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Autore: Exentia_dream2    19/08/2020    1 recensioni
Terza parte di "Since i Kissed you".
Ritroviamo Hermione e Draco due anni dopo la fine dei loro studi a Hogwarts e ripartiamo quasi da dove li avevamo lasciati.
Si incontreranno ancora? Sono davvero riusciti a rassegnarsi a quello che è successo?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Cinque Giugno.

《 Non m'importa 》aveva risposto quando Blaise gli aveva detto del ritorno di Hermione a Londra.

《 Ha pubblicato un libro 》l'amico gli aveva parlato come forse avrebbe fatto con un bambino, scandendo bene ogni parola per imprimergliela bene nella mente. 《 Credo non sia sola. 》

Più Blaise parlava e più Draco sottolineava il fatto che a lui, della Granger, non importasse più niente, che aveva smesso di amarla nel momento in cui aveva deciso di lasciare Hogwarts. 

《 Non è vero: sei andato via per permettere a lei di andare avanti con la sua vita senza di te. Anche questo è amore. 》

《 No, non lo è. 》

Però, alle tre di notte, Draco era in piedi di fronte alla finestra a bovindo, l'ennesima sigaretta tra le mani e i pacchetti vuoti sul pavimento. 

Guardava il cielo e forse sperava che lo inghottisse, perché non c'era stata una sola parola che non gli avesse crepato il cuore; se ne stava immobile, senza nemmeno battere le ciglia e lei chissà dov'era.

Si smaterializzò nell'appartamento di Blaise lo trovò già pronto ad accoglierlo.《 Chi è? 》

《 Non lo so. 》

《 PERCHÉ CAZZO ME L'HAI DETTO? 》

Ma l'altro continuava a rimanere in silenzio, gli occhi fissi nei suoi e una punta di dispiacere ad animarli, perciò lui cominciò a camminare per il salone, portandosi di tanto in tanto una mano a spostare i capelli dalla fronte: sembrava che la voglia di restare immobile che gli aveva riempito le ossa nella sua casa lo avesse abbandonato e il fatto che anche Aria adesso fosse lì non riuscì a calmarlo. 

Blaise si sedette sul divano, i gomiti sulle ginocchia e le mani a pugno vicino alla bocca. 《 Hai detto che non t'importava. Allora perché sei qui? 》

Questa volta, fu lui a non parlare. Come poco prima, rimase in piedi di fronte alla finestra e guardò il cielo. 《 Infatti non m'importa di lei, ma di lui. 》

《 Hai cambiato sponda? Forse dovrei tenere il mio culo lontano da te… 》

《 Non ho detto questo. 》

Quando sentì una mano posarsi sulla sua spalla, Draco mosse impercettibilmente il viso perché aveva imparato durante il corso per diventare Auror a non mostrare le proprie emozioni, a non spaventarsi per i gesti improvvisi. 《 Draco 》la voce di Aria lo fece rilassare un po'. 《 Non devi vergognarti se provi ancora qualcosa per lei. 》

《 Cosa ne vuoi sapere… 》

《 Non so niente, è vero. Però dovresti ricordarti che mi sono innamorata di Blaise pur avendo passato una sola notte insieme e, nonostante questo, non riuscivo a dimenticare quello che provavo per lui. 》

《 È diverso. 》

《 Lo è sicuramente, ma io ti ho visto la notte di Capodanno. E ho visto come la guardavi. Sei trasparente, molto più di quello che credi e puoi fregare gli altri, ma noi ti conosciamo fin troppo bene. 》ed era vero: durante gli anni, Aria e Blaise gli erano stati accanto nei momenti più bui e lei aveva conservato il biglietto dei desideri di Hermione quando lui aveva deciso di bruciarlo. Pensò che prima o poi avrebbe dovuto ringraziarla. O maledirla per quanto fosse brava a scavargli dentro senza che lui se ne accorgesse.《 Te ne pentiresti. 》gli aveva detto, prendendogli quel pezzo di carta dalle mani. 

