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Autore: lmpaoli94    20/08/2020    2 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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La Contessa Grace era molto preoccupata per le sorti di suo marito.
Considerando che la missione da lui intrapresa doveva durare in un tempo molto minimo, erano passati più di cinque giorni e la donna non aveva avuto nessuna notizia da lui o dal Generale delle truppe armate.
< Madre, posso disturbarvi? >
< Certo Gia, entra pure. Stavo guardando questi ritratti miei e di mio marito… Eravamo molto felici quando c’eravamo sposati. Pensavamo che niente avesse intaccato la nostra felicità, soprattutto dopo la nascita dei nostri figli.
Ma poi è successo che la gelosia degli Steele ha distrutto gran parte delle nostre terre e del nostro matrimonio che ha legato le nostre due famiglie, costringendoci a battaglie molto dispensive e talvolta sanguinarie che hanno intaccato la nostra felicità. >
< Contessa, che cosa avete pensato quando avete visto vostro figlio Christian con la Contessina Anastasia Steele? >
< Devo dirti che mi ha fatto un brutto effetto… Ma conoscendola molto meglio, ho capito che quella ragazza non era così cattiva e crudele come i suoi genitori… Ma non avrei mai accettato un simile matrimonio. Anche perché sono convi9nta che tu saresti molto migliore come moglie. >
< Grazie, Contessa. Mi riempite il cuore di gioia. >
Grace, talvolta molto ingenua e di buon cuore, non poteva mai immaginare cosa legava Gia Matteo alla sua famiglia.
Ma quei pensieri lascivi furono accantonati appena la bionda vide la donna piangere inspiegabilmente.
< Contessa, perché state piangendo? >
< Niente, mia cara. Scusami se sono una sciocca. >
< Oh no, certo che no. Se posso fare qualcosa per voi… >
< Non credo. A parte riportarmi qui tutta la mia famiglia per ricominciare ad essere tutti felici. Anche se credevo che rimanere senza uomini in casa fosse stato un evento eccezionale più unico che raro, adesso sì che sento molto la loro mancanza. Soprattutto sto cominciando a pensare che gli sia successo qualcosa. >
< Vostro marito e i vostri figli sono molto forti. È molto difficile scalfire il loro animo e il loro coraggio. >
< Spererei che sia così, Gia. Ma ho dei seri dubbi. Soprattutto per Carrick. Di solito mi avrebbe fatto sapere della sua missione una volta arrivato a destinazione. Malahide non è poi così lontana da qui... Ma se avesse trovato dei seri problemi che l’avessero compromesso? Meglio non pensarci… Per no0n parlare di mio figlio nella tana dei leoni. È stato un vero sciocco nell’inseguire quella ragazza. Ma è mio figlio ed io gli vorrò sempre bene. Spero che tu non me ne faccia una colpa per questo. >
< Assolutamente no, Contessa. Continuerò ad amare e rispettare vostro figlio e la vostra famiglia nonostante tutto quello che succederà. >
< La fiducia di rivederlo qui senza non sposato e soprattutto in vita si esaurisce ogni giorno che passa. Se avessi la forza di giungere fino a Limerick… Ma quel posto è l’oscurità sulla terra e non potrei mai rimanere in un luogo del genere. >
< Contessa, adesso non pensate più a queste cose brutte. Pensate a vostra figlia e alla mia compagnia, sperando di fare il possibile nel risollevarvi il morale. >
< Oh, Gia. State già facendo abbastanza. Siete la persona più gentile e buona che io abbia mai conosciuto oltre la mia famiglia. Ricordatelo. >
“Contessa Grey, se solo voi mi conosceste meglio, non direte mai così.”
< Gia, sai dov’è finita Mia? >
< Purtroppo non la vedo da un paio di ore. Vuole che vada a cercarla? >
< No, lascia perdere. Rimani qui con me. Ho bisogno di non rimanere da sola. >
 
 
Mentre Gia la Contessa Grace cercavano di consolarsi a vicenda, Gia era impegnata a sistemare alcune pratiche sulle loro terre per costituire le ricchezze attuali della sua famiglia.
“Non avrei mai creduto che la mia famiglia avesse perso tutti questi possedimenti nel giro di dieci anni. E tutta per colpa degli Steele. Ancora non capisco come mio fratello possa invischiarsi con un solo membro di quella famiglia.”
