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Autore: Athelye    21/08/2020    3 recensioni
'Non perdere tempo', dovrebbe essere il motto da seguire.
Ma è un'arma a doppio taglio, in quest'estate che corre veloce, fatta di ricordi da scolpire e note da ballare ridendo, al chiaro di una falce riflessa fra i flutti.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Jin Ling/Jin Rulan, Lan Jingyi, Lan Yuan/Lan Sizhui, Nuovo personaggio, Ouyang Zizhen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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A Midsummer Night’s Dream


Capitolo XVI – Hungry Eyes



Da quel pomeriggio, era tornata ad essere un’abitudine per loro studiare insieme.
Il caldo appannava i loro bicchieri d’acqua fresca, mentre il loro silenzio era condito solo dal frinire costante delle cicale, a cui si alternava ogni tanto lo stormire degli alberi, nei quali tubava qualche tortora in amore. Eppure, quel richiamo frequente non infastidiva lo studio dei due, concentrati ognuno sul proprio lavoro.
“Lan SiZhui.. Scusa, ma in questo verso, il fiume quale sarebbe? Non l’ho trovato nei miei appunti.” Lo indicò sul foglio, avvicinandolo all’altro ragazzo perché potesse vedere.
“Forse è perché hai dormito per tre quarti delle lezioni?” Commentò, mentre scriveva alcune cose sul proprio quaderno e sottolineava delle parole su un folio stampato.
Jin Ling ridacchiò, allungando ancora il foglio verso di lui. “Sì, ok, forse è per quello. Però dai, aiutami!”
Lan SiZhui sospirò leggermente, poi si girò e si sporse leggermente verso la poesia che l’altro gli aveva avvicinato. Con la matita indicò il verso. “Non è difficile, è il fiume Yangzi. Non c’è nelle note?”
“No, vedi? Non ne parla neanche nel commento sotto.”
“Però parla di . Comunque, non è tanto il luogo geografico in cui si trova, ma cosa simboleggia.” Indicò con la matita anche le parole successive, facendo attenzione a non segnare il foglio con la mina. “È importante che vada verso Oriente.”
“Mh-mh, quello lo so. Grazie.” * click me!
Sollevando lo sguardo contemporaneamente, arrossirono appena, accorgendosi in quel momento della pochissima distanza che li separava.
“Jin Ling.. Sei troppo vicino..”
“Pensa.. E io che credevo di non esserlo abbastanza..”
Lan SiZhui emise uno sbuffo di divertito imbarazzo. “Jin Ling..”
Avevano iniziato questa sorta di gioco, occasionalmente, oltre al tornare a passare del tempo insieme, in cui nessuno dei due faceva il passo più lungo della gamba, ma continuando a venirsi incontro, a volte con mezzi saltelli.
Il moro fece giocare dolcemente le loro dita e le lasciò intrecciare, mentre l’altro si espresse con un lungo mormorio vibrato. “Così è una tortura..”
Il ragazzo di Gusu ridacchiò, poi timidamente portò le loro mani intrecciate più vicino a sé, accarezzando appena quella di Jin Ling. Quello arrossì, imbarazzato, voltando il viso per cercare di nasconderlo. Lo sentì ridacchiare di nuovo, ma come se stesse sorridendo ancora di più.
“E non sorridere mentre non ti sto guardando.” Sbuffò, con ancora le guance roventi.
“Perché?” Chiese lui, con uno strascico di allegria, incuriosito.
“Perché sei uno spettacolo quando lo fai, e io non voglio perdermelo.”
Lan SiZhui non rispose, ma arrossì e gli angoli della sua bocca tesero inevitabilmente ancora di più all’insù. Quello che non poteva sapere era che gli occhi ambrati dell’altro lo stavano osservando contenti dal riflesso traslucido sulla portafinestra aperta.
 