Draco fece un passo indietro e andò a sedersi accanto a Blaise《 Perché me lo hai detto? 》

《Credevo dovessi saperlo. 》

《 No, non avresti dovuto. 》

Durante i nove giorni prima dell'esame finale per diventare Auror, Draco aveva sostenuto vari test che avevano sostituito gli esami dei G.U.F.O. che non aveva fatto a Hogwarts a cui erano preceduti lunghe ore di studio ed allenamento. Li aveva superati tutti con voti altissimi e Rufus Scrimgeour si era trovato in più di un'occasione a complimentarsi con lui, dicendogli che forse in passato aveva sbagliato a rifiutare la sua candidatura più di una volta《 Credo che lei diventerà un ottimo Auror, signor Malfoy. E complimenti per il nuovo tatuaggio. Ha un significato in particolare? 》

《 No, non significa niente. 》mentì senza un briciolo di senso di colpa e pensò che anche questa fosse un'abilità fondamentale per svolgere bene il suo lavoro.

《 E come mai ha scelto proprio questo? 》

《 Era l'unico in grado di coprire per intero il Marchio Nero. 》

《 Domani è il gran giorno. 》

《 Già. 》

《 Non è da me chiederlo, ma lei è stato un caso particolare dal primo momento in cui ha messo piede qui. Come si sente? 》

《 Pronto. 》

《 Dopo mesi, signor Malfoy, devo concordare con quello che mi ha detto durante il nostro primo incontro:  i figli non seguono sempre l'esempio dei genitori. Lei potrà anche avere gli occhi di suo padre, ma quello che li anima è del tutto diverso. 》

《 Lo prendo come un complimento. 》

《 E fa bene, perché lo è. 》

Nel tardo pomeriggio, dopo una chiacchierata che lo aveva avvicinato di più alla redenzione che cercava, Draco si smaterializzò fuori la porta d'ingresso del Manor e passeggiò tra i giardini, le mani nelle tasche e gli occhi pronti a catturare ogni singolo particolare del luogo in cui era cresciuto. 

Per la prima volta, da quando ne aveva memoria, tra quei viali e le ombre della villa, non si sentì una merce di scambio né una persona che lasciava scegliere agli altri cosa fare della propria vita: metteva i piedi uno dopo l'altro sul selciato ed aveva l'impressione di essere un uomo nuovo.

Trovò sua madre seduta su una sedia a dondolo, sotto al gazebo del roseto che aveva voluto arredare come se fosse stato un piccolo salottino.《 Per gli ospiti estivi 》gli aveva detto, ma da tempo nessuno metteva più piede al Manor, perché il cognome dei Malfoy aveva perso prestigio ed importanza soprattutto dopo la mancata incarcerazione di Lucius.

Draco si accomodò su una piccola poltrona di fronte a Narcissa e si meravigliò del candore che la circondava.《 È tutto bianco. 》

《 Come la purezza. 》

《 Caratteristica che non ci appartiene per niente. 》

La donna sorrise appena.《 Se ci fosse stato tuo padre qui, ti avrebbe detto che la purezza è una caratteristica che ci distingue dagli altri, perché noi siamo dei Purosangue. 》

Anche lui sorrise, poi si sistemò sulla poltrona e portò le mani dietro la testa. 

I lunghi istanti di silenzio tra lui e sua madre non lo avevano mai messo in imbarazzo, perché Draco sapeva che proprio in quel modo si potevano dire le parole più belle, quelle che non avevano bisogno di essere urlate per assumere importanza.

《 Qualche anno fa ti ho fatto una richiesta, la ricordi? 》lui non rispose. 《 Ti avevo chiesto di creare un'occasione per essere felice. Lo hai fatto? 》

《 Ci sto provando. 》

《 Non vorrei ci fossero altri segreti tra noi. 》

Draco scosse leggermente la testa, pensando che non aveva detto a nessuno le aspettative che aveva sul suo futuro, la voglia di non vedere più la faccia di Lucius, di allontanarsi quanto più possibile da quel passato che lo aveva comunque macchiato.

