Capitolo 30
I sentimenti di Harry
I giorni
che seguirono furono pieni di paura ed ansia per Harry. Doris infatti era
talmente sfinita dalla lotta contro Lucius da non delirare neanche. Era in
coma… Madama Chips non era riuscito a rassicurarlo e l’unica cosa
che poteva fare era quella di sperare perché si risvegliasse presto. Si
sentiva inutile, ma più che starle vicino giorno e notte, non poteva
fare. Non la lasciava che per andare a lezione… Doris, intanto, viveva
come in un limbo. Vedeva tutto ciò che succedeva: la corsa in
infermeria; Harry al suo capezzale: ogni giorno e tutte le notti; suo fratello
che passava le notti con Harry in infermeria. E poi gli amici, i professori ed
il preside… Ogni tanto si avvicinava ad Harry e gli sussurrava parole
d’amore, ma lui non la sentiva. Poi rimaneva a guardare il suo corpo
immobile. Ed una sera sentì le parole che Harry, disperato, le rivolse
“Amore,
che ci è successo? Perché siamo arrivati a questo? Perché
non sono riuscito a proteggerti? A salvarti? Sai! Blaise e Luis ci hanno
raccontato tutto…”
Con tanta
dolcezza le prese le mani e intrecciate le dita con le sue, baciandole, le
confessò i suoi sentimenti
“Non
sono bravo ad esprimere i miei sentimenti: non ne ho mai avuto occasione. Ma tu
sei speciale. Unica. Dal primo momento in cui ti ho rivisto, sul treno, ho
capito che con te sarebbe successo qualcosa di straordinario. Sai tesoro,
nessuno mi aveva mai fatto quell’effetto e di nessuno mi sono mai fidato
come di te. Ma ora capisco perché! Tu eri la mia piccola Doris, la
bambina con le treccine che mi ha urlato dal finestrino di una macchina che
sarebbe tornata. E hai mantenuto la tua promessa… Dio Doris… se tu
fossi sveglia adesso… Ti prenderei tra le mie braccia e ti terrei stretta
a me… Non ti lascerei andare mai più. Sai! Non ho mai smesso
d’amarti, ma ero troppo orgoglioso per dirtelo”
Voglio parlare al tuo cuore
leggera come la neve
anche i silenzi lo sai,
hanno parole
“Quando
mi hai mollato, ho sofferto. Tantissimo. Ma l’orgoglio mi ha impedito di
fare quello che desideravo con tutto me stesso: riconquistarti!
M’illudevo che averti vicino, almeno come amica, fosse sufficiente, ma
non era così! Me ne sono accorto subito, ma ne ho avuto le certezza
quando mi sono risvegliato in questo stesso letto! Sai che, mentre tu eri qui,
io ti cercavo? Non te l’ho mai detto, ma è stato solo per tornare
da te che ho combattuto il veleno della freccia…”
Dopo la pioggia ed il gelo
oltre le stelle ed il cielo
vedo fiorire il buono,
di noi il sole e l'azzurro sopra i nevai
“Però,
proprio con Malfurey ti dovevi mettere? Vederti con lui mi dava un
fastidio… soffrivo terribilmente. Ero diventato così irrazionale
nei miei pensieri che non ho capito le motivazioni che ti spingevano a
frequentarlo e ti ho ferito nel peggiore dei modi. Ancora non riesco a
perdonarmi! Niente mi poteva fare più male che vedere i tuoi occhi
lucidi e tristi a causa mia. Sono stato davvero uno stupido! Un idiota!”