 
Dato che il pomeriggio gli altri erano impegnati con prove e preparativi per lo spettacolo, la sera spesso si trovavano anche con loro in camera di Jin Ling, per ripassare e aiutarsi nello studio, ora che il giorno dei loro esami si faceva sempre più vicino e pressante.
Quella sera l’aria era fresca grazie alla pioggia leggera e costante, un sollievo dopo giorni di caldo asfissiante in cui non si era vista una nuvola né un alito di vento.
I ragazzi erano seduti intorno al tavolino, con libri e quaderni davanti ai propri occhi, mentre la luce fredda della lampada faceva brillare ancora di più il bianco di fogli e pagine. C’erano spesso sospiri e mormorii di noia o confusione, a cui in genere seguiva una domanda da parte di qualcuno per smorzare la stanchezza.
Era ormai passato un po’ di tempo dall’ultima interruzione, quando Jin Ling affondò il viso nelle proprie mani, lasciando poi scivolare le dita fra i capelli ondulati con un leggero lamento. Gettò un’occhiata al ragazzo moro davanti a sé, che stava impilando una serie di numeri e lettere sul proprio foglio con aria svogliata.
“Perché chimica? Non avresti potuto scegliere qualcosa di più facile, dato che fai anche teatro?”
Quello sollevò lo sguardo dopo aver terminato il calcolo. “Perché è facile per me. Devo solo ricordare e applicare dei sistemi. Le definizioni, gli schemi, i risultati possibili, sono quasi sempre gli stessi, quindi devo solo memorizzare e applicare. Non è molto diverso dall’imparare delle battute, se ci pensi, quindi lo faccio senza sforzo.”
“Beh, su questo hai ragione.” Si inserì Ouyang ZiZhen, mentre Jin Ling riprendeva a fare schemi ma continuando ad ascoltare la conversazione. “Però io non ce la farei comunque. Ti invidio, Lan JingYi. Io non mi sentirei mai abbastanza coinvolto da dei calcoli anonimi. E per questo sto ammattendo su uno stupido commento..”
Yu Liang e Lan SiZhui ridacchiarono quando lo sentirono sbuffare. Yao HaoFai invece aveva iniziato a scarabocchiare disegnini a caso nell’angolo del quaderno. “Sei una secchia, Lan JingYi.”
“Io? Tsk. È SiZhui che ha la media più alta della classe.”
L’interessato scosse appena la testa. “Non è chissà cosa..”
“Voi dei Meandri delle Nuvole siete su un altro livello..” Mormorò Yao HaoFai.
“Jin Ling, non hai anche tu voti altissimi a biologia?” Disse Yu Liang, dopo averci pensato un attimo.
“Beh, certo. Mio zio è biologo forense.”
“Davvero? Credevo che Jiang Cheng fosse dirigente nell’azienda di famiglia.”
“Mh? Ah, no, mi riferisco a Wei WuXian. Se andassi male a scienze, finirei sul suo piano di lavoro alla velocità della luce.” Commentò, facendo ridere gli altri.
“E perché non hai fatto quella, allora?” Chiese Lan JingYi.
“Perché così mio zio Jin GuangYao forse la smetterà di dirmi ‘fatto non fosti per viver come bruto’.”
“Beh, non ha tutti i torti.” Lo punzecchiò l’attore di Gusu.
Jin Ling si limitò a sorridergli e rivolgergli il medio, mentre gli altri sghignazzavano. Poi si alzò, “Comunque. Io vado a fumare una sigaretta, ho bisogno di staccare un attimo.”
 