Narcissa sospirò profondamente e posò gli occhi sul figlio.《 Dietro il terzo scaffale della biblioteca c'è una camera segreta, la troverai spostando il quarto libro sulla prima mensola. Lì c'è una Giratempo molto potente e altri manufatti pericolosi. 》

《 Perché me lo stai dicendo? 》

《 Prima di arrestare tuo padre, dovrai dimostrare la sua colpevolezza. 》

《 Ma cosa… 》

《 C'è molto più di quello che tu credi e di ciò che hai visto crescendo qui. 》

《 Potresti finire ad Azkaban anche tu. 》

《 Ed è una cosa che mi spaventa molto, ma con la Giratempo puoi provare anche la mia innocenza. 》

《 Credi davvero di esserlo? Innocente? 》

《 Non del tutto. Siamo molto più simili di quanto possa sembrare, Draco. 》

《 Come lo sapevi? 》

《 Sono sempre stata una brava Legilimens, figlio mio. Tanto quanto tu sei un ottimo Occlumante. Ma io sono tua madre, riesco a conoscere i tuoi desideri anche solo guardandoti in viso. 》

Fu in quel momento che Draco abbassò le difese della sua mente, lasciando che la donna di fronte a lui conoscesse anche tutte le sue domande, le sue più grandi paure e Narcissa chiuse gli occhi perché si sentì investita dalla portata di quei pensieri, poi sporse in avanti per prendergli le mani.《Stai facendo la cosa giusta. 》

Draco vide in sua madre la stessa donna che due anni prima era salita in camera sua e gli aveva parlato dell'amore.

Posò lo sguardo sulle loro dita intrecciate che sembravano stipulare un Voto Infrangibile, come se in quella stretta entrambi stessero facendo fluire i sentimenti che non erano mai stati in grado di dimostrare e si lasciò andare alla sincerità più profonda.《 Ho fatto un viaggio bellissimo, qualche tempo fa… Non sono mai più veramente tornato da quel posto. 》

Narcissa accennò un sorriso: ricordava bene la notte in cui per la prima volta aveva visto suo figlio ribellarsi a Lucius e lo aveva visto cadere a pezzi nonostante fosse steso sul suo letto.《 Quel cuore batte ancora e forse ci sono ancora strade da percorrere. 》

《 Se invece fosse tutto franato? 》

《 Hai sempre avuto delle mani bellissime, ma a volte per riavere quello che si è perso bisogna lavorare, scavare tra le macerie ed avere la pazienza di far correre il tempo a suo piacimento. 》

Draco quella notte non riuscì a dormire, sopraffatto dal discorso con sua madre e dall'emozione perché era ad un passo dal realizzare un sogno che si era fatto strada in lui nel corso degli anni. 

Continuava a fissare il soffitto e ricordò le volte in cui lo faceva ad Hogwarts, quando Voldemort gli aveva dato il compito di uccidere Silente e lui aveva cominciato a vedere gli ideali con cui era cresciuto barcollare davanti ai suoi occhi.

Toccò in punta di dita il tatuaggio che copriva il Marchio Nero e si chiese se questo avrebbe fatto di lui un uomo e basta, se la parola Mangiamorte lo avrebbe sempre preceduto in quel futuro che aveva scelto da solo e che al momento gli sembrava una delle poche scelte giuste fatte in tutta una vita di errori.

Quando l'alba illuminò il cielo, Draco la accolse come fosse stata una mano pronta a salvarlo dal suo buio, perché finalmente era arrivato il giorno del suo riscatto, il giorno in cui avrebbe dimostrato a se stesso e all'intero mondo magico che lui poteva essere una persona migliore e che non poteva essere un cognome a definire un individuo, perciò si vestì in fretta e si presentò al dipartimento Auror.

Si sedette su una panchina in attesa che qualcuno lo chiamasse, poi Harry gli si avvicinò e lo salutò con la mano.《 Ci siamo, eh? 》

《 Già. 》

《 Andrà tutto bene. 》

《 Non ne ho alcun dubbio, caro amico 》 gli disse, provando ad imitare il tono di voce che mesi prima Harry aveva usato con Rufus.

《 Malfoy, ascolta… forse non è il momento giusto, ma dovresti sapere… 》

《 Lo so già. 》

Il cinque Giugno, Draco Malfoy era entrato a far parte del corpo degli Auror con i risultati più alti del corso, occupando immediatamente le prime linee.

