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Autore: Allen Glassred    19/08/2020    1 recensioni
Preciso: questa storia va letta come originale, non va ricollegata a nessuna opera pre esistente e per questo si trova in questa sezione.
Derek, Lidya, Scott, Styles, Jackson, Malia ed Allison sono un gruppo di amici: liceali all'ultimo anno e con ottimi voti, i giovani si preparano ad affrontare il college l'anno venturo. Ma una serie di inquietanti ed efferati omicidi sconvolge la cittadina tedesca: corpi fatti a pezzi vengono rinvenuti sempre più di frequente, ed una domanda sorge spontanea: chi può essere a commettere tali barbarie? Cosa succederà quando, una notte, Lidya scoprirà che uno dei suoi amici è un licantropo? Sarà lui la causa di tali omicidi, o c'è qualcun altro dietro? Intanto nell'ombra, un Alpha dai poteri immensi si sta muovendo per cercare una giovane da mordere e tramutare nella propria compagna, la " femmina Alpha " del suo branco e colei che darà alla luce gli " Omega " del branco. La troverà ben presto e proprio nel gruppo di amici, ma chi sarà delle tre fanciulle la prescelta?Allison, Lidya oppure Malia? Se volete scoprirne di più, non vi resta che leggere la storia. Spero che vi piacerà, baci!
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Pleine Lune '
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Lidya e Derek sono ancora insieme: infatti avevano deciso di far visita a Scott per vedere come stesse e se i graffi che l'Alpha gli ha procurato fossero guariti. Al loro arrivo tuttavia, ad accoglierli è semplicemente il padre del ragazzo. " Ragazzi, che piacere vedervi! Siete amici di Scott? ". Chiede. Lidya annuisce per poi prendere parola di li a poco.

" Si, è così: perdoni l'orario, signor Silber. Ma ci piacerebbe far visita a Scott, dopo quanto successo alcune notti fa ". Ammette la giovane mentre Derek rimane sempre in disparte, in silenzio. L'uomo annuisce mentre, di li a poco, una donna lo affianca: deve essere senza dubbio la madre di Scott.

" Suvvia Benjamin, un pò di buone maniere: perchè non fai accomodare i ragazzi? ". Chiede mentre, come ridestato da un sonno improvviso, l'uomo annuisce per poi spostarsi dall'entrata.

" Scusate, ragazzi: accomodatevi pure. Io andrò a chiamare Scott, nel frattempo volete bere qualcosa? Non so, un the, una bibita... ". Lidya annuisce e Derek fa altrettanto.

" La ringrazio, una bibita andrà bene ". Risponde la bionda fragola. La donna sorride cordialmente.

" Molto bene, torno subito ". Fa semplicemente per poi far cenno ai ragazzi di accomodarsi sul divano, cosa che loro fanno di li a poco. La donna dalla chioma corvina ritorna di li a poco con due bibite per i ragazzi ed una per sè, sedendosi sulla poltrona di fronte a loro. " Ditemi, come vi sentite? Insomma, dopo gli ultimi eventi... ". Fa semplicemente mentre, di li a poco, Derek decide di darle una risposta mentre Lidya sorseggia la sua bibita per mascherare il proprio turbamento: ricorda bene sia il primo che il secondo incontro che ebbe con l'Alpha, e deve ammettere che seppur con una certa fatica è riuscita a superare il trauma di quell'orribile notte, la seconda è ancora ben impressa nella sua mente ed ancora la turba parecchio.

" Noi stiamo bene ". Fa ad un certo punto Derek, guardando Lidya e rassicurandola mentre lei ricambia lo sguardo, sorridendogli grata all'amico di averla tolta dagli impicci. " Però ci siamo preoccupati per Scott: in questi giorni non si è fatto vivo, così... ". La donna annuisce un pò turbata. Sta per dire qualcosa ma, di li a poco, il marito ed il figlio scendono le scale. " Scott ". Lo chiama semplicemente Derek. Il ragazzo lo osserva un momento mentre il padre gli pone una mano sulla spalla.

