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Autore: darkjedi    13/08/2020    1 recensioni
Se amate o avete amato come me il meraviglioso Maestro Jedi Obi Wan Kenobi, allora questa storia non vi piacerà. Qui Obi Wan è crudele e spietato.
Obi Wan è caduto nel Lato Oscuro della Forza ed è diventato un servitore del Signore dei Sith, Lord Sidious. Riuscirà Qui Gon a riportarlo indietro e a salvarlo?
Genere: Angst, Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Obi-Wan Kenobi, Padmè Amidala, Palpatine/Darth Sidious, Qui-Gon Jinn, Yoda
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il Maestro Qui Gon Jinn camminava lungo i corridoi del tempio, aveva passato tutta la notte accanto alla vasca del Bacta dove stava Anakin, ed ora, dopo aver saputo che il suo giovane padawan era in via di guarigione aveva deciso di andare a mangiare qualcosa alla mensa e poi ritornare nell’ala dei guaritori. Sentiva intorno a se i commenti di ciò che era successo la notte appena trascorsa. All’improvviso sentì qualcuno che lo chiamava, si girò e vide un giovane padawan “Maestro Jinn scusatemi vorremo sapere come sta Anakin.”

Qui Gon guardò il gruppetto di ragazzi, erano tutti compagni di Anakin e disse “Anakin sta bene, Ferus ma sta ancora in una vasca di Bacta.”

“Ma cosa è successo Maestro?  E’ vero che nel tempio è entrato un Sith” disse una ragazza dai capelli rosso fuoco.

“Se il consiglio non ha ancora detto niente ci sarà un motivo, Talia, ed io non posso andare contro il consiglio.”

Poi se ne andò lasciando i ragazzi a parlottare tra di loro.

Entrò nella mensa e si riempì il piatto dal tavolo del buffet, ora che era sicuro che Anakin stesse guarendo il suo pensiero andò ad Obi Wan, cosa poteva essere successo per farlo passare al Lato Oscuro? La mente ripensò a quel giorno, quando aveva dichiarato al consiglio che intendeva prendere Anakin come suo padawan, Obi Wan non aveva preso bene la notizia e avevano discusso.  Qui Gon intendeva dirgli che l’aveva fatto perché a suo giudizio lui era pronto ad affrontare la prova ed essere promosso Cavaliere Jedi, e questo già da un po’ di tempo. Voleva dirglielo dopo la questione di Naboo, ma poi lui era scomparso e Qui Gon si sentiva in colpa per non averglielo detto prima. No, non poteva essere passato al Lato Oscuro per quel motivo, avevano superato a fianco a fianco molti ostacoli, soprattutto dopo il fatto di Melinda/Daan  il loro legame era diventato molto forte, il più forte nel Tempio. Doveva essere successo qualcos’altro per far cambiare Obi Wan in quel modo. I suoi pensieri furono interrotti dal suono del comlink conosceva quel suono era il consiglio che lo convocava, si alzò irritato sapeva di cosa volevano parlare e non intendeva essere troppo gentile .

 

Kane entrò nel rifugio che lui e Jango utilizzavano, quando si trovavano su Coruscant, vide che l’uomo stava leggendo un data pad.

“E’ andato tutto bene?” disse Jango senza neanche sollevare la testa.

“Si.” rispose Kane in tono allegro, “anche se ho dovuto far fuori un pò di jedi. Ho anche affrontato il maestro Jinn”.

“E lo hai ucciso?” disse Jango con aria di finto interesse.

“No, purtroppo in quel momento si è messo in mezzo l’intero tempio e così me ne sono dovuto andare.” rispose Kane imbronciato. “Ma cos’hai Jango? C’è qualcosa che non va?”

“Non mi fido di Sidious, almeno non quanto ti fidi tu” disse l’uomo con l’espressione dura.  