Di nuovo, Harry gli strinse la mano.《 A proposito, buon compleanno. 》

《 Grazie. 》

Quel pomeriggio, Aria lo aveva invitato nella sua sala da tè e l'aveva riservata unicamente ai festeggiamenti per l'incarico appena ottenuto.《 Non dovevi 》le aveva detto con un sorriso.

《 Draco Malfoy, adesso siamo soli, per questo mi sento libera di parlarti come avrei sempre voluto fare. Siediti. 》

《 Fai davvero paura. 》

《 Non fare lo stupido e ascoltami. Io non riesco davvero a capire cosa abbia significato per voi questa guerra, ma so che Blaise tutt'ora a volte si sveglia a causa degli incubi. Avete avuto tutti coraggio a cambiare le vostre prospettive, ma tu sei stato il più coraggioso perché hai preso in mano le redini della tua vita e so che questa scelta ti porterà a perdere parte della famiglia, ma voglio che tu non ti senta solo, perché ci sono io e ci sono i tuoi amici e potrai sempre contare su di noi. Perciò, tutto questo, è un merito che ti sei guadagnato. Ah, e tranquillo: oggi non ci sarà nemmeno una goccia di tè nei bicchieri: solo alcol. Ho fatto una gran scorta di Whisky incendiato. 》

《 Incendiario 》la corresse.《 E grazie. 》

Aria scosse il capo.《 Non devi ringraziarmi: è come se fossi diventato mio fratello in questi anni e sono davvero felice di vedere uno dei tuoi sogni realizzati. 》

《 Non sono tipo da gesti affettuosi. 》sembrò quasi giustificarsi alla reazione che aveva avuto al suo abbraccio.

《 Lo so. E non m'importa, perché lo vedo dai tuoi occhi che sei felice. 》

Ed era vero: Draco Malfoy, quel giorno, sembrava avesse messo da parte tutto ciò che lo rendeva triste ed aveva indossato il suo sorriso migliore. 

In un ultimo attimo di malinconia, si chiese se lei fosse stata fiera di lui, se avesse appoggiato le sue scelte.

《 SORPRESAAA! 》





《 Non potremmo rimandare di qualche giorno? 》

《 Assolutamente no: la casa editrice è stata chiara e vuole che l'uscita del libro avvenga il cinque Giugno. 》le aveva risposto Gale con tono severo, anche se poi le aveva accarezzato la guancia.《 C'è qualcosa che non va? 》

《 Solo… quello è il giorno del compleanno di una persona che per me è stata davvero importante. 》

Hermione cominciò a tormentarsi le dita, in quel cipiglio di dispiacere che il viso non riusciva a nascondere: non vedeva l'ora di far conoscere il suo libro anche a Londra, ma farlo in quel giorno le sembrava un atto di rivalsa sulla vita di Draco, anche se non stavano più insieme, anche se era stata lei a lasciarlo e lui a mettere un punto definitivo alla loro storia.

Gale appoggiò il mento sulla sua spalla, le labbra a baciarle l'orecchio.《Allora fa come se questo sia un regalo da parte tua. 》

《 Io non… 》

《 Se questa persona è stata davvero importante, Miò… 》

《 Gale, ti prego, non chiamarmi in questo modo. 》

《 Non ti piace questo abbreviativo? 》

Lui mi chiamava così. 》

《 Parli di tuo padre? 》Hermione negò con la testa e lui le si sedette di fronte.《 Non è un problema: ho già incontrato una donna che aveva una storia importante alle spalle. 》

《 E cos'è successo? 》

《 Non è finita bene, ma non ho smesso di crederci e questo non cambierà le cose tra noi: ho ancora voglia di conoscerti. 》

《 Ci sono davvero tante cose che non sai di me, Gale. 》

《 Beh, allora spero di avere tempo per scorpirle. Ti chiedo solo una cosa: sii quanto più sincera possibile con me. 》

《 Va bene. 》

《 Ci vediamo domani. Passo a prenderti nel primo pomeriggio, così magari provi a rilassarti prima del firma copie. 》e, prima di andare via, le lasciò lo stampo di un bacio sulla bocca.

