“George!” dissero insieme la riccia e il rosso, poi quest’ultimo andò verso il fratello e gli regalò una pacca sulla spalla. “Vecchio mio, ce ne hai messo di tempo. Ma dimmi, come sta la tua dolce metà?” disse con un ghigno a 32 denti. I fratelli si scambiarono uno sguardo di intesa finchè poi George parlò:” sta bene, anzi, a cena vorremmo parlarvi di una cosa. Ma dovrete aspettare, anche tu caro il mio gemello!” Fred guardò il fratello e si mise una mano sul cuore con fare teatrale:” tu stai cercando di nascondere qualcosa a me!? Mi ferisce molto la cosa” detto ciò si girò verso Hermione che per non sentirsi esclusa parlò:” non vediamo l’ora che sia stasera per scoprire questa notizia!”. Detto ciò George salutò con un gesto del capo e si smaterializzò. Nuovamente soli. Stava quasi diventando un’abitudine ed Hermione non era convinta che non le piacesse. “Per oggi è tutto! Direi che sei stata fin troppo brava Mione, che ne dici di tornare a casa e mangiare qualcosa?” a quelle parole la riccia annuì, era stata così tanto presa dal negozio che tutti i suoi pensieri si erano volatilizzati, persino quello della fame. “Molto volentieri!”. Più tardi quella sera, a tavola erano riuniti: i signori Weasley, Ginny, Harry, Fred, George, Angelina e Hermione. Mangiarono tutti chiacchierando, si era creato come un velo sottile di serenità finchè George non si alzò in piedi. “Miei cari famigliari, volevo fare un annuncio speciale, a settembre io e Angelina ci sposiamo”. Tutti rimasero fermi, alcuni increduli, altri convinti che fosse uno scherzo. Mamma Molly scoppio in un pianto di gioia e andò subito ad abbracciare la futura nuora. “Ma come, non avete mai accennato a nulla prima di questa sera…” chiese Ginny confusa, ma le sue parole si bloccarono quando vide le mani di Angelina sulla sua pancia. “NON CI CREDO STO PER DIVENTARE ZIA!” a quelle parole tutti si girarono verso Angelina che venne ricoperta da baci e abbracci mentre Fred si avvicinava a George. “E così diventerai padre, e bravo il mio gemello!” disse abbracciandolo. “Eh già, chissà anche tu magari troverai l’amore e farai le mie stesse follie, o forse lo hai già trovato” ghignò il gemello indicando con un cenno del capo Hermione che parlava animatamente con Angelina. “Ma che dici? Io e Hermione?!” cercò di dire Fred. “Fratello potrai mentire a te stesso ma non a me. Non pensare che io mi sia dimenticato della cotta che avevi per lei quando era al quarto anno!” Fred restò in silenzio, ricordava quell’anno. Vederla con Victor le aveva fatto capire la gravità dei sentimenti che provava per lei, ma non poteva farci nulla, lei era destinata a stare con Ron. Eppure Ron ora non c’era, era un capitolo chiuso della vita della riccia. Possibile che fosse un segno del destino? Quella sera, mentre tutti erano a dormire Hermione e Ginny si trovavano nella camera di quest’ultima mentre uno spensierato Harry dormiva beatamente sotto le lenzuola bianche. Ma la loro attenzione non era di certo per il bambino sopravvissuto, ma per due teste rosse e identiche che camminavano nell’erba. “Hai visto Fred stasera? Sembrava diverso. Penso che il matrimonio di nostro fratello lo spaventi, forse pensa che allontanerà George da lui” disse pensierosa la sorella. “Penso che abbia solo bisogno di un po’ oiù di tempo per metabolizzare la cosa…” disse Hermione pensierosa. “Non è strano vederli in abiti diversi?” disse una ginny ridacchiando. Solo allora Hermione si rese conto che George indossava dei pantaloni neri, una maglia arancione e una felpa bianca mentre Fred dei jeans scuri e una polo bianca. “Penso che sia stupido da parte di Fred non indossare una felpa!” disse Hermione scuotendo il capo. A quelle parole Ginny si girò. “Dimmi il tuo segreto”. Hermione senza capire di che diamine stesse parlando rimase zitta per qualche secondo, poi parlò:” quale segreto?”. “Oh andiamo lo sai di cosa sto parlando, nemmeno nostra madre è in grado di riconoscerli!”. Le ragazze si scambiarono degli sguardi, infondo aveva ragione Ginny. Come faceva a sapere che quello era Fred? Eppure qualcosa dentro di sé era certo che quello fosse il gemello giusto. “Non lo so Ginny … lo so e basta” disse Hermione alzandosi per tornare in camera sua. “Herm, qualunque uomo il tuo cuore scelga, io ti vorrò bene lo stesso”. Detto ciò Ginny si infilò sotto le coperte lasciando la mente della riccia piena di domande a cui non sapeva rispondere.