" Sei sicuro che vada tutto bene? Io e tua madre avevamo pensato andare a fare una commissione e, ora che ci sono i tuoi amici qui con te, saremmo decisamente più tranquilli nel lasciarti qui assieme a loro. Ma se non vuoi, se non stai bene... ". il ragazzo annuisce per poi porre gentilmente una mano su quella del padre, sorridendo lievemente.

" Tranquilli, voi andate pure a fare le vostre commissioni. Sono in buone mani, come vedete ". Ed indica con lo sguardo i suoi amici. I coniugi Silber annuiscono alle parole del figlio, per poi decidere di uscire per quella commissione lasciando così il figlio assieme ai suoi amici. Il ragazzo dalla chioma mogano prende posto proprio dove prima era seduta la madre. " Ragazzi, grazie per essere venuti ". Fa semplicemente il bruno. Lidya sorride lievemente a quelle parole.

" Non ci devi ringraziare: tu sei nostro amico e, non vedendoti per tutto questo tempo, ci siamo preoccupati: stai bene? ". Chiede solamente la bionda fragola. Il ragazzo annuisce mentre Derek lo guarda, senza saper bene come comportarsi. In fine decide di fare la prima cosa che gli viene in mente, prendendo parola di li a poco.

" Sei sicuro? Voglio dire, non hai l'espressione di chi si sente bene. Se hai bisogno di confidarti, noi siamo qui ". Fa: non sarà certo particolarmente bravo con le parole, ma è del tutto sincero: vuole bene a Scott, oramai si è affezionato a lui ed a tutti quanti i componenti del loro gruppo. Se può fare qualcosa per aiutare o tirar su di morale qualcuno, è ben felice di poterlo fare.

" Derek ha ragione: non è che sei turbato per l'altra questione? ". Chiede poi Lidya. Scott alza subito lo sguardo verso di lei per poi sospirare pesantemente.

" Se ti riferisci al fatto di aver scoperto di essere stato adottato, beh... ". Si ferma, ripensando a quando, qualche tempo prima, i suoi genitori gli confessarono la verità sulle sue origini: lo trovarono quando lui era ancora in fasce, fu loro affidato e gli venne detto che la madre naturale lo aveva chiamato Scott. Fu chiesto loro di amare il piccolo e proteggerlo, come fosse figlio loro e, cosa più importante, fu loro chiesto di non fare domande circa i genitori biologici del piccolo. Gli fu solo spiegato che, per causa di forza maggiore, non si potevano occupare della creatura. Benjamin e Corinne Silber accettarono subito di prendersi cura del neonato: infatti, nonostante numerosi tentativi la loro unione non era mai stata coronata dalla nascita di un figlio, ed ora vedevano quel neonato come un dono dal cielo che, certamente, non avrebbero gettato al vento. " Sono dannatamente confuso ". Ammette poi Scott, prendendosi la testa tra le mani. " Il fatto è che non posso e non voglio rinnegare ciò che i miei hanno fatto per me: li amo con tutto il mio cuore, ma sono anche furioso per la loro menzogna. Avrebbero dovuto dirmi la verità molto tempo fa "- Lidya lo guarda per poi decidere: da prima non sa bene che cosa dire di fronte alle parole del suo amico, cariche di un'evidente disperazione e confusione. In seguito tuttavia, riesce a parlare liberamente.

" Forse non te ne hanno parlato per timore della tua reazione, o perchè temevano di ferirti o crearti un trauma. Ti suggerisco di pensare bene a ciò che vorrai fare, e ricordarti sempre con quanto amore ed affetto ti abbiano cresciuto ". Sorride appena mentre Scott la osserva un istante per poi decidere di comunicare la propria decisione.