Kane incrociò le braccia. “Non mi ha mai dato nessuna ragione per non fidarmi di lui. E tu perché ti fidi?”

Mentre parlava, però, la sua mente ritornò a ciò che era successo durante la notte appena trascorsa.

Era nel tempio, circondato dai jedi, ed era riuscito a fuggire da una porta laterale. Come faceva a conoscerla? Aspetta, se era stato un jedi forse aveva vissuto lì dentro e perciò doveva conoscerlo bene, si era questa la spiegazione, e poi quel nome che Jinn aveva pronunciato, era il suo o il maestro jedi voleva solo ingannarlo? Fu interrotto dai suoi pensieri dalla risata di Jango, incurante dei pensieri che stavano ossessionando il suo amico.

“Fidarmi? Mi fido fino a quando mi paga bene e subito. E ti dico un’altra cosa, per me Sidious non è per niente interessato ai Sith perché può trovare parecchio su di loro nella biblioteca, perciò o è uno di loro o vuole diventarlo.”

“E allora perché mi ha chiesto di prendergli questo?”

“Io credo che sia stata una prova. Ha detto che se tu avessi superato la missione nel tempio ti avrebbe affidato un’altra missione.”

Il cuore di Kane fece un balzo di gioia, mentre un leggero sorriso gli illuminava il volto, un’altra missione, era questo che aveva sempre voluto fare, passare da una missione all’altra invece di stare ad allenarsi tutto il giorno.

“Che missione è?” disse con impazienza.

“Devi uccidere un mercante di schiavi di nome Taran” disse Jango, “ma come ti ho detto prima, temo che Sidious ti stia usando per i suoi scopi.”

“Ed io ti ripeto che non mi ha mai dato motivi di dubitare di lui” ringhiò Kane.

“Forse a te no, ma ha me si e parecchi anche. Prima di tutto io non ho scoperto niente su di te, quello che Sidious ti ha detto non sono stato io a scoprirlo, anzi è lui che mi dice quello che devo dirti.” disse Jango seccamente.

Lo sguardo di Kane si scuriva mano a mano che Jango parlava “per quanto ne so potrebbe aver inventato tutto, ho controllato le registrazione della Repubblica e non esiste nessun Kane della tua età e poi non ti ha mai detto il tuo cognome o da dove vieni. Non ti ha mai detto niente di te, e questo non lo trovi strano?” disse Jango

“Perché mi stai dicendo queste cose, Jango? Chi ti ha detto di dirmi queste bugie.” disse Kane con la furia nella voce.

“Non ti sto mentendo Kane. Devi credermi, io voglio solo che tu stia attento, questa faccenda non mi piace.”

Kane era confuso sentiva che il mandaloriano era sincero e sentiva anche un accenno del rude affetto che l’uomo mostrava raramente. Ma allora era Sidiuos che gli mentiva, Sidious lo aveva salvato, lo aveva addestrato in modo che potesse vendicarsi. Ma allora a chi doveva credere?

Improvvisamente sentì che la confusione che provava si trasformava in rabbia soprattutto quando sentì Jango mormorare “Kane devi credermi!” Il ragazzo sentì la rabbia trasformarsi in un fuoco che lo bruciava e cresceva sempre di più e gioì di quella sensazione così appagante poi sentì una voce che gli ripeteva di non fidarsi del mandaloriano che lo stava solo ingannando.

“No!” dichiarò, con voce piena di rabbia e continuò “Vattene via, non voglio più vederti. Tu mi stai solo ingannando.” Poi allungò la mano destra verso Jango e un fulmine di fuoco bianco colpì l’uomo mandandolo a sbattere contro il muro che si trovava alle sue spalle.

Kane vide l’uomo a terra con una smorfia di dolore sul suo viso, si guardo inorridito la mano poi si girò e scappò via scosso per ciò che aveva fatto al suo amico.

Qui Gon entrò nella Sala del Consiglio con aria di voler stare da un’altra parte.

