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Autore: NargilliRosa    14/08/2020    2 recensioni
What if? comedy musical durante il IV anno (alternativo)
“È un incarico molto delicato e importante. Chi di voi se la sente?”
“Ehm, ehm”.
Il Ministro della Magia sorrise. Sì, Dolores Umbridge era proprio la persona adatta per ricoprire quel ruolo.

[Dolastor, Druna, Nensy, accenni Piton/Minerva]
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Alastor Moody, Dolores Umbridge, Draco Malfoy, Luna Lovegood, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Luna, Minerva/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Fare lezione il giorno del Ballo fu un’impresa per i professori. La maggior parte, tra cui Vitious e la Sprite, vi avevano rinunciato, alcuni come Minerva e Piton erano riusciti a proseguire solo facendo fioccare punizioni e detrazione di punti a ogni Casa – Piton arrivò persino stoicamente a sottrarne trenta a Serpeverde. L’unica lezione che proseguì in modo abbastanza tranquillo fu quella riservata alle prove del musical, anche se i soli che si offrirono di provare furono Cedric e Cho che fino ad allora non si erano mai esibiti nella loro Master of the House.

“Ehm ehm, carino signor Diggory, ma direi fin troppo. Thenardier è un uomo viscido, meschino, interpretato da lei finirebbe per distogliere l’attenzione dal vero protagonista che dovrebbe catturare tutti gli sguardi”.

“Professoressa, non si preoccupi, dubito che Diggory possa surclassarmi” si intromise Draco prontamente, dopo aver alzato la mano da alunno modello.

“Ehm veramente parlavo dell'ispettore Javert” precisò Dolores, prima di dare un colpo energico sulla cattedra. “Bene, basta così. Andatevi a preparare per il ballo, finiamo prima oggi”.

Mentre la classe si disperdeva, la professoressa si alzò in piedi canticchiando tra sé e sé con aria stranamente spensierata, attirando inevitabilmente il sospetto del suo collega.

“Che accidenti ha fatto, professoressa? C’è qualcosa che vorrebbe dirmi?” la affrontò, credendo di essere poco diretto.

“Oh, beh, che la signorina Chang è terribile come Signora Thenardier. Ci avrei visto benissimo la mia ex compagna di Hogwarts Bellatrix Black, ma ci si accontenta con quel che si ha”.

Alastor tentò di ignorare il riferimento alla spietata mangiamorte – se avesse fatto caso a tutte le assurdità che uscivano dalla bocca di quella donna si sarebbero uccisi ben prima della messa in scena del musical – e proseguì nella sua investigazione.

“Intendevo in merito al Ballo”.

“Oh” esclamò lei, alzando finalmente lo sguardo su di lui. “Ehm nulla, suppongo, si diverta con la professoressa McGranitt”.

“Ma veramente...”

“Ho sempre pensato ci fosse del tenero tra lei e Piton, ma se Minerva viene al ballo con lei invece...”.

“Se solo mi ascoltasse, strega, lei”.

“Bene, la saluto, professor Moody. A stasera!”

 

“Paciock? Sul serio?”

“Se vuoi prendermi in giro perché vado con un Grifondoro, Blaise, sappi che” iniziò Pansy, ma Zabini non la lasciò terminare.

“Niente affatto, so bene che alcuni Grifondoro possiedono un certo… fascino” scandì divertito. “Non pensavo fosse il caso di Paciock, certo, ma anch’io ho invitato una Grifondoro”.

Pansy spalancò gli occhi, stupita dalla notizia. In effetti non si era chiesta con chi sarebbe andato Blaise, forse dando per scontato che avrebbe scelto Daphne Greengrass. La verità era che non le importava – o meglio, non le era importato fino a un istante prima. “Davvero? E chi avresti invitato?” domandò, versandosi dell’altro succo di zucca.

Il ragazzo ghignò. “Non sono affari tuoi”.

“Oh, capisco. Non ha accettato” affermò lei senza battere ciglio, tornando a sorseggiare con interesse la propria bevanda.

Il sorriso di Blaise, tuttavia, non vacillò. “Non ancora,” concesse. “Ma a giudicare dall’occhiata che sta rifilando a quel tonto del suo amico, lo farà presto. Scommetto che lui non si è neanche reso conto di avere a che fare con una ragazza”.

