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Autore: darkjedi    13/08/2020    1 recensioni
Questo è il seguito di 'Il Jedi e il Sith.
Obi Wan ha seguito suo padre al Tempio Jedi.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mace Windu, Obi-Wan Kenobi, Qui-Gon Jinn, Yoda
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Parte 7

ESTRATTI  DAL  DIARIO  AUDIO  DI  QUI-GON  JINN,  MAESTRO  JEDI

CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:7:30

 
Le cose stanno andando davvero bene per Obi-Wan. Come direbbe qualcuno, il ghiaccio tra mio figlio ed i Jedi è stato rotto, ed è accaduto piuttosto naturalmente, penso.

 
I padawan a cui lui sta insegnando hanno detto delle lezioni ai loro maestri. I maestri sono andati a guardare le lezioni, e hanno approvato quello che hanno visto e sono andati a parlare con Obi-Wan, bhe, la maggior parte di loro lo ha fatto. I maestri più anziani la cui mentalità sarà più difficile da cambiare sono venuti da me a farmi i complimenti! Come se io dovessi essere lodato perché Obi-Wan è. . . beh, è Obi-Wan.

 
Gli ho detto che non è grazie a me che mio figlio è diventato quello che è, e che dovrebbero parlare con lui, non con me.

 
Dall’altro lato, quello peggiore, se posso chiamarlo così, Anakin mi sta rendendo la vita impossibile. Lui stava ascoltando i nostri discorsi sulle lezioni ai padawan di Obi-Wan e ha voluto essere incluso in quella classe.

 Io sto tentando di fargli capire che lui non è pronto per essere inserito in quella classe, ma lui si rifiuta di ascoltare. Oggi ha avuto un altro attacco di rabbia ed l'ho spedito nella sua stanza, dicendogli di meditare sui suoi errori, anche se il nostro legame di addestramento mi dice che ha soltanto un pò di malumore.

 
ANNOTAZIONI SUPPLEMENTARI - SERA

Obi-Wan ed io abbiamo avuto una discussione riguardo Anakin.

 E’ iniziato dopo che ho permesso al mio Padawan di uscire della sua stanza ed Anakin ha dimostrato come poco o niente gli ha fatto la punizione gettandosi ai piedi di mio figlio, implorandolo di inserirlo nella sua classe.

 Obi-Wan non ha reagito bene al piagnucolio e alle preghiere del ragazzo e gli ha ordinato bruscamente di cessare subito quel comportamento vergognoso.

 Il suo tono era così duro ed aspro che Anakin ha iniziato a piangere.

 Obi-Wan gli ordinò di fermarsi ma riuscì solo a far piangere il ragazzo ancora di più. Allora, con mio sgomento assoluto, sentii la voce mentale di mio figlio dire / / ora gli darò una buon ragione per piangere / / e lo vidi alzare la mano, pronto a colpire Anakin.

 Mi precipitai in avanti e riuscii a bloccare il suo braccio appena in tempo, prima che il mio turbato Padawan potesse accorgersi di quello che stava accadendo.

 Calmai Anakin e poi lo spedii nella sua stanza, mentre Obi-Wan camminava avanti e indietro, il suo nervosismo echeggiava nel legame.

 Non appena fummo soli, mio figlio mi affrontò. “Perché mi hai fermato? Il ragazzo aveva bisogno di imparare un po' di disciplina.”

“Hai ragione, ma non in questo modo. Deve essergli insegnato in modo diverso.”

“Padre, Anakin è una mina vagante. Lui ha un potere troppo grezzo. Se tu non riesci piegarlo ora alla tua volontà, non sarai più capace di controllarlo quando lui sarà grande. Tu sei troppo gentile, troppo comprensivo con lui. Lui deve rispettarti di più. Nessuno padawan Sith avrebbe fatto vergognare il suo maestro implorandolo e piagnucolando di fronte a lui.”