Si sedette su uno dei gradini di accesso alla casetta, ancora riparato dal piovere fine e costante. Prese una boccata di fumo e gli sembrò di respirare per la prima volta nell’intera serata. Gustò il lieve sapore piccante che si insinuò sulla sua lingua con il tiro successivo. Alle sue spalle sentiva il leggero chiacchierare degli altri, ma non ci fece molta attenzione. Si immerse piuttosto nel rumore della pioggia, mentre osservava il fumo azzurrino avvitarsi verso il cielo, sfiorando una ragnatela imperlata da alcune gocce, che brillavano illuminate da un lampione vicino.
Sentì un paio di passi accanto a sé, mentre qualcuno si sedeva vicino a lui in silenzio.
L’acqua crepitava dolcemente, picchiettando leggera su foglie e ramoscelli, mescolandosi alla quiete che avvolgeva sempre la vegetazione notturna. In genere era disturbata solo dal richiamo di qualche civetta, ma quello sfrigolare copriva i versi lontani.
Jin Ling soffiò qualche altra nuvola di fumo, prima di sentire la voce dell’altro.
“Non pensi che sia silenzioso da queste parti?”
“Molto.” Disse semplicemente. Poi, esalando un rivolo grigio e denso, aggiunse. “Io sto in un appartamento molto in centro, quindi sento sempre il traffico e i suoni della città. Quando la notte sto per chiudere gli occhi, sul soffitto ci sono mille luci come se stessi guardando dentro un caleidoscopio, mentre fuori sento la vita di una città che non si ferma mai.”
“Quando vengo qui, le prime notti faccio sempre fatica a prendere sonno, e a volte non ci riesco nemmeno.” Percepì lo sguardo cinereo dell’altro mentre parlava. Sorrise appena, alla nostalgia di casa, aspirando un’altra boccata e sentendo sfrigolare la sigaretta che bruciava veloce. “C’è troppo silenzio, e nessuno a farmi compagnia. A casa, sento sempre il respiro pesante di Fata accanto a me. Anche quando a volte mio zio è fuori per lavoro, non mi sento mai solo con lei e la vita che c’è fuori.”
Sulle dita, gli parve di sentire il ricordo del pelo morbido del suo cane, che lo aspettava a casa per fargli le feste come se fosse partito per la guerra. Le sue labbra si incurvarono di più, al pensiero dell’espressione felice della bestiola, che con la coda spazzava il pavimento scodinzolando da seduta, con quegli occhi acquosi e pieni di gioia.
“Te, invece?”
“Gusu è tranquilla. La maggior parte dell’anno c’è poca gente, sempre la stessa, e l’orecchio si abitua a quelle voci familiari. Qua c’è un silenzio diverso però, molto più profondo e.. Intimo?” Disse, guardando i cerchi concentrici che si formavano rapidi nelle pozzanghere sul sentiero. Il profumo di pioggia accarezzò i suoi pensieri, mentre con la mente tornava a casa per un po’.
“Non c’è molto traffico, se non nei giorni di mercato, e la notte si sentono solo alcune macchine solitarie sfrecciare sulla strada. A volte io e mia nonna sentiamo i coinquilini del nostro palazzo che litigano, e ci facciamo due risate.” Lan SiZhui emise un lieve sbuffo divertito, chiedendosi se sua nonna stesse scommettendo con la vicina l’argomento di discussione dei loro dirimpettai come faceva con lui. “Non è un palazzo grande, comunque. Ci sono solo sei appartamenti, e due sono vuoti, quindi in realtà c’è sempre un clima molto tranquillo intorno a casa mia.”
Jin Ling rise appena. “A Lanling impazziresti. Non c’è un attimo di silenzio neanche a pagarlo.”
Il moro sorrise. “Anche tu a Gusu non avresti vita facile. Troppa calma.”
Espirò un alone di fumo, allegro, rigirandosi fra le dita il tubicino ormai quasi consumato. “Te lo richiedo per sicurezza. Non ne vuoi, vero?”
Vedendolo rifiutare, Jin Ling aspirò una delle ultime boccate. “Potresti provare, però.”
“Sì, potrei, ma non penso lo farò.”
“Mh, giusto. Fai bene, poi tutti ti rompono le palle perché il fumo fa male. Soprattutto gli altri fumatori.”
Si guardarono con divertimento. All’improvviso, Jin Ling soffiò l’ultima nuvola di fumo sul suo viso per dispetto. Lan SiZhui arricciò leggermente il naso assottigliando gli occhi, senza perdere la curva allegra sulla proprie labbra, mentre l’altro spegneva la sigaretta e si allungava per metterla nel posacenere.
“Potresti assaggiare, però.” Disse, portando le braccia dietro di sé per appoggiarsi e voltandosi di nuovo verso di lui, allacciando gli occhi dorati alle iridi cineree e luminose dell’altro, incredibilmente vicino.
Il moro chinò il viso con un ampio sorriso e scosse appena la testa, sentendo ancora il profumo pungente del tabacco. Forse era intriso fra quelle onde nocciola.
Sollevò appena lo sguardo per incrociare il suo, mentre si portava una ciocca corvina dietro l’orecchio. “Ho paura che possa piacermi.”
 