“Maestri” disse chinando appena la testa, se volevano sgridarlo che lo facessero pure.

“Uhm, sento che desideri tu di essere altrove.” disse Yoda.

Qui Gon resistette all’impulso di sbuffare, e disse seccamente “non capisco perché mi abbiate chiamato visto che ho risposto a tutte le vostre domande ieri notte.”

“Si. Fino all’Orlo Esterno sentito penso ti hanno” rispose Yoda con un luccichio negli occhi poi continuò “più forte la prossima volta dovresti gridare.”

Malgrado la situazione Qui Gon lottò per rimanere il più serio possibile, come cercava di fare la maggior parte del  Consiglio, ha parte Mace che rimase completamente impassibile.

Mace Windu si alzò dal suo posto e Qui Gon sospirò “ecco che ora arriva la ramanzina: ti sei comportato peggio di un iniziato, lo sai che non si deve alzare la voce all’interno del Tempio’. Invece Mace disse sentendosi a disagio “ Io…e Yoda ti dobbiamo delle scuse.”

“Che cosa?” esclamò Qui Gon sorpreso. Mace era un uomo molto orgoglioso e delle scuse dette da lui voleva dire che si era reso conto di essersi sbagliato, un evento raro.

Qui Gon sollevò un sopracciglio con fare interrogativo e Mace continuò “Dovevamo sapere che  eri preoccupato per ciò che era accaduto al tuo Padawan e avremmo dovuto darti un po’ di tempo. Di questo ti chiedo scusa.” Yoda annuì d’accordo, poi disse” Tuttavia, più controllo devi avere.” Le ultime parole furono rimarcate dai colpi a terra del suo bastone Gimmer. Qui Gon sospirò solo Yoda sapeva chiedergli scusa e criticarlo con una sola frase.

Yoda guardò il pavimento e disse “ Percepire avrei dovuto il giovane Obi Wan.”

“A proposito, tu che eri il maestro di Obi Wan, hai idea di dove può essere andato?” chiese Mace

Qui Gon scosse la testa e disse “Quello non era Obi Wan. L’Obi Wan che conoscevo io non avrebbe mai ucciso dei jedi senza il minimo scrupolo.” Poi continuò “Non so proprio dove può essere andato, forse su qualcuno dei pianeti che abbiamo visitato durante l’apprendistato: Phindar, Gilter e…” dopo aver esitato un po’ continuò “Melinda/Daan.”

“Umh, nei pressi di Melida/Daan il giovane Reft si trova. Chiedere di investigare a lui faremo.” disse Yoda.

“Nello stesso tempo affideremo a te le investigazioni per cercarlo. Sarai affiancato da Bant Eerin, Siri Tachi e il suo padawan Ferus Olin e gli iniziati Lawrence Teevan, Tru Veld e Talia Darren. Gli iniziati non possono uscire dal tempio, lo sai.”

Qui Gon spalancò gli occhi e disse sorpreso “Hai incluso nell’investigazione tutti i vecchi amici di Obi Wan?”

“Stai mettendo in dubbio la mia decisione e quella del Consiglio?” di Mace Windu con un tono che intendeva  eliminare ogni risposta, ma fallì malamente.

“Si.” rispose Qui Gon. Poi continuò “Bant e Siri sono stati creati cavalieri da poco e sono ancora inesperti.”

“E’ per questo che ci sei tu. Così potrai assisterli e aiutarli nell’investigazione.” rispose Mace Windu

“E Anakin? E’ ancora nell’Ala Guaritori, devo stare vicino a lui.” disse Qui Gon.

“Il tuo Padawan sta guarendo in fretta, sarà un buon addestramento anche per lui.”

“E va bene.” mormorò Qui Gon inchinandosi e andando verso la porta.

“Che la Forza sia con te.” fu l’ultima cosa che sentì mentre usciva dalla Sala del Consiglio.

  
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