 “Lo so. Gli allievi Sith non piangono o non hanno attacchi di rabbia. Loro sono così spaventati dai loro maestri che neanche pensano a farlo. Tu mi hai mostrato il perché, figlio mio. Ma pensi realmente che questo sia il modo giusto? Il rispetto deve essere guadagnato, tu non puoi obbligare uno a rispettarti colpendolo fino a che non è sottomesso.”

 “Io rispettavo il mio maestro,” Obi-Wan incrociò le braccia sul torace e mi fissò con aria di sfida.

 “Sei sicuro, Obi-Wan? Non è che stai confondendo il rispetto con la paura?” gli chiesi dolcemente.

 “Sì, lo sono. Il mio maestro era un uomo duro, ma lui mi insegnò bene.”

“Così pensi che io dovrei frustare Anakin sulla schiena come il tuo maestro faceva con te quando avevi  dieci anni?”

 Obi-Wan rimase in piedi in silenzio per un po’, poi scosse la testa, “No. Anakin non capirebbe perché tu  lo hai frustato. Lui la prenderebbe come una punizione, non come una lezione. La sua educazione è stata troppo diversa dalla mia. Colpendolo provocheresti solamente del risentimento in lui, non un desiderio di fare meglio. Non gli insegnerebbe niente .” Mio figlio annuì. “Hai fatto bene a fermarmi.” La nostra conversazione fu poi interrotta da una chiamata di Mace Windu, che mi chiedeva una spiegazione su uno dei vari rapporti che avevo scritto sulla crisi della Federazione del Commercio e  quando finii, Obi-Wan era pronto per ritirarsi nei suoi alloggi.

 Così sono stato lasciato solo a pensare a quell’uomo complesso che è mio figlio.

Io l'ho guardato insegnare ad Anakin ed ai suoi studenti. Io so che lui è paziente e gentile. L'ho visto ripetere più volte un esercizio o una spiegazione senza un segno di irritazione o di impazienza. E di nuovo lui era pronto a colpire Anakin senza un ripensamento. Lo avrebbe fatto se io non lo avessi fermato.

 Trovo così duro conciliare questi due lati di mio figlio, ma non devo dimenticare quello che lui è.

 Lui è un Sith.

 Lui stava  soffocando con la Forza Watto, quando si rifiutò di darci Anakin.

 Lui è un uomo che pensa che il suo maestro era nel giusto quando lo frustava quando era solo un bambino di dieci anni.

 Non posso negare che trovo questo molto inquietante.

 Io amo mio figlio, ma ancora una volta capisco che non lo conosco veramente.

 Sono consapevole che dentro di lui c’è una vena di gentilezza e comprensione. L’ha mostrato con sua moglie che  ama con tutto se stesso e sfiora con la stessa delicatezza che userebbe con una porcellana delicata Alderaniana. L’ha mostrato con i padawan a cui lui sta insegnando, o con Anakin quando lui aiuta il ragazzo con i suoi compiti. Oppure con me, quando mi ascolta che gli racconto i miei ricordi su sua madre ed i suoi occhi prendano uno sguardo morbido e lontano.

 Ma dietro a tutto questo, custodendolo e trattenendolo, c'è il suo lato severo; che non perdona, il lato inflessibile plasmato da una vita passata ad addestrarsi come un Sith.

 Io non sono sicuro se riuscirò mai a capirlo totalmente, tuttavia giuro che non mi fermerò mai dal provare a comprenderlo.

 
CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:8:2

Il recente comportamento degli ultimi giorni di Obi-Wan con Anakin mi ha contrariato perché, nella mia mente cresce la preoccupazione che mio figlio possa colpire uno dei suoi studenti se loro non dovessero essere d’accordo con lui sulla sua idea di quello che è il modo corretto di comportarsi.

 Io so che Obi-Wan è consapevole che i Jedi e i Sith sono addestrati in modo differente, e so che lui riesce a controllarsi molto bene ma di nuovo non posso scacciare da me questo pensiero.

 La sua relazione con Anakin non è stata rovinata dalla sua reazione all’attacco di rabbia del ragazzo. Anakin si è reso conto del suo errore e ha accettato il rimprovero di Obi-Wan, anche se era così severo, sa che se lo è meritato.