Pansy non reagì a quest’ultima dichiarazione, perdendosi in altri pensieri. Draco si era seduto più in là quella sera, accanto a Tiger e Goyle. Il suo piano per farlo ingelosire attraverso Paciock era, fino a quel momento, fallito miseramente. Le era persino giunta voce che si fosse esibito in un duello canoro con un altro ragazzo pur di portare Lunatica Lovegood al ballo con sé! Non riusciva proprio a capirlo. Che non si fosse reso conto di avere già una ragazza accanto, come asseriva Blaise, o forse interpretare Marius aveva un effetto nocivo sugli interpreti? Venivano contagiati dalla cecità del personaggio, magari.

Posò il calice e sbuffò irritata.

A stranirla davvero non era che Draco non avesse pensato di invitarla al Ballo – era piuttosto che, se si permetteva di essere sincera almeno con sé stessa, non le dispiaceva poi così tanto.

 

Il Ballo iniziò ufficialmente alle 19.30. Studenti e professori, agghindati al meglio e quasi tutti accoppiati in modo più o meno casuale, cominciarono ad affacciarsi in Sala Grande e a fare i primi giri di valzer. Tuttavia, il primo momento davvero alto della serata giunse solo alle 20, quando un mago distinto e particolarmente attraente varcò la soglia. Il ballo in corso rallentò considerevolmente, le ragazze cominciarono a sospirare eccitate e i ragazzi a indicare curiosi; tutti conoscevano l'ospite a sorpresa della festa: era il politico del momento e vincitore del Premio Miglior Sorriso dell'anno, il segretario Joseph Earl! E la sorpresa per la sua apparizione non fu nulla rispetto alla scoperta di chi fosse la sua accompagnatrice, visto che Joseph procedette spedito con la sua sconvolgente eleganza fino a fermarsi proprio davanti alla professoressa Umbridge.

“Dolores, mia cara, sei incantevole come sempre!” esclamò con la sua voce naturalmente seducente, senza la minima traccia di ironia.

“Oh, Joseph, caro, sei venuto alla fine!”

“Ero all'estero per trattare con la comunità magica italiana quando ho ricevuto il tuo gufo, ma per una vecchia amica questo e altro, mi sono liberato subito”.

Sotto lo sguardo attonito dell'intera Sala – invidioso quello delle ragazze, curiosamente irritato quello del professor Moody – i due iniziarono ben presto a volteggiare in pista. Ballarono almeno per dieci balli in tutta la serata e sedettero poi sempre vicini – una vicinanza che permise al nuovo arrivato di comprendere in una manciata di ore molto più di quanto lei avesse capito in mesi interi.

“Dolores, sbaglio o hai iniziato una frequentazione con qualcuno?”

La strega lo fissò autenticamente stupita e smise anche di ballare per qualche secondo. “Ehm ma che dici mai, Joseph caro?”

“Suvvia, Dolores, ti conosco dai tempi in cui abbiamo elaborato insieme i decreti per la distanza sociale per il contenimento dell'emergenza vaiolo di drago!” la interruppe lui con una risatina soave e allo stesso tempo il tono fermo di chi sa farsi ascoltare.

“Io non ho ehm davvero idea a chi tu... ti riferisca”.

“Allora, perdonami, ma devo proprio fare nome e cognome: Alastor Moody detto Malocchio!”

A quel nome, la Umbridge avvampò e ridacchiò nervosamente nel tentativo di dissimulare il confuso mix di emozioni che l’aveva colta.

“Ehm, devi perdonarmi, Joseph caro” dichiarò, dopo aver controllato l’ora, “ma è arrivato il momento di annunciare l’evento principale della serata. Il mio ehm momento!”

Erano le undici, quando Dolores si portò – sola – al centro della Sala e tossicchiò. La maggior parte degli studenti continuò a ballare, ignorandola, ma gli attori del suo corso riconobbero subito il segnale e iniziarono a muoversi. Anche Moody, brontolando tra sé e sé, si avviò verso Malfoy e Lovegood.
   
 
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