il culo, idiota!» Poi si avvicina a me e appoggia le mani ai lati della mia testa, inchiodandomi alla porta con il suo corpo. «Mi sa che faremo un montaggio per girare le scene in strada» mormora, accostando il viso al mio.
Le nostre labbra si sfiorano per un istante, ma io subito ne approfitto per mordergli la lingua mentre lui cerca di insinuarla nella mia bocca.
«Ahi!» grugnisce.
«E così sarei un idiota?» sibilo, artigliando i suoi glutei con le mani.
Joey sospira e a fatica si allontana da me. «Dimmi un po’, quando hai intenzione di togliere quelle cazzo di videocamere?» mi chiede frustrato.
«Le lasceremo ancora per oggi» rispondo, regalandogli un pizzicotto sulla guancia. «E da domani si festeggia!»
«Sia lodato il signore!»
 
 
 
 
 
 
[Prompt 18: “Non ci avevo fatto caso.”]
 
 
 
 
Ecco qui, Roddy&Joey due di noi XD
Chi di noi non ha visto/saputo di persone che hanno infranto le disposizioni per la protezione dal covid? XD
Ora, io non so come siano le restrizioni in America, quindi mi sono basata su quanto disposto qui in Italia, immaginando che le cose non siano poi così tanto diverse, dai ^^”
Ed ecco che arriva l’agente a beccarli… AHAHAHAH, poteva non capitare quest’ennesimo imprevisto?
Ho riso un sacco anche stavolta, credo che scriverò un’e-mail a questi patati per ringraziarli di quanto mi stanno facendo scompisciare in questo periodo di cacca XD
Voi che ne dite? :P
Grazie a chiunque sia ancora qui a perdere parti del cervello, alla prossima
  
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