 Io sono contento che è finito tutto bene, sarebbe stato molto triste se la loro relazione non ufficiale tra insegnante/apprendista si fosse rovinata prima di nascere. Senza menzionare, naturalmente gli effetti che ci sarebbero potute essere sul loro futuro. Se mio figlio è davvero il Guardiano del Prescelto, allora il suo posto è e sarà per sempre vicino ad Anakin... qualunque cosa accada..

 Ho letto la profezia del Prescelto e dichiara che il Guerriero Grigio lo proteggerà, ma la  parola usata nel testo è antica e ha molti significati. Vuole dire proteggere, prendersi cura. Ma vuol dire anche controllarlo, essere vigile. In altre parole, Obi-Wan è destinato a proteggere Anakin, ma anche ad impedirgli di precipitare nel Lato Oscuro, anche uccidendolo, se questo dovesse essere necessario.

 Non ho nessun difficoltà ad ammettere che ho rabbrividito nel leggerlo, perché non posso pensare a una cosa più terribile nel vedere le due persone che amo di più nella mia vita lottare uno contro l'altro.

 Parte 8

ESTRATTI  DAL  DIARIO  AUDIO  DEL  MAESTRO  JEDI  QUI-GON  JINN

CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:8:7

 Oggi Obi-Wan ha dimostrato a me ed a Mace Windu la portata del suo controllo, e ha fatto un enorme passo in avanti nel migliorare il suo rapporto con i Jedi.

Mi dispiace ammetterlo ma ero più preoccupato io di Mace. Mio figlio perde il controllo  quando viene sfidato, inoltre Mace non era stato testimone dell'episodio che aveva coinvolto Anakin.

Tutto accadde in un pomeriggio mentre Mace ed io stavamo camminando in uno dei corridoi discutendo del programma di addestramento di Anakin.

Improvvisamente, vedemmo un padawan correre nella nostra direzione e Mace si accigliò a quel comportamento sconveniente.

 “Padawan…” iniziò a dire, ma la giovane non lo lasciò parlare.

“Maestro Windu, deve venire nell'arena di addestramento. Il Padawan Chun ed il Sith stanno per scontrarsi!”

“Cosa?” gli chiesi.

“Loro stanno per combattere…il Padawan Chun sta insultando il Cavaliere Sith. Lui è furioso perché il Consiglio lo ha scelto per insegnare al corso di spada laser dei Padawan più giovani. Lui ha detto…” La ragazza si zittì e guardò in basso i suoi stivali.

“Cosa ha detto, Padawan?” Mace l'incitò a continuare.

“Lui ha detto che al Sith è stato dato quel posto solamente perché lui è il bastardo del maestro Jinn ... e che avrebbe dovuto essere lui a insegnare in quella classe.”

Mi girai a guardare a Mace, con urgenza nella voce. “Dobbiamo andare lì, subito.”

Mace non sembrò molto allarmato, solo arrabbiato. “Bruck Chun è un disonore. L'avremmo dovuto espellere anni fa. Gli farà bene imparare una lezione da Obi-Wan.”

“Cosa stai dicendo, Mace? Mio figlio potrebbe ferirlo davvero. Non gli piace essere sfidato.” E senza aspettare la sua risposta, corsi verso l'arena di addestramento, mandando per tutto il tempo ondate di calma ad Obi-Wan, tramite il nostro legame.

Quando arrivai, vidi che una piccola folla si era radunata nella stanza e stava guardando la scena che si stava svolgendo nel mezzo dell'area di addestramento.

Sgomitai tra le persone lì radunate finché non riuscì ad avvicinarmi e fui capace di vedere quello che stava accadendo.

Obi-Wan camminava avanti e indietro vicino alla forma supina di un giovane umano biondo che si  stava contorcendo e stava battendo sul pavimento.

“Cos’è successo?” chiesi ad un giovane cavaliere Mon Calamari.