Hermione si concesse una lunga doccia con la quale sperava di mandar via il senso di oppressione che l'aveva quasi schiacciata al suolo nel momento in cui aveva scoperto la data di uscita del suo libro, ma l'acqua cadeva ai suoi piedi senza davvero lavarla e le tornò in mente quella notte sotto la pioggia, quando lei cadde in ginocchio sull'erba bagnata e lui la seguì.《 Tu sei dentro, sei con me in ogni cosa che faccio… E non averti intorno non vuol dire dimenticarti. 》le aveva detto quando la pioggia stava lasciando spazio ad un buio sereno, quel buio in cui le aveva lasciato una parte del suo cuore e se ne stava rendendo conto soltanto in quel momento, quando sentiva la sua voce e le sue mani addosso come se lui fosse stato lì, a bagnarsi con lei.

Fu una notte che non trascorse mai e lei aveva l'impressione che il tempo avesse rallentato fino a non scorrere più; di tanto in tanto guardava fuori dalla finestra e il cielo non cambiava mai colore.

Draher si avvicinò posandole il musetto sul naso e lei lo attirò a sé per accarezzargli la schiena.

Pensò di nuovo al nome che aveva dato al suo gatto, alle iniziali del titolo del suo libro e capì che Draco l'aveva segnata profondamente, molto più di quanto sarebbe mai stata capace di credere e di ammettere.

Grattastinchi, invece, dormiva acciambellato ai suoi piedi e non diede alcun segno di aver avvertito il disagio della padrona e lei sorrise al pensiero che il suo primo gatto le avesse sempre ricordato Ron, nei colori e nel carattere. 

Sentì le ossa spezzarsi nel momento in cui le parole che Ginny le aveva rivolto all'inizio del suo ultimo anno scolastico le riempirono la mente.《 Non hai mai lottato realmente per lui 》e mai come in quelle ore, Hermione capì che l'amica aveva avuto ragione dal primo momento, perché lei non aveva fatto altro che fare passi indietro ad ogni suo passo in avanti, ad allontanarsi ogni volta che lui si avvicinava. E decise che avrebbe riempito quei punti spezzati con tutta la forza che aveva in corpo, con l'affetto che le avrebbe dato Gale e l'immagine del viso dell'uomo le coprì le iridi come una calda coperta nei pomeriggi invernali.

Però, mezzanotte era passata da un minuto e lei si alzò per avvicinarsi alla finestra, guardò il cielo e le stelle. 

Le soffiò sulle labbra, quelle parole che le pesavano sul cuore.《 Buon compleanno, amore. 》

Si chiese se a Draco fossero arrivati i suoi auguri, in qualche modo o se, ad ogni carezza del vento, avesse mai pensato a lei; lo immaginò nel suo abito da sposo a giurare amore eterno ad una donna che non era lei.

Si chiese se avesse imparato ad amarla, Astoria e se lei fosse in grado di riempire il vuoto che lui aveva dentro. 

L'alba le toccò la pelle come una vecchia amica e Hermione sorrise, poi si avvicinò all'armadio ed indossò una giacca leggera ed un pantalone che le fasciava le gambe.

Sentiva l'emozione vibrare nei muscoli e le sembrava fosse passato solo qualche minuto, ma quando guardò l'orologio si rese conto che era quasi ora di uscire e si appoggiò al tavolo, respirò profondamente per stemperare la tensione che le impediva di pensare in maniera lucida.

Quando Gale bussò alla porta, Hermione sobbalzò dallo spavento e portò una mano al petto: il cuore batteva forte e lei sorrise, perché da troppo tempo il suo battito cardiaco sembrava solo appena accennato tanto che, a volte, si chiedeva se battesse davvero.

Accolse il suo ospite con la tensione scritta in viso e Gale le posò le labbra sulla fronte e le accarezzò le mani《 Sei pronta?》

《 No. 》

《 Stai tranquilla. Vedrai, andrà tutto bene.》

I primi a presentarsi in libreria furono Harry e Ginny, seguiti quasi immediatamente da Ron e Lisa.

Hermione aveva conosciuto Lisa durante la replica del Ballo del Ceppo e l'aveva trovata adatta a Ron dalla prima occhiata, perché sembrava sempre pronta a farlo ragionare prima di agire.