Ma nel mentre la giovane contessa era impegnata a controllare ogni singolo atto di proprietà, l’arrivo improvviso del Generale Jason Taylor la sconvolse molto.
< Generale Taylor, cosa ci fate qua? Io credevo… >
< Un brutto inganno, Contessina Mia: gli uomini di Steele ci hanno teso un’imboscata e ci hanno colpito all’interno del Castello di Malahide.
Erano in troppi per riuscire a fermare la loro avanzata e per sbarazzarsi velocemente di noi hanno dato fuoco al castello uccidendo vostro padre e tutti i soldati impegnati in quella missione. >
Nel sentire quella rivelazione, Mia Grey non poté che inginocchiarsi a terra piangendo dalla disperazione.
< No, non è possibile… Mio padre non si sarebbe fatto cogliere in questo modo impreparato. >
< La missione di rubare armi e carico d’oro alla famiglia Steele si è rivelato molto più pericoloso del previsto. Mi dispiace Contessina, ma non ho potuto far niente per contrastare la loro vittoria. A quanto ne so io, sono l’unico sopravvissuto della compagnia. >
< No, non ci credo. Magari anche mio padre e alcuni dei suoi soldati sono riusciti a sopravvivere. Dobbiamo subito attivare alcune squadre di ricerche per riuscire a scoprire la verità. >
< Contessina, purtroppo la verità è questa… >
< No, Generale Taylor. Non posso credervi! Ho bisogno di sapere mio padre vivo! >
Mentre Mia Grey continuava a piangere dalla disperazione,. L’unica spalla per cui ricevere un po’ di conforto era quella del Generale.
< Mia, farò tutto il possibile per rimanervi accanto in questo momento difficile. Non dubitate. >
< Come faremo ad avvertire la mia famiglia? Soprattutto non voglio figurare mia madre quando glielo diremo. >
< Aspettiamo un po’. Vostra madre non si merita di essere colpita da una decisione del genere. >
< Ed io, invece? Perché avete deciso di dirlo prima a me? >
< Perché con voi ho un rapporto molto speciale, Mia. Vi sento molto vicina a me e in piena confidenza. Ma spero che i vostri sentimenti vengano ripagati al più presto. >
sentendo il fiato sul suo collo e ogni suo singolo tocco, Mia Grey non poteva sottrarsi in quel momento di debolezza.
Si sarebbe gettata tra le sue braccia per cercare tutto il conforto necessario.
< Mia Grey, diventate la mia Contessa. Vi riempirò il cuore di gioia amandovi per tutto il resto della vostra vita. Dimenticate tutti i vostri amori, vi prego. Non sottraetevi al desiderio. >
Non potendo più sopportare il suo affronto spietato, Mia Grey cadde definitivamente tra le braccia di Jason Taylor accettando la sua corte e divenendo la sua unica amante.
< Vi voglio, Generale Taylor. Non abbandonatemi mai più. Vi rimarrò sempre fedele. Ve lo prometto. >
 
 
Il marchese Taylor aveva espresso l’assoluto desiderio di organizzare il matrimonio con i più stretti invitati e con il minor numero possibile di invitati atti a rispettare la dolorosa perdita del Conte Raymond Steele.