“ Maestro, il Padawan Chun ha tentato di attaccare il Cavaliere Sith Kenobi con la sua spada laser, ma Kenobi l'ha immobilizzato sul pavimento usando la Forza. Bruck sta tentando di alzarsi da parecchi minuti, ma non riesce a spezzare la presa che Kenobi ha su lui.” La ragazza sorrise brevemente, poi ritornò seria ed aggiunse, “Bruck stava coprendo Kenobi di insulti, ma non è stato capace di spezzare la sua concentrazione.”

“Bene, sembra che dovresti dare a tuo figlio più fiducia,” disse la voce di Mace, mi girai di scatto e lo vidi proprio alle mie spalle. “Il suo controllo è perfetto.”

Annuii senza parole mentre Mace faceva un passo in avanti e si dirigeva verso il centro dell'arena.

“Lascialo andare, Cavaliere Sith Kenobi. Penso che il Padawan Chun si sia già imbarazzato abbastanza.” Obi-Wan obbedì e con un piccolo gesto della mano, rilasciò la sua presa sul giovane.

Bruck Chun si alzò in piedi e tentò di parlare, ma Mace fu più veloce.

“Fai silenzio Padawan Chun, sono al corrente di quello che è accaduto qui. Tu hai insultato il Cavaliere Sith Kenobi, il Maestro Jinn ed anche il Consiglio insinuando che abbiamo fatto una scelta in base a favoritismi personali. Vai nella tua stanza e medita su quello che è accaduto qui oggi. Forse capirai perché sei ancora un Padawan e sul motivo perché non ci siamo fidati di te nel darti quella classe.”

“Sì, Maestro,” Bruck Chun si allontanò, con la testa bassa mortificato mentre passava tra la folla silenziosa.

Una volta che se ne fu andato, ritornai a concentrarmi su cosa stava accadendo nella sala.

Mace si stava scusando con Obi-Wan, e mio figlio stava insistendo che non era necessario. Allora  il mio amico cambiò argomento.

“Viene qui ad allenarsi, Cavaliere Sith Kenobi?”

“Ad allenarmi con i droidi, Maestro Windu. Nessuno degli studenti è disposto ad allenarsi con me, e loro non sono ancora pronti per impegnarmi in un buon allenamento.” Non c'era amarezza nella voce di Obi-Wan, solo accettazione.

“Le piacerebbe allenarsi con me, allora? Pensa che sarei capace di farla sudare?” chiese Mace, il suo tono conteneva una leggera sfida.

“Sarebbe un onore, Maestro Windu. Il suo stile di combattimento, il Vaapad, è stato spesso discusso al Tempio Sith. Sarà un piacere riuscire a penetrare nella sua guardia.” Mio figlio sorrise, ferino, ed un mormorio di disapprovazione salì dalla folla per l’arroganza percepita nel tono di Obi-Wan.

Solamente io sapevo che Obi-Wan non si stava vantando o faceva l’arrogante. L'avevo già visto combattere, ed ero consapevole che aveva l’abilità di battere Mace.

Con un disdicevole brivido di aspettativa per il duello a cui stavo per assistere, mi allontanai dalla folla per sedere sulle gradinate, presto imitato dagli altri Jedi.

Obi-Wan e Mace si tolsero i loro mantelli, accesero le loro spade laser, s’inchinarono per il saluto, l'uno di fronte all'altro, poi si misero in posizione di combattimento.

Le loro due lame, una porpora, e una gialla presero vita e il duello iniziò.

All'inizio, Mace sembrò chiaramente superiore ad Obi-Wan. Lui attaccava e si spingeva in avanti mentre mio figlio si difendeva e retrocedeva ad ogni colpo che calava su di lui.

Poi lentamente ma decisamente il duello cambiò e Obi-Wan smise di ritirarsi ma si bloccò sulla sua posizione mentre i suoi movimenti si armonizzavano sempre di più con quelli di Mace.