Vorrei illuminarti l'anima
nel blu dei giorni tuoi più fragili, io ci sarò
come una musica,
come (una) domenica di sole e d'azzurro
“Ora
invece, sono qui. Ti sono accanto e ho paura di perderti. Ma perché
tutti quelli che amo finiscono inesorabilmente male? I miei genitori sono morti
per salvare me. Sirius, per accorrere in mio aiuto al Ministero. E anche tu per
me! Per stare con me! Cielo come mi sento di merda! Sono un essere inutile. Ma
ti giuro che se ti risveglierai non ti lascerò più andare via. Ti
dirò tutto quello che ti ho detto ora. Spero solo di averne il
coraggio… Sai che Ginny ci continua a prendere in giro dicendo che siamo
proprio un bell’esempio di Grifondoro: Due codardi! Ma tu lo sai che io
lo sono diventato per scelta, altrimenti sarei stato una serpe…Mi avresti
amato anche allora?”
Voglio parlare al tuo cuore
come acqua fresca d'estate
far rifiorire quel buono di noi anche se tu, tu non lo sai
“Bhè!
Sai cosa vorrei ora? Una giratempo! Tornerei alla prima volta che ti ho avuta
tra le mie braccia, e ricomincerei tutto da capo, vivendo ogni secondo con te:
e non permetterei a niente e nessuno di separarci. Ti parlerei, bacerei,
stringerei a me, farei l’amore con te, ancora ed ancora, fino alla fine
della mia vita. E cercherei di renderti felice come tu hai reso me”
Vorrei illuminarti l'anima
nel blu dei giorni tuoi più fragili, io ci sarò
come una musica,
come (una) domenica di sole e d'azzurro
“Se
potessi scegliere il mio futuro, lo vivrei con te, fino alla fine. Merlino,
Doris! Non posso vivere senza di te! Se mi stai ascoltando torna da me! Il solo
pensiero di non poter stare con te mi fa soffrire. Sono noioso e
melodrammatico, vero? Ero convinto che solo nei film babbani si potessero dire
certe cose, invece guardami ora! Sono seduto sul tuo letto, tu guardo
Vorrei liberarti l'anima,
come vorrei nel blu dei giorni tuoi e fingere che ci sarò
che è sempre musica,
sempre domenica
di sole e d'azzurro
“Ti
amo. Cielo, Doris! Ti amo con tutto il mio cuore. Con tutto me stesso. Come non
credevo di poter amare. E ti amerò per sempre. Lo griderei al mondo
intero se servisse a farti tornare da me! Ti amo, piccola mia!”
Voglio parlare al tuo cuore
voglio vivere per te di sole e d'azzurro1
Lacrime di rimpianto per non averle detto prima i suoi
sentimenti solcarono il suo viso… Ma fu allora che Doris mosse
leggermente le dita. Aprì lentamente gli occhi e la prima cosa che vide
furono due smeraldi che la osservavano pieni di gioia.
“Doris!
Sono… così… felice!“
Avrebbe
voluto dirle altro ma le parole non gli uscivano. Doris gli sorrise e lo
osservò a lungo. Aveva ancora qualche lieve ferita sul viso.
Allungò la mano per accarezzarlo: com’era bello sfiorare di nuovo
le sue guance… Si ricordò di Lucius e gli chiese
“Non
ti ha fatto troppo male, vero? Che ti ha detto Madama Chips?“
“Non
preoccuparti per me. Sto bene. Ora chiamo la guaritrice“
Una volta
soli, lei gli chiese di spiegarle ciò che era successo con suo zio
“Ora
è rinchiuso in un carcere babbano, visto che gli hai tolto tutti i
poteri” le disse alla fine Harry.
“Ma
come…? Ah già! L’incantesimo della nonna…“
“Infatti!
Ma ora riposa. Non devi affaticarti” le disse con un sorriso imbarazzato.
Harry le
prese di nuovo la mano: era troppo bello vederla sorridere e sentire ancora la
sua voce.
“Ehm…
Doris… io vorrei… Si insomma io… io…”
“Anch’io
ti amo, Harry” gli disse lei d’un tratto.
Harry
rimase sorpreso. Allora l’aveva ascoltato? Divenne tutto rosso, per
l’imbarazzo. Ma la gioia che provò fu talmente tanta che fece la
cosa più naturale: Si chinò su di lei e la baciò…
1: Giorgia “Di sole e d’azzurro”