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Autore: Spensieratezza    10/08/2020    2 recensioni
Questa è una raccolta di capitoli per la maggior parte ispirati da me per merito delle puntate che sono andate in onda..reazioni o conseguenze che non abbiamo mai visto a quello che è successo nel telefilm.
-alcuni capitoli sono stati revisionati.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Missing moment di Supernatural'
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Pov Sam 


Quando Dean mi aveva preso le mani in quel modo, dicendomi che non gli erano mancati gli hamburger, ma io, mi sono sentito imbarazzato. Non so perchè lo fece,  nè perchè io mi sentìì così..non mi ero mai sentito tanto imbarazzato in vita mia..

"Andiamo, Dean, controllati. Che ti prende?" gli chiesi, avvampando, tossendo per nascondere l'imbarazzo e allontanando piano le mani. Già una volta aveva posato le mani su di me in quel modo..e anche quella volta mi ero sentito imbarazzato...la sensazione di gioia ardente, mi aveva provocato qualcosa. Forse era perchè non lo vedevo da un anno, forse perchè Dean raramente si lasciava andare a simili esternazioni..ma sapevo che c'era di più.
  
 
 
 
 
Passarono i giorni , ma l’imbarazzo non diminuì, anzi, si fece più accentuato, quando Dean si avvicinava a Sam, quando lo toccava.

“Che cosa ti prende? Me lo vuoi dire?” gli chiese un giorno, Dean, al bunker, stringendogli le spalle.

“Che cosa intendi dire?” gli chiese Sam.

“Mi stai evitando..perchè?”

“Guarda che ti stai sbagliando..” disse Sam, ma suo fratello gli accarezzò piano la mano e Sam la ritirò come se avesse preso la scarica elettrica.

Dean lo guardò duramente.

“è un dejavu.”

“C-che cosa?” gli chiese Sam.

“Mi sembra di rivivere un momento già visto. Già un’altra volta reagisti come adesso, come quando ti toccai le mani alla tavola calda, dicendoti..che mi sei mancato..”

“Ma di che cosa stai parlando?”

“Quel giorno..avevi una mano fasciata..” disse Dean.
 
E Sam non potè fare a meno di lasciarsi andare ai ricordi.
 
 
“No..” disse Sam, restando imbarazzato.
 
Le immagini di quello che aveva visto, la prima volta che Dean gliel’aveva ricucita, erano ancora vivide sulla sua mente.
 
Aveva avuto una specie di allucinazione. Dean aveva cominciato a baciargli il dorso delle dita con baci soffici e poi si era allungato ed era passato ai baci sul collo. Aveva chiuso gli occhi, gemendo, in estasi.

Dean poi, l'aveva riportato alla realtà bruscamente. Aveva scambiato quei gemiti per un altro dei suoi attacchi
 
 
“Hai avuto una reazione..molto simile a questa!” disse Dean, cercando di tenergli la mano, mentre Sam a occhi chiusi e ansimando, cercava di sottrarsi a quella presa,

“Stavo avendo un attacco, Dean!”

“No. Gemevi!”

“Sei pazzo.”

“Non prendermi per uno stupido, Sam.”

Non capisco dove vuoi arrivare!”

“Voglio chiederti perdono!”

“Cosa?” Sam era sconvolto.

“Forse lo capii in quel momento, forse da prima, forse l’ho sempre saputo..dovevo affrontare tutto subito, ma ero..ero troppo spaventato..”

“Dean..mi stai facendo paura..”

“Anch’io avevo paura..”

Sam lo guardò.



“Quando ti ho visto reclinare il collo, in quel modo, perché ti stavo tenendo la mano, preda di chissà quale allucinazione di Lucifer e capìì che era una cosa piacevole, non sapevo che pensare, non sapevo se ero io quello a cui stavi pensando o se peggio, era il diavolo..”

“Ecco perché mi hai chiesto..se lui mi avesse fatto qualcosa..” disse Sam cominciando a piangere.

“Non era solo per quello..tu eri così terrorizzato..e io dovevo esserne sicuro…ma sono stato così sollevato quando mi hai risposto di no..”

Un giorno forse avrò il coraggio di dirti, che ti amo.


“Pensavo di essermi immaginato tutto, ma poi quando ti abbracciai, tu hai respirato..sul mio collo..”

Un giorno, forse, mi si leggerà talmente in faccia, che te ne accorgerai.
 
 
“Non è vero..” ma la difesa di Sam era flebile.

“E poi..quando ti ho preso le mani ..” disse Dean. “In quella tavola calda..” disse ancora pressandolo contro il muro con il suo corpo. “Tu..hai ansimato..”

“Cosa vuoi sentirti dire?” chiese Sam supplicante.

“Non voglio che tu dica niente, voglio solo che tu mi fermi, perché se tu non mi fermi, Sam, io non so se ne sarò in grado..”

“Hhhh..” fu la risposta di Sam, nell’avere lui così vicino e Dean smise di trattenersi.
 
Lo baciò.



Il sogno di Sam diventava realtà.

Anni di negazione, anni di lotte con i mostri, anni nel non voler classificare quello che sentiva per lui.

E ora un bacio.

Lui lo ricambiava. Era incredibile. Un sogno.

Lingue. Oddio, era la bocca di suo fratello, la sua lingua, quella intrecciata alla sua.
 


“Ti amo, Sam..” glielo disse, respirandolo sul collo.

Un giorno forse avrò il coraggio di dirti, che ti amo.

“Ti amo anch’io e non dovrei, non così..”

“L’inferno per me è troppo poco per non essere riuscito a impedire questo..” disse Dean.

“Non – dirlo – mai – più.” gli disse Sam, mordicchiandogli il labbro, cosa che lo fece bruciare più di passione.

“Cazzo, voglio..voglio far l’amore con te..”
“Anch’io..” disse Sam.
 
E finì così, che i due fratelli si arresero all’amore che provavano l’uno per l’altro, pronti a cominciare un nuovo capitolo della loro vita. Da innamorati.
 






















  Questo capitolo è la continuazione del mio capitolo 39: Cosa ti ha fatto Lucifero! " e al cap 44, Non so ancora se riunirò il capitolo al 39 o al 44, ma sappiate che cmq questo è la continuazione di quei due! Forse poi farò un ulteriore os sul ritorno di Dean dal purgatorio (ma staccata da questo)
   
 
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