Compresi in un lampo che mio figlio stava sincronizzando se stesso con il ritmo del suo avversario, esattamente come faceva quando eseguivamo insieme i kata. Tuttavia questa volta la sua coordinazione con Mace aveva un'intenzione diversa, pericolosa. Obi-Wan stava imparando a muoversi e a pensare come Mace allo scopo di scoprire i suoi punti deboli.

Per alcuni lunghi minuti, il duello continuò, sembrava un balletto coreografico, così tanto in sincronia erano i due uomini. I due attaccavano e si ritiravano, avanzavano di lato e si giravano e saltavano mentre paravano i colpi dell'altro con facilità.

Gradualmente, Obi-Wan divenne sempre più aggressivo ed audace e Mace rispose gettando tutta la sua potenza nella forma di Vaapad, andando contro mio figlio con tutto quello che aveva, solamente per essere deviato e attaccato di nuovo.

Mentre il duello aumentava di velocità, le loro spade si muovevano ad una tale rapidità, che era quasi impossibile seguirle.

Mace era più forte di Obi-Wan, ma mio figlio era più veloce, così veloce che c'erano dei momenti in cui i suoi colpi sembravano arrivare da quattro direzioni diverse.

Potevo sentire l’aggressività di Obi-Wan aumentare ad ogni colpo, mentre combatteva, ma anche il suo assoluto controllo. Era come se stesse camminando sull'orlo di un precipizio; un solo passo in avanti e sarebbe caduto dentro, ma il suo equilibrio era assolutamente perfetto. Lui stava combattendo come un Sith, sempre sull'orlo del Lato Oscuro, assorbendo da esso il suo potere per renderlo più forte, ma senza restituirglielo e senza mai lasciarsi dominare.

L’incontro continuò, quello che era iniziato come una sessione di allenamento si era trasformato in una gara tra due uomini che non avevano mai trovato nessuno al loro livello…fino a quel momento.

La notizie del duello si sparse nel Tempio come una macchia d’olio e le gradinate si riempirono con un pubblico intimorito e piuttosto attento.

Potevo sentire lo stato d’animo degli spettatori, e la maggior parte di loro presumeva che Mace avrebbe vinto. Le sole eccezioni erano: gli studenti di Obi-Wan, Anakin, che ora era seduto al mio fianco, e che si tratteneva appena dall’acclamarlo apertamente, ed io.

Gli occhi di Anakin erano spalancati come piattini e diventavano sempre più larghi ad ogni colpo portato da Mace e che Obi-Wan parava.

Sospetto che il mio Padawan sia in qualche modo più intimorito da Mace Windu che dal Zabrak che  Obi-Wan aveva affrontato su Tatooine e Naboo.

Mi chiedo come la prenderebbe il mio amico. Forse glielo dirò per vedere la sua reazione, ma solo dopo che si sarà ripreso dalla sconfitta di oggi.

 Oh sì, perché lui fu sconfitto.

Posso ancora vedere l'occhiata sbalordita sul suo viso mentre Obi-Wan, dopo essere riuscito a saltare e ad atterrare esattamente dietro a lui, sfiorò la sua schiena con la spada laser anche prima che Mace avesse il tempo di voltarsi.

Se l'arma fosse stata a piena potenza, Mace sarebbe stato tagliato diagonalmente, dalla spalla all’anca. Invece, questa volta, cadde semplicemente sul terreno e rimase lì, con la punta della spada laser gialla premuta contro la sua schiena.

Un silenzio sbalordito seguì la vittoria di Obi-Wan, prima che un applauso tuonante eruttò, mentre mio figlio aiutava Mace ad alzarsi, e i due si stringevano la mano.

Le gradinate si vuotarono, e la folla si precipitò nell’arena di addestramento, commentando l’incontro e provando a copiare alcune delle mosse che avevano visto. Obi-Wan fu circondato dai suoi studenti, ma anche da alcuni dei cavalieri più giovani, inclusa il cavaliere Mon Calamari con cui avevo parlato prima e tutti loro desideravano sapere com’era riuscito ad eseguire quell'ultima mossa.

Anakin voleva unirsi a loro, ma io lo fermai dicendogli di aspettare la sera, quando avrà Obi-Wan tutto per lui.

