Anime & Manga > Diabolik Lovers
Segui la storia  |       
Autore: Nephertiti    14/08/2020    0 recensioni
*SEQUEL DI GIRL OF LIFE*
Molte cose sono cambiate dalla prima volta in cui Mitsuko ha messo piede in villa Sakamaki.
E adesso può affermare di essere parte della famiglia.
Ma con il suo diciottesimo compleanno alle porte, il destino sembra avere in serbo altri piani per lei.
***
Estratto da un capitolo:
“All’improvviso, a qualche chilometro di distanza, notai una figura in mezzo alla strada e, man mano che ci avvicinavamo, realizzai si trattasse di un uomo.
Mi resi conto che non accennava a muoversi, mentre il maggiordomo, al mio fianco, sembrava ignorare la sua presenza.
Urlai a George di frenare e questo, colto di sorpresa, affondò il piede nel freno: la limousine ruotò su sé stessa, facendomi sbattere contro il finestrino.
Un’auto dietro di noi ci tamponò.
Quando sollevai lo sguardo, ancora dolorante per il colpo, dell’uomo non v’era traccia.
Tuttavia, ciò che mi era rimasto impresso, prima che quella sagoma svanisse nel nulla, erano stati i suoi lunghi capelli bianchi.
***
Per poter leggere questa storia avrete bisogno di conoscere “Girl of Light” e “Girl of Life”, quindi correte a recuperare!
La fan fiction prende alcuni spunti dal videogioco, ma la trama sarà ben diversa.
Genere: Angst, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ruki Mukami, Shuu Sakamaki, Sorpresa, Subaru Sakamaki
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 2 - Celebrations -

 

 

 

 

 

 

 

Una volta giunta a villa Sakamaki, ruotai il capo verso Shu, per svegliarlo, ma questo era già scomparso: decisamente strano per lui, che solitamente restava qualche minuto a sonnecchiare nella limousine.
Scesi dalla vettura ed entrai in casa: era tutto fin troppo silenzioso.
Non che ultimamente ci fosse stata una gran baldoria, ma notavo sempre qualche Sakamaki in giro per la magione.
E poi, nonostante il sole pomeridiano, la villa era particolarmente buia.
“Ma dove viviamo, in una grotta?”
Commentai fra me e me, ma in fondo cosa c’era da aspettarsi da una dimora abitata da vampiri?
Chiusi il portone alle mie spalle e accesi la luce dell’atrio.

Di colpo vidi qualcosa arrivarmi addosso: impulsivamente mi parai con un braccio e cacciai un urletto: quando socchiusi gli occhi, osservai il pavimento e mi resi conto che si trattava di coriandoli.

“AUGURI!”
Alzai lo sguardo e Yuki mi si fiondò al collo.
Presa alla sprovvista, persi l’equilibrio e quasi caddi all’indietro, inciampando su un piccolo ramoscello comparso dal nulla.
Non avevo dimenticato il mio compleanno, tuttavia avevo già ricevuto i suoi auguri per messaggio e mi ero anche scusata per non aver organizzato nulla, non essendo dell’umore adatto per festeggiare.
Dovevo ancora elaborare un lutto.

Invece mi ritrovavo con la mia amica appesa al collo e, incredibilmente, i Sakamaki al completo alle sue spalle, con tanto di palloncini e vassoi ricolmi di dolci.
“Yuki?”  mormorai con un’espressione smarrita.
Non mi aspettavo una festa a sorpresa, ma questo spiegava tutto quel mistero da parte dei vampiri negli ultimi giorni.
“Il diciottesimo compleanno non si festeggia tutti i giorni e così ho organizzato qualcosa per te!” annunciò la bionda, con quel suo sorriso gentile.
Ricambiai l’abbraccio.
“Non ti saresti dovuta disturbare… ma grazie davvero.”

Quando ci staccammo, lanciai un’occhiata agli altri e mi sfuggii un piccolo sorriso: erano tutti a disagio, non sapevano bene come comportarsi.
Tutti tranne Shu, che già dormiva sul sofà.
“Come li hai convinti?” volli sapere.
Coinvolgerli in questa cosa non doveva essere stato facile.
“Ho chiesto una mano a Subaru.”
L’informazione mi lasciò di stucco: recentemente l’umore del vampiro era notevolmente precipitato, avevo associato questa sua aurea oscura alla perdita del fratellastro.
Eppure si era messo a disposizione per aiutare Yuki.

Mi avvicinai ai Sakamaki e, a turno, mi diedero gli auguri.
Il primo ad avvicinarsi fu Ayato, che gridò un “auguri Tavoletta”, accompagnato da delle imbarazzanti pacche sulla spalla, poi fu il turno di Reiji, che si limitò a stringermi la mano.
Seguì Kanato, che si giustificò immediatamente per aver morso un muffin, dicendo che era stato Teddy a spingerlo a farlo.
Lo rassicurai che adesso poteva mangiarne a volontà e il vampiro spiritato si avventò subito sul piccolo buffet.
Infine fu la volta di Subaru.

Mi venne incontro con un’espressione infastidita.
Probabilmente aveva organizzato quest’evento controvoglia.
“Auguri.”
Si avvicinò, come a volermi baciare sulla guancia, ma poi rimase dov’era.