" Come vi ho detto, amo i miei genitori, non rinengo l'amore che mi hanno dato. Ma io voglio delle risposte. Per tanto... ". Fa un lungo sospiro per poi puntare lo sguardo su Derek e su Lidya. " ... ho deciso di trovare i miei genitori biologici ". Sentenzia. I due amici si guardano sconvolti, Scott conclude la frase. " E mi piacerebbe se voi e gli altri mi aiutaste a trovarli. Voglio, esigo che mi spieghino perchè mi hanno abbandonato. Vi prego, è importante ". Fa il bruno. I due amici continuano ad osservarsi, increduli. Poi danno una risposta al loro amico.  

Nello stesso momento, anche Benjamin e Corinne Silber sono impegnati in una difficile conversazione. La donna osserva per qualche istante il marito, che riprende parola dopo qualche istante di silenzio. " La decisione è presa, Corinne ". Sentenzia risoluto l'uomo mentre, evidentemente agitata, la donna gli risponde con una certa concitazione.

" Ma, Benjamin! Non possiamo ignorare la realtà: ora che Scott sa di essere stato adottato, vuole a tutti i costi conoscere i suoi genitori biologici! Vuole scoprire chi siano e perchè lo abbiano abbandonato, non credere che non lo abbia capito. Sarebbe bene che fossimo noi a parlargli di quella drammatica notte in cui... ". Ma l'uomo sbatte entrambe le mani sul volante, probabilmente alterato.

" Non dire altro! Non metteremo Scott alcorrente della realtà, non merita un tale fardello. Eì un adolescente, Corinne. Ora è sconvolto, ma in seguito capirà che cercare i suoi genitori biologici è totalmente inutile e desisterà. Sa bene che i suoi soli genitori siamo noi, ci ama e ci rispetta quanto noi amiamo lui, ciò gli sarà sufficiente. Abbi fiducia in nostro figlio, te ne prego ". Corinne si porta una mano alla fronte, esasperata: sa che Benjamin ha ragione, tuttavia non vorrebbe più mentire a Scott: la verità gli è stata preclusa per troppi anni ma, per quanto possa essere un calice amaro, dovrebbe ora sapere tutta la storia della sua nascita.

" Spero solo tu abbia ragione e che non abbiamo a pentircene, e... attento!! ". Grida la donna. Un paio di occhi rossi è ciò che i coniugi Silber vedono, poco prima di cadere nell'oblio dell'incoscienza.

La macchina giace fuori strada ed evidentemente danneggiata, i passeggeri sembrerebbero essere stati sbalzati fuori dall'abitacolo. La prima a muoversi è Corinne: la donna muove da prima una mano e, in seguito ad alcuni lamenti di dolore, probabilmente per una ferita che seppur superficiale le duole, apre finalmente gli occhi. " Benjamin... ". Sussurra, cercando di orientarsi e di capire cosa sia successo. " Benjamin? ". Lo chiama nuovamente. Dei passi attirano la sua attenzione, la donna comprende che si tratta di un uomo. " Chi... ". Mormora solamente e molto debolmente: è come se la sua voce se ne fosse andata e la paura avesse rpeso il dominio del suo intero essere, rendendola persino incapace di parlare. In seguito la figura del proprietario di tali passi si delinea sempre più chiaramente seppur in quel momento la strada sia solamente illuminata dalla luce lunare, una luna non ancora completamente piena ma abbastanza luminosa da far capire alla signora Silber chi si trova di fronte. " Tu... ". Ansima come se, all'improvviso, tutto il suo fiato le fosse stato sottratto.

" Corinne, vedo che ti ricordi ancora di me malgrado siano trascorsi diciotto anni ". I suoi occhi scarlatti brillano così tanto che per Corinne e Benjamin, ora destatosi dal proprio torpore, è impossibile non notarli. " Suppongo sia così anche per te, eh, Benjamin? ". Chiede con malcelata ironia l'uomo misterioso.

" Razza di maledetto, sei stato tu a mandarci fuori strada, vero? ". Chiede a questo punto il signor Silber, che pare conoscere il misterioso aggressore. Lui ghigna mettendo in mostra le affilate zanne, in seguito da una risposta all'altro uomo.