Yu Liang si alzò. Quel movimento fece destare Lan JingYi dai suoi calcoli. “Dove vai?”
Il chitarrista inchiodò e lo guardò perplesso, con il pacchetto di sigarette stretto in mano. “Beh, te che dici?”
Il moro arruffò leggermente le sopracciglia. “No. Vacci fra un po’.”
Quello inclinò la testa, con aria confusa, e inarcò un sopracciglio. “Ma io ho voglia di fumare adesso.”
“Non hai fumato per due ore, aspetta altri dieci minuti, che ti costa?” Insisté quello.
“E mi è dato almeno sapere perché?”
Lan JingYi diede un’occhiata oltre la soglia, dove il suo migliore amico parlava serenamente con il ragazzo di Lanling, ridacchiando con allegria di tanto in tanto. Lo conosceva da una vita, eppure in quel momento gli sembrava così tranquillo da pensare che in realtà non lo fosse mai stato.
“Beh.. Si sono appena riappacificati, lasciali chiacchierare per conto loro ancora un po’. Non vorrei litigassero di nuovo.”
Gli altri tre seguirono il suo sguardo, trovando un quadretto pacifico, e concordarono con le parole del Lan. Yu Liang si rimise a sedere.
“Sì, hai ragione.. Ci manca più che discutano di nuovo.”
 











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Note dell'Autrice
Buondì! Come va? :3
Anche oggi capitolo tranquillo, in cui vediamo qualche passo avanti, incerto e traballante. Specifico che non si ambienta tutto nella stessa giornata, per chi se lo stesse chiedendo.
Btw, altro applauso per Lan JingYi, che ancora una volta si guadagna il titolo di amico più sagace in quel gruppo di squinternati.

Aneddoto da dietro le quinte della storia, Wei WuXian e Lan WangJi non si conoscono, certo è che non voglio mettere limiti alla provvidenza, quindi non so se dal punto in cui finirà la storia, in questo universo parallelo, avranno modo di incontrarsi. Io credo nell'ineluttibilità della sorte, quindi, secondo me, si troveranno comunque. Anche se, lo ricordo, in questa storia Lan SiZhui non è imparentato in alcun modo con Lan Zhan.

Comunque, senza altro da aggiungere, passerei senza indugio ai saluti.
Saluto e ringrazio come sempre la mia beta, mando un bacissimo alle mie splendide DiscepolinE e Mary, sostegni immancabili delle mie giornate. Un abbraccio anche a chi aggiunge alle raccolte e chi continua a leggere, anche se in silenzio.
Come sempre vi invito a raccontarmi qua sotto cosa ne pensate, anche a insultarmi se volete, o per MP se siete timidi. Giuro che non mordo e, anzi, adoro fare amicizia!

Via, ora faccio come Baglioni, e vi aspetto con il nuovo capitolo lunedì 24, per il compleanno del nostro bff numero uno!
Un bacissimo, ci si legge! :D



Athelyè ~ 




P.s. Mi sono accorta ora che gli aggiornamenti sono praticamente cadenzati ogni venerdì e lunedì, vi giuro che è casuale AHAHAHAH
   
 
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