Ginny le sorrise《 Come ti senti? 》

《 Divisa a metà. 》

《 Tra? 》

《 Tra la me che non vede l'ora di far conoscere il suo libro e la me che vorrebbe bruciarlo. 》

《 C'è un ma? 》

《 No. Solo, oggi è il suo compleanno. 》

《 Pensi ancora a lui… 》

《 Gale mi farà stare bene. 》

Ginny abbassò lo sguardo, poi le porte della libreria si aprirono ed almeno cinquanta persone si avvicinarono alla scrivania su cui faceva bella mostra di sé Mud's Girl.

La copertina era nera, con la stampa di una bocca e una mano sporca di fango: Hermione la guardò fiera, perché era stata lei stessa a sceglierla.

《 Signorina Granger, 》una donna alta e magra sollevò la mano per farle una domanda 《 nel suo libro parla di magia, giusto? 》

《 Sì. 》

《 Da cosa ha preso spunto per scriverlo? 》

《 Da una serie di sogni che ho fatto qualche anno fa. 》

《 E la storia d'amore? È un'invenzione o una sua esperienza personale? 》

Quella domanda le sembrò un coltello che si conficcava nello stomaco e, forse, soltanto in quel momento Hermione si rese conto di aver raccontato di Draco, di quello che li aveva uniti e di quello che li aveva separati.《 Credo sia il tipo d'amore che ogni donna vorrebbe vivere. 》

《 Cosa ha da dire riguardo all'epilogo di questo libro? 》

《 Niente, perché non voglio rovinare la lettura a chi non ha ancora sfogliato nemmeno una pagina. 》

L'intervista proseguì per almeno venti minuti, durante i quali erano intervenuti un altro paio di giornalisti, poi Hermione impugnò una penna con cui cominciò a lasciare dediche e firme a chi lo richiedeva.

《 È stato bellissimo 》ammise a fine serata e Gale le sorrise con quella dolcezza che riusciva sempre a disarmarla.《 Grazie di tutto. Non so come avrei fatto senza di te. 》

《 Te lo dirò io, allora: avresti pubblicato il tuo libro con la stessa casa editrice, avresti ottenuto lo stesso successo, ma forse non sarei stato io a riaccompagnarti a casa. 》

《 In realtà, non volevo sapere cosa sarebbe successo se non ci fossi stato tu, ma preferisco di gran lunga questo all'eventualità che mi hai descritto. 》

Nonostante fosse Giugno, la sera regalava ancora un venticello abbastanza fresco da cui Hermione preferiva coprirsi e pensò che aveva fatto bene a scegliere quel completo; per un attimo credette anche che quel soffio di vento fosse la risposta di Draco ai suoi auguri, ma scosse la testa ed aprì la porta di casa. 

Tentennò un po' di fronte allo sguardo di Gale e lui le sorrise ancora.

Hermione ricambiò il sorriso.《 Ti va di entrare? 》

《 Mi piacerebbe davvero tanto, Hermione, ma no: non sei ancora pronta. 》le lasciò un bacio leggero sulle labbra e lei si avviò in camera da letto dove, ancora una volta si avvicinò alla finestra per guardare il cielo.

Erano passati due anni da quando era andato via, eppure lui le abitava ancora dentro.



Angolo Autrice:

Eccomi qui, con il secondo capitolo.

Il cinque Giugno, come ben sapete, è il compleanno di Draco ed è stato un giorno importante sia per lui che per Hermione: entrambi hanno raggiunto dei traguardi importanti ed entrambi hanno dedicato un pensiero all'altro.

Chi ha letto Since I kissed you e Since I kissed you continued sa cosa hanno vissuto i protagonisti, cosa hanno affrontato, come si sono lasciati ed io credo fortemente che quando l'amore è vero non smette mai di viverci dentro.

In più, adoro pazzamente il personaggio di Gale e -nonostante questa sia una Dramione- lui avrà un ruolo davvero importante e spero che anche voi possiate affezionarvi a questo ragazzo d'oro.

Detto questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto e mi farebbe davvero piacere cosa ne pensate.

A presto. 






   
 
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