" Oh, la mia intenzione non era uccidervi, solo di ferirvi gravemente. Ma vedo che siete stati fortunati, ancora una volta. Siete praticamente illesi ". Si burla di loro, cosa che manda in bestia Benjamin il quale, seppur la sua gamba gli dolga terribilmente, prova a rialzarsi.

" Brutto bastardo che non sei altro... ". L'altro uomo gli si avvicina e, con un solo piede, fa nuovamente cadere a terra Benjamin.

" Ma come siamo permalosi, è così forse che saluti i tuoi vecchi amici? ". Chiede ancora una volta l'altro, prendendolo in giro e tenendo un piede sul torace del padre di Scott per impedirgli di alzarsi.

" Tu non sei mio amico e mai lo sarai! Che cosa vuoi?! Perchè hai aggredito me e Corinne? ". Chiede alterato il moro. L'uomo misterioso finge di riflettere per poi prendere parola con nonchalance, come stesse semplicemente annunciando una portata del pranzo o della cena.

" Ma come, non lo sai? Sono passati diciotto anni, non credi sia tempo che io e quella persona ci conosciamo, finalmente? ". Chiede con una malcelata ironia, ma stavolta a rispondere è proprio Corinne.

" Dovrai ammazzarci prima di mettere quelle tue mani sporche di sangue su di lui, infame ". Fa con determinazione la signora Silber. Lui la guarda, i suoi occhi scarlatti brillano nella notte ma non spaventano più i due coniugi.

" Non crediate che sia tornato per andarmene a mani vuote: quella persona mi deve qualcosa, sono qui per riprenderla. Con le buone o con le cattive ". Con un calcio getta nuovamente a terra Benjamin, per poi concludere la frase. " Avete giocato per diciotto anni a fare i genitori, ma adesso è il mio turno: quella notte di diciotto anni fa, se non fosse stato per Gerard e sua figlia, e soprattutto per voi che vi siete intromessi, avrei già ripreso ciò che quel maledetto parassita mi ha sottratto. Me lo impediste, ma ora sono tornato. E credetemi, non sarete voi a fermarmi: raggiungerò il mio obiettivo, a qualsiasi prezzo ". Detto ciò si gira, per poi andarsene e scomparendo letteralmente nel nulla, probabilmente usando la propria super velocità. Perchè è così: di un licantropo si trattava, sia Benjamin che Corinne lo hanno capito. La donna guarda il marito ancora sotto shock, cercando di mettersi seduta.

" Benjamin... era lui? Era davvero...? ". Benjamin annuisce cercando a sua volta di mettersi seduto, la gamba gli fa davvero malissimo.

" Si, Corinne: purtroppo, era lui ". Sussurra ansimando, per poi riprendere fiato e pronunciare un nome che avrebbe solo voluto seppellire nel passato. " Il Lupo del Deserto ". Pronuncia quel nome quasi con terrore, la moglie lo guarda spaventata per poi concludere la frase.

" Il padre di Scott! ". Quasi le pare che il suo cuore si fermi: non credeva che sarebbe arrivato questo giorno, ma a quanto pare, il padre biologico di Scott è rientrato nelle loro vite. " Benjamin, non possiamo più esitare: dobbiamo fare il modo che Scott sia pronto a difendersi! Dobbiamo parlare, te ne supplico! ". L'uomo rimane in silenzio: ciò che decide, non è ancora dato saperlo.


Salve miei cari, come state? Ed eccomi qui con il capitolo sette, ricco di colpi di scena e dedicato ad un personaggio fin ora rimasto nell'ombra: Scott, amico di Derek e di Lidya. Scopriamo che il giovane è stato adottato e che ha tutte le intenziomni di rintracciare i genitori biologici. Intanto, proprio nello stesso istante, il padre biologico del giovane fa la sua ricomparsa dopo diciotto anni e minaccia i coniugi Silber, nominando anche un certo Gerars di cui non sappiamo nulla: è tornato e riprenderà ciò che, a suo dire, gli è stato sottratto. Che il Lupo del Deserto e l'Alpha che semina il panico in
   
 
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