La vera ragione dietro al mio rifiuto è che, in quel momento non volevo che reclamasse l'attenzione di mio figlio. Per la prima volta dal suo arrivo, i Jedi lo stavano facendo sentire il benvenuto.

Uno dei suoi ammiratori, un cavaliere di sesso femminile con corti capelli biondi andò nello spogliatoio e gli portò un asciugamano per asciugarsi il viso ed il collo. Un altro cavaliere, un giovane con capelli scuri andò a recuperare il suo mantello, e molti altri lo fermavano per chiedergli di esaminare l’impugnatura della sua spada laser o congratularsi con lui.

E mio figlio era nel mezzo di quella folla, sorridendo felice ed un po’ imbarazzato mentre gli veniva chiesto di nuovo e di nuovo come era riuscito ad “uccidere” Mace Windu, ed i suoi studenti dichiaravano ad alta voce che lui era il più grande spadaccino dell'Ordine.

Sì, dell'Ordine.

Ed essi non intendevano quello dei Sith.

Le cose stavano cambiando, Obi-Wan era più un estraneo.

Lui è uno di noi, come ha sempre desiderato essere.

 …..........................

 Nota:  dovete immaginare che  Qui-Gon stava ascoltando le registrazioni  del suo diario. Finisce in  modo improvviso. Il motivo lo scoprirete presto

 

“È pronto ad andare, Maestro?”

Qui-Gon Jinn trasalì e prima che potesse rendersi conto di quello che stava facendo spense di colpo il registratore audio.

La sua voce registrata cessò circolare nella stanza, e lui si girò verso la porta, esclamando, “Solo un momento, Anakin.”

“Va bene, ma ricordati che ci metteremo un po’ per arrivare alla Sala del Consiglio.”

“È un modo gentile per ricordarmi che sono lento?” S’intromise la voce di Obi-Wan e Qui-Gon sorrise alla leggera canzonatura tra i due uomini che lui amava di più.

Era così bello vederli andare d'accordo, specialmente ora che il timore di vederli impegnati in un duello fratricida era svanito per sempre.

Il Maestro Jedi sospirò dopo aver guardato il registratore audio ancora nella sua mano. Non sapeva cosa l’avesse spinto ad ascoltare, proprio ora, quella particolare sezione del suo diario.

Era perché, in quelle registrazioni di tredici anni prima, c’erano già i semi di cosa sarebbe accaduto quel giorno?

Qui-Gon scosse la testa e si concentrò per essere pronto prima che Anakin si decidesse a spalancare la porta. Negli anni di addestramento il suo precedente Padawan aveva imparato molte cose, ma la pazienza non era stata fra queste.

“Maestro?”

“Padre?”

Qui-Gon sorrise tra se e rispose, “Sto arrivando.”

Gettò un ultimo sguardo allo specchio controllando che i suoi capelli quasi bianchi e la barba fossero in ordine e si mosse verso la porta.

“Sono qui,” disse, guardando i due uomini che l'aspettavano in mezzo alla stanza.

Anakin era elegante nel suo nuovo mantello marrone, la tunica e i pantaloni beige e i lunghi capelli biondo scuro erano, almeno per quel giorno, legati ordinatamente indietro con una cinghia di cuoio.

Obi-Wan invece sembrava quasi regale nell’uniforme grigia. I capelli corti e la treccia lunga fino alla vita, la barba ben curata e piccoli pezzi di argento vicino alle tempie lo facevano sembrare molto solenne.

 Le uniche cose che rovinavano quell’immagine perfetta erano il suo pallore, le ombre scure sotto gli occhi e la sua corporatura troppo magra. Erano uno sgradito ricordo di quella terribile sera quando avevo quasi perso Obi-Wan a causa di Darth Sidious.

 
Qui-Gon tentò di non pensarci, ma non poteva evitarlo. La scena, che aveva trovato ad accoglierlo quando era arrivato nell'ufficio di Palpatine, sarebbe rimasta impressa per sempre nella sua memoria….

  
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