Mi sentii un po’ a disagio, ma lo ringraziai come nulla fosse.
Avevamo già chiarito la questione “sentimenti” e non avevo intenzione di ritornare sull’argomento, non nel prossimo futuro.

Dopo aver ricevuto gli auguri di tutti i Sakamaki, Yuki mi trascinò al tavolo imbandito e mi costrinse ad assaggiare un po’ di tutto.

Solitamente, dopo un triste evento, le persone tendono a dimagrire.
Io, invece, avevo guadagnato qualche chilo e adesso potevo vantare un peso adatto ad una diciottenne.
Non ero più piatta come diceva Ayato.
Sicuramente avevano contribuito alla causa gli abbondanti pranzi, preparati in casa Mukami.
E in generale avevo capito che, se volevo continuare a donare il mio sangue, dovevo impegnarmi di più per restare in forze.

“Era tutto buonissimo!” mi complimentai con Yuki.
“E non finisce qui – commentò la bionda – sarà meglio che trovi qualcosa da indossare, perché stasera usciamo!”
La guardai decisamente sorpresa: non ero dell’umore adatto per uscire, ma lei aveva messo tanta dedizione ad organizzare questa giornata.
“Non so… dovrei chiedere a Reiji.”

Annunciai, lanciando un’occhiata al vampiro, che ovviamente sorseggiava una tazza di tè.
Ma questo guardò altrove, con nonchalance.
“È d’accordo, a patto che rientriamo per le undici, Nicole ci raggiungerà!”
“Non so che dire… - dichiarai con un sorriso stampato in faccia – … grazie Yuki.”
La mia amica mi abbracciò di nuovo.
“Te lo meriti.”
Sciolse l’abbraccio.
“Ma adesso bando alle ciance, andiamo in camera tua!”
Annuii e ci avviammo su per le scale.

Mi resi conto solo successivamente che Ayato ci stava seguendo, mentre trangugiava quantità inverosimili di Takoyaki.
Entrammo tutti e tre nella mia stanza e sia il vampiro che Yuki si accomodarono sul letto.
“Adesso prova qualche vestito e facci vedere!”, mi incoraggiò la bionda.

Iniziai a frugare nell’armadio, non facevo shopping da tempo immemore e, l’ultima volta che avevo messo piede in un centro commerciale, ero stata sequestrata da quattro vampiri.
Tuttavia ero felice che fosse accaduto.
Forse avrei dovuto comunicare anche a loro che oggi era il mio compleanno, ma non avevo intenzione di festeggiare e tanto meno immaginavo che avrei ricevuto questa sorpresa da Yuki.

Pensando ai Mukami, mi tornò in mente che conservavo un abito nell’armadio.

Estrassi il vestito a fiori che riservavo per questo giorno, quello che mi aveva regalato Kou, convinta che non avrei avuto l’occasione di indossarlo.
Andai in bagno per cambiarmi: non che mi vergognassi di Yuki, piuttosto del rosso seduto al suo fianco.

Adesso, con qualche chilo in più, il vestito mi calzava perfettamente.
Quando uscii dal bagno, la mia amica proruppe con uno “wow”.
Ayato continuò a mangiare le polpette di polpo, indisturbato.

“Come sto?”
“Ti sta a pennello!”,  annunciò Yuki.
E così il suo sguardo ricadde per un brevissimo istante sul suo outfit: indossava un semplice paio di jeans e una t-shirt.
“Sai, credo di avere qualcosa anche per te!”, dichiarai, frugando nel cassetto.
“Oh ma non devi preoccuparti!”, mi rassicurò lei con tono gentile.
Tuttavia la misi a tacere con un gesto della mano: lei mi aveva aiutata tanto, era il minimo che potessi fare per ricambiare.

Finalmente, tirai fuori un abito che ricordavo di aver portato da casa: era un vestito abbastanza semplice, a quadri bianchi e celesti, che di certo avrebbe messo in risalto il colore degli occhi di Yuki.
“Provalo!” le dissi.
Giurai di aver notato uno sguardo incuriosito da parte del vampiro.

La mia amica impiegò pochi minuti a cambiarsi e, come avevo immaginato, l’abito aderiva perfettamente alle sue forme.
Tamburellai le dita sulla guancia e capii cosa mancava: avvolsi una fascia bianca intorno alla sua vita.
“Ecco fatto, stai benissimo!”
Yuki mormorò un timido grazie e i suoi occhi corsero ad Ayato che, effettivamente, la stava osservando.

“E tu che ne pensi?” gli domandai, cogliendolo di sorpresa.
“Si non è male.”, confessò.
Era sempre divertente vedere il grande Ayato Sakamaki in imbarazzo come una scolaretta.
“Sistemiamo i capelli e potremo uscire!”
Yuki annuì e mi aiutò a legare la mia chioma indomabile in uno chignon.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

UNA YUKI CRESCIUTA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'ABITO DI MITSUKO

 

 

 

 


 

 

 

 

L'ABITO DI YUKI

 

 

 

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Diabolik Lovers / Vai alla pagina dell'autore: Nephertiti