< Marchese, io non vi capisco > fece la Contessa Madre con tono insistente < Tutto il Regno d’Irlanda dovrà sapere che mia figlia Leila si sposerà con voi. Perché mantenere tutto questo riserbo? Vi vergognate forse di lei? siete ancora in tempo per confessarmelo. >
< Vi prego di non usare simili diciture in mia presenza, Contessa > replicò l’uomo con tono duro < Io amo Leila Steele più di qualsiasi altra cosa e non c’è niente al mondo che mi vedrebbe lontano da lei. Gli rimarrò accanto finché morte non ci separi. >
< Avete detto bene marchese… Voi stesso avevate intenzione di avvelenarle. Ve lo devo ricordare? >
< Contessa, vi prego: ormai questo è un argomento chiuso. >
< Non pensate che sarà così facile, marchese. Io non dimentico molto facilmente. >
< E con ciò? Cosa volete dimostrarmi? >
< Solo che dovrete rimanere al vostro posto. Stete per diventare uno degli uomini più potenti di tutto il Regno e per di più sposerete una bellissima fanciulla di una delle famiglie più potenti. Perché non vi sentite soddisfatto in nessun genere? >
< Non ho detto questo, Contessa! > ribadì duramente l’uomo < Non mettetemi parole in bocca che non ho mai detto. >
< Parliamoci chiaramente, marchese: voi avete in mente solo un unico pensiero: Anastasia. Il vostro più grande peccato è amarla. Dovete smetterla con questa insistenza! >
< Non potrò mai! Il suo spirito alberga nella mi mente e nel pensare che voi me l’avete tolta per sempre non mi fa dormire la notte! >
< Marchese, un po’ di contegno in mia presenza. >
< Volevate vedermi soffrire e ce l’avete fatta. Che cosa vi renderebbe più fiera oltre che sposarmi con una ragazza che non è legittimata dal volere di Dio? >
< Dio non centra in questa storia. >
< Non mentite! Io mi sposerò sotto il suo sguardo giudizioso e voi continuate a mentire. Da quanto tempo non vi confessate… >
< Le mie confessioni non sono affari vostri, marchese. Ed è l’ora che voi capiate dove dovete stare, altrimenti dovrò farvelo capire io con la forza. >
< Contessa, dovete però promettermi una cosa. >
< Che cosa desiderate, marchese? >
< Leila non deve mai sapere che ho tentati di ucciderla. Voglio che il nostro amore sia il più reale e sincero possibile. Potrete fare in modo che il mio unico desiderio di un perdono sempre negato sia la luce di speranza verso i miei confronti? > domandò l’uomo inchinandosi al cospetto della donna con le lacrime agli occhi
< Marchese José Gonzalez, alzatevi vi prego > gli ordino la Contessa Madre < Voi siete un uomo debole e talvolta anche subdolo… Ma finché avrò vita io vi porterò rispetto e vi proteggerò in ogni evenienza. Voi e Leila farete la coppia più importante e unita di tutto il Regno e solo con le vostre sorti potremmo avere un destino assai diverso a questo: un destino molto più limpido e un nuovo corso che ci renderà tutti felici. E anche voi lo sarete, marchese… con una donna che vi amerà incondizionatamente. >
Nel mentre José Gonzalez era ancora attoniato dai sensi di colpa, Leila Williams entrò nel salone principale dove la conversazione si stava per concludere.
< Spero di non avervi disturbato, madre > fece Leila inchinandosi < Volevo augurarvi la buonanotte. Ormai il giorno del nostro matrimonio è deciso. >
< Sì, mia cara. Ne stavamo parlando proprio ora con il vostro futuro marito. Crediamo che questa domenica sia assolutamente adatta per unire due anime e due corpi giovani come voi. >
< Questa domenica? Ovvero tra quattro giorni? Ma non sarà un tantino presto? >
< Mia cara, perché aspettare oltre? Anche il vostro defunto padre, che il cielo l’abbia in gloria, avrebbe desiderato che vi sposaste il prima possibile. Mi dispiace soltanto che non l’abbiate potuto vedere. >
< Sì. Volevo vedere la sua sorpresa di rivedermi qui a Limerick dopo la nostra divisione che… Accidenti, meglio non pensarci. È un capitolo della mia vita che non voglio assolutamente parlare > replicò Leila con le lacrime agli occhi.
< Leila, va tutto bene? >
< Sì, marchese Gonzalez. Scusate per queste lacrime. Non so davvero perché… >
< Non occorre che voi vi scusiate. Il vostro dolore è comprensibile… Ma tra quattro giorni sarà tutto diverso > la rassicurò l’uomo facendogli il baciamano.
< Vi ringrazio, Josè. È bello poter contare su di voi… Senza considerare voi, madre. Voi ci siete incondizionatamente per me. >
< Ma certo, figliola. Ora andate a dormire. Questi quattro giorni saranno molto impegnativi. >
< Certo. Buonanotte a tutti e due. >
Una volta rimasti ancora da soli, Josè e la Contessa Madri si squadrarono ancora per pochi secondi.
< Andate, marchese. Consolate la pover anima di quella ragazza che continua a soffrire. >
Salutando per un’ultima volta la Contessa prima di ritirarsi nelle sue stanze, Josè era assolutamente consapevole che le sue vere volontà erano al sicuro da ogni pericolo, prima di attuare il folle piano che l’avrebbe messo in una posizione molto pericolosa.
   
 
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